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Autore: VAVYVALEVAVY    06/11/2014    1 recensioni
Una telefonata da parte di Simon. Un furgone blindato. Un riformatorio degli orrori. I protagonisti saranno i nostri One Direction, che si troveranno alle prese con 5 adolescenti italiane ... Questa storia è anti Perrie e enti El ....
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 24
dalle tempo


«no...» sussurrò Mara sorridendo. Io a differenza degl’altri sorrisi aspettandomi perfettamente quella risposta. E Louis se l’era meritata. «c-cosa?» balbettò Louis confuso «hai sentito bene no! Io non mi metto con uno che non ha fiducia in me e che mi tratta come tu mi hai trattato la volta scorsa» disse tirando fuori dalla tasca le chiavi e oscillandogliele davanti agl’occhi per poi fargliele cadere «queste sono tue non ho avuto il tempo di dartele la settimana scorsa» disse continuando a frugare in borsa «...e questo» disse mostrandoli un biglietto.
Un biglietto che conoscevo bene e che mi fece trattenere il respiro «...questo è il biglietto che mi porterà in Italia, in quel buco di posto dalla quale mi hai portata via, così non dovrai più recriminarti di avermi tolta dal carcere» disse.
Questa volta senza sorriso e con una punta di disgusto nella voce, superando Louis e salendo al piano di sopra. Nel soggiorno calò il silenzio, e decisi che forse in quel quadro io non centravo tanto.
Mi alzai sotto gl’occhi di tutti e salì nella stanza di Mara dove la trovai piangendo sul letto.

Non sopportavo di vedere le mie bambine piangere. Me l’ero ripromessa che finchè li sarei stata accanto nulla le avrebbe fatte piangere «su scricciolo, va tutto bene» dissi abbracciandola mentre lei si asciugava le lacrime «si e tra qualche giorno andrà anche meglio» sussurrò appoggiando il biglietto sopra il comodino e iniziando a frugare nell’armadio. «sei sicura che questa sia la cosa migliore per te?» dissi fissandola, e forse per la prima volta mi fissò titubante «pensi che dovrei perdonare Louis?» mi domandò sconcertata «no, certo che No» risi «ma puoi farti benissimo una vita senza Louis pure qui, non hai bisogno di tornartene in carcere» sospirai ricordando.
Si fermò come immaginando davvero una vita al di fuori, ma per chi ci aveva trascorso così tanto come noi, apparte le sbarre non vede altro «no, è meglio così, e poi si stava bene, avevamo la discoteca, il cinema e il bowling» disse ridendo e sedendosi nel letto affianco a me «quello non è vivere» dissi fissandola seria «anche se avevamo il cinema e tutto il resto, quando ci affacciavamo alle finestre c’erano le sbarre» dissi ricordandole la sensazione di stare rinchiuse «puoi farti una vita anche qui,potresti stare qui finche non facciamo 18 anni e poi te ne andresti dove vorresti» dissi nel disperato tentativo di dissuaderla «no, darei la possibilità e Louis di continuare a farmi del male e questo non è giusto» sussurrò fissandosi i piedi, piena di malinconia.
La vidi fissare il braccialetto dell’amicizia, con l’infinito che avevamo entrambe e pensando al giuramento che da piccole ci eravamo fatte. Nulla ci avrebbe mai separate. «Qualcosa alla fine ci sta separando» sussurrai dando voce a quelli che sapevo erano i suoi pensieri.
Sollevo lo sguardo che era triste, e poi abbozzò un piccolo sorriso «no, non sarà per sempre» sussurrò ma si vedeva che non ci credeva neanche lei. Si avvicinò a me, e mi abbracciò.
Rimanemmo forse una vita strette mentre le lacrime ci solcavano le guance, ci staccammo sorridendo e dissi «per sempre» dandole un buffetto sulla spalla. Rise «per sempre»

-Zayn

Mano a mano erano tornati tutti a casa. La scena più brutta fù quando Liam e Harry dovettero trascinare Louis fuori di casa, perché si rifiutava di andarsene.
Erano le 3 del mattino ed ero nel letto senza riuscire a chiudere occhio. Mi girai verso la piccolina che avevo accanto, notando quanto fosse piccola e carina nell’incoscienza del sonno. Le spostai una ciocca di capelli, approfittando della debole luce della lampada, per ammirare il suo piccolo viso perfetto.
Mi avvicinai dandole un leggero bacio sulle labbra per poi alzarmi e scendere al piano di giù. Appena varcata la porta della cucina notai lee luci del soggiornoa accese, e quando entrai notai Mara nel divano che si guardava la Tv «ei, non riuscivo a dormire» sussurrò con la voce roca di chi aveva pianto. Decisi di lasciarla lì a piangere in pace.
Andai in cucina aprendo il frigo, quando il telefono suonò. Un messaggio di Louis.

Zayn ti prego, fammi venire a casa ho bisogno di vederla...
-Lou

Mi fece troppa pena leggere quel messaggio ma infondo Mara aveva ragione. Louis aveva sbagliato a non darle retta, non era di certo da biasimare.

Lou non so se è il caso, Mara tanto non vorrà vederti quindi a che serve?
-Zay

Dieci minuti dopo che glielo mandai sentì due braccia intorno ai fianchi e una cascata di riccioli color cioccolato appoggiata sulla spalla. Mi girai sorridendo mentre lei mi fissava col suo classico sguardo sonnacchioso che aveva sempre appena sveglia.
Quello sguardo da bambina di cui ero innamorato «come mai sei in piedi Topolina?» le domandai spassandole la mano sul viso ancora addormentato «bho...» disse ancora con la voce impastata dal sonno «mi sono svegliata ho visto che non c’eri più e sono venuta a cercarti» disse con un’espressione strana «pensavi mi fossi infilato nel letto di Perrie?» le domandai ridendo, ma notando che non smentiva, mi avvicinai facendo scontrare la mia fronte con la sua, per guardarla in quegl’occhioni «ti amo Principessa mia, non ti farò mai del male, te lo prometto» dissi avvicinandomi per darle un bacio, ma a pochissimi millimetri dalle sue labbra calde, sentì un grido di Mara che attirò la nostra attenzione in soggiorno. Louis in piedi davanti al divano, e Mara dietro al divano, con la tachicardia «Louis?» domandò Valentina confusa «sono solo venuto per parlarti» disse disperato «forza ragazze andate su» dissi, notando il disappunto di Louis.
Le ragazze in silenzio se ne andarono, e lui si lascio cadere nel divano «quando tu e Mara vi siete mollati casa mia sembra una sitcom» dissi ridendo e vedendolo sospirare «da dove sei entrato?» domandai confuso «...dalla finestra» ammise sospirando e indicando, quella aperta «sei assurdo, non puoi entrare in casa mia alle 4 di notte e saltare la finestra» dissi sospirando divertito.
Lui mi guardò triste «io non ti sto dicendo di non provarci più con Mara, credo sia logico che tu voglia riconquistarla, ma  non credi che terrorizzarla in questo modo sia troppo?» domandai come se la cosa fosse ovvia «e cosa dovrei fare secondo te?» domandò iniziando ad alzarsi, pronto ad andarsene a casa «prova a darle tempo, aspettare che si calmi e poi cerca di riconquistarla come l’hai riconquistata in italia» dissi accompagnandolo alla porta «emh si forse hai ragione» disse sorridendo, ma senza felicità negl’occhi «notte amico» sussurrai dandoli una pacca sulla spalla «notte Zay».
   
 
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