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Autore: barbara91    14/11/2014    1 recensioni
Questa storia è arrivata seconda al contest "It's difficult..." di Xxthe recklessxX.
Katara era giovane, bella, solare e simpatica.
Ma il destino, desideroso di mettere alla prova la sua forza morale, decise di farle prendere parte ad un piano più grande, del quale lei non sarebbe venuta a conoscenza tanto presto.
Fu così che la bella Katara perse l’uso delle gambe, in seguito ad un incidente dal quale uscì conservando intatto il suo grande cuore, al contrario di sua madre.
Quelli che le potevano definirsi amici si contavano sulle dita di una mano, e di certo i suoi continui trasferimenti a causa del lavoro di suo padre, non giovavano alla causa.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katara, Quasi tutti, Zuko
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il ballo di Halloween

Pov Zuko

La sera del ballo era finalmente arrivata.

Le ragazze si erano organizzate per prepararsi a casa di Katara, così io sarei passato insieme agli altri a prenderle. Purtroppo a causa della nottata passata accanto a Sokka, Ty Lee aveva preso la febbre, così non avrebbe partecipato al ballo.

Infilai il mio smoking nero e sistemai velocemente i capelli. La maschera la misi in tasca, avevo deciso di portarla, anche se non sarebbe servita a molto.

-Zio io vado!- Gridai prima di uscire, senza aspettare risposta. Decisi di andare a piedi e dopo poco arrivai a destinazione. Suonai alla porta e mi venne ad aprire Sokka –Ehi amico, entra siamo tutti dentro- Disse sorridendo.

-Le ragazze?-

–Secondo te? Si stanno ancora preparando, sai come sono le ragazze Zuko!- Disse Haru divertito.

-Siamo qui-

Mi girai, e  quello che vidi mi lasciò a bocca aperta: Katara era davvero bellissima quella sera.

Era fasciata da un abito azzurro lungo poco più su del ginocchio, indossava dei sandali bassi dello stesso colore, aveva i capelli sciolti che le ricadevano sulle spalle in dei morbidi boccoli e il viso era leggermente truccato, in altre parole: era un sogno.

-Ehi Zuzu, ti sei imbambolato?- Sghignazzò Azula passandomi una mano avanti al viso –Eh? No no, ma cosa dici, sono solo un po’ stanco, forza andiamo!-

-È un vero peccato che Ty Lee non sia potuta venire oggi-Dissi cercando di allontanare l’attenzione da me, Sokka si rabbuiò un po’ –Si, mi sento in colpa se non fosse rimasta con me non sarebbe successo-

-Andiamo ragazzi, è una festa, non possiamo stare con i musi- Disse Azula facendo un occhiolino a Mai e Katara, che risposero prontamente con lo stesso segno. Quelle tre non me la raccontavano giusta.

-Zuko, Suki verrà alla festa?-

–Ehm, credo proprio di si, e sicuramente  si arrabbierà visto che voleva che ci vestissimo coordinati e invece io ho fatto di testa mia- Dissi sorridendo.

-Beh non è la fine del mondo- Rispose Azula con un sorriso divertito.

Arrivammo alla festa, e Suki non tardò a saltarmi  al collo –Zuko amore!- Mi stampò un appiccicoso bacio al sapore di rossetto sulle labbra.

-Suki! Non vedi che sono con delle persone? Abbi un po’ di rispetto!-

Lei sbuffò leggermente, ma non le diedi molto retta, avevo fatto una promessa a Katara, le avevo detto che l’avrei fatta divertire e avrei mantenuto la parola.

Mi girai nella sua direzione, ma lei era sparita –Dov’è Katara?- Chiesi a mia sorella tirandola per un braccio per farla avvicinare –Si è allontanata più di dieci minuti fa, si sentiva a disagio ed è andata fuori in giardino- Disse lei indicandomi la direzione.

Lasciai Suki senza nemmeno avvisarla e mi incamminai verso l’uscita.

 

Pov Katara

Davanti a quel bacio non avevo retto più e mi ero allontanata dalla festa, mi sentivo un pesce fuor d’acqua in quel posto.

Mi aggiravo per il giardino, illuminato con tante piccole candele per l’occasione, quando all’improvviso sentii qualcuno dietro di me.

-Aang che ci fai qui?- Poggiò le mani sui braccioli della mia sedia come se niente fosse e si piegò di più verso di me.

-Katara sta sera sei così bella- Non ebbi il tempo di ribattere che  piegò il viso di lato e cercò di baciarmi, ma riuscii ad alzare la mano giusto in tempo per mollargli un ceffone in piena faccia.

-Andiamo Kat lo so che ti piaccio- Disse afferrandomi il viso con le mani per bloccarlo e cercando a tutti i costi di baciarmi.

-No lasciami!-

All’improvviso qualcuno afferrò Aang per il collo e lo spinse via.

-Stalle lontano!-

–Cosa vuoi? Non è la tua ragazza!- Sputò lui alzandosi e cercando di riavvicinarsi a me, ma cadde di nuovo rovinosamente a terra, colpito da un pugno di Zuko.

Pov Sokka

Tutti erano in compagnia della loro ragazza, io invece ero rimasto solo e da quel che sembrava anche mia sorella era sparita.

-Sei solo?- Alzai gli occhi al cielo –Lasciami in pace Suki!- Dissi  senza neanche girarmi a guardarla, cosa che a lei non andò giù.

Nello stesso istante fece il suo ingresso nella  palestra una ragazza: aveva un abito bianco davvero bellissimo, i capelli castani legati in acconciatura complessa, e il viso, coperto da una mascherina bianca.

C’era qualcosa in lei, che mi attirava, tanto che lasciai Suki, lì da sola, per andare a parlarle.

-Ciao- Le dissi avvicinandomi a lei –Sei nuova? Non ti ho mai visto da queste parti-

-Veramente Sokka io vivo qui da sempre- Sapeva il mio nome? Mi ricordai all’istante che all’inizio dell’anno tutti conoscevano il mio nome, quindi era una cosa del tutto normale.

-Ti va di ballare?- Chiesi sorridendole mentre le porgevo la mano , lei mi sorrise di rimando e le sue guance diventarono rosse –Certo-

Pov Zuko

Arrivato in giardino, trovai quel viscido di Aang che cercava di obbligare Katara a baciarlo, sentii la rabbia invadermi il corpo: quel marmocchio aveva firmato la sua condanna a morte.

Lo afferrai brutalmente per il collo e lo spinsi via, ovviamente lui cercò di protestare, ma gli andò male, visto che appena tentò di avvicinarsi di nuovo a Katara, si scontrò con il mio pugno.

Lo vidi scappare a gambe levate, era solo un moccioso in grado di fare il prepotente con i più deboli.

Mi avvicinai a Katara e le accarezzai i capelli –Stai bene?-

 –Si, grazie- Rispose mentre provava ad allontanarsi.

-Dove vai?-

–Continuo il mio giro, tu non devi tornare da Suki?- Mi sembrò di sentire del leggero sarcasmo nella sua voce –No, ti ho promesso che sarei riuscito a farti divertire e così farò- Dissi mentre la spingevo di nuovo verso la palestra.

-No aspetta- Mi fermò lei –Non voglio tornare di la, ti prego voglio restare qui-

–Allora resteremo qui- Le dissi sorridendole e porgendole la mano.

Lei mi lanciò un’occhiata dubbiosa –Cosa intendi fare?- Le sorrisi ancora –Ti fidi di me?- Aspettò qualche secondo, poi poggiò la mano sulla mia –Si-

Con uno scatto repentino, le passai un braccio dietro la schiena e la sollevai –Zuko ma cosa fai! ti prego ho paura!- Piagnucolò spaventata mentre cercava di reggersi con le braccia alle mie spalle.

-Katara fidati, non ti lascio cadere- Lei cercò di calmarsi un po’ ma la sua presa sulle mie spalle non diminuì.

-Lasciati andare- Dissi mentre le facevo poggiare i piedi sui miei, e cominciavo a muovermi lentamente –Stai ballando Katara- Le sussurrai all’orecchio mentre continuavo a muovermi.

Lei sorrise mentre ammorbidiva un po’le braccia, stava incominciando a fidarsi si me, sapeva che non l’avrei mai fatta cadere.

-Grazie Zuko- Sollevò lo sguardo e sorrise radiosa, i nostri visi si stavano avvicinando sempre di più, eravamo a pochi centimetri di distanza, quando un grido ci fece ritornare nella realtà.

Suki era li vicino, in piedi, che ci guardava in cagnesco –Questo che significa?-

 –Sto ballando con un’amica, non posso?- Risposi visibilmente irritato.

-Ballando? Tesoro mio tu stavi ballando, ma la storpietta è solo una piccola parassita che si muove grazie a te!-.

-Smettila Suki! Non hai il diritto di parlarle in questo modo!- D’istinto rafforzai la presa su Katara, ancora  tra le mie braccia.

-Ti detesto!- Gridò in direzione di Katara prima di andarsene –Zuko, ti prego mettimi giù, voglio andare a casa- Stava incominciando a piangere.

-Se vuoi andare via va bene, ma la serata non finisce qui, io vengo con te e non si discute!-

Dopo aver mandato un messaggio a suo fratello la portai vicino al molo, li c’era una posto che serviva delle pizze davvero buonissime.

-Allora, qui va meglio?- Le chiesi mentre la sistemavo ad un tavolo –Si, molto meglio- Disse lei sorridendo, ogni volta che vedevo quel sorriso il mio cuore sussultava, mi stavo forse innamorando di lei?

-Non finisce qui ti avviso, dopo cena devi venire con me in un posto!- Stava per replicare, ma fortunatamente si avvicinò il cameriere che mise fine alla nostra conversazione.

 

Pov Ty Lee

Ero davvero sbalordita, Sokka non mi aveva riconosciuto e aveva lasciato Suki per venire a ballare con me!

Si, avevo mentito riguardo alla febbre, volevo solamente che nessuno sapesse che ero io, a parte le mie che conoscevano il  mio vestito.

Stavamo ancora ballando, quando lui incominciò a farmi delle domande –Posso sapere come ti chiami?-

 –Meglio di no, o la tua ragazza verrà ad uccidermi- Risposi indicando Suki alle sue spalle che ribolliva di rabbia.

-Lei non è la mia ragazza, non preoccuparti-

–Allora chi è?- Gli chiesi curiosa di sapere cosa avrebbe detto.

-Lascia perdere, è troppo complicato, ti va di fare una passeggiata?- Indicò in direzione del giardino.

-Certo-

–Allora ragazza misteriosa, posso sapere chi sei o andremo avanti così per tutta la sera?- Scherzò rilassato.

-Meglio di no-Mi prese la mano –Perché?-

-Perché se tu sapessi chi sono scapperesti a gambe levate-

-Non credo- Disse mentre mi accarezzava una guancia, poi lentamente incominciò ad avvicinare il suo viso al mio, ma io lo fermai –No ti prego- Posai una mano sul suo petto per allontanarlo.

-Ho fatto qualcosa di male? –

–No, tu sei perfetto… sono io che… non posso… scusa-

 

Pov Katara

Avevamo appena finito di mangiare, Zuko mi stava spingendo verso casa sua, aveva detto di dovermi mostrare qualcosa, ma non avrei mai immaginato che la sua pazzia arrivasse fino a quel punto.

-Sei pazzo?- Chiesi guardandolo male, di fronte a noi c’era la sua bella moto, e lui era deciso a farci un giro con me.

-E perché?-

–Potrei cadere!- Esclamai io impaurita.

-Fidati di me, non ti lascerò cadere, esattamente come ho fatto prima- Disse sorridendo, mentre mi prendeva in braccio e mi faceva sedere sulla moto.

-La sedia dove la lasciamo?-

–Qui in garage- Rispose lui mentre si posizionava dietro di me.

-Ma cosa fai? Non dovresti stare seduto avanti?-

 –Non preoccuparti, ci arrivo lo stesso ai comandi- Lo vidi sorridere dallo specchietto.

-Sei pronta?- Chiese mentre accendeva la moto –No!-

-Perfetto, si parte- Sghignazzò mentre dava gas.

Era la cosa più bella che avessi mai fatto da quando avevo avuto l’incidente. Con Sokka ormai avevamo paura di andarci, ma Zuko mi infondeva così tanta sicurezza, che ormai non avevo più nemmeno un briciolo di paura.

Girammo per un po’, fino a quando  non si  fece ora di rientrare, così tornammo al garage.

-Mi sono divertita tantissimo sta sera-

–Te l’avevo promesso- Disse lui contento.

-Grazie mille Zuko, non ricordo nemmeno quando è stata l’ultima volta che mi sono divertita così-

Non so come, ma ancora una volta, i nostri visi si ritrovarono molto vicini, i miei occhi erano immersi nei suoi: l’oceano perso nell’oro.

Mancavano pochi centimetri, per unire le nostre labbra in quel bacio che speravo di avere da mesi, ma era troppo bello per essere vero.

-Ragazzi!- La voce di Sokka interruppe quel momento come un fulmine a ciel sereno, avrei volentieri strozzato mio fratello!

-Ragazzi ma dove siete stati tutta la sera?- Ci chiese lui una volta che si fu avvicinato –In giro- Rispose vago Zuko mentre mi faceva l’occhiolino.

-Va bene, allora a domani Zuko, forza andiamo- Disse mio fratello mentre incominciava a spingermi. Feci a malapena in tempo a salutare Zuko che Sokka chiuse la porta di casa.

-Katara devi aiutarmi- Disse una volta entrato in casa –Ho conosciuto una ragazza davvero meravigliosa al ballo, ti prego devi darmi una mano a ritrovarla- C’era qualcosa che non andava nella sua voce.

-Sokka, ma sei ubriaco!- Mi accorsi solo in quel momento del forte odore di alcol proveniente dalla sua bocca, mio fratello era sicuramente impazzito.

Lui sorrise –Forse ho esagerato un po’ con i drink-

Chissà cosa avrebbe pensato una volta scoperta l’identità della “misteriosa” ragazza.

 

 

Salve a tutti =)

Anche se in ritardo, ecco il nuovo capitolo =)

Spero tanto che vi piaccia, entro la settimana prossima spero di riuscire a pubblicare il prossimo =)

A presto Baby <3

  
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