Letter
I
miss you
Cara
Hermione,
il tempo sembra trascorrere fin troppo in fretta tra il corso di Auror
e le
missioni che ci affidano e non trovo mai il tempo per sedermi alla mia
scrivania e scriverti una lettera, anche piccola.
Oggi, finalmente, sono iniziate le vacanze natalizie e io ed Harry
possiamo
tranquillamente poltrire a letto senza preoccuparci
dell’orario e sena pensare se
siamo in ritardo o meno
Siamo alla Tana, assieme agli altri.
Il clima è nervoso, qui.
Da quando... – non riesco neanche a scriverlo, Hermione, ti
rendi conto?- dalla
battaglia di Hogwarts, nessuno sorride più e neanche io
riesco a sorridere
tranquillamente – io, che di ogni cosa, ne facevo una
battuta. George non esce
mai dalla sua camera e io sono lieto di poter applicarmi sugli
allenamenti, in
modo da non vedere quell’ombra sul volto dei miei fratelli,
di mia madre, di
mio padre.
E’ strano svegliarsi e rendersi conto che tuo fratello non
c’è più.
Ho sempre dato per scontato che Fred sarebbe vissuto un altro giorno e
non ho
mai pensato che anche lui sarebbe potuto finire come altre mille
persone morte
durante quella battaglia.
Sappiamo cosa è la morte, Hermione, eppure, quando ci
ritroviamo a faccia a faccia con essa, ci sentiamo smarriti, confusi.
Fred è
morto e io non gli ho neanche detto che gli volevo bene. Abbiamo
trascorso così
tanti anni insieme, a battibeccare, a prendercela l’uno con
l’altro, che non
abbiamo avuto il tempo di dirci quelle semplici parole. E non lo avremo
mai
più, il tempo.
Mi sento male a pensarci, Hermione. Mi sento così inerme
davanti
a questo.
Niente è più come prima, Hermione. Il mondo
sembra essersi rovesciato e poi
raddrizzato nuovamente ed io ho la testa che mi gira da questo
repentino
cambiamento e non riesco a stare in piedi.
Mi manchi, Hermione.
Ho bisogno di te, Hermione. Ho bisogno delle tue parole, dei tuoi
sorrisi,dei
tuoi capelli crespi, dei libri che semini dappertutto. Ho bisogno del
tuo
sostegno, dei tuoi rimproveri. Ho bisogno di sentirti parlare di Storia
di
Hogwarts, Hermione.
Senza di me mi sento nulla, faccio finta di essere forte per Harry, per
mamma,
per George e per il resto dei miei fratelli.Faccio finta di stare bene
per gli
altri, ma io non sto bene.
Io ho bisogno di te, tu sei il mio sostegno, la mia
ancora, la mia poltrona quando torno da un allenamento stancate, il mio
sciroppo quando ho la febbre alta. Tu sei il sollievo della mia vita,
Hermione
ed ho bisogno di te, in questo momento.
Voglio che tu mi faccia sentire
leggero, come quando avevamo undici anni ed avevamo vinto la coppa
delle Case.
Voglio che tu mi faccia sentire bene, so che tu puoi farlo con un
piccolissimo
gesto.
Sono sicuro che tu saresti capace di farmi sorridere almeno un
po’, ma so che,
anche se ti avessi pregato, non avresti rinunciato al tuo diploma.
Nonostante
tu abbia intrapreso un viaggio più grande di te e abbia
affrontato Voldemort,
resti sempre la solita Miss So Tutto Io.
Non ho intenzione di obbligarti a rinunciare, Hermione, non lo farei
mai. So
quanto conta il diploma per te e per questo non ti chiedo di rinunciare
al
quello a cui tieni di più, perché so che non lo
faresti. Ti voglio chiedere di
tornare alla Tana per Natale, per stare un po’ insieme.
Non ti vedo da qualche
mese, Hermione, eppur mi sembrano secoli. Senza di te è come
se mancasse un
colore. Senza di te il cielo non è più azzurro,
il sole non splende più e la felicità
vera e propria non esiste.
Vorrei che tu tornassi, sul serio. Mi manchi, ma questo te
l’ho già detto.
Non so come esprimere tutto quello che provo e più cerco
parole che possano
farlo al posto mio, più mi rendo conto che sono inutili,
perché non sarebbero
mai capaci di farti capire quanto immenso sia quello che io provo per
te.
Io sono innamorato di te, Hermione e non trovo altre parole per
dirtelo. Ti
amo, Hermione.
Non sono capace di parlare e di esprimermi, quindi spero che tu abbia
capito.
Nel caso in cui non l’avessi capito,
ti
amo,
Ron.
P.S.
:
Ti prego, vieni per Natale?
Angolo
Autrice
Ho
sempre desiderato riuscire a scrivere una piccola fic
sulla Seconda Generazione – quella di Harry Potter, per
capirci. Io la chiamo
così – ma non sono mai riuscita a farlo. Come
vedete, neanche ora ci riesco e
questa è solo una piccola parte di quello che volevo provare
a scrivere, ma non
ci riesco. E’ come se loro non mi appartenessero
più, come se avessi perso il
filo del discorso.
Spero vi sia piaciuta comunque.