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Autore: magic_kiwibird    12/11/2014    14 recensioni
ATTENZIONE, QUESTA STORIA È UNA FEDELE TRADUZIONE DELL'ORIGINALE, VINCITRICE DELLA TOP TEN DELLE STORIE PIÙ LUNGHE!
Until I Met You Copyright © 2013 magic-kiwibird
Cinque storie in tutto.
Sophie - la ragazza schizzinosa che ha paura di oltrepassare i confini. Harry sarà in grado di cambiare il suo cuore o lo farà prima qualcun altro?
Cassie - impaurita da niente di meno che dalla sua ombra. Zayn sarà in grado di aiutarla a conquistare quelle paure o saranno solo un'uragano fuori controllo?
Eris - insensibile e spaventata dai suoi sentimenti. Liam sarà in grado di mostrale che va bene amare o realizzerà che forse il dolore non è degno di ricompense?
Isis - la superstar che non può scappare dal suo purgatorio personale. Niall sarà in grado di aiutarla o perderà anche lei?
Anna - la ragazza che scappa dal passato che non riesce nemmeno a ricordare. Louis sarà in grado di aumentare e prendersi la responsabilità di qualcuno che nemmeno conosce o lascerà e continuerà a correre dal suo passato opprimente?
Tutti i percorsi si incrociano in un punto esatto: sorte.
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate
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Until I Met You – Part 1
 
Louis’ POV
Misi le mani sui fianchi, in uno sbuffo. “Vuoi stare un po’ fermo, PER FAVORE?” nessuno di loro mi diede la minima attenzione. “Finn, mettilo giù. Dov’è tuo fratello? HUGH! Toby, no! Finn, non incoraggiarlo!”
 
Adesso sapevo come si sentiva Liam con il resto di noi. Mi feci nota di mostrargli un po’ di apprezzamento più tardi.
 
“Zio Louis! Guarda cosa so fare!” si rivelò finalmente Hugh. Corse lungo il corridoio, sbattendo il secchio di latta che aveva in testa con un cucchiaio di legno.
 
Stupidi undicenni.
 
“Avete visto Rorie?” chiesi al gruppo di bambini, provando ad afferrare la maglietta di Hugh per farlo rallentare. “Rorie! VICTORIA!”
 
“Si, papà?” la sua testa uscì fuori dalla porta della cucina.
 
Smisi di rivolgermi a lei. “Puoi per favore prendere Toby per un momento?”
 
Annuì entusiasta e afferrò suo fratello di cinque anni. “Zio Lou, hai bisogno di aiuto lì?” chiamò Diana dalla cucina. Le due ragazze stavano cuocendo i biscotti.
 
“No!” urlai. “Sto bene, grazie!” afferrando uno dei gemelli per il colletto della maglietta, lo misi in spalla. “Gotcha! Adesso chi sei?” Hugh si tolse il secchio dalla testa e adesso i due erano completamente identici.
 
“Finn, ovviamente” rise il ragazzino.
 
“O sono io Finn?” chiese l’altro e corse in fondo al corridoio.
 
Che frustrazione. Il forno si lasciò sfuggire un rumoroso ding e la voce di Diana riecheggiò. “I biscotti sono pronti!”
 
Ciò fermò immediatamente il caos mentre tutti i bambini correvano in cucina. Feci un conteggio. Bene. Rorie e Toby erano seduti alla fine del tavolo, la mia bambina di nove anni stava soffiando su uno dei dolci per il fratello.
 
Finn e Hugh stavano litigando per il biscotto più grande. “Non fatemi chiamare vostro padre” minacciai inutilmente. Qualche volta, sentivo che trascorrevano troppo tempo attorno a me. I due gemelli di Niall erano qui.
 
Diana mi consegnò un tovagliolo con uno dei dolci. Era un tesoro, la più grande di Niall. “Grazie, amore” le annuii mentre si sedeva. Non conobbi mai una tredicenne più educata.
 
Niall e Isis erano in viaggio, in escursione presumo.
 
Lasciavano spesso i loro bambini con me. Non so dire il perché. Tutti noi sappiamo che NON sono responsabile.
 
“Hey, zio Louis.. ugh, i gemelli sono ANCORA QUI?”
 
Ed ecco Beth.
 
“Che bello rivederti!” risposero i gemelli felicemente e contemporaneamente.
 
Beth, la figlia di Liam, che era un anno più piccola di Diana, entrava frequentemente in casa senza preavviso. Non mi dispiaceva, fino a quando mi faceva sapere che sarebbe venuta.
 
Diana e Beth si scambiarono un abbraccio. Erano buone amiche. Quest’ultima si rivolse a me. “Spero che non ti dispiaccia, ma ho detto a zio Zayn che eravate tutti qui e sta portando Alliah”
 
“Adesso avrò SETTE di voi a cui badare?” mi lamentai con umorismo.
 
Hugh e Finn condivisero una risata solo fin quando ci fu un bussare alla porta. Mi alzai e mi aspettai di vedere Zayn, ma invece trovai Harry.
 
“Cosa ci fai TU qui?” chiesi, scompigliandogli i capelli con affetto. “Non dovresti essere negli States?”
 
Harry scoppiò in un gran sorriso. “Alla fine, mia moglie ed io siamo tornati per le vacanze. La sua famiglia andava di nuovo fuori. Così abbiamo deciso che ci sarebbe piaciuto avere un appuntamento e io mi stavo chiedendo se potresti dare un occhio a Darcy..”
 
“Qualcos’altro?” feci spallucce e la vidi saltare fuori dalla macchina. Lei e Rorie avevano la stessa età e andavano brillantemente d’accordo.
 
“Harry! Posso stare anche io?” urlò qualcun altro.
 
Harry si voltò verso la macchina. “Non dovresti chiederlo a me. Chiedi a tuo zio” Joseph si avviò al fianco di sua sorella e le prese la mano educatamente, poi guardò me. “Ti dispiace? Volevo trascorrere un po’ di tempo con Diana, stiamo lavorando per un progetto scolastico”
 
“Bhè almeno puoi badare a te stesso da solo” gli feci segno di entrare e entrambi scattarono in cucina. “Quindi, Harry, appuntamento?” agitai le sopracciglia.
 
Harry si morse il labbro. “Si, non siamo molto sicuri di ciò che faremo-“
 
“O chi”
 
Mi diede una pacca ma fece una bella risata. “No, sai che a lei non piace. Probabilmente vedremo un film. Verrò a prenderli per le nove”
 
“Nove? Come credi di fare qualcosa di divertente prima delle nove?” lo presi in giro.
 
Ruotando gli occhi, Harry soffiò un bacio a Darcy che sorrise. “Ciao papino!”
 
“Divertitevi” gli diedi una pacca sulla guancia e feci cenno quando partì.
 
Otto bambini in totale.. Quanto poteva essere difficile?
 
Proprio quando ero sul punto di chiudere la porta d’ingresso, Zayn la spinse. Condusse sua figlia all’entrata. “Hey” mi salutò con una stretta di mano. “Vas Happenin?”
 
Facciamo nove bambini.
 
“Sembro un babysitter oggi” ruotai la testa quando un grido acuto provenì dalla cucina. Non capii se era uno dei gemelli o una delle ragazze. Forse era Toby..
 
“Hai bisogno di aiuto, amico?” Zayn sbirciò alle mie spalle.
 
Ero sul punto di chiedere appoggio, ma adesso che aveva messo in dubbio la mia capacità di gestire la situazione, sapevo di essere PIENAMENTE capace di farlo. “No, no, no!” mi strinsi le mani. “Ce la faccio! Vieni qui Alliah! Zio Louis ha dei biscotti in cucina!”
 
Diede un abbraccio a suo padre, ma riuscì a raggiungerlo solo fino allo stomaco. “Ci vediamo intorno alle sette, va bene?” Zayn si inginocchiò, stringendo le sue spalle gentilmente. “Ti voglio bene”
 
“Ti voglio bene anch’io” gli diede un altro abbraccio, questa volta avvolgendogli le braccia attorno al collo. Zayn sorrise.
 
“Prenditi ben cura di lei, Louis” avvertì ironicamente. “Ci vediamo”
 
“Nessuna preoccupazione” ammiccai. “Vai a casa e divertiti con tua moglie per me! Non che voglia vivere tramite te o cosa, ma la mia dolce metà è fuori per delle commissioni e..” la mia spiegazione sbiadì mentre lui continuò a fissarmi con uno sguardo divertito. “Va bene, ciao!”
 
Il mio amico mi diede una pacca sulla spalla e camminò sul marciapiede innevato verso la macchina.
 
Tornando indietro nella trappola mortale che era la cucina, trovai la cioccolata spalmata su ognuno dei loro visi. Non rimase nessun biscotto. “Sembra che abbiate ucciso qualcuno qui!” esclamai, facendo cenno alla confusione.
 
“Scusa, zio Louis” suonò il coro generale.
 
“Adesso come faccio a tenere occupati voi pesti?” iniziai a camminare, strusciando leggermente i miei calzini sul pavimento piastrellato.
 
Joseph iniziò a strofinare la cioccolata via dal viso paffuto di sua sorella, ma si fermò per farmi una domanda. “Perché non ci racconti una storia?”. Siccome aveva vissuto metà della sua vita negli Stati Uniti, Joseph fece un mix dei due accenti.
 
“Sempre il bravo ragazzo!” alzai l’indice in aria e saltai su una sedia, accovacciandomi in modo da essere al livello con la maggior parte degli occhi. “Vada per la storia!”
 
“È L’ORA DELLA STORIA!” urlarono i gemelli.
 
“Adesso, la domanda è: quale racconto?”
 
Rorie batté le mani. “Perché non racconti quella di come hai conosciuto la mamma? L’ho sempre amata”
 
“Ok. Dunque, fu solo dopo che scappai dalla band che-“
 
“Sei scappato dalla band?” chiese Beth.
 
Aggrottai la fronte. “NON interrompetemiiii. Ma si, l’ho fatto”
 
“Perché?” chiese Toby con il suo acuto, ancora con la voce da bambino.
 
“Bhè, perché dovevamo entrare in questa gara di canto dopo che il nostro indice d’ascolto era iniziato a calare” spiegai.
 
Diana poggiò i gomiti sul tavolo. “E il vostro indice di ascolto era calato perché..?”
 
“A causa di tutto il dramma che TUO padre ed io abbiamo fatto con la stampa dopo che lui e tua madre sono andati a vivere insieme” puntai Beth.
 
“Oh si, Harry me l’ha detto” Joseph fece scorrere le sue dita tra i capelli. Era l’unico biondo del gruppo. “Brutta roba”
 
“Ha! Ma non possiamo tagliare Harry fuori da QUELLA storia” scossi la testa. “Non ha esattamente aiutato la situazione.. essendo stato in terapia e tutto”
 
“Il mio papino è andato in terapia?” chiese Darcy.
 
Beth annuì. “E questo quando si sono conosciuti i miei genitori. Perché non ascoltiamo QUELLA storia?”
 
“Perché Joseph chiama zio Harry ‘Harry’ e non ‘papà’?” chiese Alliah, ignorando la domanda di Beth.
 
Diana increspò le labbra. “Alliah, Harry non è il padre di Joseph”
 
“Allora chi è?”
 
“Volete sentire la storia o NO?”. Mi sentii come se stessi discutendo con dei bambini.. bhè, credo una SPECIE.
 
Tutti i ragazzini mi guardarono in attesa.
 
“Okay, dal momento che abbiamo tutte queste domande” mi sfregai il mento. “Perché non iniziamo da un po’ più prima? Vediamo, avevo appena deciso di liberarmi del mio stagista quando-”
 
“Hai avuto uno stagista?” Rorie inclinò la testa da un lato in un gesto di curiosità.
 
Tirai fuori i piedi e li lasciai cadere sulla sedia. “Non arriverò mai a raccontare la storia”
 
“Resiti” Finn si grattò la testa. “Non ci hai mai detto-“
 
“Perché zio Harry era in terapia” Hugh finì per suo fratello.
 
Emisi un pesante sospiro. “Bhè c’era la ragazza, Sophie, che piaceva davvero a lui ma lei finì per uscire con Niall-“
 
“SOPHIE È NOSTRA MAMMA?” urlarono insieme i gemelli in esasperazione.
 
“No, idioti!” Beth sembrò completamente seccata. “È la mamma di Joseph e Darcy!”
 
“Bene!” lanciai in alto le mani. “Inizierò dal VERO inizio”
 
 
 
 
 
 
 







Bene, salve a tutti ragazzi! Benvenuti in questa storia, nient’altro che una FEDELE TRADUZIONE DELL'ORIGINALE.
Qui ho il permesso dell’autrice e se trovo questa traduzione su qualche altro sito o su qualche altro profilo prendendosene il merito senza il permesso di NESSUNO, verrà spammato e ne pagherà le conseguenze!
Tornando alla storia, è la prima che traduco e che pubblico e spero di star iniziando con il piede giusto. Se c’è qualcosa che non vi è chiaro, potete contattarmi su
Facebook, Twitter o semplicemente su questo sito.
Allora, cosa ne pensate? Farebbe davvero piacere se esprimeste un vostro parere con una recensione, sul serio, non mangio nessuno!
Comunque, ho intenzione di tradurre anche le ‘note dell’autrice’ perché magari potrebbero contenere materiale prezioso e alcuni chiarimenti. Partendo da questa prima parte, l’autrice ha fatto una sorta di specchietto sui personaggi.
 
Louis, Zayn, Harry, Liam, Niall.
Sophie:???
Cassie:???
Eris:???
Isis: in viaggio.
Anna:???
Joseph: 13, figliastro di Harry.
Darcy: 9, figlia di Harry.
Alliah: 7, figlia di Zayn.
Beth: 12, figlia di Liam.
Diana: 13, figlia di Niall.
Finn e Hugh: 11, figli gemelli di Niall.
Rorie: 9, figlia di Louis.
Toby: 5, figlio di Louis.
 
*Si nota che questo è un racconto cornice che si svolge circa 16 anni prima dell’inizio effettivo della storia.
 

“È L’ORA DELLA STORIA!”
“Adesso la domanda è: quale racconto?”
 
Ecco, tornando a noi, volevo fare un piccolo appunto sul N.B. che ha voluto specificare l’autrice. Se vi fa ingelosire il fatto che i ragazzi siano già sposati e abbiano già dei figli e che quindi non abbiate modo di soddisfare i vostri ormoni, vi prego di lasciarci nella nostra innocenza.
Inoltre, premetto di star leggendo e traducendo passo per passo e che quindi non ho la più pallida idea di come si possa svolgere nei prossimi capitoli, ma so dirvi che contiene 5 ‘mini-storie’, una per ogni componente della band, e presenta la bellezza di 333 capitoli. Per ora la storia sembra davvero simpatica e non mi sembra che si meriti un rating rosso con delle avvertenze in particolare, ma se con l’avanzare della traduzione mi dovessi accorgere che le cose cambino, farò in modo di aggiornarne le informazioni.
 
Detto questo, spero vi sia piaciuto, alla prossima e pregate per me!!!
-Bye, californjaqueen
   
 
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