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Autore: LadyVaderFrancy    06/11/2014    9 recensioni
Questo è uno dei due seguiti della FF "La Maledizione".
Dopo aver stretto un legame di sangue, che li legherà per tutta la vita, Harry Potter e Severus Piton, si troveranno a dover affrontare l'oscurità che avanza. Tra alti e bassi i sue protagonisti assoluti della storia, troveranno un modo per lottare insieme per vincere la guerra.
Dal cap. 1
“Temi per Potter?”
“Si Severus, per lui e per la scuola. Ecco perché ti chiedo di sforzarti di più con Harry, so che ci state provando ma non è abbastanza” disse il vecchio mago
“Dimmi perché?”
“Oh mi pare ovvio Severus, per proteggerlo, per proteggerli tutti”
“NO Albus, sai che di questo non devi preoccuparti e ora lo sa anche lui, perché continui ad insistere sul nostro rapporto, come se questa fosse la cosa più importante di tutte”
“Quando sarà il momento”
“NO Albus, se vuoi che mi sforzi ancora di più e credimi che è già difficile così, devi dirmi il perché”
Il vecchio mago sospirò e disse “D’accordo Severus, speravo di poter aspettare ancora un po’, in modo che gli eventi si manifestassero da soli, ma credo che a questo punto sia inevitabile.........
Genere: Comico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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~~Capitolo 13 Fase II

Una volta che il trio d’oro uscì Piton e Silente conversarono a lungo.

“Allora?” disse il pozionista

“Il ministero è ormai, in mano a Tom, non ancora ufficialmente, ma di fatto lo è. Per la tua proposta hai l’appoggio dell’ordine e di quasi tutti i genitori. La prossima settimana verranno Lupin e Tonks a darti un aiuto”

“Bene” rispose facendo una faccia disgustata. “Ora se vuoi scusarmi, ho una conversazione in sospeso con tre marmocchi”

“Severus diglielo, sarà più semplice” disse il vecchio mago

“Non ho nessuna intenzione di farlo, finché non avranno imparato ad obbedire. Non si ripeterà una situazione come quella di Hogsmeade Albus”

“Sono confusi, se capiranno, ti seguiranno più facilmente, ne sono sicuro.”

“Farò a modo mio, hai promesso di starne fuori. Ormai manca poco, a proposito dopo la visita di oggi, questa settimana vorrei prenderli a mio piacimento durante il giorno e tutte le sere”

Il vecchio mago sospirò e disse “Sei davvero testardo Severus, fa come vuoi, ma fagli frequentare le lezioni almeno”

“Ovviamente. Grazie Albus” e uscì tutto soddisfatto.

Una volta tornato nel suo ufficio, vide i ragazzi erano seduti alla scrivania, calmi e in silenzio ((Uhmmmmmm bene, allora manca davvero poco…..è stata un ottima idea, ne ero sicuro, ci è voluto più del previsto ma sono Grifondoro dopotutto)). Poi li guardò minacciosamente e disse “Non posso crederci. Dopo più di tre settimane, non avete ancora capito un fico secco, allora immagino che dovrò essere più convincente. Domani mattina vi voglio all’ingresso del castello alle 8.00 del mattino, vestiti comodi e indossate qualcosa di caldo”

“Si signore” risposero in coro i ragazzi atterriti, speravano di dormire un po’ di più almeno nel week end. Il mattino successivo, Piton marciava all’esterno del castello, seguito dai tre Grifondoro.

“Io ho sonno, ma perché dobbiamo uscire a quest’ora, tutto il castello dorme perfino i fantasmi non sono in giro” disse Ron piagnucolando a bassa voce

“Per il puro divertimento di Piton, immagino” rispose Harry infastidito

“No la risposta corretta è perché siete tre teste di legno!” disse seriamente il pozionista

“Ahhhh ma come diavolo fa a sentire ogni volta” disse il rosso

“Weasley sono una spia ecco come, vi consiglio di risparmiare il fiato, vi servirà”

I tre gemettero. Poi arrivarono in riva al lago nero, c’era un po’ di nebbia e faceva abbastanza freddo. Piton li guardò e disse “Bene, visto che ieri eravate così pieni di energia mentre correvate nell’ufficio del preside, ho pensato che oggi farete un po’ di esercizio fisico”. Poi trasfigurò una pietra in un enorme contenitore rosso e oro e disse “Ora lo riempirete tutto, con i rami caduti degli alberi qui intorno, visto che siete tre teste di legno, mi sembra il compito più appropriato. Forza iniziate” e lui si mise tranquillamente seduto su una panchina, con un libro in mano.

Una volta raggiunta una distanza di sicurezza, fuori dall’orecchio di Piton, Harry sbottò “Maledizione, ci metteremo ore, per farlo!! Avrei proprio voglia di darglielo in testa il ramo!!”

“Harry!! Lo sai che lamentarci non servirà, ogni volta che lo facciamo è peggio” disse la riccia

“Ma io sono stanco e ho sonno, e non ho voglia di raccogliere, né rami né altro, e se usassimo la bacchetta, almeno per radunarli?” disse Ron

“Sei pazzo!! Pensi che non se ne accorgerà? Ron è Piton!!” disse la riccia

“E se prendiamo dei rametti e poi li ingrandiamo? In fondo non ha detto quanto grandi dovevano essere, e li avremmo trasportati senza la magia!” disse il moro

“Voi siete fuori di testa, io non voglio restare qui tutto il giorno. Facciamo come dice, e se sarà soddisfatto forse avremo il resto della giornata per noi” disse la riccia

Poi da dietro le loro spalle si sentì una voce “Si Potter, ascolta la so-tutto-io”

I tre rimasero impietriti, poi Ron che era di spalle disse “E’ qui dietro vero? Vi prego, ditemi che è uno scherzo” Poi si voltarono lentamente e videro Piton con le braccia incrociate al petto e un ghigno mortale.

“Noi- noi stavamo solo scherzando, professore” disse Hermione balbettando

“Certo ne sono sicuro. Muovetevi!!!” urlò.

Tre lunghe e faticose ore più tardi, il contenitore era pieno. Piton si avvicinò ai tre sfortunati, e li vide tremare, così lanciò un incantesimo riscaldante e disse “Perché non avete usato l’incantesimo riscaldante!! Non vorrei mai, che i miei preziosi assistenti, prendano freddo e si ammalino” disse sarcasticamente, poi con un solo gesto della bacchetta, fece sparire il contenitore e tutti i rami, poi aggiunse “Granger, puoi andare” la strega ringraziò e si allontanò di qualche passo, mentre i due ragazzi stavano per seguirla il pozionista disse “Voi due vi chiamate Granger?”

I due ragazzi si bloccarono e Harry disse “No signore”

“Infatti!! Visto che non solo vi siete lamentati, ma avete anche pensato di imbrogliare, cosa del tutto riprovevole, per un Grifondoro, ora riempirete un contenitore simile con delle pietre”

Hermione allora si voltò per tornare indietro, e Piton disse “Granger, torna al castello, subito!”, la ragazza salutò con la mano i suoi amici e si allontanò, molto dispiaciuta per loro.

I Ron ed Harry, quasi caddero a terra al solo pensiero, di quante pietre ci sarebbero volute, per riempire di nuovo il contenitore. “Ma professore, per favore è sabato. Ci abbiamo messo tre ore con i rami, che sono più grossi e con l’aiuto di Hermione!! “disse il moro con tono lamentoso.

“Allora dovevate pensarci prima! Vi consiglio di iniziare, se volete tornare al castello entro stasera” e si allontanò lasciando i due Grifondoro sconvolti.

“Io-io credo, che sto per mettermi in ginocchio per supplicarlo di smettere, pensi che potrebbe funzionare?” disse il rosso

“Ron, per impietosirsi dovrebbe avere un cuore. Sai penso che avevi ragione, forse è un vampiro e quindi il suo non batte” disse il moro

Piton sentì i commenti dei ragazzi, e sorrise sotto i baffi pensando alle loro facce. Dopo circa due ore, si avvicinò ai due adolescenti, sembravano esausti, sconfortati, ed erano tutti sporchi. Il contenitore era a neanche un terzo della sua capienza.  “Potter Weasley, potete fare una pausa, seguitemi” disse freddamente.

Erano talmente stanchi, che non si erano neanche preoccupati di chiedere dove andavano, poi videro un tavolino apparecchiato, c’era della minestra fumante, dei panini con il roastbeef, del succo di zucca, delle bevande calde, e un’invitante torta alla crema. Si diedero una ripulita lanciando un Tergeo, e poi presero posto. Il cibo era ottimo e caldo, e poi dopo tutto quel lavoro erano affamati come lupi. Il pasto era stato tranquillo, una volta terminato il dolce, Piton li lasciò seduti a sorseggiare una tazza di cioccolato, e fece una passeggiata in riva al lago. ((Uhmmmmm, non ce la faranno a terminare il lavoro e il tempo sembra peggiorare, li riporterò all’interno, non vorrei che si ammalassero sul serio)), una volta tornato disse “Forza è ora di tornare al lavoro” i due Grifondoro si alzarono abbattuti da quelle parole, e mentre si avvicinavano al cassone, Piton disse “Per oggi è sufficiente così, comincia a fare troppo freddo, troverò qualcosa da farvi fare nel mio ufficio, forse potreste spostare i barattoli degli ingredienti, credo sia il vostro lavoretto preferito”. I due ragazzi lo guardarono in cagnesco, ma non dissero una parola, e una volta nell’ufficio con la santa pazienza ordinarono nuovamente i “dannati” barattoli, anche se l’unica cosa che volevano veramente fare con loro era gettarli a terra e sentire il rumore di vetri infranti, o meglio ancora lanciarli addosso al pozionosta. Quello fu solo il primo giorno, di quella che il trio d’oro definì negli anni a venire “le due settimane infernali”. Piton li aveva prelevati a qualsiasi ora, di mattina, di pomeriggio e di sera, ogni singolo giorno. Aveva costretto il trio, a fare cose sempre più assurde, avevano riempito, nuovamente cassoni con rami, scavato buche che poi avevano ricoperto poco dopo averle scavate, avevano ordinato gli ingredienti almeno due volte al giorno, avevano contato stupidi pezzi di pergamena bianca, la cosa più stravagante era stata numerare le pietre dei pavimenti dei sotterranei. Man mano che i giorni passavano, erano sempre più stanchi, più depressi, avevano passato tutte le varie fasi del dolore:

1) shock sull’assurdità delle richieste e sulla loro inutilità.
2) rifiuto razionale di svolgere compiti simili
3) senso di colpa, per aver peggiorato le cose lamentandosi e quindi portando sulle loro teste un destino peggiore ogni singola volta
4) paura che quella follia non sarebbe mai finita e che Piton li avrebbe torturati per mesi, fino a farli impazzire del tutto
5) rabbia per non potersi ribellare e per la frustrazione
6) depressione causata dalla stanchezza e dall’impossibilità di sfuggire al loro destino
7) accettazione questa era stata l’ultima fase. Ormai non si ponevano più domande di alcun genere, quando il pozionista gli dava un ordine per quanto assurdo e insensato, lo svolgevano in silenzio, senza lamentarsi, senza commentare o sbuffare.

Era sabato finalmente negli ultimi 3 giorni, tutto era come doveva essere, lui ordinava e il trio d’oro obbediva, senza opporre resistenza alcuna. ((Bene ci sono volute due settimane invece di una sola, ma ormai ci siamo, dopo informerò il preside sugli sviluppi, e che sto per dare via alla seconda fase, così potrà contattare nuovamente, il lupo e la ragazzina)) disse disgustato all’idea di rivedere Lupin e Tonks, ma gli serviva tutto l’aiuto che poteva avere. I tre Grifonfdoro erano nel suo laboratorio che contavano inutilmente un barile pieno di sassolini, che avevano raccolto loro stessi tre giorni prima, quando Piton si avvicinò e disse “Venite di la, devo parlarvi”

I Ragazzi si alzarono, e presero posto sulle sedie di fronte al pozionista. “Bene, ora che avete imparato ad obbedire, possiamo passare alla fase successiva.”

Gli adolescenti lo fissarono sorpresi, poi Harry chiese “Scusi professore, ma cosa intende?”

“Ora ve lo spiego. Immagino che in queste lunghe settimane, oltre a lamentarvi vi sarete sicuramente chiesti perché vi ho fatto svolgere tutti questi compiti futili, la risposta è semplice, perché volevo che imparaste ad obbedire, senza discutere o pensare”

“Ma perché?” disse la riccia

“Come sapete il signore Oscuro si sta muovendo, e presto che lo volgiamo o no, ci sarà una guerra. Potter purtroppo, non potrà restare fuori dal conflitto. So per certo che anche voi due siete a conoscenza delle due profezie, quindi sapete anche che ho il compito di proteggere e guidare il vostro eroe” l’ultima frase fu estremamente sarcastica

Ron ed Harmione annuirono, poi la ragazza chiese” Signore, ma cosa c’entra?”

“Granger, ci sto arrivando, non interrompere!! Sapete anche cosa è successo due mesi fa ad Hogsmeade, non permetterò che una cosa simile si ripeta, mai più. E immagino che voi due, come leali e inseparabili amici, non lascereste mai Potter da solo o sbaglio?” disse seriamente il pozionista

“No certo che no, dove va Harry, andiamo anche noi!!” rispose Ron con fermezza

Piton alzò gli occhi al cielo “Ovviamente. Bene quindi, non solo preparerò Potter, ma anche voi due, e se le cose saranno soddisfacenti, potranno aggiungersi, coloro che facevano parte dell’Esercito di Silente e chiunque voglia imparare a combattere” disse molto seriamente l’uomo.

“Ehhhhhh, ma dice davvero?” disse Harry

“Potter ti sembrò uno che scherza su certi argomenti!!!” disse ringhiando

“No Signore, ma perché non ce lo ha detto? Non era necessario farci fare tutte quelle cose !!” disse il moro incrociando le braccia

“Potter, quando mai, hai fatto quello che ti veniva detto. Ora hai imparato a tue spese. Bene da domani, inizieremo ad allenarci in difesa contro le arti Oscure, faremo delle lezioni di tattica e molto altro”

“Wowwww, che bello!!” disse la riccia tutta eccitata.

“Prima voglio essere chiaro su una cosa, se vedo che durante le esercitazioni, fate delle stupidaggini o non fate come vi dico, tornerete a scavare buche o contare sassi. Mi avete capito bene!!”

“Si signore” risposero in coro i Grifondoro, con il morale più alto che avessero avuto nell’ultimo mese.

“Ehmmmm professore, posso chiedere una cosa?” il pozionista annuì “Non pensa che sia pericoloso per gli studenti?” disse il moro

“Potter, Hogwarts e gli studenti sono una delle mire principali del Signore Oscuro, non appena il ministero sarà caduto del tutto, l’intero mondo magico sarà nel caos totale e nessuno sarà più al sicuro. Come successe durante la prima guerra tutti quelli che volevano opporsi a lui, si ribellarono. Io voglio che i miei studenti siano in grado di potersi difendere se necessario. Silente, l’Ordine e i genitori sono d’accordo”

“Grande” disse il rosso

Piton alzò gli occhi al cielo ((Idioti Grifondoro)) poi disse “Frequenterete le lezioni normalmente e poi tre giorni la settimana, verrete alle 18 qui. Domani arriveranno Il lupo mannaro e la sua amichetta per darmi una mano. Ma ricordate che siete sotto la mia, supervisione, loro non avranno voce in capitolo su come gestire le cose, quindi non illudetevi”

“Si signore” rispose il trio in coro ancora più eccitati.

“Bene ora andate a riposare. Domani siete liberi. Puntuali lunedì alle 18”

Ciao a tutti, oggi è un giorno speciale per me, è il mio compleanno...... ho fatto di tutto per fare io un regalo a voi proprio come fanno gli Hobbit (e pubblicare il capitolo stasera, nonostante il maltempo mi stia mettendo a dura prova). Sarebbe davvero carino che in una giornata simile, anche chi non è solito lasciare commenti o recensioni facesse un piccolo sforzo (per quanto riguarda gli altri me lo aspetto sicuro)..... Ormai come avrete capito siamo quasi giunti alla fine della nostra avventura. E mi piacerebbe davvero sapere da chi ha avuto la costanza di leggersi la bellezza di 43 capitoli (in tutto), mi dicesse cosa ne pensa.
Ciao a tutti Lady V :) :) :)

   
 
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