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Autore: SARAHGORDON    10/11/2014    1 recensioni
Trama.
Molti di voi pensano che la vita di un adolescente di 18 anni sia molto facile e molto movimentata, ma non sanno che alle volte dietro ai sorrisi finti si nasconde l'anima distrutta di una persona che ha visto di tutto.
Mi chiamo Elena Wayne, sono una ragazza di 18 anni con due genitori molto diversi tra loro. Mia madre si chiama Stefania ed è italiana mentre mio padre si chiama Jordan.
Mia sorella si chiamava Lilian ed in questo periodo avrebbe dovuto compiere 16 anni ma purtroppo non ci sarà nessuna festa perché lei...non c'è più.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 4

 

Il mio cuore batteva ad un ritmo irregolare ed avevo difficoltà a respirare. I miei occhi s'inumidirono ma non lasciai che le lacrime scendessero. Cercai di non lasciar trapelare il mio nervosismo.

La voce di Jordan invece usci tranquilla e mi gelo il sangue nelle vene.

“lo sai che mi sei mancata bambina. Il lavoro senza di te non è come prima” mi disse sornione.

Era tranquillo e sapeva che mi stava distruggendo. Tremavo ed avevo cominciato a stringere il cellulare tanto forte che le mie nocche diventarono bianche. Guardavo un unico punto nella stanza e cercavo di parlare, ma ero terrorizzata e le mie corde vocali rifiutavano di funzionare dal terrore. Mi sentivo debole e sul punto di crollare.

Zayn vedendomi in quello stato mi prese il cellulare dalle mani per parlare al posto mio. Volevo impedirglielo ma non avevo le forza per muovermi.

“scusi ma potrebbe dirci chi è lei? Ha terrorizzato la ragazza e credo che la sua telefonata non è gradita” chiese lui cominciando a parlare in un modo abbastanza gentile gettando un sguardo verso di me che lo guardavo con il terrore negli occhi. Con quel tono non avrebbe di certo ingannare Jordan.

“oh, tu dovresti essere il suo ragazzo...” disse Jordan. Intuivo che stava ghignando. Il suo solito ghigno che mi metteva paura. Quello che veniva prima di una bomba gettata da lui. Quello che aveva quando ha ficcato una pallottola in mezzo agli occhi di mia sorella.

“no, non lo sono. Ora cortesemente o mi dice chi è lei oppure stacco” disse Zayn. Cominciava ad alterarsi e lo notavo dalle vene gonfie sul collo e dalla mascella contratta. Non volevo che si arrabbiasse, avrebbe fatto un errore madornale facendo alterare Jordan.

“Elena, non hai raccontato al tuo amico del lavoro che facevi prima per riuscire a parare il culo alla tua ormai defunta sorellina. Non gli hai raccontato della morte della tua piccola bambina?”

A quelle parole scattai riprendendomi all'istante, staccando il cellulare dalle mani di Zayn.

“non ti azzardare a nominare mia sorella lurido bastardo. Te la farò pagare perciò che le hai fatto figlio di puttana” ringhiai attraverso il telefono.

Jordan si mise a ridere divertito dal mio scatto d'ira.

“ho fatto arrabbiare la micia. Sentimi lurida puttana, Ora senza giri di parole, torna da me o ti prometto che ogni giorno ti troverai un cadavere davanti casa. Ci siamo capiti?” poi stacco.

Mi alzai di scatto scaraventando il cellulare sul muro distruggendolo. Non sono arrivata a niente scappando. Mi accasciai a terra scoppiando in singhiozzi. Tutto quello che ho fatto non è servito a niente.

Il mio viso era inondato dalle lacrime che mi sono promessa di non versare. Credevo di poter sopportare la voce di Jordan di nuovo ma è successo tutto il contrario.

Pensavo di essermi liberata di lui almeno per un po. Pensavo che potevo organizzare tutto senza che lui interferisse nei miei piani ma ora è tutto distrutto, andato via con il vento in un soffio.

Piansi tutte le mie lacrime circondata dai ragazzi che erano accorsi vedendomi in quello stato. Niall era accanto a me che mi accarezzava i capelli cercando di calmarmi mentre gli altri erano messi attorno a me e Zayn faceva su e giù per la stanza.

Mi sentivo protetta ma poi un pensiero orrendo si fece spazio nella mia testa.

“dovete andarvene” dissi subito senza pensare alzandomi di scatto.

Ammutolirono tutti quanti. Mi guardarono come se fossi impazzita.

“che diavolo stai dicendo” esplose Zayn.

“dico che dovete andarvene. Non hai sentito cosa ha detto quel bastardo. Se vi vedesse qui uno dei suoi scagnozzi potrebbe uccidervi e non avrete nemmeno il tempo di mettere piede fuori casa mia” dissi. Sembravo isterica ma se Jordan gli avesse visti qui non avrebbe esitato a lasciarmi il primo cadavere già in bella mostra

“non possiamo lasciarti affrontare tutto da sola” mi disse dolcemente Liam.

“possiamo benissimo prenderci cura di noi stessi senza che tu ti metta sulle spalle anche i nostri problemi” disse Harry cercando di convincermi.

“voi non lo conoscete. Potrebbe benissimo farvi fuori senza che ve ne accorgete. Puoi anche colpire le vostre famiglie pur di arrivare a me” dissi parlando velocemente.

Non volevo che fossero in pericolo per colpa mia. È già morta mia sorella ed io non voglio vedere altra gente morire per mano di Jordan.

“perché tu sai di che cosa è capace quel uomo” mi riprese Zayn.

“sono più che consapevole delle sue azioni e di come funziona la sua mente” dissi guardandolo negli occhi in segno di sfida.

“e di grazia come fai a conoscere un uomo simile”. Disse lui strafottente

“è mio padre Zayn” gli dissi alzandomi e dirigendomi in camera mia per chiudermi a chiave e pensare a come agire in questo momento. Gli lasciai basiti senza avere il tempo di replicare o di dire qualsiasi cosa.

Mi misi a letto pensando a come agire in questo caso.

Jordan non avrebbe perso tempo e sicuramente avrà già cominciato ad architettare un modo più efficace per arrivare a me.

La sua mente contorta lo averebbe portato a commettere l'azione più impensabili.

 

Jordan's pov.

Quella puttana di mia figlia ha osato portarsi via i miei soldi. Non sa quanto ho faticato per guadagnarmi tutti quei soldi.

Mi sedetti sulla scrivania dopo aver finito la telefona.

Un colpo di fortuna averla trovata cosi velocemente dopo che la signorina è scappata.

Ammetto che è stato difficile stare sulle sue traccie. Ha avuto il buonsenso di nascondersi il più possibile.

Sicuramente stara progettando un modo per vendicare sua sorella ma non glielo avrei permesso. Sarei stato io il primo ad attaccare ed a distruggere il suo mondo e stavolta andrà a fare compagnia a sua sorella.

Quella lurida puttana si è permessa di abbandonarmi mandando tutti i miei sforzi di guadagno a farsi fottere. Ora molta gente mi deve dei soldi e se non avrei reso ciò che mi devono sarei finito con una pallottola in testa.

Un leggero colpo alla porta mi distrasse dai miei pensieri. Diedi il permesso a chiunque sia qui per parlarmi e sulla porta apparve Trav uno dei miei seguaci.

“signore, mi ha chiamato”. Chiese lui.

“si, entra Trav ho bisogno di te”.

L'uomo entrò mettendosi difronte a me aspettando i miei ordini.

“ti ricordi di mia figlia Elena?” gli domandai.

Lui mi rispose con un cenno del capo ed io prosegui.

“sapete tutti che è scappata portandosi via gran parte del mio profitto ed è per questo che la stiamo cercando”

Lui annui“signore pochi giorni fa, uno dei nostri uomini è quasi riuscito farla fuori ma un suo amico l'ha salvata all'ultimo. Dice che la ragazza dopo la telefonata è rimasta terrorizzata a tal punto che a casa sua ha invitato 5 ragazzi. Penso siano sui amici e se non ce ne liberiamo per noi saranno un vero problema”

alle parole di Trav corrugai la fronte invitandolo a spiegarmi perché dovremo aver paura di una banda di mocciosi.

“ha mai sentito parlare dei Black Blood?” chiese Trav. Alle sue parole irrigidì le spalle e strinsi la mascella. Quel nome mi provocava rabbia.

“La banda del il bastardo che mi ha rubato la donna” dissi io ringhiando.

La Black Blood era la banda che aveva il controllo in quasi tutta la zona dell'Inghilterra e più o meno aveva il controllo su tutto. Il capo un certo David Red. Quello stronzo mi ha rubato la donna della mia vita, mia moglie, utilizzando i suoi loschi soldi per stupirla e lei se ne innamorata fino ad abbandonare me e le sue figlie per lui.

Sono 7 anni che cerco un modo di vendicarmi ma fino ad ora non ho potuto avvicinarmi a lui nemmeno usando le tattiche più complicate.

“si proprio quella. Questi 5 ragazzi di cui le ho parlato fanno parte di questa band ma dal loro aspetto sembrano innocui. A detta di alcuni testimoni i più pericolosi tra loro sono 3: un certo Liam Payne, Harry Styles ed infine il più pericolo è un Zayn Malik. L'ultimo è il più temibile a detta di molti uomini con cui ha avuto a che fare. Questo sono tre dei ragazzi che ci sono a casa di sua figlia. Gli altri due sono pericolosi ma non come il resto. Un piccolo errore da parte nostra e Black Blood ci starà alle calcagne”

mi misi a riflettere sulle parole di Trav cercando di trovare una soluzione a questo problema. Metterci contro i red blood sarà come andare dritto verso la morte ed una mossa sbagliata con i suoi scagnozzi e possiamo considerarci morti.

Un ghigno si formo sulle mie labbra all'idea che mi era passata per la testa.

“conosci la banda che è in conflitto con i Black Blood i cosiddetti White Devil?”

Trav annui interdetto.

“possiamo benissimo scatenare l'ira delle due bande tra di loro e lasciare che si sbranassero lasciandoci campo libero per catturare Elena. I ragazzi ovviamente andranno in soccorso del loro capo, mentre lei rimarrà incustodita”

“e come dovremo scatenare il conflitto tra i due?” chiese Trav

“conosci il fratello del capo dei White Devil. Fallo fuori e lascia come segno lo stemma dei Black Blood. Poi avvisa la banda di dove hai ritrovato il corpo e la prima fase è fatta.”

“questo servirebbe a scatenare i Devils ma come facciamo con i Black Blood. All'attacco dell'altra band i Black Blood diranno che loro ne sono fuori e che non hanno motivo di usare certi modi per dichiarare guerra ed ovviamente i ci crederanno data l'onesta di quella band. Io dico che dovremo scatenare l'ira dei Black Blood. Sono loro l'obbiettivo”

a quelle parole il sorrise sulle mie labbra si allargo e poche parole bastarono a far capire il mio piano a Trav.

“portami mia moglie e il suo bambino...”

  
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