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Autore: My fair lady    05/11/2014    1 recensioni
1722: Quattro famiglie dotate di grandi poteri magici sanciscono tra loro un patto di alleanza reciproca, per far fronte ai cacciatori di streghe e gli spiriti malvagi.
Per garantire la pace e la serenità, fu stabilito che le quattro famiglie dovessero venire guidate da un'unica strega o stregone, che sarebbe stato scelto per capacità e volontà, tramite una serie di prove.
2014: I discendenti delle quattro famiglie hanno spezzato l’antico patto di alleanza da molto tempo, e ognuna vive per se. Solo una antica e potente minaccia potrà riunire di nuovo i discendenti sotto un’unica e forte autorità.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Brianna si stava dirigendo al ristorante per la cena che la preoccupava non poco.
Il suo fidanzato, non appena aveva saputo della cena, aveva insistito per aggiungersi, ma Brianna l’aveva dissuaso.
Succedevano cose strane quando tutti gli esponenti più giovani delle quattro famiglie si riunivano.
Ma l’occasione era gioiosa, anche se temeva il momento in cui avrebbe dovuto scegliere la damigella d’onore.
Era il tempo ideale per lei. Era una fredda serata di ottobre con un bel vento gelido che la attraversava..
Non appena arrivò al ristorante vide Michael e Alex fuori a parlare. Intuì subito che Alex aveva appreso della presenza del fratello alla cena, e il suo disappunto era visibile sulla sua faccia.
Si avvicinò e Michael subito la salutò calorosamente. Anche Alex alzò la mano svogliatamente – Ciao Bri. Congratulazioni –
Brianna sorrise togliendosi i guanti, che in realtà portava unicamente per un fatto estetico, dal momento, che anche in una bufera di neve non avrebbe provato nessun senso di freddo. Discorso simile per Alex, che dato il suo potere di controllare il calore non accusava per nulla la temperatura bassa.
Infatti indossava solamente una felpa e dei jeans.
L’unico del trio che soffriva il freddo, e i cambiamenti climatici che apportava Brianna quindi era Michael.
Alex se ne accorse e gli passò le mani sulle spalle e sulle braccia. Da esse si liberarono delle piccole scintille bianche e Michael subito sentì il corpo avvolto da un piacevole tepore. Guardò Alex e sorrise – Grazie, mio focoso fidanzato –
Il cuoco annuì – A buon rendere –
Si frugò nelle tasche dei jeans e tirò fuori un pacchetto di sigarette. Ne estrasse una e se la portò alla bocca.
La sigaretta si accese da sola, con una piccola fiammella.
Ecco. Questa era una delle cose insolite che accadevano in queste occasioni.
Michael sbuffò – Hai fumato appena adesso –
Devo sopportare mio fratello – rispose scontroso Alex. Michael fece per controbattere, ma sapeva che in quella situazione era meglio evitare.
Tentò piuttosto di cambiare discorso –Sarah apprezzerà tantissimo il regalo che hai preso a Dylan –
Brianna alzò lo sguardo al cielo e poi chiese – Che cosa gli hai preso? –
Alex raccolse una busta di carta che aveva posato accanto a se, e ne tirò fuori un delizioso costume da zucca, molto ben realizzato, c’erano anche dei led luminosi in prossimità degli occhi. Perfetto, data la vicinanza di Halloween.
Brianna sorrise – Che carino. Dylan sarà adorabile con quel costume! –
Michael annuì – Sei uno zio premuroso –
Parlando del nipote, un sorriso comparve nel volto di Alex. Lo adorava e considerava il piccolo Dylan l’unica cosa buona che aveva fatto suo fratello. In realtà, il bambino aveva operato la magia più grande di tutte, ed era riuscito dove tutti gli altri avevano fallito.
Aveva “ammorbidito” molto il rapporto tra i due fratelli, che da quando era nato, avevano cominciato a sopportarsi.
Brianna mostrò il sacchetto di carta all’amico e sorrise – Ho preso l’occorrente per stasera –
Il ragazzo annuì alzando i pollici – Ottimo. Mi sento veramente come quando eravamo ragazzini e facevamo incantesimi di nascosto nel cuore della notte –
Una coppia di persone poco distante guardarono in modo curioso nella sua direzione e un leggero imbarazzo investì Michael.
Brianna scosse la testa divertita, mentre Alex chiese soltanto – Quindi stasera non vieni da me? –
No, te lo stavo per dire – rispose Michael, cosciente che questo avrebbe peggiorato l’umore già nero del suo ragazzo.
Infatti così fu, e il piacevole tepore svanì come era arrivato.
Brianna sorrise, e scorse due sagome familiari vicine. Caleb e Sarah.
I due si avvicinarono, e Sarah salutò tutti quanti, poi arrivata a Brianna la abbracciò calorosamente.
Le due avevano un rapporto molto forte, più che cugine erano sorelle.
Caleb, salutò tutti, e accennò a qualche sorriso. I due fratelli si guardarono per qualche istante e conclusero che un “ciao” detto a mezza bocca potesse essere sufficiente.
Nonostante il suo aspetto che esprimeva freddezza, con i suoi corti capelli corvini, gli occhi sottili verdi, che spesso assottigliava ancora di più, e le labbra perennemente serrate, era una persona positiva, con un forte senso di giustizia, ed amava incondizionatamente sua moglie e suo figlio.
Sarah sospirò – Scusateci il ritardo, ma oggi Dylan continuava a teletrasportarci da lui, perché non voleva che ce ne andassimo. E’ così brutto che io sia gelosa che mio figlio abbia un potere più figo del mio?  –
Brianna rise e annuì – Nessun ritardo. Le due star non sono ancora arrivate –
I gemelli Cromwell erano un po’ due “primedonne” amavano essere al centro dell’attenzione ed erano famosi per i loro eleganti ritardi.
Michael sorrise a Sarah – Sta cominciando a sperimentare i suoi poteri. Auguri –
I bambini piccoli erano difficile da gestire in ogni caso, ma i bambini con poteri magici…erano imprevedibili e inarrestabili.
Alex guardò i due, e porse la busta a Sarah dicendo solamente – Oggi ho visto questo costume in un negozio, e ho pensato che Dylan  starebbe molto bene con questo per Halloween –
Sarah sorrise e tirò fuori il costume dalla busta lasciandosi scappare una risata gioiosa – E’ adorabile! Gli piacerà tantissimo! –
Alex sorrise – Se premi quel piccolo pulsante si accendono delle lucette –
Sarah cercò per qualche secondo il bottoncino, e poi lo premette, ridendo stupita delle luci arancioni attorno alle fessure per gli occhi.
La donna si rivolse a Caleb, chiedendogli – Cosa ne pensi? Non è carinissimo? –
Il marito rispose, guardando distrattamente Alex – A Dylan piacerà –
Alex annuì. Era già una conquista. Non che si aspettasse qualcosa di diverso.
Finalmente arrivarono Elettra ed Erik. I due fratelli erano molto simili, anche se Erik aveva i capelli biondo ramati della madre, e dei tratti più spigolosi.
Salutarono tutto il gruppo ed Elettra si lamentò con Sarah – Perché non avete portato anche il piccolo? Volevo spupazzarmelo un pochino –
Sarah ironizzò – Quando vuoi, puoi farci da babysitter –
Erik salutò con una stretta di mano un po’ tutti. Non era espansivo come la sorella, ma una volta rotto il ghiaccio, era una persona piacevole.
Michael ed Erik erano amici fin da piccoli, ma il bibliotecario non riusciva a percepirlo completamente come amico, perché tutte le volte che era stato a casa sua, suo padre lo aveva osannato, e più di un paio di volte gli aveva fatto la fatidica domanda che un figlio non dovrebbe mai ricevere. Neanche per scherzo “Perché non assomigli a lui?”
Una volta fatte i vari saluti, il gruppo entrò nel ristorante e si sistemò nel tavolo.
Michael ordinò una bottiglia di vino e propose un brindisi per la sua migliore amica.
Guardò il gruppo, alzando il calice e disse scherzoso – Brindo a Brianna. Che finalmente ha trovato l’amore, e ha un anello per dimostrarlo – rise indicando la mano della ragazza che la sollevò e con l’indice dell’altra mano puntò l’anello.
Tutti brindarono e bevvero quel delizioso chardonnay.
Erika poi sospirò – Ti sei proprio sprecato –
E poi la cena proseguì tranquilla, anche se Michael non poté rilassarsi come avrebbe voluto, dato che aveva sempre l’occhio vigile su Alex, che stava di fronte a lui.
Quando Caleb lo provocò dicendo – Questo sì che è un vero ristorante. Non come quello in cui lavori tu – il bibliotecario intravide delle piccole scintille apparire tra le mani di Alex. Michael sbuffò e con la sua telecinesi rovescio il contenuto del calice di ragazzo addosso al fidanzato. Dopo un attimo di sorpresa, Alex capì chi era l’artefice del gesto, e lentamente si calmò.
Ecco un’altra delle cose insolite che capitavano in questi momenti.
Un’altra era che i due gemelli Cromwell continuavano a comunicare telepaticamente tra di loro scambiandosi opinioni sulle persone presenti a quel tavolo, più o meno innocui.
L’importante è che Brianna si sentì circondata da persone che le volevano bene, che era lo scopo della cena.
Più tardi, dopo aver concluso e aver offerto la cena a Brianna, il gruppo uscì fuori dal ristorante per prendersi un po’ di aria fresca, anzi, fredda.
Alex tirò fuori l’ennesima sigaretta dal pacchetto, e la accese, quando tutto il gruppo si girò in direzione di un rumore, come un ruggito. Una specie di verso gutturale e cavernoso.
Suono di passi pesanti. A giudicare da come la terra tremava, Sembrava che da un momento all’altro sarebbe spuntato da un grattacielo King Kong.
Il gruppo era in allerta, anche se il fatto che ognuno di loro avesse delle potenti capacità sovrannaturali, aiutava.
Nell’oscurità emerse un essere alto circa quattro metri. Era un ammasso umanoide di roccia e argilla. Come vide il gruppo di stregoni, i suoi rudimentali occhi si illuminarono, e afferrò una panchina da un parchetto vicino, e la scagliò verso il gruppo.
Sarah si fece avanti velocemente davanti al gruppo. Portò le mani davanti a se e comparve uno scudo luminoso, che sembrava così etereo all’apparenza, eppure all’impatto con la panchina, si solidificò e la panchina volò via, lontano.
Il mostro non parve minimamente sorpreso, e continuò la sua avanzata.
Erik ed Elettra si presero per mano e usarono il loro potere di telecinesi contro la bestia, ma essa arretrò solamente di qualche metro.
Tutti cercavano di mantenere la calma, ma erano preoccupati, dato che nemmeno i poteri combinati dei Cromwell erano riusciti a scalfire l’essere.
In un momento Michael capì. Sapeva che cosa doveva fare.
Guardò Alex e Brianna e disse solo – Venite con me –
I due rimasero un po’ stupiti, per il fare perentorio del ragazzo. Lui che di solito era così insicuro. Dal momento che però i due avevano piena fiducia in lui, lo seguirono, anche se Michael si stava avvicinando pericolosamente al mostro.
Brianna chiese preoccupata – Che cosa dobbiamo fare? –
Michael rispose solamente, quasi a bassa voce, come se sapesse che non c’era  bisogno di urlare – Usa il tuo potere dopo quello di Alex. Alex. Sciogli la strada –
Le mani di Alex diventarono rosse, e il fuoco le avvolse. Lanciò una potente vampata sotto il mostro, e la potenza del suo calore sciolse l’asfalto.
Brianna capì e così si fece avanti, e raffreddò istantaneamente l’asfalto che Alex aveva riscaldato.
In questo modo il mostro rimase bloccato,  non riuscendo più a proseguire.
I due però capirono che prima o poi, presto si sarebbe liberato.
Ecco che Michael intervenne.
Chiuse gli occhi e si concentrò. Dal terreno sotto l’essere, cominciarono a sgorgare dei tralicci marroni, simili a radici, che si avvolsero velocemente tutto intorno all’essere.
Una volta che lo ebbero intrappolato completamente, Michael fece un gesto autoritario e le radici cominciarono a secernere acqua, e dato che il mostro era composto di terra, cominciò a liquefarsi. Michael accompagnava il liquefa cimento del  mostro con dei gesti, che aumentarono l’acqua estratta dalle radici e rilasciata.
In pochi secondi, dell’essere non rimase solo che una pozzanghera.
Il resto del gruppo che aveva osservato in silenzio, si avvicinò a Michael. Lui invece si girò, e fu come risvegliarsi da un sogno ad occhi aperti.
Sapeva cosa aveva fatto, e sentiva ancora la sua magia scorrergli nel corpo, ma non ricordava di aver concepito lui quel piano geniale, né di essere stato così fermo e centrato.
Ok. Ora la situazione cominciava a spaventarlo.
Brianna lo abbracciò – Sei stato fantastico. Ci hai salvato –
Michael non sapeva cosa dire. Sentiva di aver fatto ciò che era successo, ma era come se lui avesse solo assistito.
Persino Caleb, si lasciò andare, per via del momento di tensione e ironizzò mettendogli una mano sulla spalla – Chi avrebbe mai immaginato che in uno come te, si nascondesse un Condottiero. Buon lavoro –
E così tutti, cominciarono a circondarlo, e a fargli i complimenti per la sua prontezza di pensiero e aver ideato il modo giusto per abbattere quell’essere.
Michael si prese i complimenti, anche se questo lo infastidì parecchio, perché  capì cosa pensavano di lui i componenti del gruppo, ovvero una persona insicura e capace di guidare altre persone. La cosa brutta era che anche lui lo pensava di se, a volte. E non aveva il coraggio di dire che lui c’entrava poco in quel piano. Anche se in effetti riconosceva che quello era il suo stile. Attacchi indiretti per colpire di sorpresa il nemico.
Rivolse il suo sguardo a Brianna ed Alex che in effetti erano i meno sorpresi, e Michael ricambiò il loro sorriso. Loro erano le uniche persone che sapevano che sotto l’apparenza mite del bibliotecario si nascondeva una grande persona.
La tensione per quel momento così insolito, passò e il gruppo cominciò a preoccuparsi che qualcuno potesse averli visti, ma fortunatamente il quartiere era abbastanza isolato, e quindi decisero di lasciar perdere.
 
In effetti, nessuna persona normale, aveva assistito alla scena, e aveva attribuito quei suoni terribili ad un temporale in arrivo. Ma c’erano due persone che invece avevano visto tutto.
Uno era lo stesso uomo che questa mattina era entrato nella biblioteca con la sua fidanzata, e un altro era un ragazzo, di circa sedici anni, dai capelli rapati scuri, profilo ala francese e vivaci e piccoli occhi scuri.
L’uomo prendeva appunti in un palmare e mentre scriveva disse – Avevi ragione. Il Golem non sarebbe riusciti a fermarli –
Il ragazzo sorrise, una risata più simile al verso di una iena – Credevi il contrario? Allora sei davvero ingenuo, cacciatore di streghe. Questi essere magici sono membri delle quattro famiglie più potenti in America. Ti aspetti che una statuina un po’ cresciuta possa fermarli? Però non è stato un esperimento inutile –
L’uomo alzò gli occhi distrattamente – No? –
Il ragazzino scosse la testa – No. Assolutamente. Ora so che è uno di loro  –
L’uomo sussultò, e cominciò a sperare che non fosse Brianna.
Poi ricacciò quel sentimento. Il fatto che fosse Brianna o no, non doveva interferire con il piano. Anche se continuò a sperare con tutte le sue forze che non fosse la giovane donna.
sospirò – Spero che tu lo scopra presto. Sai. I cacciatori di streghe non dovrebbero collaborare con… Quelli come te –
Credimi. Contro queste famiglie non c’è alternativa – rise il ragazzo. 
  
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