AVVISO: questa storia non vuole offendere nè i personaggi, nè coloro che li amano, dato che anche io sono fra questi.E' solo un insieme di idee malsane che ho escogitato un dì abbastanza remoto...ah, il titolo della fanfiction è tratto da una canzone dei "Vallanzaska", "Lucius in Fabula" appunto.Buon divertimento e abbiate un pò di pietà!!

C'era una volta...si ok,è un po troppo banale,ma come volete che incominci una favola?Dunque,come dicevo,c'era una volta,in un non ben identificato Regno Incantanto,in una qualsiasi dimensione parallela(fate un po voi!)un Paese grande e ricco. Vi regnava un importante re che aveva un figlio,amato da tutte le fanciulle del regno. Il ragazzo era alto,moro e con dei bellissimi occhi verdi..purtroppo era anche estremamente imbranato e da piccolo si era addormentato nel girello,cosicchè,era caduto di botto per terra procurandosi una orrenda cicatrice a forma di saetta che gli sfigurava la fronte...bè non siamo così drastici!(i bambini all'ascolto potrebbero rimanere traumatizzati!!)ehm...ecco...aveva un sottil taglietto che lo rendeva ancora più affascinante!

Comunque,questo principino era molto ricco e beneducato,tanto che il padre ne andava molto fiero.Tutto questo fino all'età di 4 anni.A 5 anni il padre fu chiamato d'urgenza all'asilo perchè il rampollo aveva dipinto la faccia di una compagna tutta di blu.A 6 anni aveva segato le gambe della cattedra e a 7 aveva teso un tranello alla maestra.Le cose andavano peggiorando con gli anni.A 10 anni aveva dato fuoco alla scuola(NON SEGUITE IL SUO ESEMPIO!!)e a 12 era partito di nascosto per sotto le armi,aveva avuto una rissa durata 3 mesi nella quale si era innamorato,sposato,divorziato,avuto figli e nipoti...poi tornato a casa dopo i 3 mesi si era riconciliato con il padre, decidendo di mettere la testa a posto. Ma passiamo oltre...padre e figlio vivevano serenamente in un sontuoso palazzo circondato da un immenso parco ricco di fiori,piante,alberi e animali rari. Un giorno molto assolato,il principino,il cui nome era Enrico Vasaio I,detto per comodità "Harry",uscì con il suo fedele destriero Ermenegildo per una innocente cavalcata.Decise di fermarsi ai piedi di una grande quercia per riposare le stanche membra;dopo essersi seduto per terra,dal tronco spuntò all'improvisso ...una gamba,che gli sferrò un calcio dritto in un occhio.Con l'occhio nero e indolenzito,il principe si riprese e si accorse che alla gamba era seguita un'altra gamba...poi un corpo,le braccia ed infine una testa...finalmente il principe potè ammirare una gentil donzella ...finchè non si accorse che era un omaccione,alto,con lunghi capelli biondi quasi bianchi,naso aquilino che con voce profonda gli chiese:-Che c'hai da guardare eh?-. Il principe Harry,oltre che disgustato e scioccato era anche preoccupato,visto che l'uomo-donzella,indossava un ridotto tutù azzurro che lasciava trasparire ehm...le sue "grazie".>/br>
(Con fare preoccupato il principe chiese-E voi chi siete...sottospecie di pervertito eh?--Ma come osate!!Rispose di rimando l'aitante uomo-donzella-Il mio nome è conosciuto in molti mondi e le mie gesta note ai più...sono il grande,insuperabile Rocco Lucione de Castelli,er mejio!(Detto Lucius x comodità eheheh)-Con soggezione il principe sgranò gli occhi e sbiancò in viso:e cosa posso far per voi o sommo?--Sto a cercà un coniglio tutto bianco e spellacchiato...con un orologio in mano...ce lo sai?--Sì sì,voi parlate del Bian Coniglio giusto?Sì,è passato di qui poco fa,ci siamo salutati...come mai lo cercate?--Ebbene,mio buon giovine,lo cerco perchè er mi figliolo lo vuole come animaletto domestico da portar a scuola...non ne vuol sapere di altri.-Uh,capisco,brutt'affare.- Con il cuore colmo di apprensione verso il giovine figlio del "er mejio",il principe si ricordò di un invito importante :ma,o sommo,io so dove potete trovare il Bianconiglio!!--E parla no?!-Ebbene sire,la decrepita Madama de'Cori,Mrs Chang,sta organizzando una partita a quidditch dove interverranno tutte le autorità e i divi mondani...se venite,lo troverete sicuramente! Detto ciò i due,saliti sulla groppa del fedele Ermenegildo,si diressero al castello del Principe.Correvano veloci nelle grandi distese di erba,con il tutù azzurro veleggiante e la chioma argentea rilucente del gran cavaliere,mentre il principe sputacchiava insetti a destra e a manca.

Giunti al castello,si diressero seduta stante nella sala delle cerimonie,dove ad attenderli vi era la corte al gran completo.-Pincipino!Pricinpinooooo!-urlò la sgraziata voce della vice re,una certa Mione Di Herm,petulante e precisina che dava molto sui nervi al povero principino(ma pensa un po!)-Principe!sia ben chiaro che non possiamo tollerare un vostro ritardo!!Il re era pre...-urlava e sbraitava,ma appena vidde l'aitante uomo-tutù capì come stavano le cose...lo sapeva..per forza la racchia sapeva sempre tutto di tutti!E per questo si inchinò al sommo e disse:Oh,voi siete il sommo Lucius!!Cosa possiamo fare per voi?--Per prima cosa,levati da le scatole!e poi ho bisogno di un vestito nuovo per la partita di quidditch della megera....-Il principe si girò verso un maggiordomo nascosto in penombra: SEVERINO!ACCONTENTA L'ILLUSTRE OSPITE IN TUTTO CIO CHE VUOLE(fermi là o maliziosi!!!).Il maggiordomo Severino,dai lunghi capelli neri unticci e il naso aquilino e l'aria cattiva,annuì con sommo disgusto e seguì l'ospite nelle sue stanze.