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Autore: Deuterio    05/11/2014    2 recensioni
La vita per le strade delle grandi metropoli può essere dura, tuttavia anche stimolante per alcune persone che sanno come adeguarsi a certi ambienti. In questi ambienti sarebbe meglio evitare di far parlare di se, ma per alcuni invece c'è la necessità opposta; spesso non basta la consapevolezza di aver compiuto qualcosa di grande, ma si sente la necessità che questo qualcosa venga riconosciuto da tutti in qualche modo...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Carl Lukyfoot, questo era il nome che gli venne dato: un giovane Halfling, o mezzuomo, dagli occhi scuri, pelle chiara e e capelli di un rosso amaranto che usava suddividere in finissime treccine, le quali venivano raggruppate in un una coda di cavallo.
Carl era nato da genitori ignoti e cresciuto per le strade di grandi metropoli, dove l'unica legge ad essere osservata era “la legge della strada” (per l'appunto); era un ragazzo furbo e brillante fin da piccolo, dotato di una personalità unica e anche di una certa fortuna; a questo era dovuto il suo nome.
Le bande di ragazzini orfani come lui furono la sua famiglia: vivevano di espedienti come piccoli furti fatti ai ricchi troppo incauti ad avventurarsi in certe zone delle città.
Ma gli anni passano in fretta anche per la strada, e il giovane mezzuomo incominciò ad affinare le sue tecniche ed a nutrire nuove ambizioni, adorava questa vita: ogni nuovo colpo era una nuova sfida per lui, una sfida alla quale non potevo rinunciare; l'idea di farla franca ancora una volta, in barba a tutti, e soprattutto con le tasche ben piene, era elettrizzante. Aveva un unico scopo: superare sempre se stesso.
Ben presto cominciarono a girare voci sulle sue audaci imprese: cosa che fece aumentare smisuratamente il suo ego. Ma nessuno era in grado di attribuire questi malfatti a qualcuno in particolare e ciò non andava giù al giovane Carl. A questo punto della sua carriera così ben avviata, voleva ottenere un riconoscimento per le sue gesta; quindi doveva trovare un qualcosa, per firmare le sue imprese compiute.
Una sera Carl ebbe un particolare colpo di fortuna: durante una delle sue solite serate passate ai tavoli da gioco del primo casinò che gli capitasse a tiro, stava stranamente perdendo tutto il suo bottino guadagnato onestamente contro un signorotto di chissà dove, il quale mosso da pena o forse per infierire ulteriormente, decise di dare al suo piccolo avversario un'ultima possibilità per far sì che potesse riscattarsi, mettendo come posta in gioco l'unica cosa in suo possesso che il giovane mezzuomo potesse eguagliare con le sue, ormai modeste, tasche: la sua bombetta nera. Contro ogni aspettativa del signorotto, il giovane Carl riuscì a vincere quella bombetta e da li, a riconquistare parte del suo bottino; ma solo in parte poiché le guardie del corpo del signorotto, cioè due mezzorchi dallo sguardo feroce, stavano insospettendosi.
La serata fu comunque un successo, e da allora quella bombetta fortunata fu il simbolo del giovane ladruncolo. Da quel momento in poi infatti Carl prese l'abitudine di lasciare nei luoghi dove aveva colpito un simbolo, un qualcosa che potesse in qualche modo rappresentarlo come una firma o un marchio su un'opera d'arte conclusa; ideò così un semplice schizzo: un semplice volto sorridente con una bombetta in testa; semplice ma unico. Ben presto la gente cominciò a parlare e a discutere di questo nuovo criminale che nessuno era in grado di acciuffare, e che continuava a mettere a segno i suoi furti.
Ma le voci corsero in fretta e molta gente si mise sulle tracce di Carl: da cacciatori di taglie a membri delle vari forze di polizia delle varie città già visitate dal mezzuomo, oltre ad una schiera di rivali che si erano visti portar via tutto il lavoro.
Onde evitare di attirare troppo l'attenzione su di se, il giovane Halfling decise di partire e di restare sempre in movimento alla ricerca di nuove avventure stimolanti in giro per il mondo.

 

   
 
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