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Autore: LuxKatoUlisse    05/11/2014    1 recensioni
Nel 21° secolo sono passati 8 mesi da quando Lux Black, l'eroe che ha salvato il futuro, è ritornato a casa per ricominciare da zero una nuova vita.
Il ragazzo, cresciuto e maturato grazie alle esperienze ricevute, dirige uno stile di vita equilibrato insieme ai suoi nuovi amici, fino a quando un giorno viene richiamato dal futuro per affrontare una nuova terribile minaccia universale insieme ai suoi amici di sempre: Michelle, John e Alex.
Kim Arthur, il famigerato criminale della storia umana, sta formando un tremendo esercito di serial killer, intenti a distruggere su larga scala universale Human Nation e l'intera galassia; la posta in gioco è altissima stavolta.
Al gruppo di Lux si uniranno altre persone e altre alleanze militari, e insieme affronteranno nuove insidie, nuovi misteri e tanti colpi di scena.
Lo spazio e la tecnologia ritorneranno ad essere al centro della scena e questa sarà anche la volta buona in cui Lux conoscerà finalmente l'amore.
Il passato del ragazzo tornerà a farsi vedere, mostrando altri particolari nascosti e scomode verità che completerebbero il suo più grande puzzle della sua vita.
Un'altra grande battaglia (più terribile della precedente) sta per avere inizio.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 16

Capodanno 3006  a Human Nation (prima parte)

 


 

Mercoledì, 31 dicembre 3005

Anche nel futuro, come in passato, su Human Nation erano già pronti i preparativi per il Capodanno del 3006.
Tutti i TG e i programmi televisivi della nazione non parlavano altro che degli avvenimenti che erano accaduti nel corso dell’anno che se ne stava andando e degli auguri da parte di tutti i conduttori della TV.
Tutte le radio del momento, come “Radio Maya 2012”, “Music world September” e “X – generation Music” dedicarono tutta la giornata ai momenti cult, salienti e divertenti dell'anno vecchio.
Il Dj più simpatico della nazione solare, “Dj Jack Marconi”, futuro parente di Guglielmo Marconi, diede un grosso augurio di prima mattina a tutti gli ascoltatori, gridando con il microfono:


- BUON  GIORNO, HUMAN  NATION!!!
Sono le 7:00 del mattino (ora giapponese) e tra poche ore daremo un ultimo saluto al vecchio anno.
Questo è stato un anno molto particolare, nel quale sono accadute molte cose, non è vero Alfred? –

- Puoi dirlo forte, Jack!- rispose il suo collega - … Ci è stata la terza guerra universale ma ne siamo usciti vivi, nonostante purtroppo le perdite che abbiamo subito –
- Purtroppo si, amico!
Il fato è stato crudele con noi ma siamo riusciti a sconfiggere per sempre la minaccia Rettiliana!!! –
- Hey Jack, non dimenticare che ora Human Nation sta lottando contro Kim Arthur e la sua criminalità universale. –
- Ebbene si!!! Quel Kim è più duro di una roccia; non si arrende mai, cacchio!!! –
- Per fortuna che abbiamo gli Space Master, i Kagen, gli Aquarion Master, la Destination World, gli X – robot Master, i guerrieri del Cigno fedele e tanti altri. Loro ci proteggono notte e dì. –
- Giusto, abbiamo bisogno degli eroi. –
- Puoi dirlo forte! –
- Hey, ma tua moglie per caso sa cucinare molto bene lo squalo alla salsa della domenica? –
- Jack, quando mia moglie cucina, non la batte nessuno!!! –
- Ah, BENE!!! Stasera mi raccomando, cittadini di Human Nation, non vi abbuffate troppo a Capodanno, o passerete le giornate al letto fino all’EPIFANIA!!! Ha – ha - ha!!! –
- PUOI  DIRLO  FORTE, amico!!! –
- UN  BUON  3006  A TUTTI  VOI   DA   RADIO  MAYA  2012  E  DALLA  X – GENERATION  MUSIC!!! -


Ufficio di Cramsh

Nel frattempo a New Washington erano le 17:00 del 30 dicembre.
Cramsh, chiuso nel suo studio, trafugò in un cassetto della sua scrivania per ammazzare il tempo e trovò per sua grande sorpresa un piccolo cofanetto di plastica (coperta di pelle blu), contenente al suo interno un meraviglioso anello di matrimonio di Ginevra.
L’anello era stupendo, cosparso di brillantini d’argento e avente un grande valore economico.
Improvvisamente il mutante ebbe un altro flash – back che lo riportò indietro nel tempo.
 

Lunedì, 5 marzo 2998

Passarono tre anni dal loro fidanzamento.
Quella mattina di Lunedì, Cramsh e Ginevra, all’epoca conviventi in una casa di un villaggio della Svizzera francese, conducevano la loro vita quotidiana:
Lui era capo di una grandissima   azienda finanziaria - intergalattica, mentre lei era una dolcissima maestra dell’elementari, la quale insegnava ogni giorno ai bambini a leggere e a scrivere.

 


Finita la scuola, la donna mutante tornò a casa alle 13:00, soddisfatta nell’aver compiuto ancora una volta il suo dovere di insegnante, mentre Cramsh tornò alle 16:00 con un regalo inatteso.
Lui disse a lei:

Amore, chiudi gli occhi. -
Cosa c’è? - gli chiese incuriosita la donna.
È una sorpresa. Avanti, chiudi gli occhi –
Ok. -

Dopo averli chiusi, il mutante prese dalla sua tasca un cofanetto di pelle – blu, lo aprì e, mostrando alla fidanzata un anello con dei brillantini d’argento, le disse:

Ora puoi aprirli. –
Oh, mio DIO!!! – esultò con stupore Ginevra, dopo aver aperto gli occhi.
Ti piace? –
… È fantastico, amore… Credimi, sono senza parole. - rispose contenta la donna.
Ginevra, ormai sono tre anni che stiamo insieme e che conviviamo sotto lo stesso tetto.
Io ci ho riflettuto per tutto questo tempo e finalmente ho preso una decisione. –
Oh tesoro, io… -
Aspetta!!! Anche se tu sei una gatta mutante, io ti amo lo stesso e sono sempre pronto a passare il resto della mia vita con te.
Fra gli amori che ho avuto precedentemente, tu sei stata l’unica a strapparmi il cuore e a farmi scatenare l’adrenalina a mille. -


Poi, inginocchiandosi ai piedi della sua amata, egli le fece una grande dichiarazione, chiedendole:


- Ginevra Embrige, mi vuoi sposare? -

Lei rimase senza parole:
la donna si sentì in quel momento di trovarsi all’interno di una romantica favola, immaginandosi di essere una principessa di un incantevole reame.
Il suo cuore le batteva a mille, segno del suo eccitamento emozionale.
Vedendola in silenzio, Cramsh credette di aver trovato impreparata la sua amata su tale argomento, provando dentro di se un momento di imbarazzo ma Ginevra, accarezzandogli dolcemente la faccia con le sue bellissime e sottili mani affusolate, gli rispose con un meraviglioso sorriso soave:

Si Cramsh! Desidero con tutto il mio cuore sposarti. –
Oh, mio Dio!!! - esultò felicemente lui con aria incredula.
E non è uno scherzo, amore mio: IO  TI  VOGLIO  SPOSARE, CRAMSH!!! È uno dei miei più grandi desideri della mia vita.
Anche io desidero passare il resto della mia esistenza con te, caro. –
Oh, grazie Ginevra. –
Cramsh, tu sei un uomo fantastico ed eccezionale.
Anche se sei un cane mutante, io ti adoro con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima. –
È sempre bello sentirtelo dire. -

I due si baciarono con grande passione, coccolandosi e accarezzandosi la nuca.
Dopo di ciò la coppia, uscendo di casa e tenendosi per mano, si avviò nei pressi di un’antica Chiesa del villaggio per prenotare il loro matrimonio.
Durante il cammino, essi videro due animali randagi litigare fra loro:
un cane e un gatto.
Il cane mordeva la coda del suo nemico, facendogli soffrire le pene dell’inferno.
Guardando la scena, Ginevra rimase molto perplessa:
anch’ella, pur essendo per metà essere umana, era imparentata geneticamente con la specie felina e la stessa cosa valeva anche per Cramsh, imparentato con la specie canina.
L’uomo rasserenò la sua donna, dicendole:

A noi non succederà, credimi!
Abbiamo dei sentimenti umani, lo sai? –
Lo so! - rispose lei con un tono rassicurato - Certe volte la vita è proprio strana:
anche se si nasce con un DNA geneticamente modificato, si ha lo stesso una vita normale. –
Cara, nella vita non conta ciò che sei, ma chi sei. –
Dentro di me mi sento una vera donna e non una mutante.
Hai ragione, caro:
dovrei ascoltare di più il mio cuore piuttosto che i pregiudizi di alcune persone. –
BRAVA!!! Così ti voglio sentire. –
 

Presente, 30 dicembre 3005

In quel momento Cramsh si sentì sempre più solo:
mai fino a quel momento egli avvertì una fortissima mancanza della moglie.

 

Mercoledì, 31 dicembre 3005

In alcune parti di Human Nation, con esattezza nel continente asiatico di New Gaia (Terra), l’anno nuovo fece il suo ingresso, mentre in altre parti tutti i cittadini lo attendevano con ansia.
A New Washington erano le 17:40 del pomeriggio, con il sole in fase di tramonto e un cielo avente un colore misto tra l’arancione e il rosso, dando uno spettacolare panorama alla gigantesca metropoli.
Lux si diresse con la sua auto verso l’appartamento di Martina:
si procurò il giorno prima dei biglietti per passare un felice capodanno ad un grandissimo concerto live che si teneva all’accademia del Cigno fedele.
 

Casa di Martina

Dopo aver parcheggiato la macchina, il ragazzo salì le scale e bussò alla porta della ragazza, la quale poi, aprendogli, gli disse:

- Ah, sei tu! Entra, ho appena fatto il caffè. -

L’appartamento di Martina era molto accogliente con un grande salotto all’entrata che conduceva poi alla destra del ragazzo ad un lungo corridoio, contenente a sua volta 7 stanze.
 


Nel salotto d’entrata vi era un bel pianoforte in fondo a nordest con un violino e un violoncello accanto, al centro un piccolo tavolo di vetro con le gambe basse, un comodo divano rosso di fronte, un elegante tappeto con raffigurati sopra alcuni stemma imperiali inglesi e francesi, e un bellissimo balcone in fondo.

Le 7 stanze erano le seguenti:
la prima stanza a destra conduceva alla cucina, mentre quella a sinistra al bagno.
Dalla seconda stanza in poi si accedeva alle camere da letto (tre degli ospiti e una di Martina) e infondo al centro vi era lo studio della ragazza.
Lux si complimentò con l’amica, dicendole:

La tua casa è meravigliosa, lo sai? -
- Grazie. - rispose felicemente Martina
Voi donne avete un bel concetto di ordine; mi piace. -
E già! A cosa devo la tua visita? -
Se stasera non hai impegni io mi sono procurato due biglietti per festeggiare il capodanno ad un super concerto live che si terrà all’accademia del Cigno fedele. –
Woh, dici sul serio? Non stai scherzando mica, vero? -
No! Verranno i cantanti più famosi di Human Nation:
Giocondo, Milk And Coccolate 2, Arnold  Paradisee, Guglielmo Vergine e i mitici “Breakfast boys Morning”. –
I  Breakfast boys Morning??? ODDIO, adoro le loro canzoni!!! –
- Veramente??? –
Si! Amo tantissimo un loro brano che li hanno fatti diventare famosi “Amore ritrovato”:

Solcherei mari e monti..
per poterti abbracciare,
stringerti al petto…
e mettermi ad urlare…
il tuo nome meraviglioso…
di grazia infinita,
felicemente orgoglioso…
nel pronunciarlo a vita.
Credici amore, 
me lo sento dalla pelle al cuore.
Se vivessi nei tuoi bei pensieri…
dipingerei la tua mente di musica e poesia.
T’amo e ti voglio,
nella custodia dell’amore.
Se mi apri la porta…
entrerò nel tuo cuore.
Amore ritrovato!!!
Amore ritrovato!!!
Amore ritrovato!!!

Canti davvero molto bene, lo sai? –
Grazie. -
Anche io amo molto i Breakfast boys Morning, lo sai? -
Tu? Ma dai! Scommetto che questo sonetto lo avrai trovato banale, ammettilo. -
No! Io l’ho trovato fantastico!!! -
… Dici… dici sul serio? - gli chiese Martina, provando dentro di se una fortissima emozione attrattiva verso il ragazzo.

Senza accorgersene i due si accarezzarono le mani, fissandosi negli occhi come se fossero stati pietrificati dal cemento.
Martina, facendo un balzo improvviso, disse a Lux:

Vuoi un caffè? -
Volentieri. - rispose il ragazzo.

Mentre in cucina Martina versò il caffè in una tazza, ad un tratto sbagliò la mira, facendolo cadere sul tavolo.

Oh, CRISTO  SANTO!!! - gridò spaventata lei.
Che è successo? Va tutto bene? - le domandò preoccupato Lux
Ah… si… va tutto bene, Lux… Si. -
Ah, ok. –

Improvvisamente, portando la tazza di caffè a Lux, gli macchiò senza volerlo la sua maglietta
Sentendosi sempre più imbranata, Martina prese un fazzoletto e tentò di ripulire la maglietta del ragazzo, ma lui, fermandola, le disse:

No, non ti preoccupare. Hai qualche maglia di riserva? -
Io??? – domandò lei imbarazzata e confusa.
Si, tu! E allora chi sennò? -
… Per fortuna ho qualche vestito maschile, sai? Io a volte ricevo ospiti uomini e allora mi conservo qualche vestito da uomo per loro. -
Capito… Senti Martina… -
- Si, Lux? –
A proposito di vestiti da uomo, tu ne hai mai indossato uno? –
COSA??? –
Intendo… che secondo me saresti ancora più sexy con giacca e cravatta… -
- … Che cosa??? Ma dico, ti sei ammattito?!! –
- Ma che c***zo sto dicendo??? - si domandò perplesso il ragazzo nella sua mente.


Lux in quel momento era sempre più confuso che mai:
non sapeva più cosa dire di razionale.

Lo sai che sei proprio curioso? – le domandò con stupore la ragazza – È come se io ti dicessi di volerti vedere con le calze a reti e una frustra in mano. Cos’è? Forse lo scambio di ruoli lo trovi più sexy? –
- Ah… He he he – ridacchiò Lux, sentendosi sempre più imbecille – Scherzavo!!! A Capodanno ogni scherzo vale, giusto? –
“Capodanno”? Ma se è a Carnevale che è così, scusami? –
Ah… ma certo, perdonami… - rise di nuovo come uno sciocco il ragazzo.
Buon Dio, Lux, datti una bella regolata… Insomma. –
Ok, cercherò di non dire più stupidaggini a partire da ora. –
- Bene.
Se pensavi che io avessi un carattere da maschiaccio ti sbagli di grosso, “carino”;
sono una femmina emancipata e mi sento più donna di quanto tu non possa immaginare. –
Una super donna a quanto pare. – affermò con ammirazione il ragazzo.
Cos’è, sfotti? –
No, no, no, dico sul serio, Martina!!! Tu per me sei fantastica, una donna al 100% in tutta la sua femminilità.
Sei una creatura che fa battere il cuore a tutti gli uomini; beato chi ti sposerà e… -

Accorgendosi di andare oltre egli, trovandosi una scusa, si alzò dalla sedia, si diresse verso il balcone del salotto e urlò:

- Woh, ma che bel tramonto!!! Non lo avevo visto così bello in vita mia. –

Dopo questo strano episodio Martina, prendendo Lux per un braccio e accompagnandolo nella sua camera da letto, aprì un cassetto del suo armadio, prese una camicia bianca ma quando si girò vide improvvisamente che il ragazzo si tolse già la maglietta sporca, mostrandole il suo fisico.
Il ragazzo aveva sviluppato un bel pettorale con gli addominali scolpiti e inoltre le sue braccia erano abbastanza muscolose.
Martina si sentì il cuore battere a mille:
mai fino in quel momento ella provò una simile forte emozione per lui.
La ragazza cercò in tutti i modi di ignorare tali sensazioni ma la cosa si dimostrò più ardua del previsto.

Ella poi, furiosa di ciò, buttò la camicia pulita a Lux, gridandogli anche:

- NON   SEI  A   CASA   TUA!!! MA  DICO  IO,  COME  TI   È  VENUTO  IN  MENTE   DI   SPOGLIARTI   SENZA   ALCUN   PREAVVISO???
RIVESTITI   IMMEDIATAMENTE, PER  FAVORE!!! -

Martina abbandonò la camera furiosa e con il muso arrossito, lasciando il ragazzo con un’aria da stoccafisso.
Mentre Lux si stava rivestendo, Martina disse in mente sua fra se e se:

No, non può essere, è ridicolo! Io?… Lui?… Ma per favore!... No, no, certo che non è così, lo so.
Però… Oddio…  -
Eccomi qua! - gridò felicemente il giovane avente addosso la camicia pulita.
Hai fatto solo il tuo dovere! - rispose lei.
- Grazie mille per la camicia pulita. E poi è anche molto profumata. -
- L’ho lavata e stirata appositamente per te. - disse ironicamente la ragazza, facendo al ragazzo un ghigno di sorriso.
Oh, grazie cara. - rispose ironicamente pure Lux. 
Martina avvertì in quel momento il suo cuore aumentare di molto i battiti cardiaci.
Ho bisogno di una boccata d’aria. - disse lei.
Ah bene, così possiamo vedere insieme il tramonto. - disse lui.
NO!!! - gridò furiosa la ragazza
Ok. -

Lux ci rimase male per la brusca reazione della ragazza.
Martina, vedendo così l’amico mortificato, provò dentro di se un grosso dispiacere; si sentì mortificata anche lei, non era sua intenzione alzare la voce con il ragazzo.
Così, prendendo Lux per mano, ella gli chiese con gli occhi lucidi:

Ti va di venire con me a vedere il tramonto? -
Si. - rispose felice il ragazzo.
Ok. - disse contenta lei.

Quando i due osservarono il tramonto insieme, la ragazza gli disse:

Scusami per prima. -
Non preoccuparti. - rispose lui - Scommetto che non stai passando un buon periodo, vero? -
Può darsi. -
Ah, capisco. –
Lux, mi potresti fare un grosso favore? So che non è colpa tua ma avrei bisogno che tu mi obbedisca. -
Dimmi… -
Non mi accarezzare più le mani, mi hai capita? -
Perché? -
Ti prego:
non mi accarezzare più le mani, non lo sopporto. -
Non capisco:
non lo faccio apposta, mi viene spontaneo. -
LUX, NON  FALLO  E  BASTA!!! -
Ok, come vuoi tu. –
Scusami… È solo che oggi mi sento un po’ confusa… -
Lo si vede. -
Non ho niente contro di te, credimi… Sei un bravo ragazzo. -
Grazie. –
Ma di niente, che mi devi ringraziare?!! Io dico la verità. -
Ma proprio tutta la verità??? -
Che vuoi dire? -
Ah… Niente… -
C’è qualcosa che vorresti dirmi? -
Niente Martina, che ti dovrei dire? -
Che ne so, cioè… beh… insomma… Va bè, non lo so. -
Ti vedo un po’ strana oggi: sicura di sentirti bene? -
Mai stata meglio, credimi. -
Capisco. -
Come sarebbe a dire che “capisci”? -
È  un modo di dire, Martina. –
Lo so! Volevo solo scherzare, tutto qui. –
Ahhh, ho capito! Che spiritosa che sei, he – he –he. -
Lux, ti prego, smettila!!! -
Perché??? -
ODDIO, che palle!!! -
COSA??? -
No, no, no, no! - gridò spaventata Martina - Scusami, stavo parlando con me stessa, scusami. –
… Quindi stai bene, vero? - le chiese stupito Lux.
Sto bene, sto bene. –
Meno male. - 

Improvvisamente Lux accarezzò di nuovo le mani di Martina e questa, pur di avergli avvertito di non farlo, decise in quel momento di essere tollerante nei suoi confronti.
I due si fissarono negli occhi e quando i loro visi si avvicinarono, un lampo di un fuoco d’artificio li distrasse bruscamente.
Martina, ritirandosi dentro, pianse, mettendosi una mano sugli occhi per nascondere le lacrime.
Lux le mise le mani sulle spalle per consolarla, ma lei le tolse.
Il ragazzo le domandò

Oh, Martina, per caso è stata quella botta improvvisa che ti sta facendo piangere dallo spavento? -
Ma che dici??? - gridò furiosa lei - Io non sto bene, hai capito??? Non sto bene!!! –
Che cos’hai? –
Non te lo posso dire, uffa!!! UNA  DONNA   COME  ME   NON  PUÒ  AVERE  DEI SEGRETI??? –
Ok, non ti arrabbiare. -  

Quando Lux appoggiò la mano destra sulla spalla sinistra di Martina questa, facendo uno scatto con le spalle, gli gridò:


- UFFA, CHE PALLE!!! NON  MI  TOCCAREEE!!! -
Scusami, non lo farò più! - disse lui con imbarazzo.  

Il giovane in quel momento capì che l’amore di Martina che provava nei suoi confronti la stesse facendo soffrire parecchio per un motivo a lui sconosciuto.
Ella non volle esprimere ciò che provava dentro di se:
la ragazza provava una forte attrazione per lui ma faceva di tutto per ignorarla definitivamente.
Come poteva lei, però, resistere al fascino del ragazzo con la sua enorme bontà e gentilezza allo stesso tempo?
Egli intuì in quel momento che sarebbe stato meglio per lui se si fosse allontanato dalla ragazza per un po’, ragion per cui egli si avviò verso la porta d’ingresso.
Ad un tratto, però, una voce stridula gli fece scattare di balzo:


- TORNA  SUBITO  QUI, RAZZA DI CRETINO!!! - urlò isterica la ragazza. Obbedendole Lux ritornò da lei.
Martina, avvicinandosi a lui con aria calma, gli disse

Senti coso, io vado un momento in bagno a meditare. Non seguirmi, va bene? Avrei bisogno di stare un po’ da sola, ecco! -
- Ok. - rispose il ragazzo con un’aria rassegnata.
- Non mi seguire, sennò ti dò un calcio sugli attributi, ok? –
- Sarebbe meglio spararsi sulle palle. - disse in mente sua Lux.
- Cosa hai detto, prego??? –
- Ah, niente, niente… -

Mentre Martina si diresse triste in bagno, Lux si sedette sul divano.
Il ragazzo stese la testa indietro al poggia schienale, interrogandosi sul motivo delle strani reazioni della ragazza.
Ad un tratto egli avvertì un qualcosa di oscuro celarsi nella sua mente:
Darkus, il signore della morte, gli stava sussurrando qualcosa nella mente del giovane, anche se quest’ultimo non riusciva a comprendere il suo linguaggio.
Stranamente, poi, Il giovane pensò immediatamente a Martina, perché?
Cosa centrava la ragazza con il presagio negativo che stava percependo lui?
Improvvisamente Lux sentì qualcosa di bagnato sotto ai suoi piedi e quando si abbassò per verificare di persona, vide il salotto allagato.
Tutta la casa sembrava allagata (probabilmente qualche problema idraulico), ma quando lui vide che l’acqua proveniva proprio dal bagno, nel quale c’era la ragazza, le gridò preoccupato:

MARTINA, STAI  BENE??? -

Martina però non rispose.
Così, quando Lux buttò giù la porta con tutte le sue forze, trovò la ragazza svenuta a terra.
Prendendola in braccio, egli la posò sul divano, le tolse le scarpe a spillo, prese le sue gambe per le caviglie, le tirò su per far fluire facilmente il sangue al cervello e quando lei si svegliò, il ragazzo le chiese:

Oh, meno male che sei ancora viva. Mi hai fatto molto preoccupare, lo sai?
Che è successo? Perché la tua casa è allagata? –
… Non lo so… - rispose con aria confusa lei, toccandosi la testa dal dolore.
Aspetta… - disse Lux - … Non ti sforzare troppo, rilassati! Va tutto bene ora. -
Ti prego, non gridare così forte, mi fa male la testa!!! -
Ok, scusami. -
Da quanto tempo sono svenuta? –
Da un minuto, credo. -
Un minuto, dici???... Aglia, che male…  -
Ti prendo qualcosa per il tuo mal di testa? –
No, basta! Già hai fatto abbastanza!!!
Lux, desidererei tanto festeggiare il capodanno con te stasera. -
Dici sul serio??? - le chiese contento Lux
Si. - rispose felicemente Martina, facendogli un bel sorriso - Però mi devi promettere una cosa, caro? -
Quale? -
Non toccarmi più le mani, ok? -
Ok, ti dò la mia parola. -
Grazie. Sei gentilissimo. –
Però adesso devo per forza toccarti una mano per aiutarti a rialzarti dal divano. –
Ah, ok! Questo lo puoi fare. –

Dopo tante polemiche Lux e Martina, equipaggiandosi bene per il freddo, si diressero verso la stazione del Bus – space alla volta dell’accademia del cigno fedele.   


Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).

   
 
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