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Autore: scriverepervivere    12/11/2014    6 recensioni
"Non puoi nasconderti in sala prove per sempre. E' troppo tardi ormai, non mi sfuggi" sorrise.
* * *
E' inquietante come la vita possa cambiare in un attimo.
Come la musica possa cessare.
Come l'amore possa finire.
Come il battito di un cuore possa zittirsi.
Ma ora come ora, sono qui, a guardare questo soffitto ... a fare attenzione che i miei passi siano silenziosi da non disturbare, come la mia musica.
* * *
"Dimmi che resti ... anche domani"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo undici.
- What about Angels? – 





Laura non si svegliava da un mese.
Il suo respiro era sempre più rarefatto, e ormai le cure non potevano agire più di tanto.
Dipendeva tutto da lei.
Fuori l’ospedale c’era un viavai assoluto.
I genitori non tornavano più a casa da settimane, cosi Joseph era costretto a restare a casa dei nonni, che erano distrutti ugualmente.
Jake non usciva più di casa, restava tutto il giorno in camera sua, rifiutandosi di mangiare e andare a scuola.
E Ross era in ospedale, ormai la sua vita si era trasferita lì.
I suoi genitori lo capivano, ma non tanto da non mandarlo alla Juilliard.
Non prendeva in mano una chitarra, un microfono, o qualsiasi altro strumento da settimane.
Era tutto così ingiusto, e così reale.

Era il turno della mamma di Laura, ad entrare e a visitare sua figlia.
Aveva gli occhi rossi, di una che aveva pianto giorno e notte, e l’aria distrutta.
“Amore mio …” sussurrò con l’aria di pianto. Si asciugò gli occhi e continuò.
“Perché sei qui? Dovresti stare alla Juilliard, a fare quello che ami di più. Sto passando un momento atroce. Ho creduto di impazzire per il dolore, farei qualunque cosa per farti tornare, per rivedere i tuoi bellissimi occhi. Sono scesa all’inferno insieme a te Laura, e mi sono adattata a una realtà dopo a un’altra: prima il tuo dolore insopportabile, poi la scelta di andartene. Per una madre l’idea che la propria bambina stesse per morire è la cosa più straziante che ci possa essere … tu, tu non lo puoi capire. Non mi sono mai rassegnata all’idea di perderti, sono passata dal vederti viva al vederti qui, distesa ….”
Cercò di riprendere fiato.

“E…e tu non sai cosa significhi stare a fissare un figlio notte e giorno e a parlargli fino allo sfinimento, sperando che ti senta, senza sapere se e quando si sveglierà. Perché Laura, essere la tua mamma è stato bellissimo, e lo sarà per sempre. Se tu vuoi andartene o devi andartene… capisci che io ci sarò sempre, un fischio e mamma viene, eh?!”
Cercava di sorridere, ma non ne aveva le forze.
“S-si …. Amore mio, puoi lasciarti andare, nessuna pressione… se questo è il tuo destino, ma ricordati che qui, qui ci siamo tutti, e ti vorremo sempre bene. Ricordati di me, della tua mamma, lassù. Ricordati di tutto quello che ti ho dato.
Sei la cosa più bella che mi sia capitata, perdere te è come perdere l’aria.”
Ormai non ce la faceva più, iniziò a piangere, e ad abbracciare sua figlia.
Quando si rassegnò uscì fuori, lasciandola sola.

Dalla porta d’ingresso si intravide Jake, con l’aria di chi non ce la poteva fare. Un mazzo di rose rosse in mano.
“Salve” disse ai genitori di Laura.
“Oh…Jake” sussurrò la donna, con un sorriso leggero.
“Sono qui per Laura…” e in quella frase il nome della ragazza tuonò nelle menti altrui, come mai avrebbe fatto.
Un lungo silenzio e poi il padre si decise a rispondere.
“Si, vai” disse, indicandogli la strada.
Il ragazzo entrò, e subito s’incantò a guardarla.
Pose i fiori accanto al letto e si sedette su una sedia.

“Lo sai che sei una vera stronza? Non solo perché hai deciso di lasciare tutti e tutte nel momento più critico della tua vita, ma anche perché adesso potevamo stare a mangiarci una bella crepe, o una cioccolata calda, ma no, siamo in questo lurido e schifoso ospedale e sei tu quella malata” riprese fiato.
“O forse sono io lo stronzo, che sto qui ad accusarti invece che dirti che sei tutto, tutto per me, cazzo. Invece no, sono incazzato con te, come con me stesso, come con tutti gli altri individui del mondo, e soprattutto con quello che ha inventato le malattie. Si, lo so, sono fedele io, io credo. Ma come faccio io a credere adesso? Perché Dio in questi casi serve, per salvare un corpo e non un’anima e portarla in cielo, per salvare te, che sei la persona che vorrebbero conoscere tutti.”
Le prese la mano. “Si, Laura, sei una stronza” rise.
“Perché adesso vorrei avere i poteri no?! Hai presente? Quelli tipo I Fantastici Quattro o Harry Potter. Eh si! Ci servirebbe adesso Harry … che con un solo incantesimo ti faccia aprire gli occhi e sfoggiare il tuo bellissimo sorriso. Mah… magari funzione, io provo”
E cosi pronunciò le magiche parole “Alzati e cammina” .

Ma niente - . -
Prese una leggera risata.
“Sono diventato pazzo, lo so. Solo che vederti qui, mi fa mandare il cuore in mille pezzi. Sono uscito dalla mia stanza per te. Non vado più a scuola e non mangio per te, cazzo. Si perché ti voglio troppo bene che non riesco a non pensarti brutta bastarda. E adesso ti sto sparando mille parolacce, ma lo sai che sono così, che sono tutte buone verso i tuoi confronti, perché …tutto ha un suono migliore se rivolto a te” sorrise.

“Si, suona meglio, quasi come un complimento … Dai bellissima, so che mi ascolti, so che vuoi alzarti e abbracciarmi, fallo! Ti prego Laura…ti prego fallo..” accasciò la testa sulla sua mano.
“Non ti chiedo altro, apri gli occhi, riprendi a funzionare….Laura….non me lo perdonerei se morissi…t-ti prego….non ho chiesto mai niente nella vita, ora chiedo solo di riaverti qui, accanto a me, accanto a noi tutti. Laura …anche se non ce la facessi, voglio che tu sappia che ti voglio troppo bene per rinunciare a te. Se tu te ne vai, io ti seguo. Si, perché una vita senza te non è vita”
Le lasciò un bacio sulla mano e le accarezzò la guancia.
“Fallo per me…” sussurrò prima di uscire.
 
Ross era qui. Era distrutto, ma era qui.
Si torturava le mani che tenevano una busta bianca.
“Ross…” lo chiamò Jake per poi fargli un gesto di incoraggiamento.
Il ragazzo si alzò, un po’ barcollante per le troppe ore passate seduto.
“Dài” gli fece coraggio il ragazzo al suo fianco.
E in tutto risposta entrò.
La stanza era davvero calda. Bianca, immacolata.
La macchina continuava a rintronare un suono fastidioso di “bip” segno che ancora il corpo della ragazza era funzionante.
“Ei …” bisbigliò il biondo avvicinandosi cautamente.

“So che mi senti” sorrise. “Non ti costa nulla ascoltarmi per 5 minuti?” la sua voce era calma, dolce, serena.
E sorrideva.
“Anche così sei bellissima. E ti amo, sempre di più. Laura… non importa se te ne andrai, e non importa se non mi avrei dimostrato niente. Rimarrai per sempre nel mio cuore, e da lì non ti caccerà nessuno. Rimarrà sempre la voglia di vederti suonare, che mi piaceva tanto, ma va bene così. Forse era un segno, forse era questo che il destino voleva per noi. E io ti amo, come ti amavo ieri, come ti amerò domani e come ti ho amata quando eri davanti a me e mi sorridevi, e ridevi, e mi parlavi. Si perché, per te ci sarò sempre.
Se hai bisogno io ti sento”

“Sono un fascio di nervi distrutti, ma non me ne faccio molta ragione. Ma quello che mi spinge a essere qui è il desiderio di dirti che nonostante te ne vada…continua a suonare, suona sempre, non cessare mai. Spegni il fuoco che hai qui, e riaccendilo più forte nell’aldilà. E sarai più forte, più bella, e soprattutto più viva che mai. Sarai guarita, e forse è la cosa che desideravi di più. Stai per imparare l’ultima lezione del tuo cammino, che è la vita. La più importante, quella che determinerà la tua esistenza.
E so che avevi paura dell’oblio, e non me ne frega niente. Tu ti preoccupi che il mondo non ti ha mai conosciuta, che non ti conoscerà mai. Ma questo è un insulto per me e per tutti i tuoi familiari. Loro sanno di te. Io so di te.”
Ormai prendeva a piangere, e la sua voce si faceva più piccola e bassa.
“Sono passato da casa tua, ho visto i tuoi genitori e i tuoi nonni.”
“Mi hanno detto che se la cavano, e poi uscendo…ho guardato nella cassetta della posta, e ho trovato questa…”

 
   
We know full well there’s just time.
So is it wrong to toss this line?
If your heart was full of love.
Could you give it up?
 
 
Sappiamo bene che c’è solo il tempo.
Quindi è sbagliato ballare questo pezzo?
Se il tuo cuore fosse pieno d’amore.
Ci rinunceresti?
 
   

Prese la busta in mano per fargliela vedere.
“Ti hanno presa, Laura.” Sussurrò, piangendo.

“La Juilliard ti ha presa”

 
Cause what about,
what about Angels?
They will come,
they will go,
makes us special.
Dont’ give me up
Don’t … give me up.
Perché cosa ne è,
cosa ne è degli angeli?
Loro verranno,
loro se ne andranno,
rendendoci speciali.
Non rinunciare a me.
Non…rinunciare a me.
 
“Vedi cosa succede quando si è in coma da un mese? Era il tuo sogno… e io non posso credere che sia andato a monte per questo, Laura. Ero così sicuro che ti avrebbero presa, che avremmo fatto i corsi insieme, che saremmo restati insieme sempre. Ma alla notizia della tua malattia, era come se un vetro mi fosse caduto in faccia.”
 
How unfair, it’s just our love
Found something real
That’s out of touch
Buti f you’d searched the whole
Wide world
Would you dare to let it go?
 
Quanto è ingiusto il nostro amore.
Ho trovato qualcosa di reale che è irraggiungibile.
Ma se avessi cercato per tutto il mondo.
Avresti osato lasciarlo andare?
 
“Si e…e niente Laura. Volevo che sapessi che non ti dimenticherò mai. Che sei arrivata e hai stravolto tutto, che sei uno splendido disastro. E che non avevo pensato questo come lieto fine. Ma il mondo è ingiusto a volte, e questa è la realtà…ah e….ti amo”
Le lasciò un bacio sulla guancia e restò a guardarla per altri cinque minuti.

 
Cause what about,
what about Angels?
They will come,
they will go,
makes us special.
Dont’ give me up
Don’t … give me up.
Perché cosa ne è,
cosa ne è degli angeli?
Loro verranno,
loro se ne andranno,
rendendoci speciali.
Non rinunciare a me.
Non…rinunciare a me.
   
 
“Buonanotte, Laura.” Sorrise.
 



Laura Pov.
 

Penso … che quando tutto è finito le cose ti ritornano in mente come un flash, lo sai?
E’ come un caleidoscopio di ricordi.
Tutto ti ritorna in mente.
Penso che una parte di me sapesse cosa sarebbe successo, tutto questo momento in cui l’ho visto.
Non è per qualcosa che ha detto o fatto.
E’ stato un sentimento che è comparso con lui.
E…la cosa assurda è che non so se proverò mai più la stessa emozione.
Ma non so se dovrei.

 
Cause what about
What about
What about Angels?
They will come,
they will go,
makes us special.
 
Perché cosa ne è
Cosa ne è
Cosa ne è degli angeli?
Loro arriveranno,
loro se ne andranno,
rendendoci speciali.
 
 
Sapevo che il suo mondo girava troppo in fretta, e bruciava luminoso.
Ma ho pensato: “Come può celarsi il diavolo dietro a qualcuno che assomiglia ad un angelo quando ti sorride?”
Forse lui lo sapeva già quando mi ha vista.
Credo di aver perso l’equilibrio.
Penso che la parte peggiore della storia non sia stata perdere lui, ma è stata perdere me stessa.
 
It’s not about, not about Angels …
Non si tratta, non si tratta degli Angeli ...
 
«E’ bella la vita in fondo, Ross. Va vissuta.»
Rise.




Spazio Autricee:
*piange*
*ma poi si ricompone accorgendosi di essere davanti a un pubblico che la guarda stizzito*
Mamma mia che ritardo, eh?!
Macciaaao! Okay, basta.
Questo è l'ultimo capitolo di questa bellissima storia, sigh :(
Mi mancherà!
Okay, devo ammettere che scrivendo questo capitolo mi sono commossa parecchio, ero sul punto di piangere ma vabbè.
La canzone la conoscerete tutti è Not About Angels di Birdy, presente in The Fault In Our Stars ovvero Colpa delle Stelle.
Manca una settimana a Mockingjay!!! OH MY GOD. Non vedo l'ora.
Coomunque, la nostra Laura è purtroppo salita in cielo, giù le armi! Lo so che sono crudele...
Grazie mille per il vostro sostegno ragazzi, non sapete che soddisfazione di date.
Vi voglio tanto tanto bene.
Spero di poter iniziare un'altra storia, ma al momento non ho niente in mente.
Leggo tanti tanti di quei libri ragazzi che non ho più spazio nelle mensole. (e sono 3 mensole piene di libri)
Spero mi risentiate presto, ma per Natale ci sarò...Sto organizzando una sorpesina...hihi...che non vi anticipo.
Grazie grazie grazie, spero lasciate una recensione, alla prosssimaaaaaa!!!!
*sparisco dietro al sipario*

 
   
 
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