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Autore: TheSlayer    11/11/2014    10 recensioni
Mary Jane Watson ha un nome che la rende il bersaglio di battutacce da parte di tutte le persone che conosce. E la gente non sa nemmeno il vero motivo per cui si chiama così (fortunatamente, perché le battute orribili potrebbero solo peggiorare). Frequenta la Washington University a St. Louis, nel Missouri, e ha una cotta enorme per il suo professore di Scrittura Creativa: Harry Styles.
E se anche il professore mostrasse un interesse particolare nei suoi confronti? Oppure Mary si sta immaginando tutto?
***
Dalla storia:
"Che vita difficile. Avevo un professore che, nella migliore delle ipotesi, era un idiota e non si rendeva conto dell'effetto che faceva sulla gente. E, nella peggiore, era un maledetto diavolo tentatore e faceva apposta a torturarmi in quel modo."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 16 – We Need To Talk
 
Non avevo mai festeggiato Capodanno a Times Square. Avevo solo visto foto o video del countdown, quindi non avevo la minima idea di cosa avrei provato a stare in piedi, al freddo, in mezzo a centinaia di migliaia di persone ad aspettare l’arrivo dell’anno nuovo. Avevo conosciuto Eleanor, la ragazza di New York di Louis, avevamo pranzato insieme e poi eravamo andati tutti e quattro in piazza, dove c’era già parecchia gente.
Quella sera c’erano tanti artisti al concerto in piazza e avevamo ballato, cantato e ci eravamo divertiti fino a quando era iniziato il countdown e avevamo alzato gli occhi per guardare la discesa della famosissima sfera luminosa.
Allo scoccare della mezzanotte Harry aveva preso il mio viso tra le sue mani e mi aveva dato un bacio mozzafiato. Un bacio che non avrei mai più dimenticato. Mi aveva detto che mi amava e gliel’avevo detto anch’io. Era stata la serata più bella di tutta la mia vita.
 
Prendere l’aereo per tornare a St. Louis, il giorno dopo, era stato triste, perché avrei dovuto tornare alla vita di prima. Avrei dovuto continuare ad essere la ragazza di Harry solo nel suo appartamento o nel suo ufficio. Ma ero felice di avere i ricordi di quel weekend, perché ero sicura che mi avrebbero accompagnata fino alla prossima vacanza insieme, alla prossima occasione di stare in pubblico.
 
***
 
Il ritorno all’università voleva dire anche l’inizio del mio nuovo lavoro part time, perché avevo una borsa di studio completa, ma avevo comunque bisogno di soldi per tutti gli extra. Liam mi aveva fatto sapere che in libreria stavano proprio cercando qualcuno per sostituire il suo collega, Keith, che aveva deciso di abbandonare gli studi e trasferirsi a Hollywood per inseguire il suo sogno di diventare attore.
“Ti affiancherò per i primi turni, così ti spiegherò cosa devi fare e ti svelerò qualche trucchetto. Per esempio questo programma di ricerca interna è pietoso, non devi mai premere invio quando digiti il nome di un libro, ma devi cliccare sul bottone invio con il mouse, altrimenti si blocca tutto il sistema per cinque minuti buoni.” Disse Liam durante il mio primo giorno di lavoro.
“Cliccare e non premere il tasto.” Mormorai tra me e me, seguendo Liam per tutta la libreria.
Il ragazzo continuò a spiegarmi quello che avrei dovuto fare finché non sentimmo lo scampanellio della porta e lo seguii dietro il bancone. Due ragazzi si avvicinarono a noi, ridendo e parlando tra di loro.
“Payne!” Esclamò il primo. Sembravano familiari, probabilmente li avevo già visti in giro per il campus. “Sono arrivati quei fumetti di cui mi parlavi la settimana scorsa?” Domandò.
Vidi l’altro ragazzo osservarmi, prima di dare di gomito al suo amico e indicarmi. Non lo fece nemmeno di nascosto, ma mi puntò contro il dito apertamente, come se non fossi lì.
“Quella è la ex di Olinsky.” Disse. Cominciai a sentirmi infastidita. Si stavano comportando come se non esistessi.
“La ex di Olinsky ha un nome e ha delle orecchie.” Replicai a denti stretti. Liam mi lanciò un’occhiata di sfuggita, come se volesse dirmi di lasciare perdere.
“E, a quanto pare, la ex di Olinsky ha anche qualcos’altro.” Continuò il ragazzo che mi aveva indicata.
“Un bastardo e la chlamydia!” Esclamò il suo amico, mimando un pancione con le mani e poi dando il cinque al primo ragazzo.
Guardai prima i due amici di Jasper davanti a me e poi Liam, che non mosse un muscolo e non disse una parola per difendermi. Ma, in fondo, io non avevo bisogno di nessuno che mi difendesse. Jasper voleva giocare sporco? Ero più che capace di farlo anch’io.
“Mettiamo in chiaro le cose.” Dissi, facendo qualche passo avanti e fermandomi quando i miei fianchi furono contro il bancone. “Non sono incinta e non ho nessuna malattia venerea.” Aggiunsi. “Sono tutte cose che si è inventato Olinsky per nascondere il fatto che l’ho piantato io e per non fare una figura orribile.”
“E perché tu avresti mollato uno come lui?” Domandò il primo ragazzo, cercando di rimanere serio.
Perché mi sono innamorata di un’altra persona. Pensai. Quella era la verità, quello che avrei dovuto dire.
“Oltre al fatto che è più stupido di una porta, intendi?” Domandai. “Ero veramente infastidita dalla sua scarsa igiene personale.” Aggiunsi, abbassando la voce. Non era vero, Jasper arrivava anche a farsi due docce al giorno, ma ero stata presa alla sprovvista e volevo fare qualcosa per vendicarmi di quello stronzo che andava in giro a raccontare cose false sul mio conto.
I due ragazzi mi guardarono per qualche istante, indecisi sul da farsi. Poi scoppiarono a ridere e scossero entrambi la testa.
“Jasper aveva detto che avresti detto qualunque cosa per screditarlo. Adesso dobbiamo aggiungere anche bugiarda alla lunga lista dei motivi per cui nessun ragazzo del campus dovrebbe mai uscire con te!” Esclamò il primo tra una risata e l’altra.
“Liam, questi fumetti?” Domandò il secondo. Il ragazzo, che era ancora immobile di fianco a me, sembrò svegliarsi e andò nel retro a recuperare quello che gli avevano chiesto i suoi amici.
“Eccoli.” Borbottò. “Sono quindici dollari e venti centesimi.” Aggiunse.
“Grazie, fratello!” Esclamò il secondo ragazzo, lanciando delle banconote e un paio di monetine sul pavimento dietro il bancone. “E fai raccogliere le monete alla ex di Olinsky, perché tanto ho sentito che le piace inginocchiarsi!” Aggiunse, prima di scoppiare di nuovo a ridere e uscire dalla libreria con il suo amico.
“Mary…” Mormorò Liam quando rimanemmo soli.
“Non dire una parola.” Dissi, decidendo in quel momento che avrei ignorato il mio nuovo collega per il resto dei miei giorni.
Non raccolsi le monete che erano cadute, ma mi allontanai velocemente dal bancone per rimanere da sola qualche secondo. Quella situazione mi stava sfuggendo di mano, avrei dovuto fare qualcosa prima che peggiorasse.
 
***
 
Passai il resto del pomeriggio a fantasticare su vari modi per farla pagare a Jasper e a contare i minuti che mi separavano dalla cena con Harry.
Liam aveva capito che era meglio starmi alla larga e aveva evitato di rivolgermi la parola per tutto il resto del mio turno. Mi aveva solo spiegato quello che dovevo sapere per lavorare e poi mi aveva lasciata in pace.
Ero furiosa. Avevo voglia di prendere Jasper e i suoi amici a pugni e di distruggere qualcosa. D’accordo, avevo sbagliato a usare il ragazzo per togliermi Harry dalla testa. Non avrei dovuto mettermi con lui per quel motivo. Ma eravamo stati insieme poco, era impossibile che sentisse un bisogno così immenso di vendicarsi. Quello che stava facendo non era giusto e dovevo trovare il modo di fermarlo.
“Ehi, Mary Jane!” Sentii una voce familiare chiamarmi quando uscii dalla libreria, poco prima di cena. Mi voltai e cercai di trattenere lo sbuffo che stava per partire in automatico.
“Courtney.” Borbottai, abbozzando un sorriso. Ero così infuriata che avrei voluto mandarla a quel paese, anche se lei non mi aveva fatto nulla.
“Finalmente siamo riuscite a trovarci!” Esclamò la ragazza, avvicinandosi. “Possiamo parlare? Devo davvero dirti una cosa importante.” Aggiunse.
Guardai l’orologio. Mancava mezz’ora all’appuntamento con Harry e, se avessi detto di sì, non sarei riuscita a passare dal dormitorio per cambiarmi e sistemarmi il trucco. Ma ero anche curiosa di sapere che cosa doveva dirmi Courtney di così importante, quindi decisi di cedere.
“Ho solo mezz’ora.” Risposi dopo qualche secondo. Magari quello che doveva dirmi avrebbe portato via solo poco tempo.
“Perfetto.” Disse Courtney, cominciando a camminare verso la piazza del campus. Si sedette su una panchina libera e mi indicò lo spazio di fianco a lei. La raggiunsi, scuotendo impercettibilmente la testa. Stavo passando una giornata orribile, ci mancava solo quella. Speravo davvero che qualunque cosa dovesse dirmi fosse positiva, ma ne dubitavo altamente.
“Dimmi tutto.” Dissi, osservandola. Il sole era già tramontato da un pezzo e la piazza era illuminata dalla luce artificiale dei lampioni, che si rifletteva sui cumuli di neve bianca non ancora sciolta e rendeva tutto più bianco. Courtney stava guardando un punto fisso di fronte a sé e non riuscivo a decifrare la sua espressione.
Guardai di nuovo l’orologio, sperando che si decidesse a cominciare a parlare in fretta. L’appartamento di Harry non era vicinissimo, dovevo arrivarci a piedi e faceva freddo.
“Onestamente non so da che parte iniziare.” Disse dopo un po’.
“Non ho idea di cosa tu voglia dirmi, quindi non so come aiutarti.” Risposi. Mi resi conto di essere stata forse un po’ più maleducata del previsto, ma per quella giornata avevo esaurito la mia dose di pazienza. Non era colpa sua, me ne rendevo conto, ma dopo quello che era successo con gli amici di Jasper ero infastidita da tutto.
Courtney si voltò di scatto verso di me e puntò lo sguardo sul mio, facendomi venire i brividi. La sua espressione era fredda e carica d’odio.
“Bene, volevo farti un lungo discorso su questa cosa, ma vedo che non hai la minima voglia di ascoltarmi, quindi andrò subito al sodo.” Disse. “So che stai andando a letto con mio marito.”
Mi bloccai con la bocca semiaperta e gli occhi sgranati. Avevo sempre sospettato che Courtney fosse un po’ svitata, ma non avevo immaginato fino a quel punto. Di che cosa stava parlando?
“Cosa?” Domandai, incredula. “Tuo marito?”
“Non fare la finta tonta, so benissimo che lo stai facendo. Inizialmente era solo un dubbio, ma poi ho finalmente trovato la conferma. Sai una cosa? Mi fai veramente schifo!” Esclamò Courtney.
“Courtney, non so proprio di cosa tu stia parlando. Credo che tu abbia sbagliato persona.”
“No, non ho sbagliato proprio niente.” Rispose lei. Le sue guance erano diventate più rosse e aveva gli occhi lucidi. Infilò la mano nella borsa ed estrasse delle foto, che mi lanciò in grembo.
Quando guardai la prima il mio cuore sprofondò. Si vedeva il mio viso, di profilo. Avevo gli occhi chiusi e Harry mi stava baciando il collo. Ero seduta sul suo tavolo e lui stava tenendo la mia gamba con una mano e mi stava attirando più vicina a sé con l’altra. Qualcuno aveva scattato delle foto di quel momento molto intimo all’interno dell’appartamento di Harry. Ma come avevano fatto? E da dove? Ma soprattutto, perché?
Qualcuno sapeva della mia relazione clandestina con il mio professore. Ero davvero nei guai.
Ero nel panico. Guardai gli altri scatti e le mie mani cominciarono a tremare. Stavo osservando le prove di mesi di relazione. Qualcuno ci aveva seguiti e aveva scattato delle foto e noi non ci eravamo mai accorti di nulla.
Poi ripensai alla frase che avevo appena sentito e le parole di Courtney mi colpirono come un sonoro schiaffo. “Mio marito.”
“C-cosa…” Balbettai, incapace di staccare gli occhi da quello che avevo in mano. “Tuo marito?” Domandai.
“Mio marito. Harry Styles. Il tuo professore di Scrittura Creativa, Mary Jane Watson.”
Mi sentivo come se mi avessero tolto il terreno da sotto i piedi. Ero sicura che se avessi cercato di alzarmi da quella panchina sarei caduta. Mio marito. Harry era sposato e qualcuno – anzi, non qualcuno, sua moglie – aveva scoperto della nostra relazione.
Non avevo idea di quanto tempo fosse passato da quando Courtney mi aveva dato in mano quelle foto. Alzai lo sguardo su di lei, che sembrava ancora furiosa, e cercai di formulare una frase di senso compiuto.
“Harry… Harry è tuo marito?”
“Il mio nome è Courtney Miller-Styles.” Rispose lei, mostrandomi la mano sinistra con la fede.
“No.” Dissi, scuotendo la testa. “No, no, non è vero.” Aggiunsi, alzandomi dalla panchina e indietreggiando leggermente. Non poteva essere vero. Harry viveva in un appartamento da solo. Non portava nessuna fede. Non poteva essere sposato. Non aveva senso.
“Se non ci credi perché non glielo chiedi? Così vediamo cosa ti dice. Voglio proprio sapere se ha il coraggio di negare.”
Ma certo che avrebbe negato. Non poteva dirmi che era sposato, perché non era vero.
“Io… io non so perché tu stia facendo questo, ma sappi che non è divertente.” Dissi.
“Credi che per me sia stato divertente scoprire che mio marito mi sta tradendo con una studentessa? Perché è stato devastante, te lo assicuro.” Rispose Courtney alzandosi e cercando di riprendere le foto che mi aveva mostrato poco prima. Le bloccai la mano. “Fai pure, tanto non sono di certo le uniche copie.” Aggiunse.
Scossi la testa senza dire nulla. Mi voltai e cominciai a camminare velocemente verso l’appartamento di Harry. Dovevo verificare tutto quello che mi aveva detto Courtney. Perché sapevo che era una pazza e Harry non era davvero sposato, avevo solo bisogno di sentirglielo dire. Però qualcuno ci aveva scoperti e c’erano delle nostre foto in atteggiamenti compromettenti. Eravamo fregati, dovevamo smettere di vederci.
 
***
 
Per tutta la strada dalla piazza del campus all’appartamento di Harry pensai a cosa dirgli quando mi avrebbe aperto la porta. Come avrei potuto cominciare un discorso del genere?
Ci sono delle nostre foto in giro. Hanno scoperto che stiamo insieme e una strana tizia dice di essere tua moglie. Pensai.
Ero agitata e la strada non mi era mai sembrata così lunga. Salii le scale che mi portavano al secondo piano facendo i gradini due a due.
Quando Harry aprì la porta non lo lasciai parlare. Non guardai nemmeno il suo sorriso ed evitai il suo sguardo per non perdermi nei suoi occhi come al solito.
“Sei sposato?” Domandai con il fiato corto.
E poi lo guardai. Vidi il sorriso lasciare il suo volto, i suoi occhi sgranare e il colore lasciare le sue guance. Vidi le sue mani lasciare i suoi fianchi e le sentii sulle mie spalle.
Non si era messo a ridere, come pensavo che avrebbe fatto. Non mi aveva detto “ma sei impazzita? Il freddo ti ha congelato i neuroni?” e poi mi aveva baciata.
“Mary…” Mormorò, cercando di farmi entrare nel suo appartamento. Ma io ero bloccata sulla porta, non riuscivo a muovermi.
“Sei sposato?” Domandai ancora, con il cuore in gola. Batteva così forte che riuscivo a sentirlo anche nelle orecchie.
Harry si morse il labbro e abbassò lo sguardo.
“Sì.” Rispose. Scossi la testa e tolsi le sue mani dalle mie spalle. “Ma...” Aggiunse in fretta.
“No, non ci sono ma.” Replicai, guardandolo dritto negli occhi. Ero furente. Non riuscivo a credere di essere stata presa in giro per tutti quei mesi. Da Harry, poi! Dalla persona che mi aveva dato stabilità. Dalla persona che mi aveva detto di amarmi per la prima volta. Dalla persona che pensavo di conoscere meglio di chiunque altro.
Odiavo l’idea di essere stata presa in giro per tutto quel tempo. Di aver aperto il mio cuore a una persona che, in realtà, era già sposata e mi aveva mentito. A un uomo che probabilmente era stanco della vita monotona che viveva con sua moglie e aveva bisogno di un’avventura. E quello che odiavo più di tutto era il pericolo in cui mi trovavo in quel momento. Courtney avrebbe potuto decidere di portare quelle foto al rettore dell’Università in qualsiasi momento. Avevo appena perso il mio primo amore ed ero a un passo dal perdere anche la mia borsa di studio.

 


'Sera! Oggi finalmente scopriamo chi è Courtney e qual è il segreto di Harry! Ve lo aspettavate? Come pensate che reagirà Mary Jane? Cosa succederà prossimamente?
So che venerdì mi sono dimenticata di postare lo spoiler e mi scuso. Per questa settimana mi farò un reminder sul telefono ahaha
Martedì prossimo pubblicherò il nuovo capitolo e non ho ancora molte anticipazioni, perché purtroppo sto scrivendo davvero lentamente e quindi non l'ho ancora finito e non so nemmeno se è ancora definitivo. Comunque per martedì lo finisco, promesso.
Grazie a tutte le persone che stanno seguendo la mia storia e grazie alle persone che mi lasciano sempre commenti. Alla prossima! <3

 

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