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Autore: Niky_94    07/11/2014    3 recensioni
Proprio quando Lupin credeva che la sua famiglia fosse al sicuro, Fenrir Greyback, trasformato in un Lupo Mannaro, ha fatto la sua mossa, attaccando Teddy e Nicoletta mentre giocavano nel giardino di casa...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Nicoletta aprì gli occhi, con un gemito di dolore. Si rese conto di essere in camera sua, sul suo letto. Non ricordava cosa fosse accaduto. La prima cosa che vide, una volta in grado di mettere a fuoco ciò che la circondava, fu il viso preoccupato di Lupin, sopra di lei.
<< P-papà? >> domandò, confusa << Che… che cos’è successo? >>
<< Io… Credevo che Greyback stesse cercando di entrare in casa… Io… mi dispiace, Niky, io… non volevo… >> disse lui, mortificato.
<< M-mi hai lanciato uno Schiantesimo… >> ricordò improvvisamente lei.
Lupin abbassò lo sguardo << Mi dispiace… mi dispiace davvero, io… ti ho vista cercare di entrare di nascosto e… >> Fece una pausa, e sbatté le palpebre, accigliato. << Un momento… Perché stavi cercando di entrare in casa di nascosto? >>
Nicoletta si tirò indietro, spaventata, e non rispose.
<< Che cosa ci facevi in giardino? >> Le domandò lui, arrabbiato << Sai bene che Greyback potrebbe essere ancora nei paraggi, e che anche io divento un pericolo nelle notti di luna piena! Come ti è saltato in mente di uscire? >>
<< Papà, io… >>
<< Ti avevo detto di restare in casa! Perché non hai obbedito? >> insistette lui, fuori di sé.
<< PERCHE’ TEMEVO CHE MI SAREI TRASFORMATA, ECCO PERCHE’! >> urlò la ragazza, alzandosi in piedi.
Lupin fece un passo indietro. << C-che cosa? >>
Nicoletta serrò i pugni << I-io… In ospedale, quando ho detto che Greyback mi aveva graffiata… ho mentito >> rispose, con voce tremante.
<< Cosa… cosa significa che hai mentito? >> Lupin non riusciva a credere alle proprie orecchie.
<< I-io… non ero certa che fosse un graffio… È successo tutto così in fretta che -… >>
Lui la guardava con gli occhi spalancati, e la bocca aperta << Ma… allora perché non mi hai detto…? >>
<< Perché, >> disse la ragazza, sedendosi di nuovo sul letto << sapevo che ti saresti sentito in colpa… Che non ti saresti dato pace se… se si fosse trattato davvero di un morso… >>
Lupin mosse qualche passo tremante, e si sedette accanto a lei. La studiò per qualche istante, poi parlò: << Sei uscita di nascosto per non rischiare di trasformarti vicino alla casa… >>
La ragazza annuì, con aria mesta << Non… non potevo dirvi la verità… Non volevo che vi preoccupaste ancora di più… H-ho passato tutta la notte nel bosco… >> mormorò << Non sapevo se mi sarei trasformata, cosa mi sarebbe successo… E… avevo paura di imbattermi di nuovo in Greyback… Ma… non potevo restare in casa, se mi fossi trasformata avrei rischiato di fare del male a Dora, e a Teddy, e… non me lo sarei mai perdonato se… se fosse successo qualcosa… >>
<< C-che cos’è successo, alla fine? >> domandò Lupin, più agitato che mai << Ti sei… trasformata? >>
Nicoletta scosse la testa << No… Era davvero solo un graffio… >>
Il mago tirò un gran sospiro di sollievo, mettendosi una mano sulla fronte. Poi si voltò nuovamente verso di lei. << Avresti dovuto dirmi subito la verità! >> la rimproverò << Avrei potuto aiutarti… Ti sarei rimasto vicino… >>
La ragazza annuì << L-lo so… Ma non volevo che… che tu fossi costretto a subire questa tortura con me… >>
Lupin la guardò con un’espressione interrogativa, e la ragazza continuò: << Non… non sapevo se mi sarei trasformata o meno… Non… non sapevo cosa sarebbe successo… >> spiegò, e gli occhi le si riempirono di lacrime. Si abbracciò le ginocchia, e vi nascose contro il viso << Ho… ho avuto tanta paura… >>
Il mago si avvicinò e la strinse a sé. Capiva perfettamente come si sentiva sua figlia: lui stesso doveva combattere con quella paura, ad ogni plenilunio. La paura di fare del male a degli innocenti. La consapevolezza di non riuscire a controllare i propri istinti, di diventare un mostro.
Nicoletta si strinse forte a lui, nascondendo il viso contro il suo petto, stringendo forte con le dita la stoffa della sua camicia. << M-mi dispiace, papà… >> singhiozzò << Non avrei dovuto mentirti, ma… non sapevo cosa fare… >>
Lupin le accarezzò i capelli, cercando di calmarla. La vista del terrore negli occhi di sua figlia avevano fatto sparire ogni traccia di collera. Voleva solo farla stare di nuovo bene.
<< N-non volevo farti preoccupare, papà… M-mi dispiace tanto… Scusami… >>
<< Shhh, shhh… >> sussurrò lui dolcemente << È tutto a posto, piccola... È tutto a posto… >>
La giovane strega si abbandonò completamente tra le sue braccia, stremata da tutte quelle emozioni e dalla notte insonne. << M-mi d-dispiace tanto, papà… >> singhiozzò debolmente << T-ti prego, perdonami… >>
Lupin l’allontanò quanto bastava per guardarla in viso, e la baciò sulla fronte << Certo che ti perdono, tesoro… >> sussurrò.
Nicoletta si rilassò, ed il suo respiro si fece meno affannoso.
Il mago continuò a cullarla dolcemente fin quando non si fu calmata del tutto, poi la guardò negli occhi. << Va meglio? >> le domandò.
La ragazza annuì, e lui sorrise. << Molto bene… >>
Nicoletta non seppe resistere, e gli rivolse un timido sorriso, che si trasformò presto in un’espressione triste << Mi dispiace… >> si scusò, abbassando lo sguardo.
<< Ehi… >> disse Lupin, sollevandole il mento con dolcezza, in modo che lo guardasse in faccia << Va tutto bene, ora… Non pensarci più… >> Si avvicinò e strofinò scherzosamente il suo naso contro quello di lei, facendola scoppiare a ridere.
<< Ecco la mia Niky >> sorrise Lupin, felice di vedere di nuovo il sorriso sulle sue labbra. << Ora cerca di dormire un po’… hai avuto una notte davvero terribile >>
<< Ehm… papà? >> domandò lei timidamente << Resti… qui con me? >>
Lupin sorrise, ed annuì << Certo, piccola >>
La ragazza gli fece posto, felice, e quando lui si fu sdraiato sul letto, a pancia in su, si sdraiò al suo fianco, infilandosi sotto il suo braccio e posandogli la testa sul petto. Si rannicchiò contro di lui, lasciandosi cullare dal suo tepore, respirando il suo profumo così familiare. Per la prima volta da giorni si sentiva di nuovo al sicuro.
Sollevò lo sguardo su Lupin, che le rivolse un sorriso dolce. << Buonanotte, papà >>
<< Buonanotte, lupetto… >>
   
 
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