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Autore: Ikki95    11/11/2014    1 recensioni
Una fan fiction che parla del lato più nascosto del capitano Buggy... E se tutto ciò che ci mostrasse fosse solo una maschera fatta di finzione? Che cosa si cela veramente nella sua mente?
Dalla storia:
"Capitan Buggy, sei il migliore!" Risposero gli uomini all'unisono, con aria sognante.
Il pirata sorrise e rientrò nella taverna, chiudendosi la porta - finestra alle spalle. Spense le luci e si sedette su un umile sgabello di legno. Si guardò allo specchio che aveva di fronte. Il sorriso che aveva fino a pochi secondi prima gli scomparve completamente dal volto. Si tolse il cappello, lasciando liberi i lunghi capelli blu, ancora racchiusi in due trecce. Si mise una mano alla fronte e chiuse gli occhi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bagy il clown
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Behind the Mask


"Forza, uomini! Anche oggi faremo festa!"
"Siiii!"
Un manipolo di pirati sventolava in aria le proprie armi all'indirizzo del proprio capitano, Buggy. Soprannominato "Il Clown" per via del suo naso rosso, egli se ne stava in alto, un piede appoggiato sulla balaustra del terrazzo del secondo piano del bar che lui e i suoi uomini avevano occupato.
"Chi è il più grande pirata di tutti i tempi?" Chiese sprezzante.
"Sei tu, capitano Buggy!"
"Ahahahah! Esatto, proprio così!"
Quel gruppo di uomini faceva un gran chiasso. Sulla testa del loro capitano pendeva una taglia di 15 milioni di Berry. Una cifra davvero importante. Tutti ineggiavano al loro capitano.
"Uomini! Mi ritiro nelle mie stanze per qualche minuto!" Disse Buggy passando sopra le loro voci "Voi preparate fiumi di rhum per il mio ritorno! E dopo aver festeggiato... Spareremo una Buggy Ball contro qualche edificio e lo raderemo al suolo! E poi festeggeremo di nuovo!"
"Capitan Buggy, sei il migliore!" Risposero gli uomini all'unisono, con aria sognante.
Il pirata sorrise e rientrò nella taverna, chiudendosi la porta - finestra alle spalle. Spense le luci e si sedette su un umile sgabello di legno. Si guardò allo specchio che aveva di fronte. Il sorriso che aveva fino a pochi secondi prima gli scomparve completamente dal volto. Si tolse il cappello, lasciando liberi i lunghi capelli blu, ancora racchiusi in due trecce. Si mise una mano alla fronte e chiuse gli occhi.
- Non doveva finire così... - Pensò - Tutto ciò che dovevo fare era rubare quel frutto del diavolo, venderlo e ritirarmi su un'isola deserta a godermi la vita. E poi, quando mi sarebbe andata, avrei cercato il tesoro indicato da quella mappa... -  
"Dannato Shanks!"
Sbattè con violenza un pugno sulla scrivania, mentre una lacrima gli rigava il volto.

"Vuoi fare parte nella mia ciurma?"

Queste furono le ultime parole che Buggy sentì pronunciare dal Rosso. Da allora, ed erano passati più di vent'anni, non lo aveva più rivisto. Buggy aveva rifiutato di sottostare di nuovo agli ordini di qualcuno, ma ora che era capitano non era felice. Si asciugò il volto con una manica del matello, facendo attenzione a non togliersi il trucco che nascondeva così bene le sue emozioni, poi aprì un cassetto alla sua destra. All'interno, una bottiglia. La prese e la stappò con i denti, poi ne bevve il contenuto. Tossì, probabilmente a causa dell'elevato tasso alcolico della bevanda.

"Il mio tesoro? Se lo volete, è vostro. Cercatelo... L'ho lasciato in un certo posto."

Le parole del suo ex - capitano, Gol D. Roger, risuonavano ora nella sua mente, oramai sbiadite dagli anni. I suoi pensieri, adesso, erano indirizzati direttamente a lui.
- Vederti morire non mi ha aiutato. Pensavo che tu saresti stato più forte di tutti, che avrresti sconfitto anche la marina, anche gli altri pirati e persino la morte stessa. -
Nella mente di Buggy si affollarono i ricordi di tutte quelle giornate passate sulla nave di Roger. Era solo un mozzo, è vero, eppure si sentiva realizzato. Adesso, invece, poteva soltanto dire di aver conosciuto quello che, un tempo, fu il Re dei Pirati. Una magra soddisfazione. Ancora una volta la sua mente si posò sull'immagine di Shanks. Lo odiava, questo senza dubbio. Eppure avrebbe voluto rivederlo, anche solo per gridargl in faccia tutto il suo risentimento. In fondo, se Buggy era finito ad Orange era solo colpa del Rosso.
- Se quel bastardo non mi avesse urtato per sbaglio io non avrei mai ingerito quel dannato frutto del diavolo. Adesso avrei la mia mappa! Adesso me ne starei spaparanzato al sole! E invece me ne sto qui, con una banda di idioti al mio seguito che non sa neppure quanto fa due più due, a perdermi nei ricordi e nei sentimenti come una ragazzina adolescente! -
Un altro pugno alla scrivania, seguito da un'altra lacrima. Buggy odiava quella parte di se. Si era ripromesso di essere sempre sorridente, sprezzante, sicuro e, se fosse servito, persino stupido. Ora si stava maledicendo mentalmente per quello sfogo improvviso, ma erano oramai troppi anni che non pensava più a nulla se non a vivere alla giornata. Si guardò nuovamente allo specchio, notando che la lacrima che aveva pianto questa volta gli aveva sbiadito il trucco sulle labbra. Digrignò i denti e prese a correggere quell'errore nella sua immagine con un pennello intinto nel rosso più vivo. Già, il rosso... Il colore che Buggy odiava più di ogni altro colore al mondo. Rosso era il suo naso, la cosa che tutti si ricordavano di lui, schernendolo. Aveva deciso di combattere questa ossessione cercando proprio di assomigliare il più possibile a un giullare. Anche nel modo di fare, se necessario. Buggy voleva seppelire Buggy. Desiderava che quella parte di lui non uscisse mai allo scoperto, proprio come stava succedendo ora.
- Adesso basta. - Fece un profondo sospiro - Devo andare là fuori e dare a quelli uomini ciò che vogliono da me. Ordini. Stupidità. Rhum. Feste. Donne. Tutti i pirati sono uguali: basta sapere che corde toccare ed essi ti seguiranno come cani. Ed io, un giorno, diventerò il Re dei Pirati. Niente e nessuno oserà più ridere di me. Nessuno oserà rivolgermi la parola senza prima pensarci due volte. E così, un giorno, finalmente... - Fece una pausa, poi il flusso dei suoi pensieri ricominciò - Finalmente potrò smettere di indossare questa dannata maschera da clown. -
Finì di aggiustarsi il trucco, poi si rimise il cappello e si guardò un'ultima volta allo specchio. Il sorriso aveva di nuovo preso il sopravvento sulla tristezza. Si avviò verso le scale per il piano di sotto, pronto a raggiungere i suoi uomini. Capitan Buggy era tornato in se.


 
  
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