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Autore: Sam27    11/11/2014    2 recensioni
Lily Luna Potter aveva poche ma solide certezze nella vita:
1.Nessun Malfoy le sarebbe mai andato a genio.
2.Scorpius Malfoy era l’essere più odioso che avesse mai conosciuto.
3.Rose Weasley era cotta di Lysander Scamandro.
4.Suo fratello James non avrebbe mai perso la testa per una ragazza.
5.I suoi genitori non sarebbero mai impazziti: erano un mago ed una strega molto saggi.
6.Non avrebbe mai fatto uno spogliarello e non si sarebbe mai ubriacata.
Peccato, però, che solo una di queste fosse giusta.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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10. Minacce e pergamene
L’omosessualità nel mondo magico era ed è qualcosa di normale a dispetto che nel mondo babbano, nonostante ciò i padri sperano sempre che i loro figli siano etero per parlare con loro di conquiste e i figli sperano sempre che i loro padri siano etero altrimenti tradirebbero le loro madri.
Ma può arrivare il giorno in cui un ragazzo diciassettenne preferisca credere che suo padre sia omosessuale piuttosto che un immaturo.
 


Lily entrò nella stanza e soffocò un gemito.
Harry era sopra Draco, il pugno a pochi centimetri dalla sua faccia, le gambe ai lati del bacino, l’altra mano a reggere la bacchetta puntata sul suo collo.
-Cosa..?- mormorò Albus.
Bellatrix emise un verso indistinto tra l’”Auch” e l’”Oigh”.
-Ragazzi noi..- mormorò Harry voltandosi e mostrando un livido violaceo sul mento.
-Voi?- domandò Scorpius incrociando le braccia, appoggiato allo stipite della porta.
-Noi stavamo..- iniziò Draco scostando Harry e alzandosi il più dignitosamente possibile.
-Ditemi che stavate consumando il vostro rapporto omosessuale perché neanche io sarei così immaturo da picchiare il mio consuocero- disse James ghignando.
Nell’udire quest’ultima parola Draco dovette sostenere Harry prima che gli cadesse nuovamente addosso,per poi fare un verso disgustato e pulirsi le mani nel mantello scuro.
-Zio forse è meglio che tu vada- disse Rose avvicinandosi e prendendolo per un braccio.
-Torno nella stanza di Scorpius!- esclamò Lily voltando le spalle ai presenti senza salutare.
-No signorina tu non dormirai nella stessa stanza con quell…!- iniziò Harry.
-Tranquillo papà prenderemo precauzioni- rispose Lily sarcastica salendo le scale.
Ed Il-Ragazzo-Che-E’-Sopravvissuto sbiancò definitivamente e svenne.
Draco sogghignò beccandosi un’occhiataccia da parte di Scorpius.
 
UN’ORA PRIMA
Scorpius stava chiudendo la cerniera del suo borsone quando due piccole mani gli chiusero gli occhi.
-Umh.. Scarlet?- domandò con un piccolo ghigno.
-E chi è questa Scarlet?- chiese Lily mettendosi di fronte a lui.
-Nessuno scema- rise Scorpius –Ti prendevo in giro-
Lily gli fece una linguaccia.
-Come se qualcuna oltre me ti volesse- borbottò facendo spallucce.
-Ma sentila- rise Scorpius dandole un colpetto sulla spalla –Io sono un uomo vero-
-Allora porta anche il mio borsone, uomo vero- ammiccò Lily buttandolo sul letto e correndo al piano inferiore.
Si accingevano ad uscire quando un gufo planò dalla finestra aperta.
-E’ per te- disse Harry porgendo la pergamena alla moglie.
-Barn Il Vecchio di Notturn Alley ha combinato un altro casino con dei gingilli rubati! Sembra che Rose Allen si sia ritrovata con un naso al posto dell’occhio e il piede sulla testa per aver comprato un semplice Scaccia Maledizioni. Il giornale ha bisogno di me! Tornerò per l’ora di pranzo- e, dato un bacio a fior di labbra a Harry, Ginny imboccò l’uscio.
-Bene ragazzi fate i bravi a casa Malfoy- disse Harry.
-Tu non ci accompagni?- domandò James sorpreso.
-Io…-
Lily inarcò le sopracciglia, sbuffando.
-Ma certo era solo per avvertirvi con largo anticipo-
-Sì, certo- borbottò Albus imboccando l’uscio.
Arrivarono a Villa Malfoy piuttosto tesi, Harry bussò mentre Rose notava la compostezza insolitamente rigida del suo corpo.
-Sì?- l’Elfa Twinky apparve sulla soglia. -I padroncini sono tornati!- esclamò facendo delle grandi riverenze ad entrambi
-I signori Malfoy sono in casa?- chiese Harry aggiustandosi il colletto della camicia.
-Io ve li chiama subito signore- rispose l’Elfa con un altro inchino.
Poco dopo apparve Draco vestito di tutto punto.
-Malfoy, ti ho portato i miei figli ed i tuoi.- disse Harry gelido.
-Eccellente. Desidererei scambiare due parole con te Potter. In privato- disse Draco indugiando sui cugini Weasley e Lysander –Voialtri potete entrare ed accomodarvi-
I due futuri consuoceri si diressero in una camera secondaria adiacente al salotto provvista di stendardi di serpeverde, una moquette verde ed argento, quadri antichi ed un tavolo in vetro.
-Di cosa desideri parlarmi Malfoy?-
-Volevo farti sapere che la relazione dei nostri figli non mi aggrada per niente-
-E quindi?- chiese Harry inarcando le sopracciglia.
Dove mai voleva arrivare quell’arrogante?
-E quindi Potter pensavo che dovremmo.. prendere provvedimenti-
-Che cosa intendi con questo, esattamente?-
-Credo semplicemente che dovremmo mostrare ai nostri figli quanto sono dissimili e far dimenticare loro quanto sono simili- disse Draco mangiando un cioccolatino al Whisky Incendiario.
-E come intenderesti provvedere?-
Draco assaporò bene il dolce prima di rispondere.
-Sono a casa mia ora e posso benissimo mostrar loro che appartengono a due case, a due classi sociali e a due famiglie.. come dire.. diverse-
Harry cercò accarezzare il leone che stava nascendo in lui.
-Mi fa piacere vedere che gli anni sono passati ma sei rimasto lo stesso spocchioso Malfoy. Se mia figlia è felice non ho certo intenzione di distruggere in questo modo la sua felicità-
-Ed io non ho intenzione di stare a guardare mio figlio che sposa una Potter, Grifondoro e per giunta imparentata con i peggior traditori del loro sangue della storia!-
-Ed io Malfoy ti proibisco – disse Harry tirando fuori dalla tasca la bacchetta –di trattar mal i miei figli e soprattutto Lily in mia assenza. Inoltre non devi assolutamente ostacolare quei due ragazzi!-
-Tu mi proibisci? Tu mi proibisci?!- domandò Draco incredulo.
-Esatto- disse Harry avvicinandosi lentamente all’altro.
-Non avevi l’autorità per farlo a scuola figuriamoci qui, Potter. Io in casa mia faccio ciò che mi pare e non intendo lasciare che mio figlio sposi una Potter!- disse Draco giocherellando con la carta del cioccolatino e pronunciando il cognome di Harry come se fosse uno schifoso Vermicolo da schiacciare.
-Ritira quello che hai detto- sibilò Harry, facendo dei grandi respiri.
-Altrimenti?- ghignò Draco incrociando le braccia.
-Expelliermus!- esclamò il Bambino Che E’ Sopravvissuto.
-Argh!- gemette Draco mentre la bacchetta volava dritta contro un ritratto e, la signora raffigurata, si nascondeva dietro la cornice.
-Lurido idiota- bisbigliò Draco tirandogli un pugno alla base della mascella.
Harry non si dette il tempo di riprendersi e lo atterrò, puntandogli la bacchetta al collo e tenendolo a portata di pugno.
-Ora tu ritirerai quello che hai detto e giurerai sul tuo sporco onore che lascerai in pace i nostri figli- disse Harry strattonandolo appena dalla maglietta.
-Ti diverti Potter?- domandò Draco ghignando e indicando con la testa la soglia dove sostavano i loro figli più Rose e Lysandro.
 
-E’ un immaturo! Un immaturo!- esclamò Lily iniziando a sistemare con rabbia le sue cose.
-Concordo Lily, ma devi anche pensare che il suo disaccordo con Draco deriva dai tempi della scuola- disse Rosa appollaiata sul davanzale.
-Ma a me non interessa che ci parli o meno! Potrebbe evitare di rovinarmi la vita però!- esclamò Lily buttandosi sul letto a braccia aperte.
-Lo sai com’è fatto papà.. sei e sarai sempre la sua piccola principessa: si preoccupa per te- disse Albus sorridendo sornione.
-Tu niente da dire Scorp?- domandò Lily voltando appena la testa.
-Beh effettivamente tuo padre poteva evitare- rispose facendo spallucce.
-Scusa se te lo dico ma è stato tuo padre a voler “parlare” con il mio- disse Lily mettendosi seduta.
-Se non sbaglio era tuo padre ad essere a cavalcioni sul mio con tanto di minacce, bacchetta e pugni-
-Già, peccato che fosse mio padre quello con un livido enorme sulla mascella!-
-Ma non so se hai notato che mio padre aveva un occhio nero!-
-Di certo non sarà stato mio padre ad iniziare!-
-Cosa vorresti insinuare?- domandò Scorpius con un filo di voce.
-Beh andiamo: lo sanno tutti com’è tuo padre.-
-Ah sì?! E com’è?- domandò Scorpius alzando la voce.
-E’ arrogante e spocchioso.. e .. è pieno di orgoglio di casta e di pregiudizi e.. oh insomma! E’ un Serpeverde!-
-Anche io sono un Serpeverde!- esclamò Scorpius alzandosi in piedi ed allargando le braccia.
-Ragazzi in somma..- cercò di dire Rose.
-Ma lui era un mangiamorte!-
-Lo era infatti- disse Scorpius gelido.
-Questo non cambia ciò che ha fatto-
-Mio padre è stato costretto a diventare un Mangiamorte! Ha avuto una vita difficilissima! Tuo padre non ha dovuto fare altro che aspettare che la gente gli salvasse il culo!-
-Mio padre è un eroe!-
-Tuo padre è un presuntuoso! Proprio come te-
-Vai a farti un giro nella bocca di un drago Hyperion- disse Lily uscendo a grandi passi dalla stanza.
-Oh oh- mormorò Albus.
-E voi non dite una parola!- esclamò Scorpius alzandosi anch’egli, scoccando un’occhiataccia agli amici ed uscendo dalla stanza.
 
Bellatrix si sedette sul letto e fece un mezzo sorriso.
Ecco la sua vecchia stanza: pareti spoglie, una libreria, una scrivania ben curata, un armadio inespressivo e la valigia di Rose sul letto accanto.
Iniziò a svuotare il borsone dividendo i vestiti in plichi sul letto a baldacchino. Prese cinque o sei magliette tra le braccia e cercò di non farle cadere mentre le disponeva in ordine causale nei cassetti.
Prese il vestito grigio che aveva messo il giorno della festa.
Quel giorno lei e James si erano baciati.
Il suo primo bacio.
Il miglior bacio che avrebbe mai potuto ricevere.
Il sapore di James le invase i ricordi e le si seccarono le labbra.
Lo prese tra le mani, facendolo scorrere tra le dita, improvvisamente le sue labbra arricciate in un sorriso si aprirono in una ‘o’ perfetta. Sulla parte superiore del vestito, appena imbottita per fasciare il seno c’era uno strano rigonfiamento, scosse appena il tessuto ed una pergamena cadde sul pavimento.
Bellatrix la raccolse, incuriosita, la aprì con cautela ed iniziò a leggere mentre il suo cuore rallentava.
Ciao bellezza,
da quando ci siamo conosciuti non penso che a te.
Ci sono solo i tuoi occhi grigi a popolare i miei pensieri, piccola Malfoy.
Non so se ti darò mai questa lettera perché non sono quel genere di ragazzo.
Sono abituato a sceglierne una tra le tante che vogliono uscire con me, baciarla, andarci a letto e il giorno dopo amici come prima. Ma all’inizio di quest’estate ho conosciuto te.
Ho sempre odiato i Malfoy con tutto il cuore, la mente, l’anima e il corpo - come da tradizione dopotutto- ed invece quel giorno ho visto te. Eri così bella senza saperlo che il mio cuore ha fatto qualche capriola prima di riprendere a battere normalmente.
Qualche tempo fa avevi letto le prime due righe della lettera, poco dopo il nostro bacio, lo ricordi? Solo io e te ed il resto del mondo a fanAzkaban.
Ecco, quel giorno ti ho dato l’ennesima dimostrazione del fatto che sono un donnaiolo e basta.. Che alla giovane età di diciotto anni non penso altro che al sesso, al Quidditch e all’alcool: ed era così fino a poco tempo fa.
Ora non penso altro che all’alcool, al Quidditch e a te.
Io ti amo Bellatrix.
Ed è una cosa che non ho mai detto a nessun altra.
Io ti amo e voglio stare con te.
E se ancora, dopo aver letto questa lettera, non mi vorrai io ti aspetterò e proverò a farti innamorare di me ancora ed ancora.
Perché io ti amo, piccola Malfoy.
Ti amo e ti amerò per sempre.
Sempre tuo,
James
Bellatrix sentì lo stomaco chiudersi ed una strana sensazione riempirle la pancia.
Che fosse quello, l’amore?
Era confusa come mai lo era stata.
Possibile che James Sirius Potter amasse lei?
Possibile?
Sì, forse lo era.
Ripensò a tutti i piccoli gesti che nelle ultime settimane le aveva rivolto e non capì come fosse possibile che non se ne fosse accorta prima.
In quel momento James si affacciò sulla soglia.
-Rose mi ha detto di chiederti se…- ma nessuno avrebbe mai saputo cos’aveva chiesto Rose perché James, notata la lettera tra le mani di Bellatrix, si bloccò ed arrossì.
-Oh quella..- disse con la voce spezzata dall’imbarazzo.
Bellatrix lo guardò negli occhi iniziando ad avanzare verso di lui mentre James indietreggiava indeciso.
-Io..- tentò ancora James con il miglior rossore da imbarazzo alla Weasley della storia.
-Shh..- disse Bellatrix mettendogli un dito davanti alla bocca.
Poi si alzò sulle punte e lo mise a tacere definitivamente poggiando le labbra sulle sue.
Si staccò da lui lentamente, James aprì gli occhi come svegliandosi da un bellissimo sogno; le scostò un riccio biondo cenere dal viso, spostò la mano sulla sua guancia e gliel’accarezzò, subito dopo riprese a baciarla con passione, unendo la lingua alla sua in una danza antica tanto quanto nuova e rara.
Bellatrix avrebbe voluto che quel momento non finisse mai mentre il suo cuore batteva all’impazzata. Si allontanarono di qualche centimetro per riprendere fiato.
-Ti amo Jamie- sussurrò Bellatrix d’impulso, arrossendo furiosamente.
-Ti amo anche io, piccola Malfoy-
A quel soprannome Bellatrix fece una smorfia ma subito dopo sorrise, riprendendo a baciarlo.
 
 
___________________
Lo so che sono in ritardo mostruoso e che questo capitolo non è lungo come gli altri ma capitemi: sono sul letto attorniata dai pupazzi che mi ha regalato il mio ragazzo (un san Bernardo quasi di dimensioni reali, un piccolo golden retriver nero ed orsacchiotto), il ghiaccio e il dolore ai denti che non dovrei neanche chiamare tale visto che il dente non c’è più.
Comunque –scuse finite- spero che il capitolo vi piaccia perché a me piace molto.
A presto,
spero,
Sam ©
  
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