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Autore: dramy96123    05/11/2014    26 recensioni
Ciao a tutti!
Questa storia è dedicata a Moony 96
Dal capitolo 16
"Sirius bussò sullo specchio con forza, richiamando l’attenzione su di sé – Voglio sapere cosa è successo tra te e la nostra vittim… Hermione. volevo dire Hermione. –
- Che vuol dire cosa è successo? Non è successo niente! – esclamò Fred sulla difensiva.
Fred vide due sopraccigli inarcati contro di sé e alzò le braccia esasperato.
- Cosa vuoi da me, Sirius? –
- Voglio sentirti dire che ti piace Hermione Granger. Dillo. Dai. Forza, dillo. – davanti al dito puntato di Sirius, Fred non poté fare altro che arrendersi. Bandiera bianca.
- Mi piace Hermione. – ammise, con un sorriso.
- Scusa? Non ti ho sentito. – disse Sirius, mostrando l’orecchio.
“ E dire che ha le orecchie canine…”
- Mi piace Hermione. – ripeté, a voce un po’ più alta.
- Cosa? Non ti sento bene! –
- Dev’esserci qualche interferenza – disse George, scrollando un po’ lo specchio.
“Mi faranno santo.”
- Mi piace Hermione. –
- Scusa? –
- MI PIACE HERMIONE! MI SENTI ADESSO? –
“E tanti cari saluti all’aureola.”
- Uh, davvero? Che bella notizia! – cinguettò Sirius, mentre George faceva seri sforzi per non scoppiare a ridere in faccia al fratello.
- CHI E’ CHE TI PIACE? - Lee Jordan uscì fuori dal muro.
No. Da uno sgabuzzino."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
Capitoli:
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Immenso, immensissimo ritardo

Immenso, immensissimo ritardo.

Lo so.

… Vi voglio bene. Giuro.

 

Ma finalmente ecco il capitolo! E’ stato diviso in due parti dall’idea iniziale, per fare in modo di poter pubblicare più in fretta e per la lunghezza imbarazzante del capitolo, se avessi fatto in quel modo!

Godetevi il capitolo!

 

Capitolo 20

 

- Dici che ci troverà qui? – chiese Hermione, prendendo fiato tra una parola e l’altra. L’espressione era seriamente terrorizzata, i capelli sconvolti. Fred scosse la testa, deglutendo nello stesso tempo.

- Questa casa è così grande… magari si perde. – I due erano vicini tanto da toccarsi, sdraiati sotto un letto disfatto e polveroso. Sussurravano, al buio, cercando di fare meno rumore possibile.

- Non posso crederci. Non può spingersi a tanto… non può costringerci e terrorizzarci in questo modo. E’ bullismo psicologico, lo sai questo? –

- Granger, attualmente quello che so è che mi trovo sotto un letto che sembra la cuccia di Mrs Purr, in quanto a pulizia, che sono più  sporco di un uomo caduto dentro un barile di Polvere di Drago e che sto scappando da un potenziale psicopatico. Che ha degli alleati non meno disturbati. Questo non è bullismo psicologico, questa è istigazione al suicidio. – non riuscì a finire la frase che gli venne da sogghignare, divertito.

- E adesso che hai da ridere, Weasley? – borbottò Hermione, disincastrando un ricciolo che si era impigliato alla rete del letto.

- L’ultima volta che siamo stati da soli stavamo sopra un letto, e non sotto. Le curiosità della vita… -

- FRE-MMMPF. – L’urlo scandalizzato della ragazza venne prontamente attutito dalla mano del ragazzo, che scosse la testa frenetico.

- Sei impazzita? Ci scoprirà. E ci troverà.  E tu non vuoi questo. Era una battuta, per vedere se ti saresti imbarazzata. – Le tolse piano la mano dalla bocca, mentre Hermione lo fulminava.

- Maniaco. –

- Oh, andiamo…-

- La prossima volta ti lascio sulla moquette. –

- Prossima volta? – Il sorriso malizioso si ripresentò all’istante sulla faccia di Fred. Sorriso che non si incrinò neanche davanti all’espressione severa della ragazza.

- Maniaco pervertito. –

- Dici che si è scordato di noi? –

- Dubito, siamo il suo giocattolo preferito. –

- Quei dodici anni ad Azkaban devono avergli fatto del male. Dici che i Dissennatori gli facevano ascoltare canzoni di Celestina Warbeck? Spiegherebbe questa insana passione che ha per queste… cose. –

-  No, no, per me ci è nato. Qualcuno deve pur aver accoppiato  la mamma e il papà di Harry. –

- Beh, se Ramoso era sveglio come il figlio, non ne dubito. Shh, aspetta… dei passi. –

I due rimasero in silenzio, le orecchie tese a captare ogni singolo rumore. Niente.

- Se tu fossi lui, dove andresti a cercare, per prima cosa? – Hermione cominciò a riflettere.

- Bagno del Terzo piano. La mia camera. La tua camera. E poi… -

- Sotto il letto del sottoscritto, ovviamente! – la interruppe una voce gioviale sopra di loro. Fred ed Hermione si scambiarono un’occhiata di panico. Cioè, lei era in preda al panico. Fred  sembrava più rassegnato. La faccia di Sirius comparve da sopra il letto, i capelli scuri che toccavano il pavimento. Rivolse loro un sorriso allegro.

- Guardali, spauriti e spaventati come piccoli pulcini… siete adorabili. –

- E tu inquietante, Felpato. – rispose immediatamente Fred, sospirando.

- Ma bando a questi discorsetti frivoli. Voi due sapete qualcosa che voglio sapere anche io. Ragazzi, tirateli fuori. – Nella limitata visuale che avevano, i ragazzi scorsero George e Ron arrivare e inginocchiarsi davanti a loro. George li salutò con la manina.

- Come butta? –

- Sto sotto il letto di Sirius con una ragazza, braccato da tre dementi. Una meraviglia! – sorrise Fred, tranquillamente.

- Guarda. Il mio migliore amico e tuo fratello gemello. Traditori. – sussurrò Hermione. Poi, più ad alta voce.

- Non ci arrenderemo senza lottare! – ma fu interrotta da un piccolo colpo di tosse, alla sua sinistra.

- A dire la verità, tu sei molto più coraggiosa di me, Hermione. – Le disse Fred, un sorriso smagliante sul volto. – Sono incredibilmente ammirato. Sei proprio la PrefettoPerfetto del mio cuore. – un altro sorriso, e prima ancora che Hermione potesse registrare le sue parole lui aveva schioccato le dita, smaterializzandosi.

- MI…Mi ha lasciata qui. –

- Tra le nostre mani. – annuì Ron, guardandosi le unghie.

- Mi ha abbandonata a voi.

- Non sembra un complimento. – Sirius fece una smorfia, scuotendo il capo.

- Andiamo! – esclamò George, sorridente – Su col morale! Abbiamo più o meno lo stesso fascino di Fred! Cioè, almeno io… poi, certo, Ronnie abbassa un po’ la media… -

- MA IO LO AMMAZZO! MA CHE VILE BAST… -

Una risata maschile dal piano di sotto interruppe la dolce frase della ragazza.

Sirius, ancora a testa in giù, sospirò. Poi scrollò le spalle.

- Prendete lei. Forse riusciamo a cavarle qualcosa. –

 

 

*  *  *

 

 

Hermione guardò Sirius Black, in piedi davanti a lei, le mani dietro la schiena e gli occhi divertiti che la  fissavano. Da parte sua, era stata legata su una sedia.

Dopo aver morso George sul braccio per liberarsi, avevano pensato che quella fosse la soluzione migliore.

- Allora, Hermione Granger. –

- Sirius, non ti dirò niente. –

- QUALCOSA E’ SUCCESSO, QUINDI! AH! BECCATA! – L’uomo le puntò un dito contro, trionfante, ma la ragazza si limitò a guardarlo con una smorfia.

- Non ho ammesso nulla. –

- QUINDI QUALCOSA DA AMMETTERE CE L’HAI! BECCATA DI NUOVO! –

“Magari cantargli Un Calderone Pieno di Forte Amor Bollente potrebbe fargli ricordare gli anni di Azkaban, così almeno starebbe zitto.”

- Sirius, abbiamo solo dormito, quella sera. George si è smaterializzato e lo ha lasciato fuori dalla stanza. –

- Non ci crederò MAI. Dovete aver fatto altro! –

- No, Felpato. –

- Qualcosina? –

- No, Felpato. -

- Un bacino? –

- SIRIUS, PIANTALA. –

Ed ecco, l’animo da comare di Sirius Black riaffiorò prepotentemente, prendendo il posto dell’atteggiamento pacato (?) che aveva tenuto sino ad allora.

- MA TU NON MI DAI SODDISFAZIONI, SII GRIFONDORO E SE TI PIACE QUELLO LI’ CERCA DI CONQUISTARLO!-   Hermione sobbalzò, cercando di indietreggiare con la sedia. Dal piano di sotto volavano incantesimi e urla, mentre la squadra al completo cercava di acciuffare Fred Weasley.

- Sirius, io credo che tu la stia prendendo troppo sul personale… perché non troviamo una ragazza ad Harry? –

- Al mio figlioccio? Ho perso tutte le speranze. Quella Corvonero si è messa a piangere, capisci?! A piangere! Lui la bacia e lei piange! Neanche James è mai…. Oh, furba, Granger, molto furba, davvero. –

Hermione imprecò mentalmente. 

Harry, non potevi essere un po’ più bravo a baciare, dannazione…?!

- Hermione, tu per me sei adesso come una di famiglia. – Il tono pacato e tranquillo di Sirius tornò nuovamente, mentre guardava con aria paterna la ragazza. Inutile dire che Hermione si inquietò ancora di più.  – Vuoi per caso che Zio Sirius rimanga senza nipotini? E pensa alla povera Molly! –

- Sirius, non costringermi ad azzannarti. –

- MA UN BACIO VI CHIEDO. IN QUESTA CASA. PORTATE UN PO’ DI LUCE TRA QUESTE MURA! –

- E ALLORA PROVA A CREARE UNA TRESCA TRA FIEROBECCO E GRATTASTINCHI, PER MERLINO! –

I due, rossi in faccia, si sfidarono con lo sguardo. L’uomo incrociò le braccia, seccato.

- Perché non ti confidi con Zio Sirius? –

- Perché Zio Sirius è una pettegola. –

- ALLORA HAI QUALCOSA DA CONFIDARE! –

“Che qualcuno mi salvi.

- Bene, Hermione. Capisco che forse i tuoi genitori Babbani non si intendono di queste cose. Forse erano imbarazzati o roba del genere, ma è il momento che qualcuno ti spieghi alcune cose. –

“Vuole rinchiudermi qui. Me lo sento. Vuole darmi in pasto a Kreacher.”

- Vedi, cara, quando un ragazzo e una  ragazza sentono un sentimento forte tra di loro, vogliono approfondire la conoscenza, giusto? Esatto. E allora si baciano. Poi… -

“No. Il discorsetto no.

- Sirius, io… -

- …Cominciano a diventare più curiosi, vedi, e quindi si passa ad un maggiore livello di intimità e… -

- Sirius, ti prego, non c’è bisogno di arrivare a tanto!  

Inutile, il Malandrino sembrava divertirsi. Sembrava fosse ritornato ai tempi della scuola, quando faceva imbarazzare Remus davanti alle ragazze. Ed eccolo tornato nel suo elemento, con un ghigno ammiccante stampato in faccia e gli occhi brillanti.  Hermione diventava ogni minuto più rossa.

- E infine, si arriva a quel momento magico. –

- Non dirlo. –

- Oh, sì.

- Felpato, potremmo contrattare… -

- E quel momento magico è il SES…-

- LO ABBIAMO PRESO! Eccolo! – Urlò una voce femminile. George e Ginny spalancarono la porta, trascinando dentro un Fred leggermente reticente. Hermione li accolse con un urlo di gioia.

- GRAZIE. GRAZIE. Ora liberatemi. –

- No, Granger, a te non mi avvicino più – Annunciò George, fulminandola con lo sguardo. Fred alzò gli occhi, incontrando quelli di Hermione. Non poté fare a meno di ridere

- Ho saputo che hai morso George! Un colpo da maestro! -

- Maledetto. Mi hai lasciata a lui. MI STAVA FACENDO IL DISCORSETTO! –

Sirius sospirò, scambiandosi un’occhiata con Ginny.

- Non vede in me la figura di un genitore. Non riusciamo a capirci, io e lei. Non so cosa fare con questa ragazza, ora che è adolescente… bei tempi, quando era così innocente e carina. –

- Con bei tempi intendi due anni fa, quando ho provato a consegnarti ai Dissennatori? –

- Esattamente! – sbuffò Sirius, con una smorfia. – assolutamente adorabile. Portatela via, non sono riuscito a cavarle niente… ma tenetela d’occhio, forse dopo riuscirò a convincerla a parlare. E portatemi Fred. 

Il ragazzo, che aveva assistito alla scena divertito, sgranò appena gli occhi, per poi sorridere con fare innocente.

- Mi farai il discorsetto? –

-  Ti farò domande. –

Fred si voltò verso Hermione, scortata da Ginny fuori dalla porta.

- Salvami – sussurrò, mentre gli passava accanto. Hermione si voltò, guardandolo per un momento. Inclinò il capo, poi sorrise, dolcemente.

- A dire il vero, sei molto più coraggioso di me, Fred. – celiò – Sono incredibilmente ammirata. Sei proprio il Weasley del mio cuore. – schioccò le dita e gli sbatté la porta in faccia.

Lui rimase a guardare la porta con un’espressione chiaramente da ebete, per poi sorridere a Sirius.

- E’ o non è la ragazza più insopportabile che tu conosca? – chiese con un sorriso ammirato.

Sirius, sospirò, mettendosi una mano sulla fronte.

- Siediti e cerca di essere più collaborativo di MissInsopportabile. –

Fred si avvicinò saltellando alla sedia, dove si sedette a gambe incrociate. Appoggiò poi il mento sui palmi delle mani, guardando Sirius, come in attesa.

- Allora. Fred. Noi siamo uomini. –

- Direi che sino a qui possiamo esserne anatomicamente certi. –

- Siamo compagni di bevute, amici, conviventi quasi. Puoi chiamarmi Zio Sirius, se vuoi. –

Fred inclinò il capo. – Mi spaventa abbastanza, come soprannome. –

- Va bene, passiamo al punto. Cosa è successo l’altra sera con Hermione? –

- Oh, quello? – Fred scrollò le spalle – Niente. Abbiamo dormito. –

- BUGIARDO! HERMIONE MI HA DETTO CHE VI SIETE DICHIARATI AMORE ETERNO. 

Fred inarcò un sopracciglio. – Sirius? –

- Sì, beh, mi ha detto che vi siete baciati. –

- Sirius. –

- SOLO DORMITO, VA BENE. Lo ha detto anche lei. Questo non vuol dire nulla. –

Sirius sospirò, cercando di calmarsi. Qui c’era bisogno di un serio piano d’azione, un qualcosa per farli confessare, qualcosa di forte, carismatico, psicologicamente maturo. Alla fine guardò Fred.

- Fred. Dimmelo. Ti prego. –

Fred ghignava. Ghignava, il maledetto, e continuava a scuotere la testa.

- IO HO CREATO LA MAPPA DEL MALANDRINO, DOVETE ESSERMI GRATI! –

- Sei così a corto di pettegolezzi da attaccarti anche alla Mappa? –

- …Sì. –

Il ghigno del ragazzo si allargò. Sirius non trovava un avversario simile dai tempi di James.

- Oh, al diavolo, Weasley, TU HAI UNA COTTA PER LEI O NO?!

- Ma te lo avevo già detto! –

- Ho bisogno di risentirlo. Ne ho l’assoluto bisogno. -

- Si può dire di sì, sì. – annuì allora Fred. Sirius sospirò, lasciandosi cadere a terra. Chiuse gli occhi, cercando di non prendere Fred e scrollarlo per le spalle finché non gli sarebbe cresciuto un cervello.

- Bene. Fantastico. E SI PUO’ SAPERE COME HAI OSATO NON BACIARLA MENTRE STAVATE NELLO STESSO LETTO?!

- Beh, avevo sonno. –

A tanto così. Sirius era a tanto così dallo strangolarlo.

- Io…tu… TUO FRATELLO E’ MOLTO PiU’ SVEGLIO DI TE! –

Il ragazzo assunse un’aria perplessa, grattandosi il capo. - No, aspetta, quale? Perché Bill, certo, lui è sempre stato fortunato, non vale. Charlie non ha una ragazza da quando aveva dodici anni e probabilmente ci manderà la partecipazione di nozze quando farà la proposta ad un Dorsorugoso, Percy… beh, lasciamo stare Percy. Ronnie non può essere… Parli del mio gemello? –

Sirius alzò gli occhi al cielo.

- Anche il mio figlioccio ha combinato più di te. –

- Ah, no, non offendermi in questo modo. Io almeno le ragazze non le faccio piangere, se le bacio! –

- ESATTO. SE! MA TU NON LO FAI, QUINDI HARRY VINCE. OH. –

- … -

- … -

- … -

- Basta. Ora vi metto qui tutti e due, e finché non vedo un bacio NON USCITE DI QUI. –

- Ehm… sarebbe sequestro di persona. –

- Tornerei ad Azkaban col cuore contento. Credimi. –

 

 

*  *  *

 

 

Hermione fulminò Fred con un’occhiata, seduta accanto a lui.

- Che c’è, vuoi smaterializzarti di nuovo via di qui? – gli chiese acidamente.

- Non fare così, sapevo benissimo che te la saresti cavata brillantement… -

- TRADITORE. -

- Ma non sono carini? – chiese Sirius a George, che annuì con fare deliziato. Poi l’uomo fece un cenno al ragazzo. George, non senza uno sbuffo lamentoso, abbandonò la sala.

- Ora che siete qui, voi due, da soli, potete esprimervi. Prego. –

I due si scambiarono un’occhiata perplessa.

- Esprimerci? –

- Ma certo! – sbuffò Sirius, puntando loro l’indice contro. – è palese a tutti e anche a voi, direi che potremmo smetterla con questi giochi che mi fanno solo soffrire… -

- Davvero? E a me che sembrava ti divertissi… - commentò Hermione, ironica. Sirius la ignorò.

- E, insomma, ammetterlo. –

Fred assunse un’espressione confusa. – Ammettere cosa? –

- Non capisco neanche io. – annuì Hermione, alzando le spalle.

Se solo non fossero stati i protagonisti della storia d’amore che Sirius si era prefissato in testa, li avrebbe barbaramente uccisi per quelle faccine ingenue.

- BUGIARDI. – non poté fare a meno di gridare. – Mentite sapendo di mentire. –

- Mentire? – chiesero entrambi, nello stesso momento.

- MENTIRE. – annuì l’uomo. L’espressione si fece improvvisamente decisa, quando scoccò loro l’ennesima occhiataccia.

- Io sono Sirius Black, Malandrino Onorario, degno sostenitore e protettore delle Coppia Su Cui Nessuno Scommette Un Soldo… -

- …Allora hai trovato la coppia sbagliata. – commentò Hermione, digrignando i denti. Fred si voltò a guardarla, incuriosito.

- Scommettono su di noi? –

- Periodicamente. – Hermione scrollò le spalle – Le Patil stanno facendo una barca di soldi. - Non aveva neanche finito di parlare che Fred si mise a ghignare tutto contento.

- Non oserai, Weasley. –

- Ma Prefetto, avremmo la vittoria in pugno! Scommetteremmo e vinceremm… -

- No. –

Nel momento in cui Fred si stava decidendo a sfoderare i suoi occhi da cerbiatto che usava con Charlie pregandolo di regalargli un drago, Felpato decise di mettersi fra i due, incrociando le braccia.

- STAVO DICENDO che IO, Sirius Black, non permetterò che voi roviniate la mia…cioè, la vostra storia d’amore in pieno sboccio. E adesso baciatevi.  

- … Che cosa romantica, non pensi, Hermione? – chiese ironico Fred, agitandosi sulla sedia.

- Sir, non abbiamo intenzione di baciarci qui, così, e davanti a te. – elencò Hermione.

- Ma cosa c’è che non va?! A Fred piace Hermione, a Hermione piace Fred, mettetevi insieme! Baciatevi! O prendo le vostre testoline e… e vi costringo! – Lo sguardo dell’uomo si era fatto così pericoloso che Fred si spinse di più contro lo schienale della sedia, cacciando da chissà dove un sorriso accattivante.

- Hermione… Piano di fuga? – sussurrò alla ragazza, che alzò le spalle.

- Ce lo avevo contro un cane a tre teste. E anche un paio contro Tu Sai Chi. Ma qui non avremmo nessun aiuto esterno. –  rispose a denti stretti, continuando a fissare Sirius.

- E va bene. E’ ora che la nuova generazione di Malandrini mostri il proprio valore. Sirius, adorato! – esclamo Fred a voce più alta, con un sorriso aperto.

- Che c’è, vi siete decisi? – chiese Sirius, inarcando un sopracciglio. Il tono diffidente conservava una stilla di speranza quasi maniacale.

- Esatto! Voglio dimostrarti il mio amore per la Granger. –

- Cosa? Davvero? –

- COSA?! – esclamò nello stesso momento l’interessata, divincolandosi ancora una volta sulla sedia.

- Ovviamente. E’ inutile mentire a noi stessi, Hermione. E per dimostrarti la veridicità dei miei sentimenti, ora ti stringerò tra le mie forti braccia. –  Fred fece per muoversi, poi adocchiò le corde. – Ehm…Felpato, potresti…? –

- Cosa? Oh, ma certo! – esclamò l’uomo, qualcosa di simile ad un cinguettio. Due secondi dopo Fred si massaggiava i polsi, soddisfatto.

- Ed ora, Hermione, sii pronta per il mio amorevole abbraccio! –

Fred circondò l’intera sedia con le braccia, il volto vicino a quello della ragazza, tanto che i nasi si sfioravano. Ed un attimo dopo erano svaniti. Smaterializzati. Entrambi.

- SALVI! – urlarono due voci al piano di sotto.

Il “MA PORCO MERLINO” di Sirius echeggiò per tutta la casa, seguito da un coro di delusione del resto degli abitanti.

 

 

*   *   *

 

 

 - Siamo qui riuniti oggi… -

- Perché parli tu per primo, Black? Hai miseramente fallito la tua missione! –

- E’ ancora una ferita aperta. –

- Ci credo, è accaduto dieci minuti fa. Ronnie, dove sono quelli lì? –

- Barricati in cucina, con mamma. Intoccabili. –

- Quei dannati… Felpato, come hai potuto lasciarteli sfuggire?!

- Non fare così, Harry. Capita a tutti di sbagliare, e poi Sirius si trovava in serie difficoltà. –

- ERANO LEGATI. QUALE DIFFICOLTA’? –

- Ho dovuto slegarli. Fred mi aveva promesso che avrebbe baciato la Granger davanti a me… -

- LI HAI SLEGATI?! ERANO BOTTINI DI GUERRA! -

- BASTA! Da oggi il mio figlioccio sarà George, che è l’unico che mi capisce! –

- … Però un po’ Harry ha ragione, eh.

- Sì, anche io sono d’accordo con lui. –

- Credo anche io. –

- … Tutti contro di me, eh? Vi aizzo Mamma Walburga contro, vermicoli che non siete altro. –

- Ehm… dicevamo. –

- Avanti, George, illustra la situazione a questi miscredenti. –

- Bene. Sappiamo che Hermione Granger e Fed Weasley, il gemello meno sveglio… e oltretutto meno affascinante. Anche meno brillante, e in effetti meno intell… -

- George. –

- Divagavo. Il mio gemello, dunque, ed Hermione hanno passato la notte insieme. L’evidente incapacità di Sirius ci ha costretti a… -

- Si dice che io abbia ucciso tredici persone. Vuoi favorire? –

- Baggianate, in realtà sei un cucciolo adorabile. –

- Ginny! –

- Con evidenti problemi di curiosità compulsiva, certo, ma… -

- GINNY! -

- … ci ha costretti a poter solo immaginare cosa possono aver fatto quella fatidica notte. Avanti con le ipotesi. Ron? –

- Io credo che Fred l’abbia usata come cavia per i vostri scherzi. -

- Il mio gemello non è certamente così intelligente da fare una cosa del genere. Bocciato. Sirius? –

- Arriva un momento, tra due adolescenti, in cui bisogna accrescere l’intimità, e quindi… -

- BOCCIATO! BOCCIATO! NON VOGLIO IMMAGINARE IL MIO FRATELLINO FARE CERTE… COSE. –

- … Beh, per la verità è da quest’estate che non fai altro che parlarne. –

- A cuccia, Potter. –

- Insomma, è possibile o no? –

- Non nego che sarebbe bello, ma è impossibile. Il livello di imbarazzo non è salito sopra la media, da ieri sera. Ginny? Rendimi fiero di te, piccola MangiApi. –

- … Hanno giocato a Gobbiglie. –

- A Gobbiglie. –

- Yep.

- All’una del mattino. –

- Esatto. –

- Bocciato. –

- PERCHE?!

- La tua ipotesi non farebbe una piega, eh. Ma Hermione non sa giocare a Gobbiglie. –

- …Però per il resto funzionava, vero? –

- Certo, Ginny. Certo.  Io da parte mia credo che si siano dichiarati eterno amore mentre saltavano sul letto, perdendosi negli occhi l’uno dell’altra, per poi decidere che sarebbe stato meglio per tutti continuare  A FARCI IMPAZZIRE CON QUESTA STORIA, QUEI MALEDETTI! OH, GEMELLO INGRATO! –

- … George? –

- Scusate. Uno sfogo. Sirius mi ha attaccato la malattia della comare isterica. –

- Il mio figlioccio tornerà Harry per motivi più che evidenti. –

- Harry? Proposte? –

- Ecco, io… Non potrebbero aver semplicemente dormito? -

 - … Scherzi, vero? –

- Era più probabile che avessero passato la notte a cucire berretti per Elfi Domestici. –

- La tua immaginazione va oltre ogni dire, Potter. –

- Ron, migliore amico di sempre, almeno tu difendimi! –

- … Fred potrebbe aver insegnato ad Hermione a giocare a Gobbiglie, in effetti. –

- Come non detto. –

 

 

*  *   *

 

 

Hermione aveva spalancato la porta, sospirando e facendo entrare Fred, steso ancora a terra a massaggiarsi la testa, che aveva immediatamente sorriso.

- Ti paragonerei ad una Veela… -

- Evita. – Hermione aveva scosso la testa, divertita, per poi sedersi a gambe incrociate sul letto, con i capelli più scarmigliati che mai e abbracciando il cuscino.

- Tuo fratello ti ha fatto un bello scherzo, eh? –

- Suppongo l’abbia fatto in buona fede – Fred aveva fatto spallucce, poi era scoppiato a ridere, sedendosi di fronte a lei. – No, in effetti la sua è una mente criminale! –

- Come la tua, del resto! –

- Sono un angioletto, in confronto! Preparati, per domani. Ci staranno tutti addosso. – Hermione lo aveva guardato dapprima interrogativa, poi era arrossita furiosamente, distogliendo lo sguardo davanti al sorriso divertito del ragazzo. Sembrava che quello scapestrato non vedesse l’ora!

- Ci inseguiranno! Ci tortureranno! – Gemette allora, seppellendo il viso nel cuscino, esasperata. Fred le aveva scompigliato i capelli, tendendo la mano.

- Non fare così, Granger! Sii responsabile delle tue azioni. Dopotutto, è colpa tua se siamo in questo casino. – Lo aveva detto con una tale noncuranza che Hermione aveva capito solo dopo il senso della frase.

- Scusa, cosa? – aveva chiesto, alzando la testa dal cuscino.

- Sì, ecco. E’ evidente che la palese attrazione che provi per me li ha condotti a comporre canzoncine d’amore. Il mio irresistibile fascino ti ha colta impreparata alla freccia di Cucoso… -

- Cucoso. –

- Sì, lui. –

- Palese attrazione. -

- Precisamente. -  aveva annuito  Fred, tutto contento. Fu allora che Hermione gli puntò l’indice contro, salendo in piedi sul letto, l’aria imponente.

- Si da il caso che sia stato TU ad entrare nel bagno, la prima volta! –

- Sei entrata nel mio vagone mentre mi cambiavo! –

- Mi hai baciata a colazione! –

- Mi hai baciato davanti a Ronnie! HO VINTO! – Fred aveva alzato le braccia, esultante, ed Hermione si era buttata nuovamente sul letto, incrociando le braccia. 

- Ah, sì? E io non ti do una mano a liberarti di Angelina! – A questo punto Fred sbiancò. Letteralmente.

- Hermione… Granger della mia vita, non c’è bisogno di essere tanto drastici… -

- Ammetti prima di averli deviati tu! –

Fred aveva sospirato. Poi aveva teso la mano verso di lei, con un mezzo sorriso.

- Diciamo che sono tutti da internare al San Mungo e che noi siamo solo vittime degli eventi? –

- Affare fatto! –

 

Poco dopo si erano messi a letto, schiena contro schiena, attenti a non toccarsi neanche per sbaglio.

- Recupera forze per domani, Hermione, Dovremo correre. –

Un sospiro rassegnato era stata l’unica risposta.

Dopo qualche minuto, Fred si era schiarito la voce.

- Hermione? –

- Sì? –

- Giochiamo a Gobbiglie? -

 

 

 

 

Come al solito ringrazio tantissimo chi ha recensito, messo tra le preferite, seguite e ricordate, e anche chi ha solo semplicemente letto! Siete fantastici, vi sono grata perché seguite questa storia anche se la aggiorno davvero raramente!

Un bacio, e alla prossima!

dram

   
 
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