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Autore: Tomocchi    15/11/2014    9 recensioni
Prendete un vampiro, il classico vampiro bello e tenebroso. Fatto?
Bene, ora lanciatelo via!
Niklas, vampiro per necessità, nerd a tempo pieno e con seri problemi d'immagine, è quanto di più lontano possa esserci dai vampiri scintillanti dei libri per ragazzine. Scontroso, musone e fissato con i giochi per pc.
Addizionate all'equazione Jackie, una bimbaminkia fan di Twilight, One Direction e testarda come un mulo.
Niklas vorrebbe conquistare la bella della classe e Jackie renderlo un "vero" vampiro.
Riusciranno nell'impresa?
"Niklas! Sei un vampiro! Dovresti essere un figo della madonna e invece guardati! Sei brutto, scusa se te lo dico, davvero brutto!"
"Ma a te cosa importa? Sarò libero di fare quello che voglio!"
"No! Cavoli, no! Non posso permettere che un vampiro con grandi potenzialità si butti via così!"
"Grandi potenzialità? Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Vattene da casa mia subito!"
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Another Way- Un altro modo di essere vampiro'
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ANOTHER WAY
UN ALTRO MODO DI ESSERE VAMPIRO

 

Capitolo 48
Strategia

 

 

 

Irlanda, Dublino, Fitzgerald High School, Lunedì.

Niklas entrò dentro l’edificio della scuola con circospezione, prima di essere spinto in avanti da Jackie.
“Ogni mattina la stessa storia! Non credo che quella pazzoide di Emy ti attaccherà qui davanti a tutti, andiamo!”, lo incitò la brunetta, prima di prenderlo per mano e trascinarlo in classe con passo sicuro.
Ma il vampiro non si fidava. Teneva occhi e orecchie ben aperte, mentre un fortissimo presentimento gli annodava lo stomaco.
Quella mattina in particolare sentiva che doveva accadere qualcosa. Non sapeva ancora cosa. Ma era sicuro che sarebbe successa.
Il suo pensiero divenne reale quando, raggiunta la classe, trovò un biglietto sul proprio banco.
Una volta aperto, si rivelò essere un messaggio da parte di Daniel Hill, quel nano da giardino del suo compagno di classe. Cosa voleva?

Ci vediamo nel corridoio alla pausa, ci dovete essere sia te che Jackie. Daniel.

Lanciò un’occhiata al biondino, che si voltò – probabilmente lo aveva fissato per tutto il tempo – e sospirò, avvicinandosi a Jackie intenta a posare la borsa e terra e tirare fuori il materiale per la lezione.
“Ehi. C’è ‘sta roba.”, mugugnò, passando il foglietto alla ragazza che lo lesse con lo sguardo corrucciato.
“Tutti e due? Insolito. Chissà cosa vuole ancora.”
“Forse il nuovo numero di Charlotte.”
“E non poteva chiedertelo tramite Facebook?”
“L’ho bloccato, mi riempiva di messaggi.”
“Ah. Non glielo hai dato?”, domandò lei, mettendo le mani sui fianchi.
“No. Ho già rischiato una volta, non voglio che quella ranoc… quella francesina mi gonfi di botte perché do il suo numero al mio peggior nemico.”, rispose Niklas, convinto.
“In effetti, ora che ci penso sembra una situazione strana.”, concordò Jackie, massaggiandosi il mento.
“Quindi non ci andiamo? Lo ignoriamo, vero?” La faccia speranzosa dell’austriaco svanì nel momento stesso in cui la ragazza rispose: “No, no, dobbiamo scoprire di cosa si tratta, sono troppo curiosa!” e continuare, con una vocina acuta ed eccitata: “E poi fa tanto manga shoujou o shonen! Magari vuole dichiararsi anche lui e sfidarti per avere la mia mano! Che emozione!”
Niklas rimase a bocca aperta per qualche minuto, prima di voltarsi con un ringhio in direzione del compagno.
No, non poteva essere vero.
La faccia spaventata di Daniel, però, lo rassicurò un po’.
Andiamo, non poteva essersi innamorato anche lui di Jackie! O avrebbe davvero cominciato a credere che la sua vita fosse stata scritta da un romanziere pazzo.

Alla pausa, la coppia era sulla porta della classe, in attesa.
Daniel, senza dire nulla, era già uscito.
Forse per andare in bagno, pensò Niklas.
Speranza vana.
Vide il biondino venire loro incontro con una Emy sorridente.
Un sorriso diabolico, altroché.
Un brivido corse lungo la schiena del vampiro, che istintivamente fece un passo indietro, preoccupato.
“Voi!”, ringhiò Jackie, stringendo le mani a pugno.
“Noi.”, rispose beffarda Emy, fermandosi a pochi passi davanti ai due con le mani sui fianchi.
“Cosa vuoi? Posso rifarti il naso.”, sibilò la brunetta, pronta a menare qualche cazzotto, ma l’altra alzò una mano di fronte a sé.
“Vogliamo proporvi una sfida. Io e Daniel… schiena dritta, Hill, sii uomo per una volta… contro voi due.”
Jackie la osservò per qualche istante, prima di replicare: “Una sfida?”
“Sì.”
“Su cosa?”
“Di forza, ovvio. Al parco vicino, chi resisterà all’avversario, vince.”
“Vince… che cosa?”
“Il numero di Charlotte.”, esordì Daniel, recuperando un po’ di coraggio. “Voglio quel numero!”
“Te l’ho già dato. E avevi promesso di lasciarmi stare.”, replicò annoiato Niklas.
“Già! Ma quel numero è disattivato e io voglio quello nuovo! Quindi il patto è rotto!”
“E… se vinco io, voglio Niklas tutto per me.”, aggiunse Emy, dando un coppino al compagno per farlo tacere.
“Io sarei qui, eh.”, commentò l’interpellato, prima di zittirsi a causa dell’occhiataccia delle due bimbeminkia.
“Se invece vincete voi… nulla. Sarete lasciati in pace.”, commentò, guardandosi le unghie come se fosse stato poco importante.
“Se vinciamo noi, tu smetterai di ascoltare i The Wanted e diventerai una directioner.”, sibilò Jackie, puntando l’indice contro l’altra ragazza, che sgranò gli occhi, sconvolta.
“Non esiste! Non abbandonerò mai i miei amati! Sarebbe come se ti chiedessi di abbandonare i tuoi schifosi One Direction!”
“Esatto! Come io non abbandonerò mai il mio amato. Per me Nik è come gli Uno dì. O così o nulla.”
Niklas cominciava a sentirsi a disagio. Quei discorsi…
Jackie che lo paragonava ai suoi adorati One Direction. Si sentiva parecchio importante. Quasi.
Ma dopo un attimo di riflessione…
A dir la verità iniziava a sentirsi infastidito. Paragonato… allo stesso livello… di quegli incapaci. No.
“Fermi tutti. Torniamo al discorso iniziale: la sfida.”, borbottò, mettendo le mani avanti “Non paragonatemi alle vostre schifezze. Dove ci troviamo? Quando ci troviamo? Parliamo di questo.”
Tanto avevano già deciso che si sarebbe fatta. Quindi tanto valeva dar loro corda e poi fuggire.
“Al parco vicino a casa tua. Tra qualche settimana ci sono gli esami… ne facciamo passare tre..?”, propose Daniel, titubante, guardando ognuno di loro come ad avere conferma.
“Quanto sei patetico. Sii sicuro di te! Sì, tra tre settimane!” lo esortò Emy, dandogli una spallata.
“Eh. Tre settimane. Una data, no?”, domandò Niklas, sempre più scocciato.
“D’accordo, d’accordo. Controlla l’agenda, Hill!”, continuò la biondina, dando un’altra spallata all’altro che con un sospiro prese il cellulare e guardò, prima di riferire un laconico “Domenica 22 Giugno”.
“Perfetto! Vi faremo mangiare la terra, ah!”, esclamò Jackie, facendo un passo avanti.
“Ma sentiti! Sarà piuttosto il contrario!”, rispose a tono Emy, imitando la bruna, fino a trovarsi a pochi centimetri dall’altra.
“O’Moore! McDonald! Non si urla in corridoio, moderate la voce!”, le riprese il professor O’Brien, prima di sorridere a Niklas e a Daniel, divertito.
In effetti sembravano due bravi cagnolini al guinzaglio di quelle due pazze.
Il moro ringraziò il professore con un cenno e la campanella segnò la fine della pausa, invitando i ragazzi a rientrare nelle proprie classi.

 

“Come ci organizziamo?”, domandò Jackie, una volta a casa di Niklas quello stesso pomeriggio.
Il vampiro alzò gli occhi dallo schermo del computer e guardò la fidanzata.
“Cosa?”
“Ho. Detto. Come. Ci…”, iniziò a urlare la ragazza, prima di venir interrotta da una mano sulla bocca.
“Jackie, ci sento benissimo nonostante le cuffie! Non capisco cosa bisogna organizzare.”
“La sfida! La difesa! Quelli là!”, esclamò la brunetta, iniziando a gesticolare.
“Ci capisco sempre meno.”
“Niky! Dobbiamo organizzare una difesa contro Daniel ed Emy! Non capisci che non dobbiamo sottovalutarli? Succede sempre così nei libri! I protagonisti si rilassano…”
“Ognuno è il protagonista della propria vita…”
“Zitto! I protagonisti si rilassano e vengono fregati! Dobbiamo come minimo avere un piano B, dai!”, piagnucolò, prendendogli il braccio e iniziando a muoverlo per attirare la sua attenzione, vertente sul gioco.
“Jackie, smettila. Stai calma. Ce l’abbiamo, il piano B.”
“Davvero?”, gli occhi della ragazza si illuminarono, entusiasta.
“Certo.”
“Parlamene! Dai, rendimi partecipe!”
“Una sola parola: Stoyán.”
“Il maestro?” Jackie abbassò la voce, conscia che il bulgaro stesse dormendo non poco distante nella sua stanza.
“Certo.”
“E basta con questi Certo. ! Niky, apri quel cervellino anche a me, non posso leggerti nella mente.”
“Semplicemente, mi parerà il culo come al solito.”, commentò candido, premendo un tasto un po’ più forte degli altri.
“Vinceremo. Dopotutto siamo io vampiro e tu umana… contro due umani. Cosa vuoi che succeda?” Il moro rise, sinceramente divertito dalla situazione.
“Oppure il giorno della sfida non ci presentiamo e tanti saluti. Cambiamo paese, tutto risolto.”
“Scappare? La tua soluzione è… scappare? Come fai sempre?”, domandò stizzita la ragazza, un po’ delusa.
“È perché sono scappato che sono sempre sopravvissuto fino a ora.”, fece notare, “Sarebbe da stupidi affrontare un pericolo solo per dimostrare il proprio orgoglio.”
Jackie si alzò dal divano solo per mollargli un bel pugno al petto.
“Ahio! Ma che fai?”
“Codardo! Le cose vanno sempre affrontate, che sia bene o che sia male! Ma ti senti? Sei ridicolo! Parli di sopravvivere, parli di non essere stupido… ma lo sei, eccome! Tu hai già perso la vita una volta, ma ora la stai negando completamente! È vivere, fuggire per sempre? È vivere, non dimostrare il proprio valore? È vivere, quello che stai facendo, attaccato al tuo computer tutto il giorno?”, esclamò Jackie, rossa in viso dalla rabbia.
Niklas ammutolì, fissandola con un’espressione indecifrabile.
Parlava quella che stava attaccata al suo smartphone tutto il giorno, pensò con ironia.
Ma in fondo…
La ragazza aveva ragione, doveva ammetterlo.
Lui si trascinava giorno dopo giorno, evitando tutto ciò che poteva dargli gioie e problemi.
Evitava la gente come se avesse avuto la peste; solo pochissime persone erano riuscite a entrare nella sua cerchia.
Aveva iniziato ad assaporare un po’ quella che era vita quando Jackie era entrata come un uragano nella sua esistenza.
Aveva riso, aveva sofferto. Si era fatto amici, si era fatto nemici. C’erano simpatie, c’erano antipatie. Stoyán era tornato e doveva ammettere che era più sopportabile. O forse la sua soglia di pazienza aveva fatto un upgrade niente male.
Ma il succo era quello.
Doveva affrontare la sfida.
Jackie era tornata la sua life-coach.
Ancora una volta, era lei a motivarlo con convinzione.
“D’accordo. Hai ragione. Li affronteremo, parliamo.”, sbottò, mettendo da parte il computer per poter parlare.
Avrebbe dimostrato di cosa era capace.
Jackie gli sorrise, di nuovo entusiasta.
SI risedette, spavalda, prima di ricominciare a parlare: “Perfetto! Allora, io direi di cominciare col procurarci del filo spinato…”
“Jackie, mi sembra un po’… esagerato, quello…”
“Figurati! Dicevo, filo spinato e ci serviranno delle armi…”
Il vampiro si passò una mano sulla faccia, leggermente divertito.
Si prospettava un lungo pomeriggio…

 

 



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Parla Tomocchi: Siamo a meno dueeeeee siamo a meno dueeee non ci credoooo *si copre la faccia con le mani* e voi siete dei lettori fantastici, gh. <3
Comunque, i nostri antagonisti preferiti(?) e i nostri Nikkie nel prossimo capitolo si sfideranno! <3
Pronostici? Secondo voi come andrà? xD ditemi <3
Forse l’introspezione dell’ultimo pezzo non è il massimo… ma correggerò in fase di revisione e-e
Poi volevo fare un ultimo sondaggio per il personaggio preferito nel prossimo cap… pensateci bene insomma! <3
Ma passo ai ringraziamenti! Un grazie di cuore a trillwer e Occhi di Smeraldo per aver messo la storia nelle preferite! *_* fatelo anche voi se amate la storia <3
E un grazie enorme a MsEerie, DarkViolet92, Bijouttina, Vale_magic01, vik1, Mojita_Blue (con le sue ragazze Alex e Carol <3), White Moon (con la sua Eris <3) e Winterwings per le recensioni e i commenti! *__* grazie davvero! <3
Non mi resta che dirvi… alla prossima <3







 

 

   
 
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