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Autore: hermioner    09/11/2014    3 recensioni
Ma Eleonor è fatta così.
E dispettosa, Eleonor.
E' anche testarda, schietta, perspicace ed è una grande provocatrice.
E' dispettosa, permalosa, orgogliosa, irascibile, insopportabile.
Ma Eleonor è anche allegra, sorridente, forte e determinata.
Eleonor è tante cose in una sola persona.
Eleonor è una ragazza mora.
Eleonor è la ragazza dagli occhi marroni
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Buon Natale
5



 
 
 
Che strana cosa che è il tempo.
Passa, scorre, cambia e trasforma.
La cosa bella è che tutto questo succede senza che tu te ne accorga.
Vai a letto una calda sera d'estate, le cicale che cantano nel prato, le lucciole che risplendano nella notte, e ti risvegli una mattina mentre la neve scende candida dal cielo.
Piccoli fiocchi di ghiaccio che brillano alla tenue luce del sole.
Che bella che è, la neve, così pura e fredda.
Eleonor ha sempre amato la neve, non c'è cosa che più adora.
Si beh, non c'è cosa che più adora dopo le cioccorane, ucciderebbe pur di mangiarle.
Eleonor osserva il paesaggio innevato dalla sua stanza nel Pudeator Mannor, casa sua.
Sono iniziate le vacanze di natale e per quanto lei possa amare Hogwarts, un bel ritorno a casa almeno per le festività ci voleva.
Potrebbe essere perfetto, questo Natale, se solo Cassandra non fosse presente, o esistesse.
Cassandra, Cassandra Pudeator un tempo in Grender, è la nuova moglie di suo padre.
Eleonor ama suo padre ma trova che il suo nuovo matrimonio sia stata la cazzata più grande che abbia mai fatto.
Odia quella stupida strega, con tutta se stessa.
La odia più dei babbani e dell'essere toccata.
La odia perchè la tratta come una bambina, un piccola bambina stupida.
E Eleonor, che tutto è tranne che stupida, conta tutte le volte fino a dieci per non schiantarla.

Eleonor è stretta in uno stupendo vestito nero abbellito con fili color argento, confezionato su misura per lei.
Ama quel vestito, regalo dei suoi fratelli.
Ai piedi ha un paio di scarpe dello stesso colore della stoffa che le copre il corpo.
Si sente una principessa e in un certo senso lo è.
Eleonor si guarda allo specchio e si sente bellissima.
È contenta che finalmente sia Natale. Si siede allo scrittoio che si trova nella sua camera, nella più alta delle tre torri che vi sono in quel castello. Intinge la penna nell'inchiostro per poi farla scorrere su un foglio di pergamena.
Inizia a scrivere i vari auguri e ringraziamenti di Natale, rispondendo alle lettere dei suoi amici.
Passa così una buona mezz'ora quando, bussando alla porta, Walter la avverte che i vari parenti stanno arrivando e che il padre richiede la sua presenza.
Lei annuisce e, sistemandosi il vestito, afferra il braccio che il fratello le sta porgendo, scendendo con lui le scale che portano all'enorme salone dell'entrata.
Non fa in tempo a scendere l'ultimo scalino che l'enorme porta di quercia si apre, rivelando il volto di sua zia Bernadeth e di alcuni suoi parenti.
Sono tutti vestiti eleganti, con completi ed abiti fatti su misura, una leggera aria di superficialità e nobiltà che li avvolge.
Forse sono felici di essere lì, forse no, nessuno può saperlo, le loro espressioni non fanno trasparire nulla.
Ma purtroppo siamo fra la nobiltà magica, non è permesso far trasparire emozioni.
Eleonor si avvicina alla famiglia di suo padre, abbraccia freddamente tutti, scambia saluti e auguri di Natale che sono vuoti, privi di affetto.
Un po' le dispiace, in questi momenti, di non essere una famiglia come quella degli Weasley, sempre così allegri e felici.
Sgrana gli occhi strozzandosi con la saliva per ciò che ha appena pensato, cercando di tornare alla sua postura rigida e dagli occhi freddi.
Le riesce parecchio bene a quanto pare dato che nessuno si accorge di nulla.
Ma che cosa mi prende? A che cazzo penso? pensa
L'ultima persona che saluta e la strega simbolo dell'intera famiglia: Bernadeth Pudeator.
La signora Pudeator è una donna sulla novantina, di un'acidità che fa accapponare la pelle e la piena repulsione verso tutti coloro che hanno il sangue non puro.
Tutti i fratelli di Eleonor la odiano, ma non lei.
Sarà che Eleonor è l'unica nipote che Bernadeth ha, l'unica alla quale può regalare vestiti o passare i suoi gioielli, fatto sta che la Zia Berny – nominativo che le è stato affibbiato da Gabriel- ha sempre una lieve dolcezza quando si rivolge alla giovane ragazza.
E di fatti è proprio Eleonor che riceve complimenti sul suo meraviglioso vestito, sulla sua pettinatura, sulla sua bellezza e la sua postura, mentre gli altri suoi fratelli sono sgridati o per i capelli troppo lunghi, o per la camicia leggermente sgualcita, o per la postura ingobbita.
Eleonor è sicura che se continua così i suoi fratelli schianteranno la zia.
Quando poi, alla domanda sul suo andamento scolastico, il signor Damon Pudeator, padre di Eleonor, stringendo la figlia in un lieve abbraccio, rivela alla zia che è una delle più brillanti streghe di tutta Hogwarts, l'infinita successione di complimenti continua ancora per molto.
Passano qualche ora, nel quale l'intera – o quasi- famiglia Pudeator si ritrova nell'immenso Castello, i festeggiamenti di natale possono iniziare.
Si siedono tutti nell'immensa sala da pranzo, con pareti ricoperte di quadri e l'intero albero genealogico della famiglia dipinto su di una intera parete.
Un pavimento di marmo pregiato è coperto da un raffinato tappeto grigio scuro, abbinato alle profonde tende di velluto alle finestre, aperte per far passare la luce del sole invernale.
Il tenue bagliore rischiara la stanza, facendo risplendere leggermente le posate in argento e i calici di cristallo posati sul lungo tavolo in ebano.
Le sedie, intagliate con motivi leggeri e circolari, sono abbellite da comodi cuscini e al soffitto è appeso un immenso lampadario di cristallo.
Ovunque, in quella semplice sala da pranzo, non si può non notare l'alto rango della famiglia che vi abita.
I quadri alle pareti rappresentano famosi antenati e, sopra al camino che riscalda l'atmosfera, un grande quadro dalla cornice d'oro ritrae Eleonor, Walter, Gabriel, Nicholas, Christoper e Mathew, Damon e la bellissima Iris Pudeator un tempo in Rosewood.
Quel quadro, rappresentate la vera famiglia che abitava in quella casa, è la cosa che Eleonor ha di più caro.
Aveva sette anni quando venne realizzato e ricorda come fosse ieri gli sforzi di sua madre per infilarle quell'orrendo vestito color pesca pieno di balze e merletti.
Quando finalmente il dipinto fu terminato aveva tirato un sospiro di sollievo e si era liberata di quell'abito, bruciandolo nel camino.
Eleonor ora sedeva alla destra di suo padre, dall'altra parte si trovava la nuova moglie.
La zia era seduta di fianco alla ragazza e non perdeva occasione per rivolgere sprezzanti commenti alla nuova moglie del nipote.
Anche Bernadeth amava Iris e, come amava ricordare a tutti, la madre della ragazza era stata la sua compagna di studi fin dalla tenera età.
Eleonor la adorava anche per questo.
E passò quel pranzo di Natale a cercare di trattenere un sorriso ogni volta che la parente metteva in cattiva luce la tanto odiata matrigna.


 
 
 

'' Allora, Eleonor cara, quando è che ci porterai il tuo promesso sposo?''
Erano tutti accomodati nel grande soggiorno pieno di divani, poltrone e comode sedie, sorseggiando Whiski Incendiario e parlando chi di affari e chi di altro.
La domanda, posta dallo zio Marcus Pudeator, le fece sgranare gli occhi.
'' Non credi che sia un po' presto Marcus? Eleonor frequenta solo il quinto anno!'' ribatte Jonathan, l'ennesimo parente di quell'interminabile albero genealogico.
'' Oh, credo che questo spetti di essere deciso da Damon. Speriamo solo che faccia una scelta degna, non sopporterei di vedere la mia bellissima nipote spregiata da una famiglia marcia'' puntualizza Marcus sorseggiando il contenuto del suo bicchiere, la moglie di fianco a lui che annuisce concordando con il marito
'' E dal pargolo di quale famiglia vuorresti che venga chiesta la mano a Eleonor, Marcus?'' chiede il padre della ragazza, le gambe incrociate e un braccio posato sul bracciolo della poltrona dove siede.
'' Non saprei... probabilmente da qualcuno della famiglia Flint o Nott. Anche gli Zabini, ho sentito dire che il giovane Blaise è un bel ragazzo.'' elenca l'uomo e Eleonor, che è stata zitta e immobile per tutto il tempo, emette un respiro strozzato mentre lo zio elenca i cognomi dei suoi compagni Serpeverde.
Nott, Zabini? O per Merlino, ti prego no! pensa terrorizzata dall'idea di dover vivere, sposarsi e avere rapporti con loro.
'' Cosa ne pensate dei Malfoy?'' chiede una terza persona, seduta su di un divanetto.
Ed ecco che Eleonor si sente morire nel vero senso della parola.
Malfoy? Draco Malfoy è l'unico ragazzo che potrebbe prendere come marito dell'intera casata e la prospettiva non l'alletta.
'' Sono dei buon pretendenti. Tutte le famiglie che avete elencato lo sono e sicuramente sarà fra di loro il marito di mia figlia''
'' Con tutto il rispetto, signori, non credo che Eleonor debba già affrontare queste questioni. Prima dovrà finire la scuola e scegliere cosa ne vorrà fare della sua vita.
Naturalmente tu Damon dovresti iniziare a pensare chi credi sia meglio per tua figlia, ma dovrebbero essere le famiglie dei ragazzi a farsi avanti, non quelle delle ragazze.
Quando sarà il momento, sceglierai. Per ora evitiamo di far morire la nostra cara Eleonor di crepacuore'' la calda e dolce voce della donna che è seduta di fianco a lei la investe e la fa calmare.
Si rende conto di star trattenendo il respiro solo quando lo rilascia, felice dell'intervento di sua zia, la più giovane dei suoi parenti.
Ametistha Pudeator la guarda con un lieve sorriso che le abbellisce il volto.
I lunghi capelli biondi sono posati su di una spalla mentre, con un portamento fiero, le prende la mano e la costringe ad alzarsi.
'' Ed ora, con permesso, vorrei parlare con mia nipote''


Camminano in un lungo corridoio, l'una affianco all'altra, in silenzio e ognuna persa nei propri pensieri.
Quando era stato nominato il nome di Malfoy, Eleonor si era sentita morire ma ora, pensandoci bene, non lo sentiva da più di due settimane e, mentre i suoi altri amici le avevano mandato lettere e pensierini, lui non si era più fatto sentire ne vedere.
Da quando l'aveva portata nel famoso negozio ad Hogsmeade e le aveva fatto provare i vari vestiti, senza poi alla fine fare niente, si erano separati ed erano tornati i soliti Malfoy e Pudeator, cane e gatto.
Avevano ripreso a bisticciare e a mandarsi frecciatine alternando questi momenti a lunghi periodi di gioco del silenzio, nei quali non si parlavano, guardavano o toccavano per nessuna ragione al mondo.
Eleonor non capisce cosa possa essere successo.
Ultimamente non capisce tante cose in effetti e, in questo momento, non capisce la sua delusione nel non aver ricevuto neanche un stupido pezzetto di pergamena con sopra scritto, con la sua disordinata calligrafia '' Buona Natale, Predator''
Sospira leggermente e guarda davanti a sé.
Sono nell'ala destra del Mannor, nella quale si trova la Bibblioteca.
'' Non deve essere stato facile sentirsi dire che probabilmente dovrai sposare un tuo amico, non è vero?''
E' Ametistha a spezzare il silenzio e Eleonor si chiede come abbia fatto a capirlo.
'' No, non lo è stato'' sospira Eleonor
La donna al suo fianco ride leggermente.
'' Non ascoltare ciò ti viene detto su questo argomento, almeno non ora. Sei giovane Eleonor, non ti preoccupare per cose che non succederanno se non fra tre anni.''
E Eleonor non può che essere felice per questa cosa.





E' sera, oramai.
La tenue luce del sole che per tutto il giorno aveva rischiarato le stanze ora è stata sostituita dal cupo buio della notte.
Eleonor è seduta sul davanzale della finestra in camera sua, un pesante mantello a scaldarla e la camicia da letto al posto del vestito che per tutto il giorno aveva tenuto.
Aveva ricevuto anche altri doni: qualche gioiello, tre paia di scarpe nuove, alcune cose per la scuola, un pesante maglione, alcune schifezze quali cioccorane e molto altro.
E' lì da un po' di tempo, a scrutare il cielo cercando le costellazioni che sua madre le aveva insegnato quando era piccola.
Ha trovato quella del Sagittario quando sente un battito di ali avvicinarsi sempre di più.
Pensa che sia Horizon, ma il suo gufo è un Gufo Reale e per di più nero mentre, al contrario, quello che in questo momento le sta venendo incontro è una Civetta ed è marrone.
Porta un grande pacco e Eleonor, capendo che sta per entrare nella sua stanza, scende dal davanzale e fa qualche passo all'indietro.
La meravigliosa civetta entra nella sua camera e posa il pacco sul grande letto a baldacchino per poi posarsi sullo schienale della sedia di fianco alla ragazza e porgerle la zampa.
Eleonor slega lentamente la pergamene che il rapace ha legata alla zampa e la posa sullo scrittoio.
'' Tendel'' sussurra poi e, con un leggero crac, un elfo domestico si materializza nella stanza della giovane facendo poi un profondo inchino.
Indossa stracci e ha due enormi orecchie a punta, un paio di grandi occhi giallognoli.
'' Si signora padrona'' chiede e la ragazza gli ordina di andar a prendere un po' di cibo per l'ospite.
Una volta dato da mangiare alla Civetta e lascia che se ne torni a casa.
Curiosa si avvicina al letto e, sciogliendo lentamente il nastro in raso nero che lega la scatola, al quale è attaccato un bigliettino con su scritto il suo nome, apre la scatola e sposta la carta.
Con sua immensa sorpresa vi trova un vestito e, una volta sfilato dalla scatola si rende conto di quanto è bello.
Non è molto lungo, arriverà si e no alle ginocchia con una semplice gonna con qualche piega.
Il busto invece è fatto a cuore e le maniche sono in pizzo con ricami neri.
Ha già visto questo vestito, ne è certa.
Una strana consapevolezza si fa spazio dentro di lei mentre appoggia il raffinato e soffice capo sul letto e si avvicina allo scrittoio, dove si trova la lettera.
Scioglie il nodo di raso nero e srotola la missiva.


 
Cara Predator,
Non so se ti aspettavi il mio regalo e sono certo che dopo gli ultimi mesi di indifferenza totale gli uni nei confronti degl'altri sarai sorpresa almeno un po' di ricevere tutto questo.
Non aspettarti una lettera piena di amore e gioia perchè dovresti conoscermi almeno un po' e sai che io non sono ne amorevole ne gioioso.
Non so se ti ricordi di quel vestito ma non ci sono problemi, ti rinfresco io la memoria.
Quell'abito è stato l'ultimo che ti sei provata quel giorno ad Hogsmeade quando ti ho portato con me in quel negozio.
Non so perchè l'ho fatto e non me lo chiedere se ci tieni alla pelle.
Comunque ti stava molto bene e conoscendoti non ti avrebbe fatto dispiacere ricevere un vestito in più.
Non preoccuparti se non mi ha fatto nessun regalo, lo capisco.
Quindi, beh,

BUON NATALE, PREDATOR

Draco Malfoy
- o come preferisci chiamarmi, malfuretto-




Eleonor si porta una mano alla bocca e finalmente la scena del vestito le torna in mente.
Non può crederci, non riesce a farlo.
E lei si sente una stupida per non avergli fatto nemmeno un regalo.
Scuote la testa e ripiega con cura la lettera per poi rilegarla con il nastro e metterla in uno dei comodini che ci sono sulla scrivania.
Afferra un pezzetto di pergamena avanzato dalla mattina e, con una penna intinta nell'inchiostro, scrive con una calligrafia morbida e chiara:

Caro Malfuretto,
grazie mille per il vestito, è stupendo.
Non preoccuparti, non ti chiedo il perchè di questo gesto.
Mi dispiace di non averti regalato, seriamente.
Ah, comunque 
BUON NATALE ANCHE A TE
ci vediamo a scuola

Eleonor Pudeator
- o come preferisci chiamarmi, predator-

Chiama il suo Gufo e lega la risposta alla sua zampa, convinta che ci vorrà poco al rapace per recapitarlo al ragazzo.
E mentre la ragazza rimette a posto il vestito, sistemandolo nella scatola e infilandolo nel baule a Malfoy Mannor il messaggio viene recapitato e Draco lo legge.
E Eleonor sorride, con il cuore e l'anima più leggeri.
E Draco sorride, con il cuore e l'anima più leggeri



 
 





 
Erica's Corner
LO SO, SONO PESSIMA, SUL SERIO
Merlino, mi vergogno così tanto! 
Oramai però dovreste essere abituati ai miei enormi ritardi ma giuro che non lo faccio di proposito!
E che con la scuola, canto e tutto il resto non ho mai il tempo per stare un po' al computer!
Ma vabbè, torniamo al capitolo:
DRACO LE HA REGALATO UN VESTITO!
Una ragazza nelle recensioni aveva capito perchè Draco l'aveva portata nel negozio e io ti odio per questo, mi fai sentire priva di originalità e negata per i colpi di scena!
E in più la famiglia già chiede sul matrimonio della nostra piccola Eleonor
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e mi dispiace ancora tanto per l'enorme ritardo.
SPERANDO IN QUALCHE RECENSIONE E NEL SENTIRE ALCUNI PARERI PER MAGARI CONTINUARE LA MIA STORIA

Erica alias hogvarts
(mi scordo sempre come mi firmo nell'angolo autore, uff)





p.s. Questi sono alcuni personaggi di questo capitolo
DEMON E IRIS

ZIA BERNADETH

AMETISTHA PUDEATOR

 
   
 
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