Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: sangallo    10/11/2014    6 recensioni
Il diciottesimo compleanno della signorina Anna Frozen attira le più importanti personalità della città di Arendelle, e la giovane festeggiata spera che tra gli invitati possa nascondersi il suo grande amore e che preferibilmente sia un ufficiale. Ma sua sorella maggiore Elsa sembra celare un pericoloso segreto... Quale misterioso legame unisce la famiglia Bjorgman a quella delle due sorelle? E quali sono le vere intenzioni dell’affascinante ammiraglio Westergaard?
Una reinterpretazione di Frozen, in cui la gelida magia si nasconde nei romantici salotti di metà Ottocento.
[Kristanna] [Helsa]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I preparativi per il rendez-vous tra Elsa e l’ammiraglio Hans II Westergaard fornirono ad Anna il pretesto per uscire dalla malinconia in cui si era rintanata nelle settimane precedenti, ma non costituirono un incentivo a riordinare la sua stanza, la quale, ormai ridotta in uno stato di disordine perenne, sembrava destinata a divenire un ancor più martoriato campo di battaglia, con quelle trincee di vestiti accatastati sul letto e quei poveri nastrini colorati stramazzati sul pavimento senza onore né gloria.

“Elsa, hai già pensato a cosa metterti per vederti con Hans? secondo me dovresti provarti il corsetto che ti ha regalato la zia.”

“No, Anna, non è decisamente adatto: la scollatura è molto ampia ed è troppo aderente sul punto vita!”

“Non vedo perché dovresti farti tanti scrupoli, Elsa” osservò Anna “dopotutto Hans diventerà tuo marito.” 

“Non si mostra mai ad un uomo più di quanto lui possa immaginare, sorellina!” disse Elsa con un tono di rimprovero “Quanto al fatto che  possa diventare mio marito dipende da quanto saranno convincenti le sue motivazioni.” Dopo quell’ennesima resistenza Anna divenne esasperata.

“Non capisco perché farla tanto difficile, Elsa! Mettiti piuttosto nei miei panni: devo parlare con Kristoff e non so cosa mettermi! devo rivelargli i miei sentimenti, e per essere ancora più incisiva devo essere bellissima. Oh! Mi presti i tuoi trucchi, sorellina? Caspita devo fare presto! Tra poco si concluderanno le ultime trattative al mercato e lui se ne andrà via!” si disperò Anna con le mani nei capelli per poi lasciarsi cadere a faccia in giù sul letto di Elsa.

“Sono convinta che tu non abbia bisogno di tanti artifici per essere bellissima ai suoi occhi, Anna” sorrise Elsa “tuttavia, solo per oggi, ti presterò la mia cipria rosata.” A quel punto gli occhi di Anna si illuminarono per la gioia e la ragazza saltellò per tutta la stanza.

 

L’ammiraglio Westergaard uscì dal negozio del barbiere con un aspetto più ordinato ma con molti pensieri caotici per la testa. Per lui raccontare la storia della sua famiglia, con le annesse ragioni pazzesche che avevano portato a quell’infelice scambio di persona, era ben più che una semplice ammissione: metteva in gioco la sua reputazione e la sua credibilità, e il minimo dubbio da parte di Elsa avrebbe significato perderla per sempre.

L’uomo che camminava per i viali del parco di Arendelle non era l’ufficiale spavaldo partito alla ventura per conquistare la donna più bella della città, ma un qualunque pretendente titubante, la cui sorte era totalmente nelle mani della donna medesima.

Lo stato d’animo di Elsa mentre attraversava le strade alberate non poteva essere più smanioso: aveva cercato di respingerlo per poi rischiare di cedere del tutto al suo fascino, lo aveva visto in ginocchio ad implorarla di divenire sua moglie e se lo era visto strappare via a causa di un presunto crimine contro la morale; da quel giorno troppi sospetti, troppe congetture, troppe delusioni e, nonostante tutto, un barlume di speranza che non aveva accennato a spegnersi. Da quando sua sorella le aveva letto la lettera che Hans aveva scritto per lei, un solo desiderio lampeggiava nella sua mente: essere sua. Ora che aveva capito finalmente di amarlo, non desiderava più negarsi, voleva solo provare quelle sensazioni di calore e di dolce smarrimento che soltanto in sua compagnia era in grado di vivere. Se si fosse preparata per quell’appuntamento esclusivamente con lo spirito di accettare la sua proposta di matrimonio, sarebbe stata solo che entusiasta, ma l’antico timore resisteva e, malgrado ne avesse scelto un paio di pizzo color avorio, continuava ad indossare i guanti.

Quando i due innamorati si incrociarono a metà strada, Elsa si fermò aspettando che Hans la raggiungesse. L’ammiraglio aveva un’espressione molto seria e camminava alzando lo sguardo di tanto in tanto. Era vestito in maniera molto meno impeccabile del solito: calzoni scuri infilati in un paio di stivali impolverati sulle punte e una lunga giacca rendigote che gli arrivava alle caviglie, lasciata aperta su una casacca leggera parzialmente sbottonata sul petto.

“Credevo che fossi andato al matrimonio di tuo fratello...” mormorò Elsa quando Hans finalmente arrivò di fronte a lei, con emozione ma senza sarcasmo.

“Non mi interessa assistere ad una messinscena in abito bianco. Volevo vedere te, Elsa. Nient’altro mi preme come parlarti ora.” poi, offrendole il braccio, le disse “andiamo a bordo della mia nave. Lì potremo discutere con calma, lontani da occhi e orecchi indiscreti.”

 

Hans fece accomodare Elsa all’interno dell’imbarcazione ancorata nel porto di Arendelle: nonostante fosse da poco andato e tornato dalle Isole del Sud, la cabina era pulita e in ordine. Hans cedette ad Elsa un posto sul suo letto, mentre lui si posizionò accanto ad una poltrona, ma non si sedette.

“Sono l’ultimo di tredici fratelli e il secondo Hans della famiglia. Quando mio padre capì che sua moglie era in grado di dargli più di cinque figli, decise di creare un registro con i nomi dei suoi primi quintogeniti, e da allora duplicò i nomi in modo tale da ricordarseli più facilmente. Ogni qualvolta uno di noi raggiungeva la maggiore età, aggiungeva delle nuove caselle: il titolo di studio, la professione e la sua preferita... il matrimonio” Hans pronunciò queste parole con grande imbarazzo, fissando un punto al di là delle sue spalle pur di non incontrare gli occhi di Elsa. “La famiglia Westergaard è rinomata in tutte le Isole del Sud poiché ciascun membro è perfettamente occupato nei principali mestieri che danno prestigio: abbiamo Westergaard banchieri, Westergaard notai, Westergaard cardinali, e naturalmente Westergaard impiegati nell’attività navale di nostro padre, tra cui mio fratello Hans. Questo spiega perché inizialmente l’invito era indirizzato a lui: quattro anni fa si recò ad Arendelle per incontrare il signor Frozen, che poteva essere un potenziale collaboratore. Durante quel soggiorno conobbe la signorina Weselton. Si videro per la prima volta in una taverna frequentata da militari: all’epoca la ragazza era poco più che maggiorenne e (perdonami, Elsa se sono costretto a descrivere in questo modo una signorina) piuttosto frivola. Mio fratello non dovette faticare molto per sedurla e per convincerla a condividere lo stesso letto: bastò un anellino con una falsa promessa per tenersela buona giusto il tempo di completare la sua permanenza ad Arendelle. Quando si congedarono, mio fratello ignorava che dalle sue sconcezze fosse derivata una gravidanza, tuttavia, per evitare di trovarsi nello stesso luogo in cui aveva commesso il fatto e con alte probabilità di trovarsi di fronte la signorina Weselton, decise di delegare a me l’invito, con la speranza di cavarsi di impiccio.”

Fino a quel momento Elsa aveva ascoltato in silenzio il racconto di Hans, provando un senso di ribrezzo verso il comportamento di suo fratello. Ma rimaneva una questione: se la relazione tra il signor Westergaard e la signorina Weselton era stata soltanto una scappatella, come mai i due avevano deciso di unirsi in matrimonio?

Chiamato a rispondere a quella domanda, Hans arrossì per la vergogna. “Dato il suo comportamento libertino e superficiale, mio fratello pensava che la signorina Weselton fosse una povera ragazza facile. Ignorava che invece si trattava di una nipote del sovrano di Arendelle. Quando mio padre ha appreso da me questa notizia, ha convocato mio fratello Hans e ha spinto affinché i due ufficializzassero la loro relazione con un sacramento. La nascita di una figlia illegittima è stata accolta con insolito giubilo, poiché costituiva un ulteriore vincolo che poteva unire le famiglie Westergaard e Weselton.”

“Ma come è possibile approvare con tanta euforia un matrimonio riparatore?” obiettò Elsa.

“Che siano regolari o meno... mio padre concede sempre la sua benedizione alle ragazze dotate di una cospicua dote.” E in quel momento fu impossibile incrociare lo sguardo con Elsa.

La verità era stata rivelata e in essa era incluso il terribile sospetto che Hans avesse agito fin dal principio con l’obiettivo di impalmare la figlia del ricchissimo signor Agdar Frozen. Se Elsa non fosse stata del tutto persuasa della sincerità dei sentimenti di Hans, avrebbe potuto di sicuro accusarlo di essere un meschino cacciatore di dote, ma il suo primo impulso, quando vide l’ammiraglio prostrato con le mani a coprirgli il viso, fu quello di accarezzare i suoi capelli.

“Quante sono le coppie unite da un amore sincero, Hans? Contiamole sulle nostre mani e ci accorgeremo che non avremo bisogno di più di dieci dita. Ma pensi forse che nell’ipocrisia nel nostro tempo io non sappia distinguere l’eccezione che sei tu? Sono stata allevata dai genitori più affettuosi che potessi mai desiderare, ma da loro non ho ereditato la fiducia ed il calore; al contrario tu hai avuto una famiglia numerosa da cui non hai ricevuto un granello di affetto, ma nel tuo cuore hai saputo coltivare i buoni sentimenti che mi hai sempre espresso. Per tutta la vita ho dovuto proteggere gli altri da me stessa e non mi sono mai posta il problema di cosa potessi desiderare per me poiché mi ero convinta che nulla mi sarebbe spettato di diritto considerato il mostro che sono. E così ti respingevo, temendo che la mia corazza di ghiaccio potesse andare in frantumi come vetro, senza capire che era proprio negando i miei sentimenti per te che il mio cuore si spezzava sempre di più. Sei preoccupato perché credi che io possa pensare che vuoi sposarmi solo per far contento tuo padre e intascarti il mio patrimonio? Non essere preoccupato, allora. Ti sei intestardito su una donna che potrebbe manifestarti il suo ardore con stalattiti di ghiaccio e le sue frustrazioni con coltri di brina: fossi in te mi farei venire delle angosce quando saremo marito e moglie.”

Hans si lasciò sfuggire una risata ma poi guardò Elsa con una meraviglia indescrivibile: “è un , Elsa?”

La ragazza annuì con un sorriso timido ma del tutto sincero. Allora Hans le si avvicinò e attirò il suo viso a quello di Elsa per serrarle le labbra in un bacio. Fu travolgente ed appassionato al punto che la ragazza cedette sotto al peso dell’uomo, trovandosi coricata sul suo letto. Nessun angolo della stanza venne ricoperto dal ghiaccio, le mani di Elsa non fabbricarono fiocchi di neve, ma indugiarono sul corpo di Hans, sfiorando la pelle del suo petto che si lasciava accarezzare sotto la sua camicia.

Hans si staccò dalle sue labbra solo per permettere ad entrambi di recuperare un po’ d’aria, e nel mentre sfilò i guanti di Elsa, esigendo che lei non li indossasse più in sua presenza.

“Oh Elsa, potrai anche avere la fama di essere una regina della neve, ma sapessi quanto mi scalda il tragitto che stanno compiendo le tue mani! è un bene scoprire che la mia futura moglie nasconde tesori inesplorati, credo che dedicherò il nostro matrimonio a scoperchiare i forzieri che li tengono custoditi!” sogghignò mentre lasciava una scia di baci nell’incavo del collo della ragazza.

“Ora comincio io a preoccuparmi, Hans Westergaard!” puntualizzò Elsa. “E la verità è che non so se è per le cose che dici o come le dici: pensavo che le cacce al tesoro si addicessero più ai corsari che agli ufficiali, ma credo che fino a quando non ci saremo scambiati le promesse davanti all’altare, non saprò mai se avrò sposato un ammiraglio o un pirata.”

 

Note dell’autrice: quando ho creato il personaggio di Hans per questa fanfiction volevo che attorno a lui si formassero i pregiudizi dei lettori, un po’ per il ricordo del suo comportamento nel film, un po’ per il suo atteggiamento da dongiovanni che ha in questa storia. Per Hans mi sono ispirata a molti personaggi austeniani: il suo flirtare con Anna lo rende simile a Willoughby, la sua dichiarazione d’amore ad Elsa lo accosta al signor Darcy e lo scandalo di una presunta relazione con un’altra donna rispetto a quella cha ama veramente lo trasforma in una sorta di Edward Ferrars. Non bisogna dimenticare il fratello di Hans, creato apposta per screditare il nostro eroe, ma che allo stesso tempo ne esalta le virtù. Le relazione libertina sfociata poi in un matrimonio riparatore è analoga a quella tra il signor Wickham e Lydia Bennet, ma il dono dell’anello con incastonata la ciocca dei capelli  è simile a quello tra Edward Ferrars e la signorina Lucy Steele. In questo caso la signorina Weselton è un po’ la Lydia sfacciata che corre dietro agli ufficiali, un po’ l’opportunista Lucy che ripiega sul fratello, come succede in “Ragione e Sentimento”. In realtà, per quanto il personaggio austeniano che più si addice alla personalità di Elsa sia (a mio parere) Elinor Dashwood, Hans non può essere considerato il pallido e indeciso Edward Ferrars: purtroppo le figure dei seduttori non sono mai positive e mai redente nei romanzi di Jane Austen, ma per il minore dei Westergaard ho pensato a questa combinazione di sensualità e onestà di mia invenzione. Anche per il padre di Hans mi sono ispirata ad un personaggio austeniano, Sir Walter Elliot di “Persuasione”, il quale, nel tempo libero, si dilettava a leggere l’Albo dei Baronetti, simile al registro che il vecchio Westergaard ha compilato per annotare i successi dei propri figli.

Nel prossimo capitolo (che aggiornerò in settimana) leggeremo come andrà a finire tra Anna e Kristoff.

Come sempre vi ringrazio tantissimo per le vostre recensioni e ne attendo altre! ;-)

Vostra

Sangallo

 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: sangallo