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Autore: needacurlyboy    14/11/2014    4 recensioni
Mi sposto dalla porta per farlo passare ma lui mi guarda senza accennare di andarsene.
"Ho il diritto di vederli." Sussurra.
"Mamma."
Mi giro di scatto trovando Leonardo sulle scale.
"Caamella." Dice indicando Harry.
Lui sorride e fa per avvicinarsi ma io mi paro davanti e lo guardo male.
"Vattene." Sibilo prima di prendere Leonardo e salire di sopra.
FANFICTION ISPIRATA A QUESTA OS: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2294072&i=1
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Crediti: Sara Scrive 
 
Capitolo Venticinque.
 
Siamo tornati a Londra da un paio di giorni. Il Natale è andato benissimo, Anne ed io abbiamo preparato un pranzo delizioso e i bambini hanno ricevuto molti regali. Sono stati tutti gentili; con Gema ho istaurato un rapporto di amicizia e, domani, la sera di Capodanno, verrà da noi per festeggiare con Ashton che – da quando ha scoperto di essere incinta – è diventato la sua ombra.
 
Anne ed io ci siamo scambiate qualche ricetta, ci siamo conosciute meglio e posso dire che è una persona adorabile, molto dolce e sensibile. Purtroppo, lei e Robin, non potranno raggiungerci per domani sera.
 
Nel periodo in cui siamo stati a Holmes Chapel, Harry mi ha fatto conoscere qualche suo vecchio amico e la città. È tutto molto bello e si conoscono tutti.
 
Per Natale mi ha regalato un bracciale con dei ciondoli – davvero bello – ed io gli ho regalato una collana con un ciondolo, nel quale sono incisi i nostri nomi e quelli dei bambini. Devo dire la verità… Non sapevo cosa regalargli – ero molto indecisa -, ma poi ho visto quella collana e me ne sono innamorata.
 
Des, suo padre, ci ha raggiunto questa mattina per passare dei giorni con noi. È molto gentile, simpatico e, quando parlava con i bambini, era molto dolce e i suoi occhi brillavano. Sicuramente, perché gli ricordavano il suo bambino ormai cresciuto.
 
Appena sono tornata a casa Harry ha insistito molto per trasferirmi subito da lui ma, dopo averne parlato con le ragazze, ho deciso di trasferirmi da lui dopo le vacanze natalizie. Elisa, Chiara e Celine erano molto felici per me.
 
Harry ha portato i bambini allo zoo con suo padre. Leo e Lori erano contentissimi di poter andare.
 
Celine – stranamente piena di energia – mi ha mandato a fare la spesa per il cenone di domani sera. Saremo in tredici; Zayn ha deciso di restare con i suoi genitori e le sue sorelle a Bradford – era molto triste dopo l’annullamento dell’attesissimo matrimonio con Perrie -. Lei ha deciso di interrompere il fidanzamento perché entrambi erano molto impegnati con il lavoro e a mala pena si vedevano. Non sa cosa si perderà.
 
Ma tornando a parlare di Celine! Mi ha dato la lista della spesa e mi ha sbattuto fuori di casa dicendomi di fare in fretta perché non vedeva l’ora di mettersi al lavoro. Strano, troppo strano. Ho un’idea di chi potrebbe essere la colpa: Liam. Tra loro va tutto bene, lui voleva portarla a casa dei suoi genitori per Natale ma lei ha detto che era troppo presto… Ma io so che stava per farsela sotto quando Liam glielo ha proposto.
 
Un ghigno compare sul mio viso, ma cerco di nasconderlo alle altre persone che fanno la spesa per non essere scambiata per una pazza.
 
Mi avvicino al banco del pesce, prendo il ticket e aspetto il mio turno.
 
I miei genitori non potranno raggiungerci nemmeno per Capodanno, tutta colpa del mal tempo. Mi mancano da morire, soprattutto mia sorella. Ricordo che litigavamo per qualsiasi cosa, anche la più stupida.
 
Sento una voce robotica chiamare il mio numero, alzo una mano, il pescivendolo si mette davanti a me e con il sorriso mi chiede di cosa ho bisogno.
 
Gli passo la lista, mi guarda per qualche secondo e poi prepara ciò che ho richiesto.
 
Elisa è uscita a fare una passeggiata con Louis per le strade innevate di Londra. Sono davvero carini insieme, lei è molto felice e anche li. Hanno passato il Natale a casa della famiglia di Louis, mi ha detto che si è trovata bene e che i due piccoli gemellini, Ester e Doris, non volevano lasciarla andare quando era il momento di tornare.
 
Chiara, invece, ha passato il Natale a casa dei suoi genitori, in Italia, lontano da Niall, il quale è andato  in Irlanda. Torneranno entrambi questo pomeriggio, anzi, a quest’ora dovrebbero già essere in aeroporto. Loro stanno facendo le cose con calma, nessuno dei due ha intenzione di correre troppo in questa relazione.
 
“Ecco a te.” Dice l’uomo passandomi delle buste.
 
“Grazie.” Le prendo e le metto nel carrello.
 
Guardo la lista per controllare se ho preso tutto e vedo che devo prendere soltanto qualcosa da bere. Mentre ero a Holmes Chapel, il mio datore di lavoro e di Celine, le ha dato i nostri stipendi e – in più – i miei genitori mi hanno mandato qualche soldo perciò non ho problemi per pagare.
 
Mi avvicino allo scaffale, prendo due bottiglie di champagne e un paio di bibite gassate.
 
Vado alla cassa, pago, metto tutte le borse nel carrello e cammino verso l’uscita del centro commerciale. Ad attirare la mia attenzione, però, è una vetrina di una boutique d’intimo; un manichino sta indossando un completo rosso con dei fiocchetti neri sule mutandine e dei reggi calze. Mi pace, mi chiedo se piacerà anche ad Harry.
 
Prendo il cellulare dalla tasca dei jeans, lo sblocco e, dopo aver guardato che non ci sia nessuno intorno a me, scatto una foto al completo d’intimo e l’invio ad Harry tramite Whatsapp.
 
“Ti piace? :*”
 
Spero solo che i bambini o suo padre non la vedano, sarebbe imbarazzante!
 
Aspetto la risposta, che non tarda ad arrivare.
 
“È un regalo per domani?”
 
Ridacchio divertita scuotendo la testa e rispondo al messaggio, prima di riportare il cellulare in tasca. Entro nella boutique, chiedo alla commessa del completino d’intimo in vetrina; sparisce in magazzino e ritorna con il completo della mia taglia.
 
 
“Sono a casa!” Annuncio entrando in casa cercando di non far cadere le buste. Silenzio… Ancora non è tornato nessuno.
 
Chiudo la porta di casa con un piede e vado in cucina, da dove provengono dei rumori. Celine è dietro al bancone che sistema delle pentole.
 
Appoggio le buste sul tavolo e mi avvicino a lei. “Che stai facendo?” le chiedo mettendomi a sedere su uno degli sgabelli presenti intorno al bancone.
 
“Ehm, sto cercando… Quella padella per friggere le sogliole.” Si tira su con il busto, si gira a guardarmi e si passa una mano tra i capelli, spostandoli dal viso.
 
“Oh.” Annuisco mentre la vedo riprendere a guardare nel cassettone.
 
“Mmh, ci sono quasi.” Dice mordendosi la lingua. “Presa!” Esclama alzandosi in piedi stringendo la padella in una mano. “Era finita in fondo.”
 
“Devo farti vedere una cosa!” Esclamo scendendo dallo sgabello per prendere la bustina della boutique di intimo. Estraggo il completo, mi giro verso di lei e glielo mostro. “Ti piace?” Le mie labbra si alzano in un sorrisino malizioso e lei scoppia a ridere.
 
“Hai già pensato di fare scintille domani sera?” Prende il reggiseno tra le mani e lo osserva divertita.
 
Alzo le spalle sorridendo.
 
Lo appoggia sul tavolo e torna dietro al bancone per sistemate le buste. Faccio per fare lo stesso, dopo aver appoggiato le mutandine accanto al reggiseno, ma il suono del campanello mi blocca.
 
“Vai ad aprire tu?” Mi chiede sorridendo dolcemente.
 
“Okay.” Esco dalla cucina, mi avvicino alla porta e la apro ritrovandomi davanti all’ultima persona che mi sarei mai aspettata di trovare.
 
“Andrea?” Chiedo confusa, ma sorridendo prima di stringerlo in un abbraccio. Che cosa ci fa qui? Non sapevo sarebbe venuto a trovarci! “Che ci fai qui?” Gli chiedo dopo essermi allontanata.
 
“Sono venuto a passare il Capodanno in vostra compagnia. Mi ha invitato Celine.” Spiega con un sorriso.
 
“Vieni, entra.” Mi sposto per farlo passare, chiudo la porta e andiamo in cucina.
 
“Ciao Andreaaa!!” Urla Celine mentre gli corre incontro e lo abbraccia.
 
Lui ricambia l’abbraccio ridacchiando.
 
“Non mi avevi detto che sarebbe venuto.”
 
“Me ne sono dimenticata.” Dice con un’alzata di spalle mentre torna dietro al bancone.
 
“E questo?” Chiede Andrea divertito.
 
Sposto lo sguardo su di lui e lo trovo a guardare il mio completino intimo. “È suo.” Indico Celine.
 
“Che?” sclama lei sorpresa.
 
“Eh si, oggi torna Liam.” Enfatizzo la cosa con dei movimenti di sopracciglia.
 
“Le coppe del reggiseno sono un po’ troppo grandi.” Osserva Andrea.
 
“Tsè.” Celi gli lancia un’occhiataccia e prende il completino in mano. “A Liam piacerà comunque.” Borbotta acidamente prima di andarsene.
 
Andrea ed io ci guardiamo per qualche secondo prima di scoppiare in una fragorosa risata. Mi è mancato ridere con lui, mi è mancato lui.
 
 
Io, Andrea e Celine ci siamo messi al lavoro cucinando le sogliole alla mugnaia. Ridiamo come dei cretini, facciamo i versi e ricordiamo i bei tempi.
 
“Vi ricordate la prima volta che la professoressa ci ha fatto cuocere le sogliole?” Domanda Celine. “Tu eri schifata.” M’indica ridendo.
 
“Certo! Voi due cretini giocavate con quei pesci puzzolenti e cercavate di colpirmi ogni tre per due!” Sbotto indignata.
 
Andrea prende una sogliola in mano e me la sventola davanti al viso.
 
“Andrea!” Urlo schifata. “Se non la smetti, non vi aiuto più!”
 
“Perché tanto ci stavi aiutando, vero?” Inarca un sopracciglio Celine.
 
“Stupida.” Le faccio la linguaccia.
 
“Ehi! Vi ricordate il famoso diciassettesimo?” Chiede maliziosa.
 
“Ti prego, no.” Mi copro il viso mentre Andrea ridacchia.
 
“Avevamo praticamente preparato tutto. I tuoi erano usciti con i bambini e tutto era pronto. Accendiamo la luce e vi troviamo avvinghiati, tu con la lingua nella sua bocca e tu con la mano nelle sue mutande. È stata la scena più esilarante che io abbia mai visto!” Scoppia a ridere.
 
“Falla finta.” La schiaffeggio su un braccio. “Che vergogna.”
 
“Dopo a tavola lo racconto.”
 
“Sei impazzita!?” Urlo spalancando gli occhi.
 
I due cominciano a ridere ed io non posso far altro che unirmi alle loro risate contagiose. Mancano solo Elisa e Chiara e sarebbe come tornare indietro nel tempo.
 
La porta d’ingresso viene aperta, smettiamo di ridere, ci giriamo a guardare di chi si tratta e vedo Harry, suo padre e i bambini che, appena vedono Andra corrono ad abbracciarlo.
 
“Quanto siete cresciuti dall’ultima volta che ci siamo visti.” Li guarda uno ad uno dalla testa ai piedi.
 
“Noi siamo glandi!” Esclamano alzando le braccia in aria. “E abbiamo bisto i pinguini.” Continua Lorenzo prima di iniziare ad imitarli con il fratello tutti infagottati dai giacchetti, sciarpe e cappelli.
 
“E poi, e poi abbiamo bisti i leoni, le foche, i delfini…”
 
“Okay, okay. Ora calmatevi.” Ridacchio interrompendo Leonardo.
 
Mi abbasso alla sua altezza e lo libero dagli indumenti in eccesso mentre Andrea fa lo stesso con Lorenzo.
 
“Papà ci ha comprato lo tucchero filato.” Afferma Lori.
 
Alzo lo sguardo su Harry e lo trovo a fissare in malo modo Andrea.
 
Sento Celine al mio fianco che si china vicino al mio orecchio ridacchiando. “Sta meditando di ucciderlo.”
 
Sospiro e torno dritta mentre Celine si occupa di Leonardo.
 
“Andrea, lui è Des il padre di Harry. Des, lui è un mio caro amico del liceo.” Li presento.
 
Andrea si alza in piedi e stringe la mano a Des prima di guardare Harry. “Ciao Harry.”
 
“Ciao Andrea.” Lo saluta freddamente.
 
La tensione che c’è tra loro si può benissimo tagliare con un coltello da quanto è palpabile. Dio, è imbarazzante.
 
Il silenzio viene spezzato dalla porta d’ingresso che si apre così tiro un sospiro di sollievo. Niall, Chiara, Louis, Elisa e Liam fanno il loro ingresso in cucina e la confusione distrae un po’ tutti; Harry si avvicina cautamente e mi blocca tra il suo corpo e il ripiano dei fornelli.
 
“Perché lui è qui?” Sussurra a denti stretti.
 
“Lo ha invitato Celine per passare in Capodanno con noi.” Spiego tranquillamente.
 
Lui manda un’altra occhiataccia ad Andrea e una a Celine, che ricambia con un sorriso a tutti denti che se è possibile fa incazzare ancora di più Harry. Le mando un’occhiata torva e semplicemente alza le spalle prima di prestare attenzione a Liam.
 
“Devi stare tranquillo, okay?” Gli lascio un piccolo bacio sulle labbra. “Sai di zucchero filato.” Ridacchio.
 
Finalmente sorride, mi da un bacio e andiamo a salutare gli altri.





Angolo autrice,
buonasera a tutte! Come state?
Forse questo è uno dei capitoli più lunghi che io abbia mai pubblicato in questa storia, spero che vi piaccia perché ci ho messo davvero tanto nel pensare cosa inserirci e a scriverlo. Non chiedetemi come mi è venuta in mente la scena in cui Veronica manda la foto del completo d’intimo a Harry, perché non lo so nemmeno io. È tornato Andrea! Io lo adoro, e voi piace come personaggio? La foto che vedete sopra l’ho fatto io, vi piace? L’ho fatto perché nei prossimi capitoli capirete i sentimenti di Andrea e ci saranno anche tante nuove notizie, ma non vi anticipo niente o vi rovino la sorpresa! Non sono carinissimi i bambini quando imitano i pinguini? Della reazione di Harry quando vede Andrea in cucina che cosa ne pensate? È esagerata oppure va bene? A me Celine fa morire della riste, e a voi? Che cosa succederà nel prossimo capitolo? Lasciate una recensione per farmi sapere che cosa ne pensate, ci conto! (:
Per il capitolo ho ascoltanto: Pretty Hurts di Beyoncé. (che non c’entra niente con il capitolo, ma è molto bella e vi consiglio di ascoltarla!)
Ora vado a vedere Maze Runner – Il labirinto. Voi l’avete visto? (:
Grazie a tutte quelle che recensiscono, siete dolcissime!
Ringrazio anche chi ha messo la storia nelle preferite, ricordate e seguite. Grazie mille!
Alla prossima,
Reds xx

 
  
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