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Autore: LilacLilium    12/11/2014    5 recensioni
Bilbo deve imparare a difendersi e a destreggiarsi nella nobile arte delle armi. Thorin lo addestrerà, ma a quale esito arriveranno le lezioni?
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bilbo, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Thorin, per p-piacere fai piano...- mormorò Bilbo contro l'orecchio del nano, mentre questi gli mordicchiava il collo nudo e bianco. Gli avrebbe sicuramente lasciato dei segni che non sarebbe stato facile spiegare agli altri.

La brezza era gelida e raffreddava velocemente la pelle nuda e esposta delle spalle: un rivolo sottile di saliva sembrava bollente come lava, e subito si congelava in una striscia di ghiaccio. Bilbo rabbrividì e nascose il volto più profondamente nella massa di capelli morbidi dell'altro.

Thorin, dal canto suo, avrebbe volentieri piantato i denti in quella carne dolce e vellutata che il suo amante gli aveva magnanimamente offerto: avevano finalmente trovato una scusa qualunque (e poco verosimile) per rimanere un po' da soli, e lo hobbit aveva freddo. Thorin aveva letteralmente dovuto strappargli la mantella di dosso.

Negli ultimi giorni si erano accordati per essere più discreti: magari avrebbero rivelato tutto più avanti, quando sarebbero stati pronti.

Non era stato facile. Bilbo guardava Thorin come se fosse un dolcetto e Thorin, che come sempre faceva di testa sua, ne approfittava in ogni momento di distrazione della compagnia per infilargli la lingua in bocca. Alla fine a Bilbo non dispiaceva più di tanto, anche se era un po' teso e a volte lo spingeva via in malo modo.

Baciare Thorin era come essere investiti da un unicorno. Nessuno sapeva muoversi come lui, catturare la preda.

Nel bel mezzo di quei pensieri Bilbo sentì la bocca dell'altro allontanarsi da sé con uno schiocco per riposizionarsi con fulminea precisione sulla sua bocca. La barba gli pizzicava le guance e il piccolo hobbit si sciolse alle carezze ruvide della lingua dell'altro.

Le mani grandi del nano avevano trovato il modo di sfilare l'orlo della camicia dai pantaloni dello hobbit, e ora gli sfioravano la schiena. Thorin adorava posarsi sui punti più morbidi del suo amante e assaporarne le curve premendovi i palmi aperti: davvero nessuno poteva resistere alla morbidezza di quelle creaturine.

Il nano, col tempo aveva poi scoperto che, oltre a tutte le qualità supponibili, gli hobbit ne possedevano anche di nascoste e insospettabili. Erano dei piccoli sacchi di sesso con le gambe: dolci, robusti, insaziabili. Bilbo, poi, era particolarmente sensuale anche se non dava indizi di averne alcuna idea. Thorin lo osservava spesso muoversi con grazia e fluidità senza emettere il minimo rumore, assumere pose da bimbo innocente e schiudere quelle labbra in una O di stupore.

In quel momento Bilbo si lasciò sfuggire un piccolo gemito. Le mani di Thorin avevano lasciato la schiena per stringersi appena sotto le fossette di venere, e ora accarezzavano lo hobbit con lentezza lasciva. Thorin aveva il dono di fare tutto con eleganza e fierezza. Anche quando lo spogliava frettolosamente, se lo stringeva addosso perché non prendesse freddo, persino quando si inginocchiava ai suoi piedi per “offrirgli i suoi servigi”... era un re a tutti gli effetti.

Una delle cose che tutti e due amavano era il contatto visivo: Thorin lo manteneva sempre, occhi puntati negli occhi, mentre Bilbo, per stuzzicarlo, glielo negava calando le ciglia dorate e voltando il visino.

-Mastro Baggins- ringhiò Thorin mentre muoveva fluidamente il bacino contraendo gli addominali scolpiti -Non pensare che abbia dimenticato il tuo allenamento-

Bilbo ansimò, gli artiglietti piantati nelle spalle dell'altro -E chi se lo dimentica... non vedo l'ora di ricominciare.- soggiunse leccandosi le labbra con noncuranza. Una cosa che faceva rabbrividire Thorin tutte le volte.

-Dico sul serio- rispose Thorin, con voce incredibilmente ferma vista la situazione -Ho dei brutti presentimenti, e voglio che tu sia pronto-

-Sempre pronto- ribatté Bilbo sotto di lui con un sorriso. Thorin scosse la testa e accelerò il ritmo: era evidente che in quel momento non lo prendeva sul serio. I tessuti dei loro indumenti frusciavano lasciando appena sentire lo schiocco attutito della carne che sbatte contro altra carne.

Thorin avrebbe sicuramente scelto il momento peggiore per i discorsi seri.

Bilbo si protese e arpionò le labbra del nano con le proprie, trascinandolo giù: questo pose fine a quel briciolo di razionalità che albergava ancora nella mente di Thorin.

 

 

Sorpresa! Non sono morta.

Capitolo inutile ai fini della storia, ma ci stava (have fun!)

  
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