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Autore: Alice_MadHatter    23/10/2008    0 recensioni
- Bene! - esclamò Silente - allora ricorderete che la magia è nata proprio in Italia, nel periodo dell'impero romano. - E a quelle parole la classe riannuì. Il preside parve soddisfatto. - Abbiamo deciso di mandarvi in Italia! Farete un viaggio di studio a partire dalla bellissima capitale Roma."
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Serpeverde
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

I due Grifoni si guardarono negli occhi,cercando di auto-incoraggiarsi. Non ebbero molto successo,ma uscirono lo stesso dall'Hotel.
-E ora come cazzo facciamo?-domandò il rossino a Potter.
Beh,sbagliava a chiedere aiuto a lui...Potter era sempre quello che finiva nei guai,non quello che li risolveva.
Harry si voltò verso l'amico e lo fissò con uno sguardo E-che-cazzo-ne-so-io?,poi gli rispose-Beh...io direi di chiedere informazioni.
-Wow che genio che sei!-lo rimbeccò Weasley.
-Senti,tu sta zitto che è per colpa tua se ci siamo persi i compagni!- ribatté iroso il moro-Avevi promesso di svegliarmi!
-Avevo sonno-sibilò l'altro-Piuttosto chiediamo a quello li!-disse indicando un ignaro passante.
Si avvicinarono furtivi e poi Potter gli parlò,in inglese ovviamente.
-Mi scusi...dovremmo andare al Foro Romano...come ci arriviamo?
L'altro farfugliò la risposta in un inglese che lasciava decisamente a desiderare e gli indicò una viuzza.
I due lo ringraziarono e si misero a correre.
-Speriamo di non perderci!-ansimò Ron.
-Non ti preoccupare,ho capito benissimo che strada dobbiamo percorrere!-rispose Harry.
Peccato che si sbagliasse.

Hermione Jane Granger osservò estasiata le rovine del Foro Romano.
Quella gita era adatta a lei...avrebbero visitato tutta l'Italia,la patria della Cultura Occidentale e culla dell'Impero Romano, con più del 70% di patrimonio artistico dell'intero globo. Come poteva resistere?
A lei era sempre piaciuta la storia,a parte che Ruf era davvero palloso,ma si resisteva pensando a tutta la Cultura Antica e Magica. Che poi fosse l'unica che non staccasse il cervello e dormisse pacificamente nelle ore di Storia...beh quella era una sottigliezza banale ed effimera.
Hermione sorrise alla vista dell'antico splendore di quel Foro,rimase incantata dalle colonne e dagli archi e si avvicinò al Tempio dei Castori,il nome gliel'aveva detto la guida.
Del Tempio erano rimaste solo tre colonne di laterizio ricoperte di marmo,dove poggiavano spiccavano i mattoni di argilla,il marmo doveva essere stato rubato. Sulle colonne era rimasto un pezzo di architrave.
La Grifoncina si sentì uno sguardo puntato addosso e si voltò per ritrovarsi il Re delle Serpi che si sollazzava con dei biscotti appena comprati,rigorosamente al cioccolato.
Era più bello che mai,dovette constatare a malincuore Hermione,con dei vestiti prestati da Blaise finché non se ne fosse comprati su quel fisico perfetto,gli occhi argentati che la fissavano beffardi,i capelli biondi che incorniciavano il bel viso.
Poteva essere stato un bel bambino,ma ora che era cresciuto di sicuro una ragazza non avrebbe voluto giocare con lui a carte,bensì in mille altri modi.
Hermione,acida per tutto il trambusto di quella mattina,lo apostrofò da brava Grifondoro -Malferret,che ci fai qui tutto solo?I tuoi scagnozzi sono a passeggio?Non hai paura a camminare da solo?
-Molto divertente,Mezzosangue,si mi sto sbellicando dalle risate-sibilò piano,smettendo per un secondo di mangiare biscotti-Piuttosto,dimmi,e i tuo cari amici?San Potter e Lenticchia che fine hanno fatto?Troppo stufi della tua compagnia,Mezzosangue?-le chiese ghignando.
Hermione lo fissò truce, poi si girò dandogli le spalle e gli rispose-Non sono affari tuoi,Malfoy. Vattene dai tuoi leccapiedi e fatti lustrare le scarpe per bene,mi sembrano leggermente malconce.
-Come sei gentile, Mezzosangue,non ti sarai mica innamorata di me?-domandò con aria falsamente cortese,sulla faccia aveva stampato un ghigno beffardo.
-Si certo, Malferret, e il cielo è verde con le nuvole a pois! Ma fammi il piacere.- sbottò lei irosa,di certo la bella giornata era stata rovinata, non del tutto, ma in parte si. Però non poteva dargliela vinta, non avrebbe mai mostrato che al solo vederlo diventava acida e di malumore,non si sarebbe mostrata facilmente influenzabile. Se c'era una somiglianza fra quei due,fra la Grifoncina e quella Serpe,era che nessuno dei due voleva Perdere. Mai.
-Invece mi sembra insolito questo tuo interesse per me...che c'è,Pansy ti ha dato buca e cerchi un rimpiazzo?Beh ti rispondo con facilità:No grazie.
-Non parlare così...prima dovresti testare il campione,poi dire che non ti piace...non che ti voglia,per carità,Mezzosangue fai quasi pena.
-Si e tu fai schifo,Malferret. Forse non hai capito...ti faccio lo spelling? S-C-H-I...
-Okay,basta.- disse Draco Lucius Malfoy interrompendola-Me ne vado,in effetti che cazzo ci faccio qui?-si domandò.
E detto questo lasciò cadere il suo pacco di biscotti vuoti e se ne andò,camminando altezzosamente.
-Ehi!Raccogli questa carta!-gli urlò contro la Grifoncina.
Lui si girò verso di lei e le mandò un sorrisetto,poi le rispose-Pensaci tu Mezzosangue,ha toccato terra non vorrai far sporcare le mie preziose manine...
E lei alludendo il doppio senso lo guardò truce,ma non poteva lasciare quella cartaccia così la raccolse. Lui si allontanò ghignando e tornò dai suoi "amici".
Oggi era un po' strano,si disse Hermione,che davvero Pansy gli avesse dato buca?
Comunque con l'ultima frase si era decisamente ripreso,pensò la Grifoncina,brutto schifoso di un Malferret.
Si riunì al gruppo del Grifondoro e appena vide un cestino buttò l'involucro dei biscotti al cioccolato che tanto piacevano al Re delle Serpi.

-Emh...Harry?
-Si,Ron?Che c'è?-chiese il moro al rosso.
-Beh ecco...mi sa che ci siamo persi.- mugugnò Weasley.
I due Grifoni erano in una via abbastanza grande,con dei negozietti ai lati,e quasi deserta. Del Foro neanche l'ombra.
-Senti io ho fame...-si lamentò Harry- Intanto che ci siamo perché non facciamo colazione?-e indicò un bar all'angolo.
-Ok...-rispose Ronald,lo stomaco che gli brontolava come un'intera orchestra di percussioni.
Si intrufolarono nel bar e si sedettero al bancone.
Harry e Ron indicarono due cornetti e pagarono il conto.
-Mm...buono-disse il rossino assaporando la sua colazione,lo stomaco finalmente silenzioso e appagato.
Intanto Harry chiese informazioni al barista.
-Per il Foro?-rispose lui-Avete sbagliato totalmente strada.
-E io che mi fidavo di te-sibilò cupo il rossino al moro.
-Dovete tornare indietro...
Questa volta fu Ron a stare attento e a fine spiegazione ringraziò il barista e fece lui da guida.
Usciti dal bar,Weasley si guardò intorno e,seguito da Potter,ritornò sui suoi passi.
-Speriamo bene...-mugugnò Harry.
-Speriamo almeno di riuscire a tornare all'Hotel,imbecille-gli sibilò Ron.
-Ehi!Gentile,eh?Chiunque poteva perdersi!-gli ribatté Potter.
-Si,si...scusa Harry.
Detto questo rimasero per tutto il tragitto in silenzio,o almeno per un poco,finché non si accorsero,di nuovo,che avevano decisamente sbagliato strada.
Non era proprio giornata.

-Bene,ragazzi!-disse ad alta voce la McGranitt- Dopo questa visita al Foro avete due orette libere,soprattutto perché il signor Malfoy ha perso i suoi vestiti e non può certo andare nudo per la città. Ci rincontriamo qui fra due ore esatte,chiaro?
-Si,Professoressa McGranitt- rispose un coro di alunni.
E così i ragazzi si divisero e iniziarono a visitare la città.
Lavanda e Calì,ovviamente,si indirizzarono verso i negozi di vestiti alla moda e suo malgrado Hermione le seguì,almeno finché non trovò pane per i suoi denti:in una via secondaria si ergeva una casa adibita a Libreria,con i vetri opachi che lasciavano intravedere scaffali pieni di libri pronti per essere comprati e letti,e la Grifoncina ci entrò senza fiatare.
Rimase con gli occhi dorati che brillavano,la bocca leggermente aperta,il corpo immobile. Era perfetta:c'erano tanti scaffali tutti pieni fino a scoppiare,arrivavano fino al tetto e si poteva salire con delle scale di legno,il sole filtrava da piccole finestrelle sulle pareti. I libri occupavano tutto lo spazio e pur non essendo molto grande,la Libreria aveva un che di tacito fascino ammaliatore,con un pizzico di magia nell'aria.
Hermione chiuse la porta,il campanello tintinnò ma non ci fece caso,e lentamente si avvicinò al primo scaffale.
-Buongiorno,signorina. Cerca un libro in particolare?
Lei si voltò,aveva capito la metà delle parole,e si ritrovò davanti un bel giovane,al massimo venticinquenne,dai capelli castani che arrivavano alle spalle,gli occhi azzurri e profondi,le spalle possenti. Era ben piazzato,alto un metro e ottanta circa,constatò la Grifoncina.
Lei rispose incerta in italiano- No...sono entrata...attracted dai libri.- arrossì un po' e si scusò- Scusa...non sono molto brava.
-Non pensavo fossi straniera- ribatté lui in un inglese fluido.- Non preoccuparti,gira quanto vuoi,leggi pure.
-Grazie.- sussurrò Hermione.
Lui le sorrise con le labbra carnose,perfette da baciare, e lei ricambiò.
Si sistemò una ciocca ribelle dietro l'orecchio e incominciò a girare la Libreria,cercando fra i libri antichi,sotto lo sguardo curioso ed interessato dell'attraente e giovane libraio.




~ oOo ~


Premetto, il ritardo è tuuutta colpa di Gaietta (L)
Doveva aggiornare lei ma è una donna pigra e incostante e se n'è dimenticata – credo, conoscendola è probabile, quanto meno. E dico tutto ciò con tanto AMMore.
In ogni caso siamo qui e prometto che il prossimo aggiornamento sarà più rapido. M'impegno perché lo sia, ecco.
EgabryT: Draco riscuote successo, eh? XD Ma infondo è comprensibile. u_ù
Vale Lovegood: Una gita non è stancante solo per gli studenti, questo è poco ma sicuro – e secondo me Piton l'ha fatto apposta di non notare la loro assenza –.

Ja ne.
- Livia – & Gaia, spiritualmente.
  
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