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Autore: hell is just a sauna    05/11/2014    2 recensioni
Gli tirai uno schiaffo sulla guancia e lui mi guardò spalancando gli occhi.
"Questo è perchè me l'hai tenuto nascosto"-dissi con decisione.
"Ma che cazz.."-e senza farlo finire di parlare lo tirai per la maglia, avvicinandolo a me e dandogli un bacio, che lui ricambiò soltanto dopo qualche secondo, mordendomi il labbro.
Mi mise una mano fra i capelli cercando di avvicinarmi di più a lui per approfondire il bacio, che durò fino a quando non restammo senza fiato.
"Questo invece"-gli dissi soffiandogli sulle labbra-"è perchè sono orgogliosa di te".
Lui mi guardò sorridendo. "Lo sai che mi piace questo tuo modo di dire le cose?"-disse-"soprattutto il secondo punto"-aggiunse poi con un'occhiatina maliziosa, mordendosi il labbro 'innocentemente'.
La sua finta innocenza era la cosa più erotica che avessi mai visto.
"Dio Tony, così mi farai morire"-pensai.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tony Perry, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Bite my Tongue.


 



San Diego 2005

 
Mi stavo incamminando verso la fermata del pullman come tutte le mattine,era una giornata fredda,quelle in cui l'aria è talmente pungente che riescie addirittura ad arrivarti dentro le ossa, congelandoti completamente.
Camminavo con le mani dentro le tasche del giubbotto,aggiustandomi di tanto in tanto la sciarpa che continuava a slegarsi facendomi prendere freddo al collo.
Arrivata alla fermata, cominciai a dondolarmi avanti e indietro su un piede, in modo da non stare ferma e  non morire congelata.
Mentre mi guardavo attorno vidi Jaime intento ad attraversare la strada.
Stranamente era in anticipo; solitamente lui arrivava in contemporanea con il pullman e molto spesso anche dopo che il pullman era passato. Era un ritardatario cronico.
Lui mi vide e mi salutò facendomi un cenno con una mano.
Lo guardai assottigliando gli occhi.
Lo aspettai fino a quando non lo vidi arrivare e si fermò a meno di un metro da me,guardandomi leggermente intimorito.
"Che succede Evan?Posso avvicinarmi o hai il ciclo?"-mi chiese lui ridacchiando istericamente.
Continuai a guardarlo,aveva qualcosa che non andava: era in anticipo e soprattutto erano due giorni che non si faceva sentire,ridacchiava come una ragazzina isterica o meglio,sembrava una ragazzina isterica..e il che poteva significare solo una cosa: Jaime aveva combinato qualcosa.
Mi avvicinai a lui con lo stesso passo di un gatto in calore ed iniziai a girargli attorno, scrutandolo.
Lui mi guardò come se fossi impazzita. "Evan, si può sapere che stai facendo?"
Lo guardai dall'alto un basso e mi fermai davanti a lui, in posizione d'attacco.
"Tu mi stai nascondendo qualcosa,e se non sarai tu a dirmi che cosa, lo scoprirò da sola!"-esclamai prendendogli il mento con una mano e facendogli voltare il viso a destra e a sinistra.
Mi alzai sulle punte perchè Jaime era leggermente più alto di me.
Mentre lui cercava di togliermi le mani dal viso, gli presi le labbra tra l'indice e il pollice, costringendolo a tenere la bocca a becco di papera.
"Jaime dimmelo, o ti costringero a fare cioppi-cioppi..e lo sai che non togliero le mani dalla tua faccia a costo di stare qui per il resto della mia vita."
Sapevo quando Jaime odiasse il 'cioppi-cioppi' e sapevo anche che lui sapeva quanto io fossi paziente ; avrei passato la vita a rompergli le palle.
Lo vidi 'spaventarsi' leggermente. "Ok,ok,ok ciuppi ciuppi no t prego!"
"Allora sputa il rospo, razza di messicano nascondi-cose!"-gli dissi ridacchiando.
"Ho ftt sesso Steph"-  disse tutto d'un fiato. La mano che labbra cadde lungo il mio fianco,mentre lui si massaggiava le labbra con le dita.
"Tu hai fatto cosa?"-gli chiesi incredula puntandogli l'indice sul petto. Jaime aveva fatto sesso?!
"Si,va bene?Ho finalmente perso la virginità a 18 anni ..spero che tu sia contenta,ora"-disse lui arrossendo leggermente.
"Questo vuol dire che ho vinto la scommessa?!"-lo guardai con un sorriso che mi arrivava fino alle orecchie-" questo vuol dire che tu hai perso la verginità prima di me e io ho vinto la scommessa?!"-urlai poi -"Evan ti prego non urlare!"-mi disse lui, cercando di farmi smettere di sbraitare.
Ero stra felice, avevo vinto la scommessa che avevamo fatto esattamente cinque anni prima: chi avrebbe perso la verginità per primo, avrebbe perso. Ed io,nonostante i miei diciassette anni e la mia terza abbondante di reggiseno, ero ancora fottutamente vergine. 
Casta, vergine e pura.
Ed Jaime no, Jaime era diventato un messicano sverginato.
Non c'era un premio in soldi, soltanto un aumento della mia autostima e del mio orgoglio.
Saltai addosso al messicano,che mi prese prontamente sapendo che avrei reagito in quel modo, dandogli venticinque mila baci sulle guance.
"AH-AH,IO SONO VERGINE E TU NO!"-urlai, Jaime mi lasciò scendere ed  iniziai a fare un balletto visibilmente inventato sul momento. Le gente che ci passava vicino ci guardava incuriosita.
Lo vidi mettersi una mano sugli occhi e mormorare un 'Madre de Dios'.
Ad un tratto non avevo più poi così tanto freddo.




 
Dopo una stressante giornata di scuola io ed Ellen,che avevamo deciso di aspettare Jaime (che ovviamente era in ritardo) per tornare a casa,ci ritrovammo sedute alla fermata del pullman.
El si era accorta del mio buon umore e aveva cercato tutte le spiegazioni possibili.
"Hai trovato la figurina mancante per finire la collezione di Dragonball?"-mi chiese ad un tratto,girando il busto verso di me.
Mi appoggiai con la schiena alla cartella che tenevo appoggiata alla panchina come schienale.
"No magari..non riesco a trovare Vegeta Super Sayan livello 4...comunque ritenta"-dissi facendo finta di rattristarmi per poi diventare di nuovo raggiante.
"Allora..hai vinto 1 milione di dollari alla lotteria!"-disse saltando sul posto,facendomi prendere un piccolo infarto. "NO!Su El, più fantasia!"
"Evan allora, si può sapere per quale motivo continui a sprizzare allegria da tutti  pori?"-mi chiese alla fine, leggermente irritata dalla mia strana felicità.
"Jaime è un messicano che ha pucciato il biscotto!"-esclamai tutta contenta.
Ellie mi guardò storto, arricciando il naso. 
"Non ho capito cosa ha fatto Jaime.."-disse lei poi.
"Jaime..ha..pucciato il biscotto!"-dissi sottovoce per poi finire la frase con una specie di scream venuto molto male.
Nel frattempo arrivò Jaime,che ovviamente era in ritardo,seguito da un ragazzo che avevo già intravisto nei corridoi a scuola e che sapevo suonasse nella stessa band del mio amico.
Guardai Ellen e indicai Jaime. "Lo vedi?Ha la faccia di uno che ha pucciato il biscotto!"
Lui roteò gli occhi mentre diede un bacio sulla guancia alla mia amica per salutarla, saltando me.
"A me non  saluti?"-chiesi io incrociando le braccia, fingendomi offesa.
"No"-disse guardandomi sorridendo.
Notai il ragazzo vicino a lui che ci guardava,incuriosito forse dal nostro discorso.
Aveva un giubbotto blu, dei pantaloni neri con uno strappo sul ginocchio e le scarpe da ginnastica; la cosa che mi colpì di più è che aveva le orecchie dilatate di qualche centimetro e i due piercing sotto le labbra.
Nonostante tutto, sembrava un ragazzo semplice.
"Vedi?Adesso fa il prezioso soltanto perchè ha pucciato il biscotto!"-dissi guardando Jaime.
"Evan,la vuoi finire?"-sbottò lui-"comunque lui è Tony"-disse indicando il ragazzo vicino a lui, che ci salutò con un cenno della mano.
"Comunque si può sapere cosa le prende ora?E' tutta la giornata che continua a ripetere che hai pucciato il biscotto e non ho ancora capito cosa intende!"-chiese El-"Non è che hai fatto colazione con dei biscotti nuovi questa mattina?Oppure è solo Evan che questa mattina ha fumato troppa erba?"
"Oh Ellen,ti devo proprio spiegare tutto: non si tratta di mangiare e nemmeno di erba..il CARO JAIME HA INFILATO LA BANANA NEL BUCO NERO SUPERMASSIVO!"-urlai io,saltando in piedi e buttandomi addosso al messicano.
Cademmo tutti e due per terra,io sopra di lui, ed iniziai a fargli il solletico. 
"Ho vinto io la scommessa,pucciatore cronico di biscotto!"
Vidi Ellen buttarsi sopra di noi,iniziando a ridere come un'idiota.
"ODDIO!Sul serio hai fatto vincere quella scommessa a Van?!HAI PUCCIATO IL BISCOTTO!"-chiese lei incominciando a fare il solletico al ragazzo.
Il povero messicano non riusciva a smettere di ridere e urlare di smetterla: una cosa era certa, sembrava un'orgia di gruppo in mezzo alla strada.
"Tony aiutami,cazzo!"-urlò Jaime al suo amico.
Mentre continuavo a torturare Jaime sentii qualcuno alzarmi di peso da lui.
"Lasciami!Mettimi giù!"-iniziai ad urlare mentre quel ragazzo non voleva saperne di lasciare la presa. Le sue mani erano praticamente sul mio seno,ed io,non riuscivo a liberarmi nonostante continuassi ad agitarmi.
"Mi spiace,ordini del bassista!"-disse lui stringendo più forte.
"Hei tesoro, capisco che sono attraente,ma tieni giù le mani dalla mercanzia!"-gli dissi poi mentre lui continuava a tenere le mani nello stesso posto.
 Mi lasciò andare di colpo e per poco non finii per terra.
Mi girai a guardarlo:i suoi occhi, anche se di un comunissimo color cioccolato, erano bellissimi.
Aveva alzato le braccia in segno di arresa ed io gli puntai un dito contro, ma non feci in tempo a parlare che Jaime mi precedette.
"Ehi tu,chitarrista solista,ti sei aggrappato alle tette della mia migliore amica senza nemmeno chiedere!"-gli disse,io lo guardai portando un braccio sul fianco.
Sentii Jaime ed Ellen iniziare a ridere come due pazzi isterici mentre il ragazzo che avevo davanti mi guardava curioso, anche se un po' era arrossito.
"Beh Jamie mi ha tolto le parole di bocca!Non è che ora che ho vinto la scommessa posso concerdermi così!"-gli risposi guardandolo mentre ridevo, lui storse un po' la bocca: odiava che gli storpiassero il nome in Jamie.
"Magari un giorno potresti concederti a me.."-disse poi Mr. Orecchie Dilatate facendo un sorrisetto : nonostante il rossore sul viso, riusciva ad essere maledettamente malizioso.
Lo guardai un po' sorpresa e un po' irritata. Nemmeno mi conosceva, per quale motivo si permetteva di fare certe battute?
Jaime gli disse in modo scherzoso,che se solo avesse provato a toccare la sua 'bff' gli avrebbe spezzato il grissinazzo.
Mi morsi la lingua per non rispondergli per le rime e, intanto, arrivò anche il pullman.






OK, eccoci qui con il secondo capitolo.
Qui parlo del modo in cui Evan e Tony si sono conosciuti e della prima impressione di Evan su di lui..
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, meso tra i preferiti o soltanto letto!:)
Fatemi sapere cosa ne pensate,
Martina!:)
   
 
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