Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: JacobStark    09/11/2014    2 recensioni
titolo cambiato da "Slice of life of a brother in Arendelle.
Una persona, al fianco di Elsa, ha impegnato la sua intera vita a proteggere lei ed Anna, disposto a dare la vita per entrambe. Fratello di sangue, fedele guardiano, spalla su cui piangere e compagno di mille risate. Questo è Jacob Artorias Valentine, Guardiano della regina, cavaliere di Arendelle e Lord del lupo. Tutto quello che è rimasto della sua famiglia sono le due amate sorelle, e le proteggerà ad ogni costo.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il freddo mi congela le ossa, ma quando Sif si ferma quello che vedo mi scalda il cuore. Un enorme e meravliglioso castello di ghiaccio è sorto sulla montagna del Nord, come se un enorme diamante azzurrino fosse stato intagliato millimetro dopo millimetro, ma tutto questo è impossibile. Quindi l'unica possibilità è che l'abbia creato Elsa. Sono molto fiero di lei. Ecco cosa è in grado di fare quando si lascia andare. Ammiro la sua opera, fantastica e quasi surrreale, mentre entrambi avanziamo lungo le scale, verso l'enorme portone. Non mi disturbo a bussare, e spalanco la porta. Intanto, alle mie spalle, sorge l'alba, e si spengono le ultime parole del grido di libertà di Elsa. L'avevo sentito già in lontanaza, ma adesso capisco cosa si era tenuta dentro tutto questo tempo. Mi vergogno a non averlo capito prima. Perché non me ne a parlato? Perché non...
"Jacob!" "Elsa. Sembri sorpresa di vedermi." Le rivolgo un sorriso storto. "Eppure lo sai. Io per te ci sarò sempre." "Io... io non voglio. Ho paura. Se ti facessi del male, se ne facessi ad Anna? Non posso restare con questa paura." "Non vuoi avere paura? Non averne. Hai idea di come mi sono sentito io, quando ha ricevuto la Voce? Non ho parlato per tre mesi, non volevo neanche tornare a casa. Avevo paura. Paura di ferire te o Anna. Con la sola voce potevo causare una valanga. Cosa avrei fatto a voi due colpendovi con la mia onda di Forza Inarrestabile?" Non lo avevo mai detto a nessuno, tranne forse a Sif. "Non me l'avevi mai detto." Dice Elsa. Uno sguardo stupito le appare sul volto. Probabilmente sta cercando di capire come mi sono sentito in quel momento. "Non ho mai mostrato mezzo segno di debolezza, nessun cedimento, nessuna paura. L'ho sempre fatto solo per voi. Dovevo essere forte. Forte per Anna, che aveva bisogno di qualcuno che la consolasse e le facesse capire che non era sola, che io per lei ci sarei sempre stato. Forte per te Elsa, che avevi bisogno di qualcuno che capisse la tua paura, che ti consolassi nel momento del bisogno, che ti stesse accanto e ti aiutasse a domare la paura. Mi ero sempre mostrato forte, ma infinite volte ho avuto paura. Ogni volta che un nuovo urlo entrava nella mia mente, ogni volta che ne avvertivo il potere, la stessa paura mi tornava nella mente. Ed ogni volta mi costringevo a ricacciarla dentro. A ignorarla, perché voi avevate bisogno di me. Avevate bisogno che io fossi forte." Elsa, che da quando colpì Anna non aveva mai più cercato il contatto umano, per paura di farme del male a qualcuno, mi abbarccia con le lacrime agli occhi. "Hai nascosto tutte queste cose per tutto questo tempo. Come hai fatto?" "Avevo voi. Tu e Anna. E naturalmente Sif." Il lupo ci ha osservati con attenzione, ed ora, quando le lacrime si erano ormai posate sui volti di entrambi, si intrufola con il muso nel nostro abbraccio, facendolo diventare da tenero e commovente abbastanza comico. Una cosa che non ha mai capito è il concetto di serità.

Anche Elsa si concede une risata, mentre Sif si concede un ritorno al passato, giocando con lei come se fossimo ancora bambini. Lei ride, gioca con nostro "fratello" e si diverte, rilassandosi come non faceva da troppo tempo. Li lascio giocare, sperando che quasto distragga Elsa. Devo riportarla a casa. Devo dimostrare a tutti che non è un pericolo. Che lei è solo potente. Ma è tutt'altro che una minaccia. 
Naturalmente non è vero. Lei è e sarà sempre pericolosa. Ma è in grado di controllarlo. So benissimo che è questo a fare paura agli altri govrnanti, ma quello che importa ora è che il popolo sia dalla sua parte. Povero me. Sto ancora pensando alla politica. Dovrebbe essere una responsabilità di Elsa. Ora è lei a governare, e io devo lasciare a lei queste preoccupazioni. Al momento Anna è a palazzo, circondata da probabili nemici, un uomo di cui è innamorata che sprizza falsità da ogni poro e solo una manciata di guardie. Quasi quasi avrei preferito che venisse con me. Ma questo avrebbe lasciato l'intero regno nelle mani di nobili senza scrupoli. Sperai davvero che stesse bene. Torno dentro, notando che ora Elsa è seduta su Sif, mentre questo si è addormentato. "Elsa, dobbiamo parlare. Sul serio." Lei deglutisce, e con un gesto crea una sedia di ghiaccio, che io accetto volentieri.

"Ascoltami. Ora ti dirò quello che ho scoperto in tutti questi anni di viaggi, sia con te che prima. In parte riguarda solo me, quindi non ci interessa ora, ma in parte riguarda anche te ed Anna." "Davvero? Perché non..." La interruppi con un gesto. "Sono informazioni pericolose che, quando le socprii, erano incomplete e pericolose. Ma ora sei abbastanza forte da capirle e sopportarle." "Va bene. Parla" "Si, mia regina." dico, tentando di strapparle un sorriso. Non funziona. "Come sai il mio potere deriva dall'utilizzo della Voce, ovvero parole scritte in una lingua ancestrale e quasi dimenticata. Ci sono una manciata di persone in grado di usarla nel mondo, e solo due sono in grado di leggerla e comprenderla veramente. Entrambi si trovano su di una montagna a Svalbard, all'estremo limite della Norvegia, ed appartengono ad un ordine monastico denominato Barbagrigia. Nel mio primo viaggio mi recai li, e tornai spesso in quel luogo, per protare reliquie o avere risposte. Circa sei anni fa portai loro una stele rinvenuta durante un viaggio nel deserto, e loro la tradussero. Vi era scritta un antica leggenda, che narrava della battaglia prima del mondo. Nella leggenda si narra di un epoca in cui il mondo era amorfo, grigio, popolato solo da nebbia, Arcialberi e draghi immortali. Essi parlavano usando solo la Voce. Poi, ad un tratto, qualcosa cambiò. Una luce si insinuò nella nebbia, e cominciò a cambiare il mondo. Tutto partì da un Arcialbero. La sua corteccia venne spaccata dalla Luce, rivelando quello che c'era all'interno. Delle piccole figura, molto più piccole dei draghi immortali, ma anche molto più numerose. Erano migliaia, centinai di migliaia. Tuttavia erano anche deboli. L'unica cosa che potessero fare era fuggire e nascondersi. Poi apparvero il fuoco, il ghiaccio, e l'aria e il fulmine. E questi poteri vennero affidati alla nuova specie, che, però, per paura non divise il potere, ma lo donò a quattro di loro, ognuno con un potere. I draghi, tuttavia, non furono felici di questo, e decisero di sterminare chiunque non fosse un drago. Tuttavia i quattro erano potenti, e i draghi vennero sterminati dopo anni di guerre. Tuttavia i loro cadaveri non rimasero morti. Dal loro corpo si formarono bestie, piante e fiori. Solo pochi si salvarono, ed essi decisero di riversare la loro anima in alcuni dei nuovi esseri che li avevano sconfitti, ed insegnarono loro a parlare la loro lingua. Speravano forse che questi esseri portassero il caos, ma invece essi decisero di offrire i loro poteri al mondo. Alcuni viaggiarno in giro per i pianeta, altri divennero importanti capi per i popoli, altri, come i Barbagrigia, si isolarono per studiare la Voce. Quattro invece si affiancarono ai quattro Potenti, come avevano preso a chiamarli la razza che ormai erano gli uomini. Tutto questo è successo eoni fa, ma si narra che il potere dei quattro continui a scorrere nella razza umana, affiorando di tanto in tanto, così come quello dei "Cuore di Drago", quelli come me. Facendo altre ricerche ho scoperto che, all'origine di Arendelle, vi era una regina in cui affiorò il potere del ghiaccio, e venne accompagnata da dodici cavalieri. Allora il regno era in mano ad un sovrano violento e tirannico. Il popolo Implorò la donna ed i suoi cavalieri di liberare il regno. Fu una battaglia terribile, ma alla fine la regina vinse. Il primo fra i suoi cavalieri, il più fedele e l'unico dotato della voce si innamorò di lei, sentimento ricambiato peraltro, e diede inizio alla dinastia reale di Arendelle. I figli della coppia reale ebbero il potere, ma con il tempo, a parte la Voce, gli altri poteri si affievolivano, e a breve scomparvero. Tuttavia, per ragioni sconosciute, il primogenito della nostra famiglia mantiene il potere della Voce, e, per onorare la memoria del primo Cavaliere, compagno della prima regina, rimane fedele a lei e alla sua famiglia per tutta la vita, e porta il suo nome. Artorias. Almeno è questo quello che ho dedotto con le mie informazioni." La mia storia ha lasciato Elsa senza parole. "Ma come..." "E non è tutto. Si narra che la secodogenita abbia in se il fuoco, per bilanciare la primogentità, quando nascerà un erede con il ghiaccio nel cuore. La mia teoria è che, quando tu colpisti Anna, sigillasti il suo potere, impedendo al fuoco di uscire. Credo che non sia nulla di grave, ma, onestamente, non so cosa ptrebbe succedere se il potere venisse liberato in un colpo solo." "Sei sicuro di quello che dici?" "No. Come ti ho detto sono solo supposizioni fatte colleganto fatti antichissimi, antichi e moderni. Ma ho buone ragioni per credere di avere ragione." "Quindi è così? Hochiuso in lei un potere che potrebbe fargli del male?" "No, è probabile che tu le abbia dato una vita normale e tranquilla. Comunque, quando saremo tornati a casa la porterò dai trolls per un esame più approfondito." La mia sorellina mi guarda, come se volesse capire cosa intendo. "Tu non preoccuparti. Pensa solo a riprenderti, poi torneremo a casa, finiremo questa brutta storia e tutto finirà bene." "Sicuro?" "Ne sono certo". Poi bussano al portone. Tre volte.

"Non scomodarti. Se ti alzi Sif si sveglia." Estraggo la spada, e con cautela apro il portone. Alzo la sapada, pronto a spaccare il cranio a chiunque, quando... "CIAO! Io sono Olaf, e ami o i caldi abbracci!"




 
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Spiegazioni!
Finalmente, dolci, amate e attese spiegazion
i. 
 
Salve a tutti! Il pazzo è tornato! Ma stavolta a fatto il bravo. Nel capitolo ci sono tutte le spiegazioni sui poteri dei tre fratelli. (casomai ve lo steste chiedendo, no, non ci sono riferimeti a big four)
Vi sono piaciute le mie idee? Che ne pensate? E poi, ditemi, chi non adora le scene con Olaf? Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e che siate riusciti a sorbirvi tutti i miei trip mentali senza avere l'ulcera. Ciao, e lasciate una recensioncina. Per favore (occhioni gattosi).
Poseidonson97
  
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