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Autore: SonounaCattivaStella    07/11/2014    6 recensioni
[RanMasa][Fic ispirata al videogioco di Ib][In revisione] Speciale Halloween! Scusate il mega ritardo nel pubblicarla ma non ho avuto internet e.e
Dal testo:
Mi avvicino all'ingresso e utilizzo lo spioncino per vedere chi è stato a suonare. Non vedo nessuno e decido di aprire appena la porta, curioso. Mi si parano davanti due ragazzini vestiti in modo veramente terrificante, roba da far accapponare la pelle.
«Dolcetto o scherzetto?» Chiedono in coro. Anche la voce fa venire i brividi lungo la schiena, sembrano dei veri demoni.
«Non ho niente da darvi, andate a rompere da un'altra parte.» Dico con tono secco chiudendo loro la porta in faccia.
Genere: Fantasy, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jeanne D'Arc, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ci ritroviamo all’interno di una grande stanza con muri alti e spessi ai quali sono appesi tanti quadri. Sembra di essere in una galleria d’arte, non al museo. Li osserviamo distrattamente seguendo il percorso formato dalle pareti, stranamente non appaiono scritte o strani esseri. Mentre camminiamo la mia attenzione viene catturata da un quadro raffigurante una fanciulla vestita di blu, il cartello sotto di essa riporta il titolo dell’opera “La Lady in blu”. Ha attirato il mio sguardo perché è l’unico quadro in questa stanza sul quale è dipinto qualcosa di sensato. Ranmaru, che non si è accorto che mi sono fermato, è andato avanti finché anche lui non si è bloccato ad osservare meglio un quadro.
«Masaki, vieni a vedere.» Mi chiama senza spostare lo sguardo dal dipinto.
Lo raggiungo e noto che sta osservando un quadro raffigurante un’altra fanciulla “La Lady in rosso
«Lì ce n’è un altro, solo che la ragazza è vestita di blu.» Dico indicando il muro al quale sta appeso il quadro. Solo che c’è un piccolo particolare: il dipinto non sta più appeso al muro ma è a terra e da esso esce per metà la ragazza che avanza verso di noi trascinandosi con le braccia. Afferro prontamente il rosa giusto un attimo prima che il quadro della Lady in rosso gli piombasse addosso e cominciamo a correre. Oggi ho fatto più corsa di quella che faccio normalmente agli allenamenti e c’è da sottolineare che io odio correre.
Seguiamo il percorso che formano le pareti seguiti da quei due cosi mostruosi, da lontano intravedo una porta, non mi importa cosa possa esserci dietro, noi dobbiamo uscire da qui! Accelero seguito a ruota da Ranmaru quando ad un tratto lo sento urlare. Mi giro spaventato per capire cos’è successo e vedo che una delle Lady, stavolta in giallo, l’ha afferrato per il mantello e lo trascina con se. Non ci siamo accorti che c’era un altro quadro con una di quelle ragazze demoniache. Con uno scatto lo afferro per un braccio tirandolo a me ma quell’essere ha una forza disumana e con uno strattone mi fa perdere la presa dal rosa. Mi fiondo nuovamente su di lui stavolta prendendolo per i fianchi, lui si aggrappa alla mia schiena in una sorta di abbraccio mentre io cerco di strappare la stoffa del suo mantello. Ci riesco e con un ultimo scatto lo trascino dall’altra parte della porta. Per lo sforzo mi cedono le gambe e cado rovinosamente sopra di lui finendo con la faccia a pochi centimetri dalla sua.
«S-scusa, non mi sento più le gambe.» Dico imbarazzato cercando di alzarmi ma senza risultato.
Lui non dice niente, si limita a sorridermi dolcemente e ad abbracciarmi facendo aderire ancora di più il mio corpo al suo. Avvampo nel sentire ogni muscolo del suo corpo a contatto col mio e volto il capo non riuscendo a tener testa al suo sguardo. Lo sento sporgersi appena e percepisco le sue labbra poggiate sul mio collo, una scarica di piacere mi invade il corpo e chiudo gli occhi spostando spontaneamente la testa di lato per dargli un miglior accesso al mio collo. Vorrei che quest’attimo non finisse mai ma lo sento staccarsi e apro nuovamente gli occhi puntando le mie iridi ambrate confuse nelle sue color del cielo.
«Grazie…» Dice continuando a scrutarmi col suo sguardo penetrante.
Non riesco a resistere oltre e mi fiondo sulle sue labbra baciandolo. Ho davvero avuto paura di perderlo.
Non mi scansa per come avevo immaginato, anzi, approfondisce ancora di più il bacio insinuando la lingua nella mia bocca. Ci stacchiamo per mancanza di ossigeno e gli mordo leggero il labbro inferiore per poi passare a baciare e mordergli il collo.
«Non ero io il vampiro?» Chiede in un sospiro.
Affondo un po’ di più i denti all’altezza delle clavicola e lo sento gemere piano. Questo basta a mandarmi in pappa il cervello facendomi dire addio ai miei poveri neuroni. Se non fossimo intrappolati in questo dannato posto sarei andato oltre a questi semplici baci. A proposito, ma dove siamo finiti? Mi stacco appena da lui ed osservo il posto in cui siamo finiti, è un semplice corridoio con le pareti spoglie.
Decido di alzarmi e aiuto anche lui a rimettersi in piedi, mi sento molto imbarazzato dopo quello che è successo.
«Un corridoio? Chissà dove porta.» Dice ad alta voce prendendomi per mano incamminandosi.
Lo percorriamo tutto finché non svolta a destra e al centro notiamo che c’è qualcuno accovacciato. Ci avviciniamo cauti, pronti a scappare nel caso in cui quella figura ci attacchi, e quando arriviamo a pochi centimetri da lei notiamo che si tratta di una ragazza dai lunghi capelli color del grano. Non sembra averci sentiti e ci guardiamo dubbiosi. Che facciamo?
«Ehi, tutto ok? Possiamo aiutarti?» Chiede Ranmaru rivolto a quella misteriosa ragazza.
Lo guardo in cagnesco, è mai possibile che non ci pensi su un attimo prima di aprir bocca?! Cinque minuti fa stava per essere ucciso da delle “Lady” demoniache e ora che fa? Rivolge la parola ad una ragazza sconosciuta e misteriosa. È proprio un caso perso.
La ragazza si gira e ci fissa curiosa con i suoi grandi occhi verdi attraverso le lenti dei suoi occhiali, dal suo sguardo si capisce che non si aspettava di incontrare gente.
«Come ti chiami?» Continua a chiedere Ranmaru con un tono di voce dolce e gentile. Lo fulmino con lo sguardo continuando ad osservare diffidente la fanciulla. Non mi dice nulla di buono.
«Jeanne. Voi chi siete invece? E che ci fate qui?» Chiede di rimando la bionda alzandosi. Sembra che abbia la nostra età.
«Io sono Ranmaru, lui invece è Masaki. Siamo arrivati qui attraverso un quadro esposto al museo. Sapresti dirci come fare ad uscire da questo posto?» Il rosa fa le dovute presentazioni usando quel suo tono smielato. Mi urta il sistema nervoso.
Jeanne ci guarda ed uno strano bagliore le attraversa le iridi verdi.
«Certamente. Se volete vi faccio da guida, ormai conosco bene questo posto.» Risponde sorridendoci allegra facendoci strada. Quel “ormai conosco bene questo posto” non mi convince per niente, meglio non fidarsi troppo di questa qua.








Angolino piccino picciò autrice:
Salve gente! Finalmente Fanny ha di nuovo internet fisso! *^* *Spara fuochi d’artificio ballando su di un piede.*
Tornando a noi, ho deciso di inserire delle immagini in alcuni capitoli. Quindi se vi va andate a dare un’occhiata, non ve ne pentirete :3
Ora, so cosa state pensando leggendo e guardando questa immagine. Penserete “Oh, ma quanto sono belle queste Lady!”, ecco, io ora vi ammazzo tutti con quest’altra immagine perché no, non sono realmente così ciccipucci, ma così :3





   
 
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