Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: SonounaCattivaStella    04/11/2014    7 recensioni
[RanMasa][Fic ispirata al videogioco di Ib][In revisione] Speciale Halloween! Scusate il mega ritardo nel pubblicarla ma non ho avuto internet e.e
Dal testo:
Mi avvicino all'ingresso e utilizzo lo spioncino per vedere chi è stato a suonare. Non vedo nessuno e decido di aprire appena la porta, curioso. Mi si parano davanti due ragazzini vestiti in modo veramente terrificante, roba da far accapponare la pelle.
«Dolcetto o scherzetto?» Chiedono in coro. Anche la voce fa venire i brividi lungo la schiena, sembrano dei veri demoni.
«Non ho niente da darvi, andate a rompere da un'altra parte.» Dico con tono secco chiudendo loro la porta in faccia.
Genere: Fantasy, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jeanne D'Arc, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Entriamo e ci troviamo davanti un’immensa stanza piena di scatoloni, statue e manichini. Questi ultimi sono misteriosamente senza testa, tutti. Ci incamminiamo tra gli scatoloni che sembrano creare un labirinto, ce ne sono davvero tanti, ammucchiati lì da non so quanto tempo. Starnutisco più volte a causa della polvere alla quale sono allergico, facendo saltare in aria Ranmaru.
«Scusami, non volevo farti spaventare.» Dico rendendomi conto solo dopo di avergli chiesto scusa per la prima volta. Non è da me.
Lo vedo guardarmi perplesso, anche lui non si aspettava di sentirmi dire quelle parole, non in questa vita almeno. Mi sorride ed io non posso fare a meno di scordarmi per un attimo dove ci troviamo. Non so quando ne come sia successo, ma è da un po’ di tempo che ho capito di provare qualcosa per il confetto rosa ambulante e questa situazione assurda fa uscire una parte di me che nemmeno io sapevo di avere.
«Tranquillo, non fa niente.» Risponde infine continuando a sorridere.
Avanziamo all’interno della stanza intenti a cercare una via di uscita quando ad un tratto sentiamo dei rumori sinistri e stavolta non sono io la causa. Ranmaru mi guarda spaventato, sta per dirmi qualcosa ma non gli faccio nemmeno aprire bocca. Caccio un urlo pazzesco e lo afferro per la manica cominciando a correre: una statua si era avvicinata minacciosamente a lui con l’intento di afferrarlo.
Cerco di rifare il percorso al contrario ma sembra che le scatole siano state spostate creando altri passaggi da cui sbucano fuori statue e manichini che cercano di prenderci. Me la sto facendo letteralmente sotto! Altro che “Masaki non ha paura di niente”, in questo posto chiunque avrebbe una fifa assurda! Continuiamo a correre evitando tutto ciò che si muove all’interno della stanza finché non veniamo accerchiati da quelle inquietanti cose.
«E adesso? Che facciamo?» Chiede Ranmaru con le spalle attaccate alle mie. Non ne ho la più pallida idea, ho solo tanta paura.
Mi guardo attorno in cerca di una qualsiasi via di uscita, i manichini e le statue continuano ad avanzare finché non mi viene un’idea.
«Buttiamo giù queste scatole!» Dico al rosa indicando gli scatoloni che stanno alla mia sinistra.
Lui annuisce, afferra la mia mano e ci lanciamo contro le scatole che cadono giù rovinosamente aprendo un varco e sotterrando quegli strani esseri. Finalmente troviamo la porta che raggiungiamo con un ultimo scatto aprendola e tornando nella stanza delle porte.
Abbiamo il fiatone per la corsa fatta e per la paura. Questo posto è davvero terrificante, vorrei proprio capire chi ha architettato tutto e soprattutto perché se la stanno prendendo con noi.
«E ora?» Chiedo a Ranmaru tra un respiro e l’altro.
«Ora scegliamo un’altra porta.» Risponde lui rimettendosi in sesto.
«Cosa?! Tu sei pazzo! Io torno indietro.» Sentenzio dirigendomi alla porta di ingresso della stanza. La trovo chiusa a chiave e tento più volte di sfondarla, ma niente. Mi fanno male le spalle a forza di colpire porte che non ne vogliono sapere di aprirsi. Impreco a bassa voce e incrociando le braccia al petto raggiungo nuovamente il rosa.
«Bene, quale apriamo?» Sbuffo scontroso e amareggiato.
«Quella?» Chiede indicando la seconda porta alla destra di quella che ospitava i manichini e le statue mozzate.
Non rispondo e mi dirigo a passo di carica alla porta, la apro e faccio cenno a Ranmaru di seguirmi. Questa situazione comincia a stancarmi.
Entriamo e stavolta anziché una stanza troviamo un lungo corridoio. Lo percorriamo e notiamo che in una delle due pareti stanno appesi quattro grossi quadri. All’interno del primo vi è mezza testa pelata che ci guarda in modo inquietante, nel secondo la testa è raffigurata per intero e continua a fissarci, nel terzo vi è nuovamente l’enorme testa che riporta una piccola modifica allo sguardo, un po’ di rosso contorna la parte inferiore degli occhi, quando arriviamo al quarto quadro mi si rizzano tutti i peli che ho in corpo e capisco cosa rappresenta la piccola linea rossa: sangue. Le testa nel quarto quadro ha delle linee rosse che gli rigano il volto, piange sangue. Prendo la mano di Ranmaru e lo trascino via da quell’inquietante quadro che si è impresso fin troppo bene nella mia mente. Arriviamo alla fine del corridoio ed entriamo in una stanza dentro la quale stanno tante teste, anch’esse pelate, ed uno specchio appeso al muro. Rabbrividisco nel vedere quelle teste senza corpo così simili a quella del quadro e cerco di tornare indietro, in fondo non c’è niente in questa stanza. Vengo però fermato dal rosa che strattona la mia manica indicando lo specchio, vicino ad esso spicca una scritta in arancio.
Non volete dare una sbirciatina? In fondo è solo uno specchio
«Appunto perché lo dite voi che è un semplice specchio noi non vogliamo guardarlo.» Dico ad alta voce girandomi per andarmene. Rimango però pietrificato nel vedere che le teste non stanno più allineate lungo le pareti ma si sono spostate creando delle file che mi bloccano il passaggio. Alzo gli occhi al cielo rassegnato e faccio dietro front.
«E va bene, ho capito! Guardiamo questo dannatissimo specchio!» Ringhio avvicinandomi alla cornice.
«Masaki, per me non è affatto una buona idea…» Dice Ranmaru affiancandomi.
«L’hai visto no? Non abbiamo altra scelta.» Sputo fra i denti. Sto diventando davvero irascibile.
Ci specchiamo e vediamo solamente le nostre orribili facce riflesse, con il trucco così per come lo abbiamo fatto poche ore prima.
«Visto? Non c’è niente.» Dico girandomi.
«Masaki… aspetta, guarda.»
Guardo nuovamente lo specchio e vedo che alle nostre spalle c’è qualcosa. Ci giriamo di scatto ma non c’è niente. Rivolgiamo lo sguardo allo specchio e stavolta quel qualcosa che prima non era altro che un’ombra prende forma: una di quelle teste senza corpo fluttua a pochi centimetri da noi. Mi giro e me la ritrovo davanti che mi guarda con il suo sguardo inquietante e iniettato di sangue. Urlo e le do un pugno spaccandola in mille pezzi. Vedo le altre teste cominciare a muoversi verso di noi così scattiamo in direzione del corridoio scappando via da quella stanza.
Quando torniamo nella solita stanza sento la mano destra calda e appiccicosa, la guardo e noto che è rigata dal sangue. Devo essermi ferito le nocche nel dare il pugno a quella testa.
«Ahi…» Mi lascio scappare osservandola.
«Dammi qua.» Dice Ranmaru prendendomi delicatamente la mano ferita.
Strappa un pezzo del suo mantello e dopo aver pulito un po’ di sangue me la fascia con attenzione. Guarda il suo lavoro compiaciuto e vi lascia su un bacio. Resto spiazzato da questo suo gesto ed avvampo.
«G-grazie.» Bofonchio imbarazzato.
«Figurati.» Risponde lui sorridendomi. Giuro di aver letto una nota di preoccupazione nel suo sguardo.
«Bene, quale scegliamo ora?» Chiedo distogliendo lo sguardo dai suoi profondi occhi azzurri. Mi ci potrei perdere dentro.
«Mmmhh… terza a sinistra della prima?» Chiede indicandola.
«E terza a sinistra sia.»






   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: SonounaCattivaStella