Immenso, immensissimo ritardo.
Lo so.
… Vi voglio bene. Giuro.
Ma finalmente ecco il capitolo! E’
stato diviso in due parti dall’idea iniziale, per fare in modo di poter
pubblicare più in fretta e per la lunghezza imbarazzante del capitolo, se
avessi fatto in quel modo!
Godetevi il capitolo!
Capitolo 20
- Dici che ci troverà qui?
– chiese Hermione, prendendo fiato tra una parola e l’altra.
L’espressione era seriamente terrorizzata, i capelli sconvolti. Fred scosse la
testa, deglutendo nello stesso tempo.
- Questa casa è così
grande… magari si perde. – I due erano vicini tanto da toccarsi, sdraiati sotto
un letto disfatto e polveroso. Sussurravano, al buio, cercando di fare meno
rumore possibile.
- Non posso crederci. Non
può spingersi a tanto… non può costringerci e
terrorizzarci in questo modo. E’ bullismo psicologico, lo sai questo? –
- Granger, attualmente quello che so è che mi trovo sotto un letto che
sembra la cuccia di Mrs Purr, in quanto a pulizia, che sono più sporco di un uomo caduto dentro un barile di
Polvere di Drago e che sto scappando da un potenziale psicopatico. Che ha degli
alleati non meno disturbati. Questo non è bullismo psicologico, questa è
istigazione al suicidio. – non riuscì a finire la frase che gli venne da
sogghignare, divertito.
- E adesso che hai da ridere, Weasley? – borbottò Hermione, disincastrando un
ricciolo che si era impigliato alla rete del letto.
- L’ultima volta che siamo
stati da soli stavamo sopra un letto, e non sotto. Le curiosità della vita… -
- FRE-MMMPF. – L’urlo
scandalizzato della ragazza venne prontamente attutito
dalla mano del ragazzo, che scosse la testa frenetico.
- Sei impazzita? Ci
scoprirà. E ci troverà. E tu non vuoi
questo. Era una battuta, per vedere se ti saresti imbarazzata. – Le tolse piano
la mano dalla bocca, mentre Hermione lo fulminava.
- Maniaco. –
- Oh, andiamo…-
- La prossima volta ti
lascio sulla moquette. –
- Prossima volta? – Il
sorriso malizioso si ripresentò all’istante sulla faccia di Fred. Sorriso che
non si incrinò neanche davanti all’espressione severa
della ragazza.
- Maniaco pervertito. –
- Dici che si è scordato
di noi? –
- Dubito, siamo il suo
giocattolo preferito. –
- Quei dodici anni ad
Azkaban devono avergli fatto del male. Dici che i Dissennatori gli facevano ascoltare canzoni di Celestina Warbeck?
Spiegherebbe questa insana passione che ha per queste… cose. –
- No, no, per me ci è nato. Qualcuno deve
pur aver accoppiato la
mamma e il papà di Harry. –
- Beh, se Ramoso era
sveglio come il figlio, non ne dubito. Shh, aspetta…
dei passi. –
I due rimasero in
silenzio, le orecchie tese a captare ogni singolo rumore. Niente.
- Se tu fossi lui, dove
andresti a cercare, per prima cosa? – Hermione cominciò a riflettere.
- Bagno del Terzo piano.
La mia camera. La tua camera. E poi… -
- Sotto il letto del
sottoscritto, ovviamente! – la interruppe una voce gioviale sopra di loro. Fred
ed Hermione si scambiarono un’occhiata di panico.
Cioè, lei era in preda al panico. Fred sembrava più rassegnato. La faccia di
Sirius comparve da sopra il letto, i capelli scuri che toccavano il pavimento. Rivolse loro un sorriso allegro.
- Guardali, spauriti e
spaventati come piccoli pulcini… siete adorabili. –
- E tu inquietante,
Felpato. – rispose immediatamente Fred, sospirando.
- Ma
bando a questi discorsetti frivoli. Voi due sapete qualcosa che voglio sapere anche io. Ragazzi, tirateli fuori. – Nella limitata visuale
che avevano, i ragazzi scorsero George e Ron arrivare e inginocchiarsi davanti
a loro. George li salutò con la manina.
- Come butta? –
- Sto sotto il letto di
Sirius con una ragazza, braccato da tre dementi. Una meraviglia! – sorrise
Fred, tranquillamente.
- Guarda. Il mio migliore amico e tuo fratello gemello. Traditori. –
sussurrò Hermione. Poi, più ad alta voce.
- Non ci arrenderemo senza
lottare! – ma fu interrotta da un piccolo colpo di
tosse, alla sua sinistra.
- A dire
la verità, tu sei molto più coraggiosa di me, Hermione. – Le disse Fred, un
sorriso smagliante sul volto. – Sono incredibilmente ammirato. Sei proprio la
PrefettoPerfetto del mio cuore. – un altro sorriso, e prima ancora che Hermione
potesse registrare le sue parole lui aveva schioccato le dita,
smaterializzandosi.
- MI…Mi ha lasciata qui. –
- Tra le nostre mani. –
annuì Ron, guardandosi le unghie.
- Mi ha abbandonata a voi. –
- Non sembra un
complimento. – Sirius fece una smorfia, scuotendo il capo.
- Andiamo! – esclamò George,
sorridente – Su col morale! Abbiamo più o meno lo
stesso fascino di Fred! Cioè, almeno io… poi, certo, Ronnie abbassa un po’ la
media… -
- MA
IO LO AMMAZZO! MA CHE VILE BAST… -
Una risata maschile dal
piano di sotto interruppe la dolce frase della ragazza.
Sirius, ancora a testa in
giù, sospirò. Poi scrollò le spalle.
- Prendete lei. Forse
riusciamo a cavarle qualcosa. –
*
* *
Hermione guardò Sirius
Black, in piedi davanti a lei, le mani dietro la schiena e gli occhi divertiti
che la fissavano.
Da parte sua, era stata legata su una sedia.
Dopo aver morso George sul
braccio per liberarsi, avevano pensato che quella fosse la soluzione migliore.
- Allora, Hermione
Granger. –
- Sirius, non ti dirò
niente. –
- QUALCOSA E’ SUCCESSO,
QUINDI! AH! BECCATA! – L’uomo le puntò un dito contro, trionfante, ma la
ragazza si limitò a guardarlo con una smorfia.
- Non ho ammesso nulla. –
- QUINDI
QUALCOSA DA AMMETTERE CE L’HAI! BECCATA DI NUOVO! –
“Magari cantargli Un Calderone Pieno di Forte Amor
Bollente potrebbe fargli ricordare gli anni di Azkaban, così almeno starebbe
zitto.”
- Sirius, abbiamo solo dormito,
quella sera. George si è smaterializzato e lo ha
lasciato fuori dalla stanza. –
- Non ci crederò MAI.
Dovete aver fatto altro! –
- No, Felpato. –
- Qualcosina? –
- No, Felpato. -
- Un bacino? –
- SIRIUS, PIANTALA. –
Ed ecco, l’animo da comare
di Sirius Black riaffiorò prepotentemente, prendendo
il posto dell’atteggiamento pacato (?) che aveva tenuto sino ad allora.
- MA TU NON MI DAI
SODDISFAZIONI, SII GRIFONDORO E SE TI PIACE QUELLO LI’ CERCA DI CONQUISTARLO!- Hermione sobbalzò,
cercando di indietreggiare con la sedia. Dal piano di sotto volavano
incantesimi e urla, mentre la squadra al completo cercava di acciuffare Fred
Weasley.
- Sirius, io credo che tu
la stia prendendo troppo sul personale… perché non troviamo una ragazza ad Harry? –
- Al mio figlioccio? Ho
perso tutte le speranze. Quella Corvonero si è messa a piangere, capisci?! A piangere! Lui la bacia e lei piange! Neanche James è
mai…. Oh, furba, Granger, molto
furba, davvero. –
Hermione imprecò
mentalmente.
Harry, non potevi essere un po’ più bravo a baciare,
dannazione…?!
- Hermione, tu per me sei
adesso come una di famiglia. – Il tono pacato e
tranquillo di Sirius tornò nuovamente, mentre guardava con aria paterna la
ragazza. Inutile dire che Hermione si inquietò ancora
di più. – Vuoi per caso che Zio Sirius
rimanga senza nipotini? E pensa alla povera Molly! –
- Sirius, non costringermi
ad azzannarti. –
- MA
UN BACIO VI CHIEDO. IN QUESTA CASA. PORTATE UN PO’ DI LUCE TRA QUESTE MURA! –
- E ALLORA PROVA A CREARE
UNA TRESCA TRA FIEROBECCO E GRATTASTINCHI, PER MERLINO! –
I due, rossi in faccia, si
sfidarono con lo sguardo. L’uomo incrociò le braccia, seccato.
- Perché non ti confidi
con Zio Sirius? –
- Perché Zio Sirius è una
pettegola. –
- ALLORA HAI QUALCOSA DA
CONFIDARE! –
“Che qualcuno mi salvi. “
-
Bene, Hermione. Capisco che forse i tuoi genitori Babbani non si intendono di queste cose. Forse erano imbarazzati o roba
del genere, ma è il momento che qualcuno ti spieghi alcune cose. –
“Vuole rinchiudermi qui. Me lo
sento. Vuole darmi in pasto a Kreacher.”
- Vedi, cara, quando un
ragazzo e una ragazza
sentono un sentimento forte tra di loro, vogliono approfondire la conoscenza,
giusto? Esatto. E allora si baciano. Poi… -
“No. Il discorsetto no. “
- Sirius, io… -
- …Cominciano a diventare
più curiosi, vedi, e quindi si passa ad un maggiore
livello di intimità e… -
- Sirius, ti prego, non
c’è bisogno di arrivare a tanto! –
Inutile, il Malandrino
sembrava divertirsi. Sembrava fosse ritornato ai tempi della scuola, quando
faceva imbarazzare Remus davanti alle ragazze. Ed eccolo
tornato nel suo elemento, con un ghigno ammiccante stampato in faccia e gli
occhi brillanti. Hermione
diventava ogni minuto più rossa.
- E infine, si arriva a
quel momento magico. –
- Non dirlo. –
- Oh, sì. –
- Felpato, potremmo
contrattare… -
- E quel momento magico è
il SES…-
- LO ABBIAMO
PRESO! Eccolo! – Urlò una voce femminile. George e Ginny spalancarono la porta,
trascinando dentro un Fred leggermente reticente. Hermione li accolse con un urlo di gioia.
- GRAZIE. GRAZIE. Ora
liberatemi. –
- No, Granger, a te non mi
avvicino più – Annunciò George, fulminandola con lo
sguardo. Fred alzò gli occhi, incontrando quelli di Hermione. Non poté fare a meno di ridere
- Ho saputo che hai morso
George! Un colpo da maestro! -
- Maledetto. Mi hai lasciata a lui. MI STAVA FACENDO IL
DISCORSETTO! –
Sirius sospirò,
scambiandosi un’occhiata con Ginny.
- Non vede in me la figura
di un genitore. Non riusciamo a capirci, io e lei. Non
so cosa fare con questa ragazza, ora che è adolescente… bei tempi, quando era
così innocente e carina. –
- Con bei tempi intendi
due anni fa, quando ho provato a consegnarti ai Dissennatori? –
- Esattamente! – sbuffò
Sirius, con una smorfia. – assolutamente adorabile. Portatela via, non sono
riuscito a cavarle niente… ma tenetela d’occhio, forse dopo riuscirò a
convincerla a parlare. E portatemi Fred.
–
Il ragazzo, che aveva
assistito alla scena divertito, sgranò appena gli
occhi, per poi sorridere con fare innocente.
- Mi farai il discorsetto?
–
- Ti farò domande. –
Fred si voltò verso
Hermione, scortata da Ginny fuori dalla porta.
- Salvami – sussurrò,
mentre gli passava accanto. Hermione si voltò, guardandolo per un momento.
Inclinò il capo, poi sorrise, dolcemente.
- A dire il vero, sei
molto più coraggioso di me, Fred. – celiò – Sono incredibilmente ammirata. Sei
proprio il Weasley del mio cuore. – schioccò le dita e gli sbatté la porta in
faccia.
Lui rimase a guardare la
porta con un’espressione chiaramente da ebete, per poi sorridere a Sirius.
- E’ o non è la ragazza
più insopportabile che tu conosca? – chiese con un sorriso ammirato.
Sirius, sospirò,
mettendosi una mano sulla fronte.
- Siediti e cerca di
essere più collaborativo di MissInsopportabile. –
Fred si avvicinò saltellando
alla sedia, dove si sedette a gambe incrociate. Appoggiò poi il mento sui palmi
delle mani, guardando Sirius, come in attesa.
- Allora. Fred. Noi siamo
uomini. –
- Direi che sino a qui
possiamo esserne anatomicamente certi. –
- Siamo compagni di bevute,
amici, conviventi quasi. Puoi chiamarmi Zio Sirius, se vuoi. –
Fred inclinò il capo. – Mi
spaventa abbastanza, come soprannome. –
- Va bene, passiamo al
punto. Cosa è successo l’altra sera con Hermione? –
- Oh, quello? – Fred
scrollò le spalle – Niente. Abbiamo dormito. –
- BUGIARDO! HERMIONE MI HA DETTO CHE VI SIETE DICHIARATI AMORE ETERNO. –
Fred inarcò un
sopracciglio. – Sirius? –
- Sì, beh, mi ha detto che
vi siete baciati. –
- Sirius. –
- SOLO DORMITO, VA BENE. Lo ha detto anche lei. Questo non vuol dire nulla. –
Sirius sospirò, cercando
di calmarsi. Qui c’era bisogno di un serio piano d’azione, un qualcosa per
farli confessare, qualcosa di forte, carismatico, psicologicamente maturo. Alla
fine guardò Fred.
- Fred. Dimmelo. Ti prego.
–
Fred ghignava. Ghignava, il maledetto, e continuava a scuotere la testa.
- IO HO CREATO LA MAPPA
DEL MALANDRINO, DOVETE ESSERMI GRATI! –
- Sei così a corto di
pettegolezzi da attaccarti anche alla Mappa? –
- …Sì. –
Il ghigno del ragazzo si
allargò. Sirius non trovava un avversario simile dai tempi di James.
- Oh, al diavolo, Weasley,
TU HAI UNA COTTA PER LEI O NO?! –
- Ma
te lo avevo già detto! –
- Ho bisogno di
risentirlo. Ne ho l’assoluto bisogno. -
- Si può dire di sì, sì. –
annuì allora Fred. Sirius sospirò, lasciandosi cadere a terra. Chiuse gli
occhi, cercando di non prendere Fred e scrollarlo per le spalle finché non gli sarebbe
cresciuto un cervello.
- Bene. Fantastico. E SI
PUO’ SAPERE COME HAI OSATO NON BACIARLA MENTRE STAVATE NELLO STESSO LETTO?! –
- Beh, avevo sonno. –
A tanto così. Sirius era a tanto così dallo strangolarlo.
- Io…tu… TUO FRATELLO E’
MOLTO PiU’ SVEGLIO DI TE! –
Il ragazzo assunse un’aria
perplessa, grattandosi il capo. - No, aspetta, quale? Perché Bill, certo, lui è
sempre stato fortunato, non vale. Charlie non ha una ragazza da quando aveva
dodici anni e probabilmente ci manderà la partecipazione di nozze quando farà
la proposta ad un Dorsorugoso, Percy… beh, lasciamo
stare Percy. Ronnie non può essere… Parli del mio gemello? –
Sirius alzò gli occhi al
cielo.
- Anche il mio figlioccio
ha combinato più di te. –
- Ah, no, non offendermi
in questo modo. Io almeno le ragazze non le faccio piangere, se le bacio! –
- ESATTO. SE! MA TU NON LO FAI, QUINDI HARRY VINCE. OH. –
- … -
- … -
- … -
- Basta. Ora vi metto qui tutti e due, e finché non vedo un bacio NON USCITE DI QUI. –
- Ehm… sarebbe sequestro
di persona. –
- Tornerei ad Azkaban col
cuore contento. Credimi. –
*
* *
Hermione fulminò Fred con
un’occhiata, seduta accanto a lui.
- Che c’è, vuoi
smaterializzarti di nuovo via di qui? – gli chiese acidamente.
- Non fare così, sapevo
benissimo che te la saresti cavata brillantement… -
- TRADITORE. -
- Ma
non sono carini? – chiese Sirius a George, che annuì con fare deliziato. Poi
l’uomo fece un cenno al ragazzo. George, non senza uno sbuffo lamentoso,
abbandonò la sala.
- Ora che siete qui, voi
due, da soli, potete esprimervi. Prego. –
I due si scambiarono
un’occhiata perplessa.
- Esprimerci? –
- Ma
certo! – sbuffò Sirius, puntando loro l’indice contro. – è palese a tutti e
anche a voi, direi che potremmo smetterla con questi giochi che mi fanno solo
soffrire… -
- Davvero? E a me che
sembrava ti divertissi… - commentò Hermione, ironica. Sirius la ignorò.
- E, insomma, ammetterlo.
–
Fred assunse
un’espressione confusa. – Ammettere cosa? –
- Non capisco neanche io.
– annuì Hermione, alzando le spalle.
Se solo non fossero stati
i protagonisti della storia d’amore che Sirius si era prefissato in testa, li
avrebbe barbaramente uccisi per quelle faccine ingenue.
- BUGIARDI. – non poté
fare a meno di gridare. – Mentite sapendo di mentire. –
- Mentire? – chiesero
entrambi, nello stesso momento.
- MENTIRE. – annuì l’uomo.
L’espressione si fece improvvisamente decisa, quando scoccò
loro l’ennesima occhiataccia.
- Io sono Sirius Black,
Malandrino Onorario, degno sostenitore e protettore delle Coppia Su Cui Nessuno
Scommette Un Soldo… -
- …Allora hai trovato la
coppia sbagliata. – commentò Hermione, digrignando i denti. Fred si voltò a
guardarla, incuriosito.
- Scommettono su di noi? –
- Periodicamente. –
Hermione scrollò le spalle – Le Patil stanno facendo
una barca di soldi. - Non aveva neanche finito di parlare che Fred si mise a
ghignare tutto contento.
- Non oserai, Weasley. –
- Ma Prefetto, avremmo la vittoria in pugno! Scommetteremmo e vinceremm… -
- No. –
Nel momento in cui Fred si
stava decidendo a sfoderare i suoi occhi da cerbiatto che usava con Charlie
pregandolo di regalargli un drago, Felpato decise di mettersi fra i due,
incrociando le braccia.
- STAVO DICENDO che IO,
Sirius Black, non permetterò che voi roviniate la mia…cioè, la vostra storia
d’amore in pieno sboccio. E adesso baciatevi. –
- … Che cosa romantica,
non pensi, Hermione? – chiese ironico Fred, agitandosi
sulla sedia.
- Sir, non abbiamo
intenzione di baciarci qui, così, e davanti a te. – elencò Hermione.
- Ma cosa c’è che non va?! A Fred piace Hermione, a Hermione piace
Fred, mettetevi insieme! Baciatevi! O prendo le vostre testoline e… e vi
costringo! – Lo sguardo dell’uomo si era fatto così pericoloso che Fred si spinse
di più contro lo schienale della sedia, cacciando da chissà dove un sorriso
accattivante.
- Hermione… Piano di fuga?
– sussurrò alla ragazza, che alzò le spalle.
- Ce lo
avevo contro un cane a tre teste. E anche un paio contro Tu
Sai Chi. Ma qui non avremmo nessun aiuto esterno. – rispose a denti
stretti, continuando a fissare Sirius.
- E va bene. E’ ora che la
nuova generazione di Malandrini mostri il proprio valore. Sirius, adorato! –
esclamo Fred a voce più alta, con un sorriso aperto.
- Che c’è, vi siete
decisi? – chiese Sirius, inarcando un sopracciglio. Il tono diffidente
conservava una stilla di speranza quasi maniacale.
- Esatto! Voglio
dimostrarti il mio amore per la Granger. –
- Cosa? Davvero? –
- COSA?!
– esclamò nello stesso momento l’interessata, divincolandosi ancora una volta
sulla sedia.
- Ovviamente. E’ inutile
mentire a noi stessi, Hermione. E per dimostrarti la veridicità dei miei
sentimenti, ora ti stringerò tra le mie forti braccia. – Fred fece per muoversi, poi adocchiò
le corde. – Ehm…Felpato, potresti…? –
- Cosa? Oh, ma certo! –
esclamò l’uomo, qualcosa di simile ad un cinguettio.
Due secondi dopo Fred si massaggiava i polsi, soddisfatto.
- Ed
ora, Hermione, sii pronta per il mio amorevole abbraccio! –
Fred circondò l’intera
sedia con le braccia, il volto vicino a quello della ragazza, tanto che i nasi
si sfioravano. Ed un attimo dopo erano svaniti.
Smaterializzati. Entrambi.
- SALVI! – urlarono due
voci al piano di sotto.
Il “MA PORCO MERLINO” di
Sirius echeggiò per tutta la casa, seguito da un coro di delusione del resto degli abitanti.
* *
*
- Siamo qui riuniti oggi… -
- Perché parli tu per
primo, Black? Hai miseramente fallito la tua missione! –
- E’ ancora una ferita aperta. –
- Ci credo, è accaduto
dieci minuti fa. Ronnie, dove sono quelli lì? –
- Barricati in cucina, con
mamma. Intoccabili. –
- Quei dannati… Felpato,
come hai potuto lasciarteli sfuggire?! –
- Non fare così, Harry. Capita a tutti di sbagliare, e poi Sirius si
trovava in serie difficoltà. –
- ERANO LEGATI. QUALE
DIFFICOLTA’? –
- Ho dovuto slegarli. Fred
mi aveva promesso che avrebbe baciato la Granger davanti a me… -
- LI
HAI SLEGATI?! ERANO BOTTINI DI GUERRA! -
- BASTA! Da oggi il mio
figlioccio sarà George, che è l’unico che mi capisce! –
- … Però un po’ Harry ha
ragione, eh. –
- Sì, anche
io sono d’accordo con lui. –
- Credo anche
io. –
- … Tutti contro di me,
eh? Vi aizzo Mamma Walburga contro, vermicoli che non siete altro. –
- Ehm… dicevamo. –
- Avanti, George, illustra
la situazione a questi miscredenti. –
- Bene. Sappiamo che
Hermione Granger e Fed Weasley, il gemello meno sveglio… e oltretutto meno
affascinante. Anche meno brillante, e in effetti meno
intell… -
- George. –
- Divagavo. Il mio
gemello, dunque, ed Hermione hanno passato la notte
insieme. L’evidente incapacità di Sirius ci ha costretti
a… -
- Si dice che io abbia
ucciso tredici persone. Vuoi favorire? –
- Baggianate, in realtà
sei un cucciolo adorabile. –
- Ginny! –
- Con evidenti problemi di
curiosità compulsiva, certo, ma… -
- GINNY! -
- … ci ha costretti a poter solo immaginare cosa possono aver fatto
quella fatidica notte. Avanti con le ipotesi. Ron? –
- Io credo che Fred
l’abbia usata come cavia per i vostri scherzi. -
- Il mio gemello non è
certamente così intelligente da fare una cosa del genere. Bocciato. Sirius? –
- Arriva un momento, tra
due adolescenti, in cui bisogna accrescere l’intimità, e quindi… -
- BOCCIATO! BOCCIATO! NON
VOGLIO IMMAGINARE IL MIO FRATELLINO FARE CERTE… COSE. –
- … Beh, per la verità è
da quest’estate che non fai altro che parlarne. –
- A cuccia, Potter. –
- Insomma, è possibile o
no? –
- Non nego che sarebbe
bello, ma è impossibile. Il livello di imbarazzo non è
salito sopra la media, da ieri sera. Ginny? Rendimi fiero di te, piccola
MangiApi. –
- … Hanno giocato a
Gobbiglie. –
- A Gobbiglie. –
- Yep.
–
- All’una del mattino. –
- Esatto. –
- Bocciato. –
- PERCHE?!
–
- La tua ipotesi non
farebbe una piega, eh. Ma Hermione non sa giocare a
Gobbiglie. –
- …Però
per il resto funzionava, vero? –
- Certo, Ginny.
Certo. Io da parte mia credo che si siano dichiarati eterno amore mentre saltavano sul letto,
perdendosi negli occhi l’uno dell’altra, per poi decidere che sarebbe stato
meglio per tutti continuare A FARCI
IMPAZZIRE CON QUESTA STORIA, QUEI MALEDETTI! OH, GEMELLO INGRATO! –
- … George? –
- Scusate. Uno sfogo.
Sirius mi ha attaccato la malattia della comare isterica. –
- Il mio figlioccio
tornerà Harry per motivi più che evidenti. –
- Harry? Proposte? –
- Ecco, io… Non potrebbero
aver semplicemente dormito? -
- … Scherzi, vero? –
- Era più probabile che
avessero passato la notte a cucire berretti per Elfi Domestici. –
- La tua immaginazione va
oltre ogni dire, Potter. –
- Ron, migliore amico di
sempre, almeno tu difendimi! –
- … Fred potrebbe aver
insegnato ad Hermione a giocare a Gobbiglie, in
effetti. –
- Come non detto. –
*
* *
Hermione aveva spalancato la porta, sospirando e
facendo entrare Fred, steso ancora a terra a
massaggiarsi la testa, che aveva immediatamente sorriso.
- Ti paragonerei ad una
Veela… -
- Evita. – Hermione aveva scosso la testa,
divertita, per poi sedersi a gambe incrociate sul letto, con i capelli più
scarmigliati che mai e abbracciando il cuscino.
- Tuo fratello ti ha fatto un bello scherzo, eh? –
- Suppongo l’abbia fatto in buona fede – Fred aveva
fatto spallucce, poi era scoppiato a ridere, sedendosi
di fronte a lei. – No, in effetti la sua è una mente
criminale! –
- Come la tua, del resto! –
- Sono un angioletto, in confronto! Preparati, per
domani. Ci staranno tutti addosso. – Hermione lo aveva guardato dapprima
interrogativa, poi era arrossita furiosamente, distogliendo lo sguardo davanti
al sorriso divertito del ragazzo. Sembrava che quello scapestrato non vedesse
l’ora!
- Ci inseguiranno! Ci tortureranno! – Gemette
allora, seppellendo il viso nel cuscino, esasperata. Fred le aveva scompigliato
i capelli, tendendo la mano.
- Non fare così, Granger!
Sii responsabile delle tue azioni. Dopotutto, è colpa tua se siamo in questo
casino. – Lo aveva detto con una tale noncuranza che Hermione aveva capito solo
dopo il senso della frase.
- Scusa, cosa? – aveva chiesto, alzando la testa dal
cuscino.
- Sì, ecco. E’ evidente che la palese attrazione
che provi per me li ha condotti a comporre canzoncine d’amore. Il mio
irresistibile fascino ti ha colta impreparata alla
freccia di Cucoso… -
- Cucoso. –
- Sì, lui. –
- Palese attrazione. -
- Precisamente. - aveva annuito Fred, tutto contento. Fu allora che Hermione
gli puntò l’indice contro, salendo in piedi sul letto, l’aria imponente.
- Si da il caso che sia
stato TU ad entrare nel bagno, la prima volta! –
- Sei entrata nel mio vagone mentre mi cambiavo! –
- Mi hai baciata a
colazione! –
- Mi hai baciato davanti a Ronnie! HO VINTO! – Fred
aveva alzato le braccia, esultante, ed Hermione si era
buttata nuovamente sul letto, incrociando le braccia.
- Ah, sì? E io non ti do
una mano a liberarti di Angelina! – A questo punto Fred sbiancò. Letteralmente.
- Hermione… Granger della mia vita, non c’è bisogno
di essere tanto drastici… -
- Ammetti prima di averli deviati tu! –
Fred aveva sospirato. Poi aveva teso la mano verso
di lei, con un mezzo sorriso.
- Diciamo che sono tutti da internare al San Mungo
e che noi siamo solo vittime degli eventi? –
- Affare fatto! –
Poco dopo si erano messi a letto,
schiena contro schiena, attenti a non toccarsi neanche per sbaglio.
- Recupera forze per domani, Hermione, Dovremo
correre. –
Un sospiro rassegnato era stata
l’unica risposta.
Dopo qualche minuto, Fred si era schiarito la voce.
- Hermione? –
- Sì? –
- Giochiamo a Gobbiglie? -
Come al solito ringrazio
tantissimo chi ha recensito, messo tra le preferite, seguite e ricordate, e
anche chi ha solo semplicemente letto! Siete fantastici, vi sono grata perché
seguite questa storia anche se la aggiorno davvero
raramente!
Un bacio, e alla prossima!
dram