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Autore: Angy_Sunny    10/11/2014    4 recensioni
Quando Laney, ormai quindicenne, riceve un'inaspettata visita dalla sua amata cugina Alicia, non sa che lei e Corey stanno per iniziare un viaggio verso Toronto, per aiutare la ragazza a recuperare i suoi ricordi più belli.
Scopriranno quanto l'amore per qualcuno possa spingere le persone a buttarsi, a rischiare, a superare i limiti.
E magari, grazie all'esempio della diciottenne, anche loro due riusciranno a superare le barriere che da anni gli impediscono di dichiarare i propri sentimenti.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corey Riffin, Laney Penn, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I tre avventurieri si addormentarono quando era già notte fonda, con la carrozzeria dell’auto come soffitto, che li divideva da un cielo senza stelle.
Corey e Laney ronfavano, avvinghiati l’uno alla’altra e con un vago sorriso sul volto.
Alicia invece non riusciva a chiudere occhio, come sempre d’altronde.
Aprì un po’ il finestrino, facendo entrare l’aria umida e fresca, e si sporse fuori.
Il suo sguardo vagò fra l’oscurità, interrotta solo dal debole e lontano alone della luna e da qualche ronzante lampione sulla strada, come se cercasse qualcosa a cui aggrapparsi per sfuggire agli incubi.
La ragazza chiuse gli occhi e, cullata dall’aria dolce che le accarezzava le guance, lasciò finalmente ritornare la sua mente a quei felici ricordi che la facevano ancora sorridere, se ci pensava.
Era in prima superiore, quando lo vide per la prima volta.
Lei era ancora una ragazzina, ma già disponeva del suo animo frizzante e della sua folle allegria, nonostante fossero doti velate da un sottile strato di insicurezza.
Ricordava tutto di quell’istante.
Se stessa, con una corta gonna in pelle e una camicetta a motivi astratti, che percorreva di fretta il corridoio nel tentativo di arrivare in orario alla lezione di inglese.
I boccoli rossi le coprivano in parte la visuale, quindi fu forse per questo che non vide il ragazzo che stava camminando in direzione opposta.
E alla fine si rivelò un bene, quel piccolo scontro.
-Scusami…- borbottò imbarazzata.
Lui rise e le disse che non importava.
Il suo tono gentile, il suo sorriso o forse la brillantezza di quegli occhi scuri…Alicia non sapeva bene cosa ci fosse di tanto speciale in quel tipo.
L’unica cosa di cui era certa era che le aveva lasciato il segno.
Le settimane successive furono un susseguirsi di sguardi e “casuali” incontri nei cambi d’ora., tutto questo finché il ragazzo non si decise a fare il primo passo.
Era una giornata di inizio novembre e la ragazza forse non aveva considerato che delle calze e una felpa leggera non l’avrebbero tenuta abbastanza al caldo, quindi si ritrovò ad aspettare il suo pullman nello spiazzo deserto sul retro della scuola, tremante.
-Ehi- a quanto pare però, non era così sola.
Si girò e vide quel ragazzo- che probabilmente faceva già quinta- con il suo solito ghigno smagliante.
Rispose al saluto con un timido cenno della mano, senza riuscire a smettere di tremare.
-Ma stai congelando- il volto di lui si accigliò in una smorfia preoccupata, ma non diede il tempo all’altra di replicare che si era già sfilato la giacca, per poi posarla sulle spalle di Alicia.
Questa diventò rossa come i propri capelli, non si sarebbe mai aspettata un gesto del genere.
Rimasero lì a chiacchierare per un bel po’, dato che il bus era in ritardo, e scoprirono di avere un sacco di cose in comune e di pensarla allo stesso modo su parecchi argomenti.
In quel momento, tutto sembrava così perfetto e irripetibile.
Ciò che la rossa non sapeva ancora era che quell’incontro avrebbe cambiato la sua vita per sempre.
Quel ragazzo si chiamava Derrick.
Alicia aprì di scatto gli occhi al suono di una melodia proveniente dal vecchio stereo.
Accidenti, era ancora inserito il cd!
Quella canzone le era maledettamente familiare, ma nonostante la malinconia che le suscitava, non voleva interromperla.
Era come se, premendo il tasto “pausa”, potesse spezzare un magico incantesimo, con letali conseguenze.
Quindi si limitò ad abbassare il volume per non svegliare Corey e Laney, pere poi farsi trasportare voce che amava.

Bury all your secrets in my skin
Come away with innocence and leave me with my sins
The air around me still feels like a cage
And love is just a camouflage for what resembles rage again

So if you love me let me go
And run away before I know
My heart is just too dark to care
I can't destroy what isn't there

Deliver me into my fate
If I'm alone I cannot hate
I don't deserve to have you
Ooh, my smile was taken long ago
If I can change I hope I never know

I still press your letters to my lips
And cherish them in parts of me that savor every kiss
I couldn't face a life without your light
But all of that was ripped apart when you refused to fight

So save your breath, I will not hear,
I think I made it very clear
You couldn't hate enough to love
Is that supposed to be enough?

I only wish you weren't my friend
Then I could hurt you in the end
I never claimed to be a saint
Ooh, my own was banished long ago
It took the death of hope to let you go

So break yourself against my stones
And spit your pity in my soul
You never needed any help
You sold me out to save yourself

And I won't listen to your shame
You ran away, you're all the same
Angels lie to keep control
Ooh, my love was punished long ago
If you still care don't ever let me know
If you still care don't ever let me know


Alicia ricordava ogni singolo momento.
E ogni ricordo era come una spina nel cuore.
Come la notte inghiottiva la Terra, il rimpianto la divorava.
La sua anima era ormai nera e l’unica luce di salvezza era alla fine di quel viaggio.


 








Angolo Angy
Sono tornata con questa long :D
Mi dispiace per il capitolo un po’ corto, ma prendetelo come un “distacco di riflessione”.
Ammetto che questa long sta diventando sempre più deprimente, ma in fondo è questa la sua essenza.
Spero solo che vi piaccia ^^
Se vi va, recensite!
Un abbraccio
Angy

P.S. La canzone è “Snuff” degli Slipknot. 
  
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