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Autore: Morrigan_    12/11/2014    1 recensioni
Nessuno si salva da solo.
Questa è la storia di Maghi e Shadowhunters, uniti in una lotta contro l'ignoto.
Una profezia da svelare, un cuore di ghiaccio da sciogliere e quant'altro.
Yvonne Buxton, una ragazza con gli occhi d'oro si troverà trascinata in un'avventura con persone che non avrebbe mai pensato potessero essere sue amiche.
Tra tradimenti e nuove amicizie, Yvonne scoprirà cosa significa provare emozioni. Cosa significa vivere veramente.
TRAMA DA REVISIONARE. STORIA IN CORSO (non l'ho abbandonata, ho solo un periodo di crisi). CORREZIONE DI EVENTUALI ERRORI NEI CAPITOLI.
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: Nuova generazione
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1 - Incontri



Yvonne osservò le scale occupate da centinaia di ragazzi.
I corpi accalcati e sudati in uno spazio normalmente enorme, ma troppo piccolo in quell’occasione.
Ogni tanto si sentivano voci dire: -Nascosti, da questa parte!- o –Gli studenti di Hogwarts hanno l’obbligo di presenza alle lezioni! Sbrigatevi ragazzi, le lezioni stanno per cominciare!-
Già, perché lei era una studentessa della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Yvonne Buxton. Cresciuta in una famiglia agiata di Oxford. Babbani, che le volevano però un enorme bene, e quando le era arrivata la lettera da Hogwarts avevano festeggiato con tutti i parenti.
Quell’anno però, c’era un’enorme minaccia: tutti quanti (Nascosti, Cacciatori di Demoni, Maghi e perfino Babbani o Mondani) erano a rischio di vita. Non si sapeva chi o cosa fosse la causa, ma il Nemico, come veniva chiamato, era silenzioso e si muoveva nell’ombra. Aveva raso al suolo molti paesi, e adesso mirava alle città.
Ecco perché quell’anno, Hogwarts era molto più affollata del solito: Maghi, Nascosti e Shadowhunters di tutte le età erano al Castello per essere protetti.
Yvonne non approvava quella scelta.
Per quanto ne sapeva, gli Shadowhunters potevano proteggersi da soli, e non venire a disturbare la quiete piacevole che aleggiava per i corridoi negli anni precedenti.
Sbuffò iniziando a salire le scale dando spallate.
I corpi che cercavano di muoversi in tutte le direzioni sembravano spostarsi, per quanto potevano, al suo passaggio.
Era conosciuta come Yvonne-cuore-di-ghiaccio, e metteva timore anche il più impavido, con una sola occhiata dei suoi occhi castano talmente chiaro da sembrare giallo.
-Yvo-nne!- una voce affannata la chiamò qualche corpo dietro di lei.
Si voltò, ma non vide nessuno di particolare che avrebbe potuto chiamarla.
Decise di ignorare chiunque fosse, e ricominciò a salire le scale quasi lottando.
-Mark!- un ragazzo bruno piuttosto tarchiato si avvicinò ad un ragazzo accanto a lei.
I due si scambiarono un cenno di saluto.
-Tanto casino, oggi, eh Bill?- borbottò l’altro.
-Sì, e questi maghi sono troppo irrequieti. Sembrano tutti con la puzza sotto il naso.-
Yvonne li scrutò: entrambi avevano la divisa da Shadowhunter. Un’orribile divisa nera aderente al corpo.
-Stupidi cacciatori.- sibilò.
Entrambi, visibilmente irritati, si girarono verso di lei.
Mi hanno sentita, pensò.
-Puoi ripetere, strega?- le chiese il tarchiato minaccioso.
-Ho detto che siete degli stupidi cacciatori.- ripeté, alzando il mento con fare altezzoso. –Problemi?-
-Sì, e molti per te, ragazzina.- quello che doveva essere Bill, le si avvicinò.
Yvonne non sembrava spaventata o intimorita: lei era la regina dell’indifferenza.
-Attento a quella lingua, o potrei legartela in un fiocco davvero grazioso.- disse in tono piatto.
Bill sembrò non aver sentito una parola.
Si avvicinò ancora di più.
-Ha un bel faccino, non è vero Mark?- si voltò verso il suo compagno, che scuoteva la testa.
La ressa li faceva muovere, anche se stavano fermi, con i piedi ben piantati a terra.
Era come il mare mosso, le onde ti trasportavano sbattendoti in qua e là, nonostante tu ti aggrappassi ad ogni cosa.
-Bill, smettila, siamo ospiti, e come tali dobbiamo comportarci.-
-Vorresti dire che dovremmo essere gentili con persone smorfiosette come questa qui?- indicò Yvonne.
-Mai e poi mai!- esclamò con una punta di orgoglio. –Non mi faccio mettere i piedi in testa da maghi da quattro soldi!-
Bill si girò appena un secondo prima che una mano gli colpisse la guancia.
Anche se la ragazza era gracile, aveva una forza immensa.
Lui la guardò stupito. Una scintilla di rabbia e determinazione brillava in quegli occhi quasi oro.
-Maghi da quattro soldi lo dici a qualcun altro, idiota.- sibilò tra i denti.
Bill con evidente odio, la prese per la cravatta verde e argento.
-Idiota, eh? Ora ti faccio vedere io…- non riuscì a finire la frase, che Peeves, il poltergeist, gli diede una piccola spinta, facendolo barcollare in avanti.
Con agilità si aggrappò alla ringhiera, ma non fu lo stesso per Yvonne, che lasciò cadere i libri che aveva in mano e scivolò all’indietro.
Cercò di aggrapparsi anche lei a qualcuno o qualcosa, ma le sue mani strinsero solo l’aria.
Mi calpesteranno, pensò.
Con tutta quella calca, chi l’avrebbe vista?
Non arrivò mai per terra, perché due mani le circondarono la vita, rimettendola in piedi come se fosse leggera come una piuma.
-Cosa…?- si girò verso la persona che le aveva appena “salvato la vita”.
Un ragazzo dai capelli castani e spettinati, la guardava con un sorrisino che gli curvava solo un lato della bocca.
Era evidentemente divertito, e i suoi occhi grigi brillavano di ironia.
Uno Shadowhunter.
Yvonne lo guardò letteralmente dall’alto in basso.
Era un gradino più su, e per essere una ragazza di quindici anni era piuttosto alta.
Anche quello Shadowhunter doveva essere alto, perché, nonostante fosse un gradino più giù, la superava di qualche centimetro.
-Attenta, potevi farti davvero male.- la guardò come si guardano dei bambini iper-attivi che non danno mai retta.
Lei gli diede le spalle, troppo orgogliosa per ringraziarlo.
Si chinò a raccogliere i libri sparpagliati per un tratto di scale.
Per fortuna in quegli attimi che era concentrata a discutere con uno Shadowhunter ignorante, non si era accorta che le scale ora, erano molto meno affollate.
Un paio di mani le porse i libri che ancora non aveva raccolto.
Alzò lo sguardo.
Era la sua amica Evelyn.
-Ehi, Yv!- le sorrise, con quelle sue fossette ai lati della bocca.
Yvonne accennò un segno con il capo. Non era molto espansiva.
Prese i libri dalle mani dell’amica.
I due tizi con cui stava discutendo se ne erano andati, constatò con rabbia. Glie l’avrebbe fatta pagare.
Fece per salire le scale quando una mano le afferrò l’avambraccio.
Il ragazzo di prima, sempre con quel suo sorriso sghembo, la affiancò.
Evelyn spalancò gli occhi, già con la bava alla bocca.
-Si?- chiese gentilmente Yvonne.
-Non mi ringrazi? Dopotutto hai rischiato grosso. Volevo dire, potevi battere la testa, o che so io, essere schiacciata da tutta quella gente…- il ragazzo le aveva preso un po’ di libri, per alleggerirla da tutto quel carico.
-Potevo anche aggrapparmi a qualcosa. Non è detto che io sarei caduta.- il suo tono d’indifferenza catturò l’attenzione del ragazzo.
-Un semplice grazie non basta?-
Yvonne proseguì rimanendo in silenzio.
Evelyn la seguiva fissando il moro con evidente ammirazione.
-Beh, ripasserò quando sarai ben accetta a ringraziarmi… Ci si vede in giro!- esclamò porgendo i libri che aveva in mano a Evelyn, che li prese come se le stava affidando il suo cuore.
Le due ragazze lo osservarono salire in fretta le scale, schivando le poche persone rimaste.
Una con adorazione, come se fosse un dio sceso in terra, e l’altra con stizza.
Entrambe con curiosità. Chi era?
-Uau!- proruppe in un’esclamazione entusiasta. –“Ci si vede in giro”- imitò il ragazzo con un tono di voce che voleva sembrare seducente, ma che risultava rauco.
-E quello chi sarebbe, Yv?-
Yvonne scosse la testa, come per scacciare pensieri fastidiosi.
-Nessuno, Evelyn.-
-Beh, se è Nessuno, io mi fare volentieri baciare da lui.- ridacchiò.
-Mi farei baciare da Nessuno.- saltellava allegramente per i corridoi di Hogwarts.
-Mi sono innamorata, Yv!- ridacchiò.
L’amica la guardava divertita. Quanto avrebbe dato per essere spensierata come lei.
Se l’amore fa quest’effetto, vorrei innamorarmi anch’io, pensò Yvonne guardando il cielo limpido da una finestra.
 
 



NO COMMENT
Okay, è la prima storia che pubblico, e non l'ho nemmeno ricontrollata.
Mi è venuta così, di botto mentre disegnavo con le tempere. 
Gli avvertimenti non sono veri e propri avvertimenti, non so nemmeno se c'entrano con la storia.
Vedrò quando qualcosa si formerà nella mia testa.
Nemmeno la trama sono sicura che sia giusta.
Se trovate qualche errore segnalatemelo, e perdonatemi. Non ho ricontrollato.
Perbacco! Ora vado che sono le nove e mezza, e devo finire quel cavolo di disegno, perché se non lo consegno la prof. mi sculaccia.
Okay, non pensate male.

Recensite, se volete. A me fanno piacere anche i commenti negativi. Servono a farmi crescere.
Sbagliando s'impara, no? Basta saperli, però gli errori.
Detto questo, vi saluto. 
Al prossimo capitolo! (Che sinceramente non so quando lo scriverò, e tanto meno quando verrà pubblicato) :)


 
   
 
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