Broken
heart
Lily/Hugo
Molti
dicevano che non esiste un futuro per quelli come noi. Alcuni mi ripetevano
che non avrebbe dovuto nemmeno esserci un inizio per me e lui.
Altri
ancora parlavano senza sapere, puntavano il dito contro, sussurravano parole di
scherno quando ci vedevano passare fra i corridoi del castello mano nella mano.
Eppure
quel sorriso tenero che lui mi offriva ogni volta mi bastava, sapevamo di star
sbagliando, sapevamo che non stavamo facendo la cosa giusta ma quella che, per
noi, ritenevamo più gratificante.
Ancora
oggi mi chiedo cosa mi abbia fatto innamorare di lui, forse la sua dolcezza o
le fossette che si formano nelle guancie quando ride.
Non
saprei dirlo con precisione ma me ne innamorai.
Forse dovrei iniziare
questa lettera con un “Caro Hugo”, forse in questo modo sarei in grado di
distaccarmi dal contenuto dello scritto, forse non verserei lacrime… Forse.
Ma non è così.
Scrivere non è mai stato
il mio forte, lo sai, sono più un tipo di fatti, sono sempre stata la forte
Grifone innamorata del tasso, il grifone disposto a donare le sue ali per farlo
volare.
Vorrei dirti tante cose,
ho pensato a cosa scriverti, parola per parola. Calibrando tutto, attenuando il
peso di quello che sto per raccontarti, eppure non ci riesco, non riesco a
mentirti dicendo che il mio cuore non prova qualcosa per te. Quindi per favore,
non strappare questa lettera e continua a leggere.
Quando iniziò? Non
saprei dirlo.
Siamo cresciuti insieme,
abbiamo condiviso tutto, ho imparato a camminare con te, se cerco nella mia
mente non trovo un solo ricordo che non sia legato al mio Hugo.
La mia vita, solo ora me
ne accorgo, è tua.
E’ sempre stata tua.
Quando eravamo piccoli
non capivo il motivo per cui stavo male quando tu non c’eri, non capivo perché
pregavo mamma per andare dagli zii, come non capivo perché quando tu eri con me
tutto il resto scompariva.
In fondo quando si è
piccoli, tutto è più facile, nessuno ti giudica, tutti guardano bisbigliando “Che carini i nostri
piccoli, diventeranno ottimi amici” e soprattutto tu non ti chiedi un perché.
Poi cresci, inizi a
capire, ma nascondi più che puoi la verità. Non perché hai paura ma perché
ancora non riesci a sopportare quel fardello.
Arriva Hogwarts, con i
primi compiti, due vie che si separano. Io una grifondoro, tu un tassorosso.
Le prime insensate gelosie, i primi sguardi, le prime parole dette sottovoci, i primi pianti, la
tentazione di scappare da tutti e tutti, ancora pianti per quell’amore che
sicuramente non è corrisposto, le bugie dette e ridette per coprire quello che
in realtà si vorrebbe urlare al mondo, i "ti voglio bene” che in realtà sono
dei “ti amo” nascosti sotto strati di polvere.
E poi un giorno, così,
senza sapere il come e il perché ti rendi conto che non riesci più a tenere
tutto nascosto, perché il dolore è così forte che riesce a offuscare tutto.
Ti ricordi? Quando corsi
da te dopo la partita, avevate appena vinto, io sono scesa dalla scopa per
venire da te, tu mi hai abbracciato e poi senza pensare ti baciai, lì, davanti
a tutti.
Mentre i serpeverde
urlavano “Guardate! Potter e Weasley che schifo”, tu con mia grande sorpresa
contraccambiasti il mio bacio.
Ero talmente felice che
nemmeno lo sguardo indignato di Albus e quello pieno di pena di Rose mi scalfirono.
Solo dopo, quando piano piano, la gioia si affievolì, mi chiesi perché le persone
più importanti della mia vita non riuscivano ad essere felici per me.
Perché dovevo chiedermi di
cercare la felicità altrove quando avevo tutto stando con te? L’amore non
dovrebbe farti stare bene? E allora io perché dovevo soffrire? Domande che
ancora oggi non hanno una risposta.
Poche notti dopo piansi
per questa situazione, cullata solo dal rumore della pioggia.
Tutti erano contro di
noi, e non importava quando ci amavamo, per gli altri eravamo solo Weasley e
Potter, due cugini che non potevano amarsi.
Perché va contro natura.
Qualcosa di sbagliato.
Ecco, noi due siamo
sbagliati.
Allora avevamo solo
quindici anni ed io non riuscivo a sopportare tutto questo, ma tu mi sei stato
sempre accanto. Mi hai sorretto quando avevo
paura.
E ti ringrazio.
Grazie per avermi amata
come nessuno è riuscito a fare.
Poi è arrivato il nostro
sesto anno, i nostri fratelli fuori da Hogwarts.
In quel periodo tu ed io
litigammo talmente tanto che iniziai a dubitare del mio amore per te, pensavo
che non amandoti tutto sarebbe stato più facile.
Quanto mi sbagliavo.
Amarti, anche se
sbagliato, era l’unica cosa che riusciva a fare.
Sembrava una fiaba, tu
eri il mio principe in groppa a un cavallo bianco che mi proteggeva dalla dura
realtà.
Per me sei stato tutto.
Lo capisci? Te ne rendi
conto? Sei consapevole dell’effetto che mi fai?
Adesso arriva la parte
più difficile. Questo è il nostro ultimo anno, questo è l’anno delle scelte.
Ho pensato e ripensato a
quello che sto per dirti, molto probabilmente me ne pentirò, piangerò in
silenzio dandomi della stupida ma adesso è la scelta migliore per me e per te.
Dirti addio.
Allontanarmi da te, per
noi la vita non è mai stata facile, lo sai, è inutile chiudere gli occhi, far
finta di niente, perché la realtà è questa e non cambierà.
E mi odierai se ti dico
che io non riesco più ad andare avanti? Mi odierai se ti dico che adesso un tuo
sorriso non mi basta per eclissare le persone scandalizzate che ci osservano?
Mi odierai se ti dico che non posso più amarti?
Dimmi di sì, dimmi che
mi odierai; perché io mi odio.
Non mi riconosco più,
forse questo vuol dire crescere, capire di star sbagliando essere consapevoli
di far del male alle persone e correggere questi sbagli.
Dimmi che lo pensi anche
tu, urlami in faccia che per te non sono più niente. E ti prego non dirmi “che
mi amerai per sempre”, io ti conosco e so che prima o poi mi dimenticherai,
arriverà qualcun’altra a cancellare il dolore che io adesso ti sto infliggendo.
La vita va avanti, le
persone cambiano, i sentimenti non restano invariabile e…
Non so più che dire,
aggiungendo altro sembrerei falsa. Come se potessi dimenticarti da un giorno
all’altro.
Sappiamo entrambi che
impossibile.
Il nostro amore è
impossibile.
Scusa se quello che ho
scritto è senza senso, confuso, ma far ordine nel mio cuore non è facile.
Ricordati solo che ti
amo.
Forse ti amerò per
sempre…
Forse.
Lily
Potter.
Sei
seduto in uno dei tavoli della biblioteca Stringi la lettera fra le mani, ti
osservo da lontano, troppo codarda per parlarti.
Vedo
una lacrima che scende dai tuoi occhi, e vorrei tanto essere lì, accanto a te,
per asciugarla.
La
tua faccia cambia espressione, alzi gli occhi, e sospiri fra le lacrime.
Mio
dolce Hugo hai sentito anche tu il cuore spezzarsi? Riusciremo a raccogliere i
cocci rotti dei nostri cuori? Riusciremo a sopravvivere?
Dimmi
di sì, perché io in questo momento non ci riesco.
Molti dicevano che non
esiste un futuro per quelli come noi.
[Hanno
ragione.]
Alcuni mi ripetevano che
non avrebbe dovuto nemmeno esserci un inizio per me e lui.
[Perché
non li ho ascoltati?]
Altri ancora parlavano
senza sapere, puntavano il dito contro, sussurravano parole di scherno quando
ci vedevano passare fra i corridoi del castello mano nella mano.
[Giudicate…
giudicate, se vi rende felici.]
Eppure quel sorriso
tenero che lui mi offriva ogni volta mi bastava.
[Quando
vorrei che mi bastasse ancora]
Sapevamo di star
sbagliando, sapevamo che non stavamo facendo la cosa giusta ma quella che, per
noi, ritenevamo più gratificante.
[la
consapevolezza è troppa per far finta di niente.]
Ancora oggi mi chiedo cosa
mi abbia fatto innamorare di lui, forse la sua dolcezza o le fossette che si
formano nelle guancie quando ride.
Non saprei dirlo con
precisione ma me ne innamorai.
[E
maledico quel giorno in cui decisi di dimenticare il mio amore per lui]
Sono tornata
:D,,, sisi, lo so, potevo benissimo rimanere dov’ero ma da mesi ormai non vedo
l’ora di scrivere una Lily/Hugo, e dalla prima volta che ho letto il prologo di
HP che non riesco a dimenticare questa coppia insolita xD
Spero che
vi sia piaciuta, è uno dei miei soliti esperimenti,quindi non pretendo nulla.
Se vi è
piaciuta battete un colpo, o ancor meglio, lasciate una recensione xD
Un bacio,
Ilenia!