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Autore: Sayumi    25/10/2008    2 recensioni
Un racconto, una specie di favola triste, per denunciare un problema che è tempo finisca.
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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cap 4
La ballata dell'amore Cieco


Capitolo 5

-Chi meno ama è il più forte...-

"E stai sicuro che ti lascerà,
chi é troppo amato amore non dà.
E stai sicuro che ti lascerà,
chi meno ama é più forte si sa."


E venne Natale, o quasi. Era forse l'ultima giornata prima delle vacanze. Per gentile concessione dell'insegnante alle ragazze era stato permesso di unire i banchi al centro dell'aula, mentre lei interrogava alla cattedra.
Sara uscì per prima, come sempre, ripeteva la melodia, che segretamente aveva imparato a memoria studiandola per quattro giorni di fila, poi tornava al suo posto.
E dopo di lei Mirko. Era diventata un'abitudine, lui usciva, impiegava dieci minuti buoni per montare il flauto semi-disintegrato, strimpellava due note acutissime e veniva rispedito a posto con un "non classificabile" ormai perenne lungo la sua colonna di voti.
Non c'era niente di nuovo in quella lezione di musica, se non l'idea folle di un ragazzino innamorato... ma troppo timido per attuarla di persona.
"Mirko vuole sapere se vuoi metterti con lui"
Silenzio.
Betta guardava Sara, Sara guardava Mirko.
Il resto della classe era in tacita attesa, solo il suono del flauto interrogato e l'orecchio attento dell'insegnante erano ignari di quello che stava succedendo dietro quella muraglia innalzata per nascondere una pazzia.
"Ma neanche... morta!"
Una vendetta, un sorriso speciale da parte di lei. Una delusione e una smorfia per lui.
"Visto, te l'avevo detto" una voce spezzò il silenzio, Betta parlò per prima, qualche sorriso estasiato tra le compagne, Mirko che mormorava qualcosa come "Non mi arrendo".
Ma Sara, nessuno la vedeva, nessuno notò l'espressione glaciale che le si dipinse sul volto. Cosa ci fosse nella sua testa nessuno lo sa, confusione e stupore forse, per qualcosa che di certo non si sarebbe mai aspettata. Lei che per quanto lusingata non era considerata all'altezza. I sorrisi felici sui volti delle sue compagne ne erano un chiaro esempio.
Anche volendo era chiaro a tutti che non potevano stare assieme. Lei capiva perchè, lui si ostinava a negarlo, sperava forse che una persona tanto opposta a lui avrebbe potuto integrarsi nel suo mondo? Ma un gatto selvatico lo si può davvero addomesticare?
Passarono le vacanze di Natale... e lui non cedeva, insisteva, ci provava in tutti i modi, mentre gli altri cercavano di inculcargli in testa una cosa chiara a tutti.

"E allora si vedrai che t' amerà,
chi é meno amato più amore ti dà.
E allora si vedrai che t'amerà
chi é meno amato é più forte si sa."

Se per un breve momento, la classe fu d'accordo con Sara, bastò un cambiamento d'umore per far tornare tutti da una sola ed unica parte, quella del bullo.
E la cantava lui, a quella ragazza che l'aveva rifiutato, cantava "Teorema" un giorno si e uno no, tra una presa in giro e l'altra.
L'offendeva, con cattiveria, con rabbia cercando disperatamente quello sguardo che non smetteva mai di seguirlo in ogni movimento.
Faceva il buffone, strisciava per terra, voleva farla ridere. Ogni battuta era per lei, non le vedeva nemmeno di striscio le altre sei che adoranti pendevano dalle loro labbra.
Ma non tutte si limitavano ad adorarlo, Betta no, lei voleva distruggere quella ragazzina goffa e imbranata, indegna di un amore che voleva per lei.
E sfortunatamente aveva visto meglio di Mirko nel carattere della compagna, aveva capito quali tasti puntare per farla arrabbiare, quando e come schizzare d'acqua quella gatta randagia e capricciosa.
Questo perchè Betta li guardava, li osservava mentre loro erano occupati a fissarsi per ore negli occhi. Per lei era facile agire, le bastava semplicemente premere nei loro punti deboli e sarebbero crollati come castelli di carte, dopo di che, consolare il cuore spezzato di Mirko sarebbe stato un giochetto.... o forse no?

"No caro amico, non sono d'accordo,
tu parli da uomo ferito.
Pezzo di pane lei se ne é andata
e tu non hai resistito.
Non esistono leggi in amore,
basta essere quello che sei.
Lascia aperta la porta del cuore
vedrai che una donna
é già in cerca di te."

E l'estate tornò, col suo caldo e la nebbia che schiaccia la cultura scolastica e gli amori più facili...
Sara quell'estate non andò all'oratorio feriale. No, quell'anno aveva trovato un'amica.
Con lei e i vicini di casa passarono quella stagione a ridere e scherzare, ma qualcosa turbava la solita tranquillità, qualcosa che quegli amici non riuscivano a vedere nonostante le giornate trascorse a vagare per le viottole del paese. Forse, se ne erano accorti, forse lo ignorarono... alcuni di loro forse non l'hanno mai scoperto.
Sara era davvero lontana dagli ultimi avvenimenti?
"Sa! Oggi ho saputo da mia cugina che le Gemelle si sono messe con i due del Trio!" Le gemelle Alice e Veronica erano di un anno più piccole di lei, non le conosceva bene, ma le aveva viste a catechismo o all'oratorio l'anno precedente... altre ragazze che la prendevano in giro, sebbene attente a non farsi sentire. Mentre il Trio... beh erano Mirko, Claudio e Luca. Inseparabili o quasi.
"E chi? Del Trio intendo..."
"Mirko e Claudio, chi altri? Era una vita che Claudio ci provava con una delle due..." Valentina la guardò come se fosse appena scesa dal pero.
"Ah, beh fatti loro"  fu il semplice e glaciare commento di Sara.

**************

Parto con il dire che la canzone inserita in questo capitolo è, come già citato nel testo, Teorema di Marco Ferradini.
Riguardo ai commenti ringrazio Costanza, che mi sopporta su msn :P e ladystorm94  che ha commentato tutti i capitoli...
Riguardo a questo mi spiace di essere stata decisamente veloce, ma del secondo anno delle medie solo una scena era veramente importante ai fini della storia. Informo che mancano due capitoli alla fine ci tengo a ribadire c'è un motivo ben preciso per cui ho scritto questa storia, mi limito a raccontare dei fatti accaduti, non voglio inserire nessuna fantasia personale ...
Vorrei potermi soffermare a descrivere la tortura psicologica che Sara è costretta a sopportare, ma temo che molte di quelle cose siano andate perse nei labirinti della memoria, altre, invece non sono semplici da spiegare.
Non voglio svelare altro vi lascerò alla mia ballata dell'amore cieco...
Ringrazio, comunque tutti coloro che leggono questo racconto^^

Al prossimo aggiornamento!!
by Sayu

  
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