Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: Chichilina    24/10/2008    10 recensioni
...quando quella sera tra le braccia mie hai sentito il cuore volare...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Usagi/Bunny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

       CAP. 3 LEI PER LUI

-
Così mi spaventi Seya!
-  Perché? 
-  
Sembri proprio un damerino con tanto di cravatta e scarpe lucide. Non ti si addice. 
-  Hei, non mi sembra di non essermi mai vestito elegante.
-   Bhè, ti manca solo il cilindro e poi diventi la versione povera di Tuxedo Kamen…emm… scusa…

Le parole gli erano scappate letteralmente dalla bocca. Yaten arrossì di colpo. Come al solito  non aveva ancora finito di pensarle quelle parole che già  le aveva lasciate libere di arrivare alle poco predisposte orecchie del fratello. Aveva proprio ragione Minako a dire che aveva un’autostrada tra il cervello e la lingua. Sapeva quanto suo fratello soffrisse a causa della rivalità con quell’uomo. Doveva proprio imparare a stare zitto di tanto in tanto.


-  
Non sai di cosa stai parlando fratello!

Seya a sentirsi oggetto di quel paragone ebbe una specie di pugno nello stomaco, lasciò la casa sbattendo la porta e con passo accelerato.
 Tuxedo Kamen era Mamoru, il motivo della sua disperazione, il suo rivale. Come si poteva associarli! Erano completamente diversi.

Era colpa di quell’uomo se il suo cuore era dovuto diventare niente più che uno stretto cassetto in cui relegare il suo sogno, il sogno di un amore, il sogno di Usagi.

Quel nome era diventato un' ossessione.

Usagi, che era stata di Mamoru prima che sua;

Usagi, che aveva lasciato a Mamoru il suo cuore in pennio prima ancora di conoscerlo, regalando al destino le redini della sua vita;

Usagi, che non gli sarebbe mai appartenuta davvero;
Usagi, che … continuava a essere per lui il volto stesso dell’amore.

“Amore”, solo 5 lettere.
Seya sapeva bene come da soli i suoni di quella parola troppo spesso inflazionata, non valessero poi molto, come sentiva di non valere lui senza di lei; ma sapeva anche che insieme quelle lettere erano potenti e capaci di dar vita a mille prospettive, mille modi di guardare il mondo e vivere il tempo. Si, quelle lettere insieme erano potenti proprio come potente batteva il suo cuore  quando lei gli era accanto..

 
E ora, … lei stava andando via.
Via da lui ma anche da Mamoru e dalle sue amiche. Perché?

Perché non restava con il suo uomo dopo averlo aspettato per così tanto tempo?

Forse qualcosa era cambiato nel suo meraviglioso cuore, almeno quanto nel suo aspetto.

Dallo scontro finale con Chaos era diventato un regalo della fortuna  riuscire ad incontrarla.  Usagi sembrava sparire tra le mura della sua casa di periferia.
Rifiutava gli inviti suoi, e, a quanto gli raccontavano i suoi fratelli, anche delle sue amiche.
La scusa era sempre la stessa: era stanca.
All’inizio sembrò anche normale, tutti sapevano quanto l’aveva provata l’ultima terribile battaglia, ma, dopo 3 settimane di assenze, cominciò a sembrare quantomeno sospetta questa voglia di solitudine.

Usagi aveva addirittura rivoluzionato il suo look: un nuovo taglio di capelli, ora corti fino alle spalle con una leggera permanente, un nuovo abbigliamento, con toni più scuri dei soliti rosa e celeste preferiti fino a quel momento, e permanenti occhiali da sole che le nascondevano lo sguardo di cristallo.

Cosa era successo alla sua dolce e allegra testolina buffa? Perché si negava in questo modo a lui e alle sue amiche?
Infondo erano rimasti amici, anche se lei non l’amava, erano rimasti amici. Perché?

Doveva scoprirlo, doveva salutarla. Poteva essere un’occasione.
Aveva deciso di passare a casa sua prima dell’orario fissato.
Con un messaggio solo un giorno prima lei l’aveva invitato al parco per salutarlo prima della partenza.
Questo significava che non si era dimenticata di lui.

Doveva parlarle, si, doveva dirle di nuovo quanto l’amasse, doveva farle capire che poteva contare su di lui per qualunque cosa, doveva chiederle di non andare via o, almeno, di permettergli di andare con lei.
L’amava, si che l’amava. Come mai prima aveva amato nessuna. Era con lei che aveva scoperto questo sentimento così indescrivibile, quella gioia profonda di credere che c’era qualcuno nell’universo capace di prendere la sua anima in braccio e farla volare.
Usagi era il suo angelo, la sua felicità e, anche se lei non l’amava e forse non l’avrebbe mai amato come lui amava lei, sapeva di essere importante per il suo cuore.
Per questo non era andato via, per questo non era voluto tornare sul suo pianeta.
Poterla vedere, poterle stare accanto, anche solo come amico, era sempre meglio di starle lontana e non poter più godere della luce calda del suo sorriso. Lei per lui era la vita stessa.

Dopo tanto finalmente sono riuscita a postare il terzo capitolo. Povero Seya...soffre così tanto, l'ama cos' tanto!!! Voi che ne dite cari lettori?!?

Non sono particolarmente fiera di questa storia per come l'ho scritta fin'ora ma spero di migliorare con i prossimi cappy e riuscire a coinvolgervi con le idee che mi frullano nel cervello.

Vi voglio tanto bene, ma tanto tanto!!!

Chichilina

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Chichilina