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Autore: Bittersweet_DL    06/11/2014    2 recensioni
Cosa fare quando, passando le vacanze in una località sciistica, sei costretta a partecipare a delle divertenti, quanto pericolose, lezioni di sci? Lo scoprirà Bella che, nonostante il suo precario equilibrio e due sorelle iperattive e un po' strambe, riuscirà a trovare del buono in quelle lezioni, soprattutto grazie a un certo istruttore...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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EDWARD

 

 

Aspen nel periodo natalizio sembra un'illustrazione di un libro di fiabe: le casine dai tetti a punta si susseguono fra le strade innevate, illuminate da tante lucine colorate, la gente, amichevole come sempre, sorride mentre torna a casa dopo una giornata trascorsa sulle piste.

E' per tutte queste cose che tornare qui, nel luogo della mia infanzia, nei rari momenti in cui non ho l'obbligo dello studio, è come immergersi in un bellissimo sogno: mi sembra di tornare a quando ero alto poco più di un metro, e con i miei amici e i miei fratelli correvo nella piazza principale a guardare estasiato l'accensione dell'immenso albero di Natale, tutto fiero dalla mia tuta blu e rossa e il mio capellino dei supereroi.

 

Anche se ormai sono passati parecchi anni che ho lasciato Aspen, fatico ad abituarmi ai ritmi frenetici della grande città, tanto che, appena posso, barcamenandomi fra esami vari, torno ad immergermi in questa atmosfera di casa.

 

Vengo qui soprattutto nei periodi di vacanza, quando numerosi turisti provenienti da tutto il mondo arrivano per sciare, e io ne approfitto non solo per passare un po' di tempo lontano dal caos perenne della mia città, ma per dare una mano ai miei e riprendere il mio vecchio lavoretto di istruttore di sci. E' un ottimo modo per rilassarmi e tenermi occupato qualche ora al giorno, praticando il mio sport preferito di cui sento molto la mancanza il resto dell'anno.

Lo faccio anche per crearmi un gruzzoletto mio; papà mi ripete sempre che i soldi non sono mai stato un problema per noi, ma voglio avere la mia indipendenza, ho quasi venticinque anni, non posso gravare ancora sui miei: finchè non avrò quella benedetta laurea e non avrò un lavoro, sfrutto queste occasioni per guadagnare quel tanto che mi basta per pagare le tasse universitarie.

 

Appena i miei occhi notano la brillante insegna dello Snowflake, tutti i pensieri che vorticavano nella mia mente tacciono, per lasciare il posto ad alcuni dei più bei ricordi infantili che ho.

Entro, e la sua calda atmosfera mi avvolge; il locale è già pieno, segno che i turisti sono ormai arrivati: noto infatti molti volti sconosciuti, come le due belle ragazze al bancone...che mi stanno palesemente fissando. Un po' in imbarazzo distolgo lo sguardo, non sia mai che interpretino male qualcosa, e appena vedo una testa bionda muoversi riconosco Rose e mi avvicino al tavolo dei miei amici di una vita.

 

“Ciao ragazzi”

“Eccolo il nostro bel dottorino!” grida Emmett appena mi vede, probabilmente ha già bevuto un paio di birre

“Ei, vacci piano, mi mancano ancora un po' di esami alla laurea”

“Allora sei il nostro bel QUASI dottorino!” scherza mia sorella Alice

“Com'è andato il viaggio?”

“Tutto bene, sono arrivato oggi pomeriggio e sono andato subito a chiedere l'orario delle mie lezioni. La prima è domattina alle 9” probabilmente mentre parlo ho anche gli occhi che brillano

“Così presto?” si lamenta Emmett

“Speravo di fare qualche pista con te come ai vecchi tempi”
“Tranquillo Emm, nel pomeriggio ho solo una lezione, appena ho finito vi raggiungo”

 

Ordino anch'io una birra, e guardo l'orologio; non voglio fare tardi, è stato un viaggio lungo e voglio essere riposato per la mia prima lezione.

“Ei, Ed, guarda chi c'è” sussurra Rose dandomi una gomitata. Alzo lo sguardo e davanti a me la feccia delle fecce. Jacob Black.

Sta parlando con una ragazza che mi da le spalle, non riesco a vederla in faccia.

 

Sono quasi quattro anni che la nostra amicizia è finita, da quel momento non ci rivolgiamo la parola, se non per offenderci palesemente; in ogni caso non mi interessa più nulla di lui, così come a lui non importa di me. La sua scelta l'ha fatta, io agisco di conseguenza.

“Oh, che gioia”

“Non parla più neanche a noi ormai” aggiunge Alice, sembra quasi dispiaciuta per quel coglione

“Pazienza, peggio per lui. Io gli ho spiegato fino all'ultimo come stavano le cose, non mi ha voluto ascoltare. Amen, tanto di guadagnato”

Stiamo in silenzio per un po', ognuno rimuginando nei loro pensieri, fino a che Alice non se ne esce con una delle sue

“Parlando di cose importanti... ti ricordi Jasper Withlock?”

“Mmm si, il biondino che veniva a scuola con noi. Avevi una cotta assurda per lui, vero sorellina?” dico con un sorriso di scherno

“Esatto” dice rispondendo con un sorriso a millemila denti

“E ci siamo messi insieme”

 

Quasi mi strozzo con la birra,e dopo due colpi di tosse e una manata ben assestata da Emm dietro la mia povera schiena, mi riprendo, e la guardo con una faccia sconvolta

“Da quando? Nono anzi, quando pensavi di dirmelo?”

“Non sono cose che si possono dire per telefono Eddy” dice scoppiando a ridere. Io cerco di mantenere il controllo, sia per il nomignolo che odio (e lei lo sa benissimo), sia per il fatto che la mia sorellina innocente si è fidanzata, e ride pure di me

“Ma stai tranquillo, recupererò il tempo perso, raccontandoti tutti i dettagli

“Si, eeeh, magari quelli risparmiameli, non voglio sapere quello che fate tu e il tuo ragazzo nella vostra intimità. Ah, e tanto per la cronaca, per me sarai vergine anche dopo che avrai sfornato mio nipote, ok?”

Lei prima mi guarda confusa, poi scoppia a ridere, e mentre mi abbraccia io cerco di seguire la sua rapida parlantina che mi racconta di com'è nata la sua love story col texano.

 

 

Cammino in fretta verso il punto d'incontro con 5 minuti di ritardo, mentre mi maledico in cinque lingue: se sono andato a letto alle due ieri sera che non volevo fare tardi, non immagino che cosa avrei fatto se non avessi avuto orari.

La mia prima lezione è con tre ragazze: Tanya, Lauren e Isabella Swan; non mi preoccupano più di tanto, nonostante siano principianti, le ragazze imparano abbastanza in fretta, su questo, deve spezzare una lancia a favore del cervello femminile.

 

Mi guardo intorno, credo di averle individuate, e mi dirigo verso di loro: “Siete voi Tanya, Lauren e Isabella? Scusate il ritardo, io sono Edward, il vostro istruttore” mi sembra di averle già viste da qualche parte...

 

Mentre raggiungiamo la cima facciamo un po' di conversazione, mi piace avere sempre un buon rapporto coi miei “allievi”; sono tutte e tre molto brillanti, anche se Isabella sembra totalmente di un altro mondo rispetto alle due.

Scopro che le più grandi sono gemelle, e in mente mi balza un'immagine di ieri sera: ecco dove le ho viste! Sono le ragazze che mi fissavano al pub!...oddio. Uguali nei lineamenti, differenti nei colori, sono tanto belle quanto iperattive: Tanya, la bionda con gli occhi azzurri, non sta zitta un momento e ride a ogni parola che dico, forse sperando di fare colpo, mentre Lauren annuisce convinta dando manforte alla sorella.

Isabella, o meglio Bella, come mi ha chiesto di chiamarla, è l'esatto opposto delle gemelle: è molto silenziosa, se ne sta in disparte, cercando di nascondersi il più possibile, si fissa gli sci attaccati ai piedi, ed è palesemente nervosa, per non dire terrorizzata; sembra un cucciolo abbandonato.

Cerco di tranquillizzarla, sperando di togliere dal suo viso quell'espressione di sofferenza:” Stai tranquilla, tutti gli aspiranti sciatori all'inizio hanno paura, ma vedrai che poi ti divertirai”

Lei mi guarda con quegli occhioni color cioccolato e mi risponde, sorridendomi: “Speriamo...”

 

Iniziamo la lezione. Le gemelle sono subito molto portate, imparano velocemente ogni mossa, Bella invece è timorosa e appena si muove rotola a terra scatenando le risate delle sorelle, che mi fanno venir voglia di farle scivolare sulla neve, almeno sentono quello che si prova.

Vedo il suo sorriso imbarazzato e la cosa mi fa sorridere: ogni volta che la aiuto a rialzarsi arrossisce talmente tanto che sembra andare a fuoco; nonostante sia meno appariscente delle sorelle, non si può negare la sua bellezza semplice ma delicata, e c'è qualcosa in lei che mi incuriosisce.

 

 

Dopo un'ora di cadute anche Bella comincia a stare in piedi per più di cinque minuti, ma la lezione ormai sta per finire e comincio ad averne abbastanza delle battute acide di Tanya su sua sorella: anche io e James a volte ci prendiamo in giro, ma così è troppo anche per noi.

Le saluto,consigliando loro un ottimo posto per mangiare, e mi avvio verso il gruppo di bambini che mi aspetta entusiasta di cominciare una nuova lezione; nella mente, però, ho solo quella piccola ragazzina indifesa e un po' goffa, oggetto di scherno delle sorelle, belle quanto arpie.

 

 

Sono le 17 e gli impianti stanno per chiudere. E' decisamente il mio orario preferito: la maggior parte degli sciatori torna nelle proprie case, e io posso godermi quegli ultimi minuti per fare una discesa come si deve in santa pace.

“Edward dove vai? Dobbiamo tornare a casa!” mi richiama Emmett, quando vede che sto salendo di nuovo sulla seggiovia

“Dai Emm, facciamo l'ultima, tanto poi chiude”

“Lo sai che non posso! Devo accompagnare Rose a fare la spesa per quel dannatissimo cenone di Natale” lo dice con una smorfia, odia fare la spesa tanto quanto ama cucinare i manicaretti che sicuramente sua moglie preparerà il 25

“Allora tu vai pure, io ne faccio un'altra”

“Va bene amico, ci vediamo stasera!”

“Ok, ciao. E buona spesa!” gli dico facendogli l'occhiolino

“Oddio quanto sei simpatico” e se ne va mentre io sorrido.

Mi avvio verso la seggiovia appena in tempo per vedere Bella che incerta scende una pista; la guardo e sorrido, decidendo di aspettarla, per poter risalire insieme

“Ancora in giro Swan?” le dico per scherzare, e lei mi guarda, finalmente, e arrossisce come una tenera bambina

“S-si... è l'ultima pista. Tu invece? Come va con la tua lezione?”

“L'ho finita mezz'ora fa, e visto che adesso non c'è molta gente, faccio qualche pista per rilassarmi. Ti ho visto prima,sei già migliorata molto!” e le sorrido di nuovo, sembra che con lei non riesca a fare altro.

Lei mi guarda molto intensamente, come se si fosse incantata, e nello stesso momento in cui apre bocca e dice qualcosa, un urlo spacca timpani di un bambino dietro di me non mi permette di capire che cosa ha appena detto

“Cos'è fantastico?”

“L'hot dog! Si.. avevi ragione, era davvero buonissimo” l'hot dog? Che c'entra l'hot dog col suo miglioramento sulle piste? Questa ragazza non smetterà mai di sorprendermi.

Rido divertito per la sua uscita, e lei arrossisce per l'ennesima volta

“E' quasi il nostro turno. Sono da solo e la salita è piuttosto lunga, mi fai compagnia?”

Lei sta per rispondermi, quando una scarica di neve mi si butta addosso, e quel troglodita di Black che manca poco mi si lancia contro

“Vieni Bella, è il nostro turno. Cullen spostati, lei è con me” dice guardandomi non male, peggio...di certo però io non l'ho guardato meglio.

Non ho voglia di litigare, né di parlare con lui in ogni caso, soprattutto davanti a Bella, quindi lascio correre, prima di perdere la pazienza e spaccargli una volta per tutte quella faccia da schiaffi che si ritrova.

 

Bella sale sulla seggiovia con Jacob. Non posso credere che siano amici, non posso credere che una ragazza carina e simpatica come lei si sia fatta infinocchiare da quel decerebrato, e così presto, dato che sono arrivate solo ieri.

Scommetto la mia tesa che le avrà raccontato la sua versione della storia, per altro falsa... amen, non mi interessa, di certo non sono stupido, non commetterò due volte lo stesso errore.

 

 

 

Note delle autrici (si fa per dire):

 

Salve! Ci dispiace un sacco per questo imperdonabile ritardo ma la scuola ci ha letteralmente massacrato, e siamo riuscite a trovare un momento libero soltanto adesso.

Questo capitolo è decisamente diverso rispetto agli altri, essendo un pov Edward, ma abbiamo deciso di dargli l'importanza che si merita, e volevamo dare qualche informazione in più a questo istruttore che fino a questo momento è sempre stato ricoperto da un alone di mistero.

Speriamo che vi piaccia, nonostante sia una rivisitazione dei capitoli precedenti, e naturalmente siamo sempre aperte a ogni tipo di consiglio.

Il prossimo capitolo arriverà, si spera, la settimana prossima, se la Dile sopravvivrà al suo diciottesimo compleanno, cosa non certa, ahah!

 

A presto,

Bittersweet_

 


 
   
 
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