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Autore: emilove    11/11/2014    3 recensioni
La sua vita era perfetta, genitori che si amavano, una migliore amica che fin da piccola la sosteneva in tutto.
Cosa mancava? il finale felice.
Aveva sei anni ma crescieva con questo sogno.
Quando poi, a soli undici anni gli vennero strappate via le persone che aveva di più caro al mondo: Mamma e papà.
Cresce con la zia Rose, all'inizio era una ragazzina per bene e amava sorridere alla vita. Ma dopo la perdita dei genitori niente fu uguale.
A diciasette anni, incontra Zayn.
Un ragazzo per bene, che può sembrare un ragazzo normale come tanti, ma ha qualcosa e quel qualcosa ad Abbie piace. Si trasferisce con la madre e la sorella a Londra, accanto la casa di Abbie, il loro primo incontro non è molto 'piacevole' almeno fino a quando i due si iniziano a conoscere meglio e chissà,magari nascerà qualcosa fra loro.
---
'Mamma,papà come va lassù? volevo solo dirvi che ho finalmente avuto il mio finale felice,accanto a lui'
||Abbie Calderon 17 anni|| ||Zayn Malik 18 anni||
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zayn’s point of view

Mi manca il mio paese, quì l'aria è completamente diversa. A Bradford era tutto diverso da questo posto.
Sembra strano che io lo dica, ma mi manca pure mio padre.
Fino a qualche mese fa eravamo una famiglia al completo: Io, mia madre, mio padre e mia sorella.
Eravamo felici, almeno fino a quando mio padre non fece la cosa che spinse me e mia madre ad odiarlo.
Diceva che aveva tanto lavoro da fare, stava via notte e giorno. Avendo 18 anni mi sembrava strano che mio padre stesse SEMPRE fuori per lavoro, a dirla tutta non ci credevo per niente.
Ma comunque non volevo creare problemi, non volevo mettere in allarme mia madre, perchè se gli avessi confessato il mio sospetto, il fumo gli sarebbe uscito pure dalle orecchie.
Un giorno, papà tornò a casa ubriaco. Io e mia sorella eravamo in cucina, osservando lo strano comportamento di papà cercando di farlo tornare in se.
Gli ubriachi dicono sempre la verità, giusto?
Mamma vide che papà poggiò il suo portafoglio sul tavolo, mentre da li cadevano banconote, carte di credito e scontrini.
Però, qualcosa che cadde da lì incuriosì mia madre.

C'era un biglietto, con scritto 'Amore mio' e un numero di telefono. Lei andò in preda al panico, cercai di tranquillizzarla 'Mamma tranquilla, il numero sarà il tuo' non lo avevamo controllato, a queste mie parole i nostri occhi si puntarono su quel numero.
Effettivamente non era di mia madre, non conoscevo quel numero. Provò a fare una chiamata.
'Pronto?' una voce femminile rispose dall'altra parte del telefono 'Yaser, sei tu?' Yaser era mio padre, e a sentire il suo nome da quella voce le lacrime di mia madre di moltiplicarono.
Sapevo che in quella stanza stesse per succedere la fine del mondo, quindi portai mia sorella in camera, non volevo che assistesse a quella scena, e conoscendola avrebbe pianto. Non mi piace vedere mia sorella piangere.
Mia madre, esasperata, con le lacrime agli occhi, distrutta, continuava a chiedere chi fosse quella donna.
'Quella ragazza? Anna, è un bomba' rispose mio padre, ancora ubriaco.
In quel momento, sentire quelle parole dalla sua bocca mi faceva stare male, ma mai come mia madre.
Continuando a piangere, prese una valigia e ci buttò tutta la roba di mio padre 'Dimenticati di me, di questa casa, vattene!' urlava come non aveva mai fatto.
Lui se ne andò, e dopo qualche giorno tornò e la verità è che non avevo nessuna voglia,ma proprio nessuna voglia di vederlo.
Era tornando a chiedere 'perdono' ma non a mia madre. Implorava me e Doniya di perdonarlo.
Io non ne ho voluto sapere, non volevo un padre così, proprio no. Doniya lo perdonò diciamo, ancora oggi si sentono via telefono, ogni tanto, quando lui si ricorda di avere dei figli, o meglio, una figlia.
Per questo mi sono trasferita quì a Londra, mamma voleva cambiare aria, ma io no.
Non mi piace stare quà, almeno credo.
Ripensavo ad Abbie, e a quanto le era successo.
Da un lato provavo tenerezza per lei, è cresciuta praticamente senza i suoi genitori, ed ha solo diciassette anni, adesso. All'ora ne aveva undici, per come mi ha raccontato, non dev'essere
stato per nulla facile.
Sembra una ragazza forte, pronta a tutto, ma guardandola negli occhi ho capito fin da subito che non era così, per niente.


Abbie's point of view

Odio fare la spesa già alle dieci del mattino, ma dovevo. 'Hai diciassette anni, Abi. Insegnati a fare qualcosa anche tu' ripeteva una voce dentro di me, forse il senso di colpa di essere un errore in questa merda di mondo mi porta a farlo.

Io: Allora a dopo, sicura che non ti serve altro?
Rose: Si, vai prima che chiude- le solite 'battute' che fa mia zia.

***
Io: Scusi, può dirmi dove sono i maccheroni? Non riesco a trovarli.
x: Un attimo che controllo, forse li abbiamo finiti- mi disse la signorina che gentilmente mi aiutò a cercare i maccheroni che erano sulla lista delle cose da comprare.

x: Come pensavo, mi dispiace ma sono finiti.
Io: Grazie lo stesso- dico mentre la signorina si allontana- che manca adesso?- dico tra me e me dando un'occhiata alla lista

Il parmigiano c'era, le uova c'erano, la farina c'era, il parmigiano c'era. Avevo preso tutto, dovevo solo pagare.

x: Vuole una busta?

Io: No guardi porto tutte cose in mano tanto ho mille mani-sussurro

x: Come scusi?-okay fortunatamente non mi aveva sentita.

Io: No cioè, si una busta perfavore

Mi diede la busta, così tutto ciò che c'era nel cestino della spesa finì dentro la busta, pagai e tornai a casa.
Arrivata d'avanti la porta di casa mia, notai qualcuno nella casa accanto che sistemava le aiuole, era Zayn.

Io: Adesso sei anche un giardiniere?- gli urlai sorridendo. Mi guardò, ricambiò il sorriso e mi fece cenno di venire- poso questi e torno-continuo

In fretta e in furia sistemai le buste e raggiunsi Zayn

Zayn: Devi ancora conoscere tanto di me, come vedi se voglio posso trasformarmi in giardiniere e in tante altre cose- rido.
Io: Vorrei crederci, sai?
Zayn: Devi crederci- cos'è? un ordine?
Io: Altrimenti?
Zayn: Non volevo arrivare ad un altrimenti, ma se ci tieni..- prese il secchio d'acqua che era accanto a lui, che probabilmente gli serviva per innaffiare le piante, e l'acqua che vi era all'interno me la ritrovai addosso.

Rimasi con gli occhi chiusi e la bocca spalancata, mentre con le mani spostavo i capelli dal mio viso.

Cazzo, quello sguardo vincente lo rendeva ancora più bello, davvero.

Io: idiota.

 





Buonaseraaaa
Allora, ho comprato You&I ed è a dir poco BUONISSIMO.
Mi hanno anche regalato dei tatuaggi di Niall insieme al profumo, li conserverò per quando un giorno andrò al concerto..PERCHE' IO DEVO ANDARCI OKAY? OKAY.
Bene, che ne pensate del capitolo? Oggi l'ho fatto un pò di fretta ma spero che sia stato gradito
Scusate se è un pò corto, ma è stata una giornata diciamo faticosa.
Ah, una cosa. Mi sono iscritta da poco su Twitter, in realtà già c'ero maaaa... ops ho perso la password :')
Se vi va, seguitemi. Sono @xliamsmysmile ed ho la foto di Liam..
Grazie per le recensioni di ieri, spero che continuiate a seguirmi, zao pimpe

   
 
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