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Autore: Akeryana    09/11/2014    4 recensioni
Conosciamo la storia di Leon e Violetta, ma quella di Jorge e Martina è sempre stata un mistero. Ma tutti i segreti saranno svelati.
[Dal prologo]
Leon e Violetta sono dal medico per via dei dolori al ventre della donna e a badare al piccolo Jorge c’è il nonno, Jorge.
< Nonno come vi siete conosciuti tu e la nonna? >
< Piccolo mio è una storia lunga >
< Abbiamo tutto il giorno >
Paring: Leonetta, Jortini e sorpresa
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tu eres mi sueno mas lindo'
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Il primo incontro

<<   La nonna non ti aveva riconosciuto? Eppure eri il principe  >>   chiese ingenuamente il bambino.
<<   Si, ero il principe ma solo i pochi abitanti che erano venuti al palazzo mi potevano riconoscere   >>    spiegò il nonno.
I due erano nella stanza con il letto, il piano forte e la chitarra. Erano seduti sul letto.
<<   Ah ora capisco   >>    disse il bambino   <<   Dai nonno continua, continua!   >>  
 
 
Le guardie si inchinarono a lui, mentre tenevano ancora legata la fanciulla, e il capo disse   <<    Oh mio principe perdonateci per non avervi riconosciuto prima, ma...    >> 
<<   Non voglio sentire le vostre scuse, voglio che lasciate quella ragazza!   >>   ordinò Jorge. Odiava essere così duro e severo ma il capo delle guardie lo faceva sempre arrabbiare. Pensava che solo perché non era ancora re lo poteva trattare come un bambino. Beh...lui non lo era più da un pezzo.
Le guardie si alzarono, la guarda che teneva la fanciulla la spinse per terra, aumentando l'ira del principe, e dopo si ritirarono al palazzo.
Jorge andò da lei, che appena si rirpese dalla caduta si alzò e fece un inchino fino ai piedi.
<<   Mio principe, cosa posso fare per voi?   >>   chiese lei.
<<   Alzarvi, darmi del tu, chiamarmi Jorge e dirmi il vostro nome, se non vi è di troppo disturbo   >>   disse gentilmente.
La ragazza si rimise dritta e guardò, per qualche secondo, il principe confusa.
<<    Io sono....    >>  
Ma venne interrotta dal suono delle campane che veniva dalla cattedrale, a Jorge non importava ma vide che la fanciulla era molto agitata.
<<   Cosa succede?  >>   chiese lui in ansia per la ragazza.
<<    Devo andare   >>    disse per poi correre verso una stradina molto mal combinata, ma Jorge le prese la mano fermandola.
<<    Aspetta, dimmi prima il tuo nome. Te ne prego   >>    la supplicò, ma il suono delle campane si fece più ripetitivo e la ragazza capì che stava per fare tardi.
<<    Mi dispiace, ma devo andare   >>    si liberò e continuò la sua corsa.
Mentre Jorge la guardava allontanarsi...cosa doveva fare di tanto importante? Ma a distrarlo dai suoi pensieri fu il calore di una mano sulla sua spalla. Girò la testa di scatto e vide suo fratello ridere di gusto.
<<   Jorge sei ancora un bambino per queste cose    >>    gli disse Felipe.
<<    Cosa ci fai qui?   >>   chiese lui seccato.
<<    Mi ha mandato Crumbs, non ti trovava e stava iniziando a preoccuparsi    >>   
<<    Quindi ci hai seguito?   >>   a quella domanda vide il fratello irrigidirsi.    <<   Non importa, andiamo   >>  
I due tornarono a palazzo e Jorge si rifugiò nella sua stanza, senza uscire neppure per la cena, ma uscì un secondo per andare a parlare con l'unica persona che per lui era stata come una figura materna....ma prima passò per la sala del trono dove sentì suo padre, il suo maestro e suo fratello maggiore parlare.
<<    Crumbs sei sicuro che Jorge non abbia qualche malattia grave?   >>    chiese il padre.
<<   No, non penso...o almeno non penso che sia una cosa grave   >>   ridacchiò.
<<    Di cosa parli?   >>   chiese Felipe.
<<    Penso solo che Jorge si sia innamorato   >>   spiegò il maestro e il padre si alzò dal trono per andare verso la porta, ma Jorge non se ne accorse, essendo che stava solo ascoltando.
<<   E dimmi sai come si chiama?    >>   chiese ancora il sovrano.
<<     Forse questo lo dovremmo chiedere a Jorge   >>   propose l'uomo anziano.
<<   Facciamolo subito allora    >>     aprì la porta e Jorge cadde sul pavimento.
<<    Salve padre   >>   disse il principe mentre Felipe lo guardava con un sopracciglio alzato e Crumbs gli sorrideva.
<<    Figliolo su alzati!   >>   il figlio obbedì e i due si diressero verso il trono    <    Figlio mio, dimmi, è vero che ti sei innamorato?   >>    chiese.
<<   Si, padre   >>   rispose imbarazzato il ragazzo e il padre ridacchiò.
<<   E come si chiama?   >>  
<<   Non lo so, non mi ha detto il suo nome perché poi è scappata   >>   
Erano davanti il trono, il padre fece girare il figlio per poi farlo sedere sul trono   <<    Adesso immagina...   >>   si mise al suo fianco, come Crumbs mentre Felipe si mise in un angolo ad osservare.   <<   ...Tutta la sala piena di gente che balla, ride e si diverte....   >>   Jorge li vide. Si. Tutto il regno, con popolari e nobili lì a chiacchierare normalmente   <<    ...Guarda chi c'è accanto a te...la tua amata....    >>    girò il viso e la vide, gli sorrideva dolcemente e lui ricambiò   <<   Oh...guarda chi sta arrivando? Un bambino che ti chiama in un modo strano....    >>   lo vide, stava correndo verso di lui e intanto lo chiamava ripetutamente "Papà" e Jorge sorrise.
Ma tutto terminò quando la porta venne sbattuta violentemente da Felipe, che se ne era andato.
Il fratello lo seguì, ma lo perse nel corridoio e allora decise di andare in cucina. Dove c'era la donna che gli aveva sempre voluto bene come un figlio...Olga.
Entrò in cucina e vide la sua cara cuoca impegnata, come sempre.
<<   Ciao Olga, cosa cucini di buono oggi?   >>   chiese Jorge sedendosi su uno sgabello che era vicino al bancone.
<<   La tua torta preferita: al cioccolato!   >>   rispose dolcemente, come sempre.
 
 
<<   Nonno, ma perché Olga si comporta bene con me e te mentre con il mio papà no?    >>   chiese, giustamente, il bambino.
<<   A dire il vero non lo so nemmeno io   >>    rispose il nonno.   <<   Comunque...dove ero rimasto? Ah si...Olga era sempre brava a dare consigli e pensavo potesse darne uno pure a me così...   >>
 
 
<<   Olga, cosa sai sull'amore?   >>    chiese il principe.
<<    Dipende di chi si tratta. Perché vedi, l'amore è diverso per tutti. C'è chi lo vede in un modo e chi in un altro   >>   spiegò Olga dando le spalle al principe.
<<   Si tratta di me, oggi ho conosciuto una ragazza e....   >>   disse con imbarazzo, ma non terminò la frase che Olga lo abbracciò stringendolo tanto forte a se da non dargli nemmeno molta aria e disse.
<<    Oh giorno gioioso!   >>  lo lasciò e dopo gli prese le guancie   <<   Il mio piccolo Jorge si è innamorato!   >>   
<<   Olga...mi fai male   >>  mugugnò essendo che non riusciva a parlare bene. La donna lo lasciò, si avvicinò lo sgabello, si sedette.
<<   Allora dimmi:  come si chiama? è carina? Da dove viene? Come vi siete incontrati?...   >> 
<<   Olga calmati, non so il suo nome perché non me l'ha potuto dire   >>   
<<   Ma è carina?   >>   
<<    No, lei è molto più che carina è....è....Perfetta!    >>  
<<   Oh...amore a prima vista?   >>   
<<   Si   >>  
<<     Allora domani torna al luogo dove l'hai incontrata e cercala.    >>    disse alzandosi per poi tornare al suo impasto.
<<   Ma se non vuole dirmi come si chiama?   >>   
<<   Beh...l'unico modo che hai per saperlo è scoprirlo   >>  
Jorge si alzò, le diede un bacio sulla guancia e mentre usciva le disse   <<    Grazie Olga, sei la migliore!   >>  
 
 
<<    Cosa hai fatto?   >>    chiese il bambino.
<<   Il giorno dopo sono tornato in piazza ma lei non c'era. Ci sono tornato altri due giorni ma lei ancora non si faceva viva   >>   raccontò il nonno.
<<   Allora tu cosa feci?   >>    chiese il piccolo Jorge.
<<   Nulla, ho continuato ad andarci fino a che un giorno...   >>  
 
 
Jorge tornò dal solito giro in piazza, con un espressione di tristezza, ormai stava iniziando a perdere le speranze. Andò in cucina, si sedette nel suo solito sgabello e appoggiò le braccia, incrociate, sul bancone, per poi appoggiarci sopra il mento.
<<   Anche oggi nulla?   >>   chiese Olga.
<<  No, nemmeno una traccia. Ma una persona non può scomparire così. Sto iniziando a preoccuparmi   >>  
<<   Vedrai che starà bene   >> 
Jorge stava per ribattere ma dal ripostiglio si sentì un rumore di padelle cadere.
<<   Ma che succede?   >>   chiese lui.
<<   Ho una nuova assistente   >>   rispose Olga euforica.   <<   Ma non è  molto brava  >>  
Dopo uscì la ragazza...ma stava sognando oppure...si diede un pizzicotto....no, non stava sognando! Era veramente lei!
<<   Perdonami Olga   >>   disse entrando con due padelle tra le mani e un tegamino sulla testa come se fosse un cappello.
<<   Oh non preoccuparti piccola, capita a tutti   >>   la tranquillizzò la cuoca aiutandola a mettersi a posto    <<   Lascia ora che ti presenti il...   >>   non terminò la frase che Jorge la fermò.
<<   No Olga, noi già ci conosciamo   >>    disse andando di fronte la ragazza mentre la guardava dolcemente e Olga capì, infatti se ne andò lasciandoli soli.
<<    Non pensavo di rivederti   >>   confessò Jorge.
<<    Io invece speravo di si   >>   ammise lei avvampando sulle guancie.
<<   Mi devi dire ancora come ti chiami   >>   le ricordò il principe.
<<   Ah giusto! Mi chiamo Martina Stoessel, ma per gli amici sono Tini   >>    allungò la mano e Jorge la strinse.
<<    Perché sei venuta a lavorare qui?  >>   chiese poi lui sciogliendo la stretta di mano.
<<   Per due motivi. Il primo è mio padre, che ha perso il lavoro e i soldi andranno a lui mentre io sono qui    >>   
<<   Il secondo?   >>  
<<   Sire sperate di essere voi il secondo motivo?   >>   chiese lei sorridendo.
<<    Se devo essere sincero si, lo spero   >>   lei avvampò   <<    Ma vi ho detto che mi dovete chiamare Jorge e darmi del tu   >>  
 
 
<<    Quindi l’hai ritrovata e le hai chiesto cosa le era successo?   >>    chiese il bambino.
<<   Si, mi ha detto che suo padre si era sentito male ed era dovuta stare a casa ad occuparsi di lui.     >>   rispose il  nonno.
<<    Dopo cos’è successo?   >>   
<<   Passò un mese e io e Tini ormai avevamo legato molto, ma non mi aspettavo che…     >> 
 
 
Era nella sala del trono ad attendere l’arrivo del padre, quando entrò in tutta fretta Mildred.
<<    Mio sire, c’è un ragazzo alla porta che chiede di vedere proprio voi   >>    lo avvisò la donna.
<<    Di chi si tratta?   >>   chiese il principe.
<<    E’ un paesano   >>   
<<   Va bene, fallo entrare   >> 
<<   Veramente mi ha detto che si tratta di una questione privata   >>  
Jorge andò nel giardino dove vi trovò il ragazzo che aveva richiesto di lui, era seduto sul prato a fissare una margherita. Era un ragazzo sulla sua età, circa, aveva i capelli castani molto folti e corti, la pelle chiara, le labbra carnose e gli occhi…nocciola. Gli ricordavano la sua Tini, ma forse era solo una coincidenza. Indossava una maglia bianca, un po’ strappata, un paio di pantaloni blu, anche essi strappati, e un paio di scarpe bianche rovinate.
Appena il ragazzo si accorse della presenza del principe si alzò di scatto e cercò di inchinarsi, ma Jorge lo prese per le braccia, gentilmente, bloccandolo.
<<   Non c’è bisogno, trattatemi come un vostro coetaneo   >>   disse il principe.
<<   Mio principe non dovete darmi del voi, non sono nessuno in fondo, chiamatemi Francisco   >>   si presentò.
<<   Piacere Francisco, chiamami Jorge   >>   allungò la mano e il ragazzo la strinse. Dopo i due sciolsero la stretta   <<   Allora, di cosa volevi parlarmi?   >>    chiese il principe.
<<   Qui, in questo castello, lavora mia sorella minore. Si chiama Martina, ma vuole essere chiamata Tini   >>   spiegò il ragazzo.
Jorge si tolse un peso dallo stomaco, quegli occhi gli ricordavano molto Tini   <<   Si, la conosco. Ma non devi preoccuparti, la proteggerò    >>   
<<    A dire il vero ero venuto per parlarti di quello che le è successo, dopo che l’hai salvata   >>   
<<   Come fai a sapere che io l’ho salvata?   >>   chiese scioccato e confuso, lui si ricordava che la piazza era deserta e che nessuno l’aveva visto.
<<   Tutto il paese lo sa, le voci corrono in fretta.    >>    spiegò   <<   Ma dopo lei è tornata a casa di fretta perché io e lei avevamo appuntamento con due uomini, che sono venuti a conoscenza del vostro incontro e non gli andava bene. Ma lei ha combattuto e ti ha difeso…   >>    a quelle parole il cuore del principe si scaldò, allora anche lei era innamorata di lui     <<   …Ma voglio chiederti un favore    >> 
<<   Dipende se posso farlo o meno   >> 
<<   Stai lontano da mia sorella. Non parlarle. Non pensarla. Non sfiorarla neppure. Dimenticala!    >>
 
 
 
Nota autore: Salve a tutti. Per una volta sono in orario, è un evento da segnare sul calendario! Comunque a me, se devo essere sincera, questo capitolo non piace molto. Ma spero che a voi si. Cosa ne pensate dell’ultima parte? Vi piace? Cosa risponderà Jorge? Lascerà andare la sua Tini tanto facilmente o lotterà a denti stretti per lei? Ditemi che ne pensate. Un beso.
  
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