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Autore: bologna1213    09/11/2014    0 recensioni
Ciao. Io sono Rebecca, sono una ragazza un po' particolare. Nella mia vita ne ho passate tante. Davvero tante. Ho solo vent'anni e non avete idea di quello che ho passato negli scorsi anni. Ora però sono felice, ed è la cosa più importante.
Vi spiego come sono andate le cose.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Luci, atmosfera, magia, colori, bambini felici, freddo, dolcetti, un uomo grosso e rosso con la barba bianca appeso ovunque, neve. Che cos'è?

Natale.

Dovete sapere che il mio amore odiava il natale, lo odiava a morte. Il problema è che io lo amo. Quando ero piccola il Natale per me era il periodo più bello dell'anno, sentivo quell'atmosfera, era solo felicità pura, aspettavo la notte di Natale con l'eccitazione di ogni bambino, adoravo fare l'albero, con il sottofondo delle canzoncine natalizie, era un momento sempre perfetto in famiglia, nessuno si poteva permettere di litigare con lo scintillio delle palle sull'albero.  E amo la neve, amo sciare e amo lei. Cosa potrebbe essere più bello di un Natale in montagna con il mio amore? 
Fino ai 15 anni sono sempre andata a sciare tutti gli anni, o quasi, fin da quando ne avevo 3.
Lei no, io le dicevo sempre che non si poteva odiare il Natale, voleva dire che nessuno le aveva mai fatto passare un Natale come si deve. Per quanto riguarda la neve, dipende sempre dalle persone con cui ci vai.
Io, in compenso, odiavo il mare, ma da quel primo agosto insieme, è diventato molto più sopportabile per me. Quindi deve essere lo stesso anche per lei con la neve. Anche perché il compromesso è "se vuoi andare al mare, dobbiamo andare anche in settimana bianca".
Questo è il primo anno che andiamo a sciare, non sto più nella pelle, mi sento come se fossi tornata bambina. È sempre stato un mio sogno la settimana bianca a Natale con lei, ora si sta realizzando.  Aiuto.
Le valige sono pronte, io sono al settimo cielo, lei è un po' scettica, ma ci lavoreremo su, dettagli.
Il primo agosto insieme l'ho costretta a vedere il mio film preferito, Mamma Mia, e lei era sicura che non le sarebbe piaciuto e che si sarebbe sparata un colpo in testa. Certo. Lo abbiamo visto infatti. Per tutto il film stava sorridendo e si stava esaltando per i colpi di scena. Alla fine mi ha detto che non era poi così male. Le è piaciuto. E anche tanto. Quindi shhh.

Ci mettiamo in macchina, è tutto pronto, le 7 ore di viaggio non sono un problema,  tanto siamo insieme. Quando vivevamo separate, potevamo solo parlare per telefono e il tempo volava. Una volta impiegavamo le giornate ad aspettare che il tempo passasse, più velocemente passava e prima ci saremmo viste. Ora che siamo sempre insieme, invece, speriamo sempre che il tempo si fermi, perché vorremmo congelare quei momenti perfetti, proprio per questo abbiamo migliaia e migliaia di foto...
In ogni caso, il viaggio è andato bene, con i  turni di guida si può fare tutto! Siamo arrivate abbastanza stanche, l'albergo è bellissimo, c'è un enorme albero di Natale all'ingresso e tutto odora di cannella. La stanza era... wow... perfetta...
Appena lasciati i bagagli in camera, però, non possiamo soffermarci troppo a provare quanto il letto sia comodo, perché dobbiamo affittare sci e scarponi e fare lo ski pass. La avvicino a me, tirandola dolcemente per un polso, le poggio le mani sui fianchi e la bacio, un bacio lungo e caldo, perché dopo dobbiamo andare fuori dove fa tanto freddo... le dico di coprirsi bene e, anche se non si vuole mettere il cappello la costringo, non voglio passare la settimana a portarle la minestrina a letto. 
Una volta fuori, ci fermiamo ad ammirare il paesaggio, è tutto bianco, pieno di decorazioni e lucine. La prendo per mano e andiamo...

Il primo giorno sulle piste è sempre il più faticoso, in più, lei non sa sciare propriamente e non vuole un istruttore, perché è troppo adorabilmente orgogliosa. Quindi facciamo la prima pista piano piano, le dò delle dritte, cercando di mettere in pratica tutto quello che so, più che altro per evitare che si faccia male, povero piccolo amore mio. Dopo un'altra pista, finalmente possiamo prendere la seggiovia e riposarci nella baita che c'è in cima. Questo è il mio momento preferito. Ordino due cioccolate calde con panna e ci sediamo ad un grazioso tavolino in legno in stile tirolese. Ci togliamo guanti, cappelli, sciarpe e giacche, le prendo le mani, sono freddissime, le dò tanti piccoli bacini e cerco di scaldarla meglio che posso, aspettando il magico effetto della cioccolata...
Tornando in albergo, siamo stremate, ma questo non mi impedisce di iniziare una battaglia di palle di neve, sentire la sua risata è la cosa più bella del mondo, quindi continuo a colpirla strenuamente e a farla cadere nella neve. Lei ha il sopracciglio inarcato perché è contrariata, ma io lo so che si sta divertendo. Alla fine la prendo per mano e la porto oltre un grande mucchio di neve, la bacio. La guardo di nascosto, mio dio, quanto è bella. Poi apre gli occhi anche lei e vedo quella luce che  le accende lo sguardo. 
La cosa positiva della montagna, è che fa buio molto presto, così possiamo rifugiarci in albergo quando ancora sono le cinque del pomeriggio. Certamente abbiamo entrambe bisogno di una lunga doccia calda; come sempre, entriamo nella doccia insieme, e ci stringiamo tra il calore del getto dell'acqua e quello dei nostri corpi, ci insaponiamo accuratamente e ci sciacquiamo con amore. Lo vedo dal suo sguardo quanto è stanca, ma nella notte di Natale, non può certamente dormire. Ancora nuda, la porto nel letto, sotto le lenzuola, in modo che non prenda freddo e la stringo forte, coccolandola. Le accarezzo i capelli e la bacio sul collo. Si addormenta subito, cullata dall'amore e dalla stanchezza. La sveglio solo prima di cena, con un bacio. Ho passato un'ora a guardarla e a pensare a quanto sia bella.
Tutte le altre coppie e le famiglie che soggiornano in albergo sono fuori per cena o escono dopo per vedere la neve e aspettare il Natale nel buio della notte, magari davanti a qualcosa di caldo.
Noi no, dopo mangiato, torniamo in camera. Appena chiusa la porta della camera, mi sento sbattere contro di essa, aiuto, io amo i baci contro la porta. Ci trasferiamo nel letto, dove passiamo tutta la notte ad amarci alla follia. A mezzanotte, vedo una dolce spolverata di neve cadere dalle stelle luminose del cielo.

"Buon Natale, amore della mia vita."

   
 
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