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Autore: LittleFallenAngel    11/11/2014    6 recensioni
Esistono alcune guerre che nessuno vede e che si combattono in solitudine.
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Come feci a non svenire in quel momento non lo so, vi era sangue ovunque e Malfoy era seduto sul letto, macchiato, le maniche tirate su a mostrare le braccia completamente ricoperte di segni e senza pantaloni, che erano buttati, appallottolati, in un angolo, le gambe erano bianchissime, o meglio, una era bianchissima, l'altra era completamente ricoperta di liquido rossastro che continuava ad uscire dalle ferite.
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Granger ho un problema - - Un'altro? - - Si, più grave, mi sono innamorato - Un moto di gelosia mi invase, lo ignorai - Non è grave - Gli sorrisi - È bellissimo - - No, non mi sono innamorato di una ragazza qualunque, mi sono ficcato nei cazzi - - Ma figurati sei il ragazzo più bello della scuola che problema c'è? - - Grazie Granger ma a lei non interessa - - E chi è? posso saperlo? - - Sei tu - Ah, si alzò e se ne andò, silenzioso come sempre. Ero io? Ah. Cazzo.
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Mi feci coraggio, gli sorrisi e lo presi per mano, poi entrammo, il suo vestito, completamente nero, faceva contrasto con il mio, bianco, così come facevano contrasto i nostri capelli, così come facevamo contrasto noi due.
[Attenzione tematiche delicate: Autolesionismo]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
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[canzone consigliata come sottofondo: Tee Shirt - Birdy https://www.youtube.com/watch?v=oM60hSMqIkI]

2. Hermione

Quella mattina mi svegliai con il sole di settembre in viso, mi stiracchiai e spostai Grattastinchi dalle mie gambe, mi alzai e pensai che quella sarebbe stata una bella giornata.

Preparai la colazione a Grattastichi e gliela diedi, andai in bagno e riempii la vasca, mentre aspettavo mi affacciai alla finestra osservando il cortile ancora vuoto. Amavo svegliarmi presto quando andavo a scuola, la mia finestra era rivolta a est e, appena albeggiava, il sole mi svegliava, amavo guardare il cortile vuoto dalla finestra, pensare a come sarebbe stato dopo qualche ora, pieno studenti che chiacchieravano, riordinavano appunti o correvano a lezione, pensai all'anno prima, alla guerra, sospirai, era stata dura, avevamo sofferto molto, ma ora, nonostante i ricordi e le perdite, ero così felice che tutto fosse finito.

Sorrisi e mi immersi nella vasca piena d'acqua fumante e profumata e giocai con la bacchetta a sollevare piccole bolle d'acqua. Quando finii il bagno mi vestii e svegliai Ginevra aiutandola a preparare la borsa che, nonostante l'avessi più volte ripresa, si ostinava a fare alla mattina anziché la sera prima, poi le pettinai la chioma rossa e le consigliai una maglia nera, quando, finalmente, fu pronta, scendemmo a fare colazione, dove trovammo gli altri.

– Hermione hai fatto il tema di pozioni? – Incorreggibili... – Ma che bel modo di salutare Ron, comunque si, voi? – – No, ce lo fai copiare? – Intervenne Harry – No, dovete farlo voi – – Non facciamo a tempo – – Si che fate a tempo Ron, lascia in pace Hermione, c'è la pausa pranzo in mezzo tanto – – Grazie Ginny – – Dai Herm ti prego – Sbuffai – Ho detto di no, basta – Risposero al mio sbuffo nel medesimo modo, li ignorai e finii la colazione, diedi una fugace occhiata agli altri tavoli soffermandomi su quello delle serpi: Draco Malfoy non parlava, come sempre, Zabini rideva, provandoci con la Greengrass che probabilmente aveva fumato, visti gli occhi bordeaux e Theodore Nott ammiccava stupidamente verso una Corvonero di un anno in meno, sbuffai, nulla di nuovo, Nel tavolo dei Corvonero Luna parlava con Goldstein e quando mi notò mi sorrise – Herm oggi abbiamo Hagrid? – tornai ad ascoltare il discorso: – Si, perché? – Oggi pomeriggio andiamo a trovarlo dopo pozioni? – – Per me – – Io non posso – Ron si girò veloce verso la sorella – Perché? – – Devo andare con Luna – – Ah,nessun strano appuntamento? – Ginny lo ignorò offesa delle insinuazioni di ragazza facile del fratello, risi, scuotendo il capo, quei due erano comici.

Finita la colazione andammo verso l'aula di trasfigurazione e un Malfoy incazzoso mi urtò la spalla facendomi male, ringhiai – Mezzosangue – Mi salutò lui, Ringhiai più forte – Ultimamente Malfoy non risponde mai alle provocazioni, strano – Mi fece notare Harry comparendomi a fianco – Meglio – Lui sorrise e mi guardò – Mi chiedo come faccia a vivere dopo quello che ha fatto, chissà se si sente in colpa? – La risposta era semplice, non viveva, ma ancora io non lo sapevo – Malfoy in colpa? Ma ti prego – Si intromise Ginny, scoppiammo tutti e tre a ridere entrando nell'aula della McGranitt che quel giorno, fortunatamente, non condividevamo con Serpeverde.

La McGranitt ci fece una lezione semplice che finì in fretta e io uscii felice con Harry e Ron alle calcagna – Allora sto' tema? – – Dai Mione lo sai che ti vogliamo bene – Non succederà più – Li ignorai – Che rompicoglioni che siete! – Si intromise la piccola Weasley – Ginevra! – – Che c'è? – – Il gergo... – Ringhiò Ron, lei sbuffò e si divise da noi andando verso l'aula di pozioni mentre noi ci dirigevamo verso le serre della Sprite.

– Oh buongiorno ragazzi! Bisogna dare da mangiare ai tentacoli! – Il buon umore della professoressa ci investì insieme all'odore di terriccio appena entrati, le sorrisi indossando i guanti mentre aspettavamo il resto della classe – Ti prego Hermione facci vedere il tema, sarà la prima e ultima volta – I tentacoli non ne volevano sapere di stare fermi e la voglia di prendere le cesoie e rasarli a zero si faceva alta, Ron e Harry, poi, non contribuivano affatto per la mia pazienza facendomi venire voglia di tagliare a pezzetti pure loro – Ti ho detto di no Harry - - Solo per prendere spunto – Sbuffai rassegnata – Okay ma cerca di impegnarti, non mi sembra il caso di metterti già contro la nuova professoressa – – Quella è contro tutti! È odiosa! – – Intervenne Ron – – A me non mi ha fatto nulla di male – – Per forza! ti amano tutti – Urlò quell'idiota – Ragazzi se chiacchierate resterete indietro! Forza che i tentacoli hanno fame – Maledetto Ron – L'ho notato prof – Sbuffò cercando di staccarsene uno dal braccio, risi, incorreggibili.

Dopo due ore passate nelle serre l'aria del castello mi sembrava estranea ma presto uscimmo per andare da Hagrid a creature magiche, I Serpeverde non diedero molto fastidio quel giorno e Hagrid ci fece qualche domanda sugli unicorni piuttosto facili mettendo in difficoltà Pansy Carlino Parkinson che probabilmente non aveva mai ascoltato una sola lezione di Creature magiche.

Ron e Harry, durante il pranzo, si decisero, finalmente, a fare il tema e io potei mangiare in pace, dopo pranzo tornai in camera per prendere le cose di pozioni passando dal cortile, tossì, quando una nube di fumo mi investì e sbuffai verso il gruppetto Serpeverde che fumava, assieme a qualche Tasso e Anthony Glodstein, il quasi-ragazzo di Ginevra, dopo che questa aveva rotto anche con Harry, sgranai gli occhi: fumava? Se lo veniva a sapere Ron... Bella gente che frequentava Ginny.

Entrai nell'aula di pozioni piuttosto presto rispetto agli altri, non vi era ancora nessuno – già qui signorina Granger? – sussultai, nell'ombra si stagliava la figura di una donna, la Daisyred – Buongiorno professoressa – Mi sedetti, pensierosa, l'aria nell'aula di pozioni era satura di odori, di fumi di pozione e di umidità, non faceva freddo ma l'umido ti penetrava nelle ossa facendoti venire i brividi, la stanza, con i muri di pietra, aveva un che di maligno e di gelido, di macabro, così come macabri erano i barattoli contenti le più svariate cose sulle mensole, non amavo pozioni, non amavo l'ambiente in cui si svolgeva e non amavo la professoressa, capo casa di Serpeverde, per quanto fosse più gentile di Piton. Mi metteva tristezza quel luogo, mi faceva pensare alla morte dell'ex professore e a tutte le vittime della guerra, forse anche per questo lo odiavo, scossi la testa, come a mandar via quei brutti pensieri voltandomi a guardare gli altri studenti che entravano.

Se ora ripenso a quel giorno mi viene da ridere, l'avevo apostrofata come una giornata stupenda che però, finita la lezione di pozioni diventò tutt'altro: uscii per ultima dall'aula e notai un quaderno nero, dimenticato, lo recuperai, decisa a restituirlo al proprietario.

Uscita dall'aula lo aprii e nella prima pagina trovai la scritta 'Draco Malfoy' sussultai, sotto vi erano piccole goccioline di sangue, cosa stava combinando quel maledetto? Di chi era quel sangue? Voltai pagina e inizia a leggere terrorizzata dall'idea di un nuova guerra o di nuovi casini, una nuova guerra che era già in corso ma che riguardava solo Malfoy e che io, ancora non sapevo, che avrei risolto per lui.

 

7- 06

la guerra è finita in sto mondo di merda, San Potter

ha fatto fuori il signore oscuro e mio padre è morto

ad Azkaban, mia madre è distrutta dal dolore per la

perdita, se ne sta tutto il giorno chiusa nelle sue stanze

a piangere rifiutando qualsiasi visita tranne quella della

sorella Andromeda con cui se è riappacificata.

Io, sono un mostro, per colpa mia questa guerra è iniziata

e avrei meritato di essere ucciso pure io da Potter, come

Voldemort, perché io sono come lui,

forse peggio...

Qui al Manor si sta malissimo, c'è sempre silenzio e i pensieri

urlano, ho tentato di suicidarmi ma gli elfi mi controllano, forse,

quando a settembre tornerò a scuola avrò più libertà,

a scuola, oddio non ce la posso fare, mi linceranno...

come merito....

 

Sgranai gli occhi, il sangue in prima pagina era dello stesso Draco! Era distrutto dai sensi di colpa, voleva morire! Non potevo tollerare altre vittime di questa guerra, corsi veloce all'ultima pagina, quella di questa mattina, e la lessi tutta d'un fiato, poi iniziai a correre verso i sotterranei

arrivai davanti alla porta con gli occhi che si riempivano di lacrime – Parola d'ordine? – – Non la so fammi entrare – – No, niente parola d'ordine? Non entri – – Un ragazzo si sta per impiccare fammi entrare! – – Non se ne parla – – BRUTTA BASTARDA DI UNA PORTA FAMMI ENTRARE! - Zabini comparve dietro di me e mi guardò stupito – Granger che succede? – Glielo spiegai brevemente ma parve non capire,probabilmente avevo parlato troppo in fretta, fece spallucce, sussurrò la parola d'ordine che assomigliava molto a 'civetta' e mi fece entrare – Zabini dov'è la tua stanza? – Mi guardò stralunato – Perché? – Dimmelo – Ringhiai, lui scosse il capo, sconsolato, indicò una stanza, corsi verso quella stanza e la spalancai, dentro, sul letto, vi trovai un Malfoy con un coltello in mano, le gambe piene di sangue e le mani pure e, sul letto accanto a lui,poggiata malamente, una corda, pronta per essere usata.

 

MY LITTLE SPACE
Eccoci♥ 
Secondo capitolo a voi, come potete vedere non ho aspettato le sette recensioni, ero troppo impaziente, e non ho nemmeno aspetato una settimana, pazienza, mi accantento.
Allora questo capitolo è l'inizio, di cui già avevo accennato nel prologo, della storia visto dalponto di vista di Hermione, il prossimo, sarà lo stesso giorno visto dal punto di vista di Draco e introdurrà un po' di cosucce dopodiche entreremo nel vivo della storia con il terzo. Questo capitolo, com potete notare, per la prima parte è piuttosto solare e pieno di luce, la parte triste ho cercato di rebderla piuttosto leggera e veloce per cercare di creare contrasto con il prossimo capitolo che, essendo visto da Draco sarà tutt'altro che allegro
Vi lascio con un piccolo spoiler, credo che aggiornerò per venerdì, se qualcuno di barvo è disposto a farmi un banner per la storia gliene sarei infinitamente grata, contattatemi.
Recensioni gradite♥


– Schifo – Sì, schifo,
a mia vita faceva schifo,
questo mondo faceva schifo,
io facevo schifo.

  
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