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Autore: namelessvels    04/11/2014    0 recensioni
"Ciò che possiedi non sempre è ciò di cui hai davvero bisogno"
Skylar è sempre stata una ragazza che ottiene quello che vuole, ma se si mettesse in mezzo il destino, cosa accadrebbe?
E se ciò che Skylar desidera più di tutto fosse il suo vicino di casa sfuggente? E se lui non fosse disposto a cadere ai suoi piedi?
Tra desiderio, sogni e feste in cui il peccato regna sovrano, Sky riuscirà a capire che ciò che si desidera a volte é ciò di cui si ha più bisogno.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Il ricordo è un modo d'incontrarsi.
Khalil Gibran

 
 

Le strade di Hudson trasmettevano malinconia. 
 
Pioveva. La nebbia era fittissima e sembrava quasi che tutto fosse immerso nella staticità della notte. Era come andare a rallentatore.
 
Le vie brulicavano di persone e la città si affollava del cosiddetto popolo della notte, che non faceva riferimento a nessuna specie di non-morti succhiasangue, ma indicava coloro che aspettavano il buio per cominciare a vivere. 
 
Anche io ero stata una di loro. 
 
Isaac, un ragazzo con cui uscivo circa un anno fa, mi aveva portata a molte feste nella zona est della città e lì l'innocenza non era contemplata. Quei ritrovi erano talmente peccaminosi da risultare proibiti e al confine tra realtà e fantasia. 
 
Non se ne parlava mai, ma tutti gli abitanti di Hudson sapevano ciò che accadeva dopo lo scoccare della mezzanotte. 
 
La verità era che a nessuno importava quanto alcol e droga prendessero degli adolescenti irresponsabili, l'importante era che tutto rimanesse vincolato alla notte. 
 
Era davvero un ragionamento ridicolo, soprattutto quando a rimetterci erano dei ragazzi che avevano commesso l'errore di fidarsi delle persone sbagliate. 
 
Io avevo trovato qualcuno che mi salvasse, ma tutti gli altri?
 
"Va tutto bene?"
 
Quel suono improvviso mi fece spaventare. Avevo dimenticato di essere in macchina con Zack, talmente ero immersa nei miei pensieri.
 
"Si, tutto perfetto"
 
"Sembravi... assente" disse un po' esitante.
 
"Stavo solo pensando"
 
"A cosa?"
 
"A niente, pensavo e basta"
 
La mia risposta sembrò metterlo a tacere e io tornai a guardare fuori dal finestrino.
 
Aveva smesso di piovere.
 
Quando l'auto di Zack accostò a cento metri dal vialetto di una casa molto familiare, presi un gran respiro e scesi dalla macchina.
 
All'interno della villetta c'erano moltissime persone, almeno duecento ragazzi. Qualcuno ballava in modo decisamente scatenato, altri bevevano sparsi per le varie stanze, delle coppie che pomiciavano erano addossate ai muri e altri ancora utilizzavano il giardino sul retro come 'area fumatori'. 
 
La musica era altissima e tutti sembravano divertirsi. Callie sapeva come organizzare una festa.
 
Eravamo migliori amiche da sempre. 
 
Cal aveva un carattere molto selettivo: se le piacevi, potevi partecipare alle sue feste ed essere ammesso nella sua cerchia di amici, ma se non le andavi a genio, eri spacciato. 
 
Esisteva una regola non scritta che intimava a tutti di non mettere i bastoni tra le ruote alla mia amica. Sapeva come fartela pagare e non aveva pietà. 
 
Ma, a parte questo suo lato, era davvero dolce e la sua schiettezza risultava premurosa; doveva solo trovare qualcuno che meritasse la sua amicizia e quella persona, a quanto pareva, ero io.
 
Zack mi prese per mano e mi trascinò nella massa di persone che ballavano. 
 
Iniziammo a muoverci a ritmo di musica e, mentre stava per baciarmi, qualcuno mi trascinò per il polso, allontanandomi dal mio ragazzo.
 
Callie. Solo lei poteva interrompere un momento del genere. 
 
"Sei impazzita?"
 
"Ciao anche a te, migliore amica" rispose ridacchiando.
 
"Non è divertente, Cal"
 
"Dici così perché non hai visto l'espressione di Matt"
 
"Zack! Il suo nome è Zack!" sbuffai esasperata. Non era un segreto che tra il mio ragazzo e la mia migliore amica non scorresse buon sangue. 
 
Fondamentalmente, Callie lo riteneva un idiota che mi avrebbe spezzato il cuore e Zack pensava che lei fosse una presuntuosa sputasentenze. 
 
Io non ero d'accordo con nessuno dei due, ma, a quanto pareva, la mia opinione non contava.
 
"Il nome non cambia niente, è comunque un idiota"
 
"Non lo conosci nemmeno!"
 
"Lo conosco abbastanza da sapere che ti spezzerà il cuore"
 
"Certo! Ti sei sforzata così tanto per conoscerlo, vero?"
 
"Abbastanza da sapere che è come tutti gli altri"
 
"Non hai fatto altro che giudicarmi da quando stiamo insieme. Non hai fatto altro che giudicare Zack! Come puoi comportarti così e pensare che non mi arrabbi?"
 
"Sono solo sincera"
 
"C'è un limite tra sincerità e cattiveria" 
 
"Non l'ho superato"
 
"L'hai fatto, hai smesso di essere sincera tre mesi fa. Ne ho davvero abbastanza delle tue scenate"
 
"Ah, adesso sono io che faccio scenate?" domandò retorica, il suo tono non prometteva nulla di buono. "Ti ricordo che quella che si è disperata per mesi perché un ragazzo non la richiamava non sono io"
 
"E questo cosa vorrebbe dire?"
 
"Fai sempre lo stesso errore, Sky: ti innamori del ragazzo sbagliato"
 
"Zack è diverso"
 
"Dicevi così anche di Adam e dei ragazzi prima di lui. Vogliamo parlare di Isaac o Troy?"
 
"Stai esagerando"
 
"Cresci un po', Sky! Guarda in faccia la realtà e smettila di buttarti tra le braccia del primo che capita"
 
"Non l'hai detto davvero" sospirai.
 
"Si, invece" 
 
Faceva male. Le sue parole, il suo sguardo carico di rabbia e la sua espressione dura mi avevano appena spezzato il cuore. 
 
Cercava di proteggermi da Zack, ma l'unica persona in grado di ferirmi così tanto era lei stessa. Non pensavo di poter leggere così tanto disprezzo nei suoi occhi. 
 
Mi faceva male da morire. 
 
"Aveva ragione Zack, sei solo una presuntuosa sputasentenze"
 
Cominciai ad allontanarmi da Callie. 
 
Mi aveva delusa. 
 
Quando si comportava così, non riuscivo a credere che fino a qualche anno prima fosse stata l'amica migliore del mondo. Quella ragazza sembrava essere scomparsa e al suo posto c'era una stronza di prima categoria.
 
Volevo trovare il mio bellissimo ragazzo e andarmene. Lei non poteva giudicarmi in quel modo e pretendere che non me la prendessi. 
 
Dopotutto, avevo dei sentimenti.


Ciao a tutti! Cosa ne pensate del primo capitolo? Vi piace?
Mi piacerebbe moltissimo sentire il vostro parere attraverso qualche recensione, anche piccola ed essenziale. Aspetto le vostre opinioni in merito e non fatevi scrupoli, se volete insultarmi fate pure, sono qui anche per questo ((cuore))

Sempre vostra,
~namelessvels

 
 
   
 
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