Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Anto2000    15/11/2014    9 recensioni
[Inazuma Eleven Go] [Un po' tutte le paring,rigorosamente yaoi/shonen-ai] [Personaggi: un po' tutti] [Fic Nonsense] [Demenziale-romantico-comico]
Ok questa potevo davvero riparmiarmela, se ci tenete alla vostra sanità mentale o non apprezzate lo yaoi,non leggete. Se invece,siete più pazzi di me e vi piace questo genere allora leggete xD
[...]
Kirino,che hai combinato?- gli chiese il moro aspettandosi di tutto.
-Ho organizzato una festa, qui a casa tua- gli disse tranquillamente, sorridendogli.
[...]
A quel punto Takuto si portò due dita per coprirsi gli occhi, e poi sospirò rassegnato.
-Ranmaru,cosa stai architettando?-
-Ohh come la fai lunga. Questa sarà la serata più bella della tua vita. Stai tranquillo e lascia fare a me- disse voltandosi e prendendo un altro smoking dall'armadio.
-È proprio questo che mi preoccupa- disse a bassa voce per non farsi sentire.
-Hai detto qualcosa?- chiese Ranmaru voltandosi nuovamente verso il ragazzo.
[...]
-Per Takuto solo una spuntatina, mentre per me il colore-
-Il colore?- chiese perplesso il moro.
-Si mi voglio fare turchese, il rosa mi ha stancato- disse tranquillamente Kirino.
-Tu stai scherzando vero?! Tu rimani così come sei ok?!- disse shockato il moro dalla risposta del suo ragazzo.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Ahhh che bella serata, forse avevi ragione Ran, dopotutto mi sono divertito molto- affermò Shindou accoccolandosi meglio sul divanetto del giardino.

-Certo solo perché ti ho fatto da schiavetto- rispose divertito il rosa.

-Come se non ti fosse piaciuto farmi arrossire ogni due secondi!- disse un po' piccato il moro.

-Già già ma la vera festa inizia tra...cinque...-

Erano le 22:59, mancavano pochi secondi all'ora “x” e alcuni dei membri della squadra sembravano piuttosto irrequieti, uno di questi era Takuto, che non sapeva proprio cosa aspettarsi da quella testa rosa che si ritrovava come ragazzo.

-...Quattro...- inoltre c'era il rosa che faceva addirittura il conto alla rovescia, aveva ragione, Kirino era fin troppo sadico.

-...Tre...- Hayami stava tremando come una foglia, e lo sguardo poco rassicurante di Hamano, non migliorava di certo la situazione.

-...Due...- mancavano due luridi secondi e quello stronzo di Minamisawa aveva già portato quella manina lì. Almeno era questo il pensiero di Kurama.

-...Uno...- “Fa' che sia soltanto un brutto sogno, fa' che sia soltanto un brutto sogno” era questo quello che si stava ripetendo Shindou e a cui non credeva più, perché la voce di Kirino riecheggiava fin troppo bene nei suoi timpani.

-Takutooo- in un attimo Kirino si era fiondato addosso al moro e l'attimo dopo erano tutti e due a terra.

-Lo sai che ore sono?- chiese malizioso Kirino al ragazzo che teneva spalmato contro l'erba del giardino. Takuto deglutì, non con poca fatica, prima di rispondere al rosato.

-Le undici?- chiese titubante il moro, sapendo che quella domanda non era stata fatta per puro caso.

E infatti come risposta, ottenne solo un mega sorriso malizioso da parte del rosa.

-Aspettami un attimo qua- disse Kirino, per poi alzarsi e avviarsi verso il palco.

-Un attimo di attenzione...- tutti si voltarono verso di lui e Kirino fu sicuro di aver ottenuto l'attenzione di tutti, tranne di Minamisawa e Kurama che stavano già flirtando.

-Allora come ben saprete, sono arrivate le undici e quindi potete andare tutti a cambiarvi, ma prima vorrei fare un piccolo annuncio...-

Intanto questi erano i pensieri che affollavano la testa del povero Takuto:

“Fa' che sia qualcosa di normale, solo per una volta. Sono troppo giovane per morire. Mi ha già tolto la verginità, cosa può ancora farmi!”

-Saranno qui ospiti speciali! Prego entrate!- e dalle quinte di quel piccolo palco uscirono delle figure che tutti i ragazzi conobbero.

-Ciao ragazzi!- disse un uomo con degli strani capelli marroni sparati verso l'alto, una fascia arancione che li tratteneva e un sorriso a trentadue denti stampato sulle labbra.

-Allenatore!!!- e chi altri poteva essere se non Endo Mamoru in persona, accompagnato da Kazemaru che aveva a braccetto, Akio e Kidou, Shirou e Gouenji, Nagumo e Suzuno e infine, dulcis infundo Hiroto e Midorikawa.

Tutti rimasero a bocca aperta, non si aspettavano di certo di trovarsi l'allenatore e gli altri difronte e per di più in quel momento. Eh si perché la maggior parte se ne stava ben infischiando delle parole del rosa e senza alcuna esitazione stavano tutti flirtando con il proprio compagno.

-Bene loro si uniranno a noi per il resto della serata. Mi sembrava un po' noiosa come festa e quindi ho deciso di chiamarli.- ammise Kirino con un sorriso a trentadue denti. Lui era sereno ma gli altri nella loro mente stavano già progettando la sua morte. Insomma, diciamocela tutta, una cosa era flirtare con il proprio ragazzo davanti a tuoi compagni di squadra, un'altra era farlo davanti ad adulti.

-Io un giorno di questi commetterò un omicidio.- sussurrò Kyousuke.

-Hai detto qualcosa Tsuru?- gli chiese Tenma non capendo.

-Ti ho detto di non chiamarmi così!- affermò leggermente imbarazzato il blu.

-Ma io ti amo tanto Tsuruuu- disse il moro saltandogli addosso e stampandogli un bacio sulle labbra. Dal canto suo Tsurugi arrossì di punto in bianco e non poté trattenersi, dopotutto erano arrivate le undici di sera.

-Vieni un attimo con me Tenma- propose il blu al moro, aggiungendo al suo tono di voce una punta di malizia.

-Dove andiamo?- chiese Tenma curioso, ancora attaccato al blu come una scimmia.

-Aspetta e lo vedrai- gli rispose ancora più malizioso Kyousuke.

Camminarono per qualche metro, poi entrarono in un piccolo stanzino e Kyousuke si chiuse alle spalle la porta, a chiave.

-Uno stanzino? Perché? Io volevo andare sull'altalena!- il blu sorrise pensando a quanto fosse ingenuo il suo ragazzo.

-Tu prima non mi ha fatto le coccole quando te l'ho chiesto, e ora ne paghi le conseguenze. Ti avevo avvertito, o sbaglio?- disse il blu sensualmente, cingendo per i fianchi il ragazzo che aveva di fronte a sé e incominciando a lasciargli piccoli baci sul collo. Tenma deglutì. Sì, si era davvero scordato che il blu prima di uscire di casa gli aveva detto che appena passate le ore undici, si sarebbe vendicato.

-Ehm... Tsuru amore, non abbiamo salutato gli altri e poi ce ne siamo andati nel bel mezzo del discorso di Kirino, è cattiva educazione. - cercò di buttarla lì su due piedi, dopotutto aveva anche un po' ragione.

Si voltò per cercare gli occhi del ragazzo e almeno provare a convincerlo che era meglio se fossero ritornati indietro. Ma quello non volle sentir ragioni e spinse il moro in direzione del muro.

-Oh Tenma, Tenma, mio caro Tenma, ora non fuggi più- affermò il blu incominciando a lasciargli un vistoso succhiotto sul collo. Come minimo se ne andrà tra un paio di giorni, pensò Tenma che intanto gemeva sotto il tocco del suo ragazzo.

-Ora sarai mio-

 

Nel frattempo dall'altra parte del giardino Kirino stava continuando con i suoi sproloqui senza che nessuno lo stesse realmente a sentire.

-Endou, ma tu credi che sia giusto quello che stiamo facendo? Dopotutto Natsumi è tua moglie e io non sono altro che un tuo amico, non possiamo continuare così...- Kazemaru era preoccupato, e anche troppo. Quell'arpia della rossa lo aveva minacciato e più di una volta, di lasciar stare Endou altrimenti se la sarebbe vista brutta, ma lui non riusciva ad allontanarsi dal moro, lui era il suo mondo e l'idea che un giorno lo avrebbe dovuto lasciare, lo distruggeva giorno per giorno.

-Kaze, ti prego non ricominciare, ti ho detto che presto tutto si sistemerà e noi potremmo essere felici insieme. Dammi un altro po' di tempo.- cercò di tranquillizzarlo il moro, ma ottenne l'effetto contrario.

-Endou mi ha minacciato e lo sai benissimo che non voglio lasciarti, ma se dobbiamo continuare a vederci di nascosto e io a essere minacciato così da quella là, forse è meglio se ci lasciamo...- le ultime parole le aveva dette con un groppo in gola e uno spiacevolissimo peso allo stomaco.

Era come se delle frecce gli stessero ferendo l'anima.

-Senti non volevo dirtelo prima di qualche giorno, ma se sei arrivato già a queste conclusioni infondate, allora è meglio se te lo dico ora.- il blu aveva il cuore che batteva all'impazzata, non sapeva più cosa stesse provando per davvero, sapeva solo che rispetto alle brutte sensazioni che stava provando prima, ora quelle che provava erano solo bellissime sensazioni. Solo non ne capiva il motivo.

-Ho chiesto il divorzio e a come stanno messe le cose Natsumi ha pienamente ragione, ma ho trovato un metodo e quindi da oggi io e lei non siamo più marito e moglie. Inoltre la casa è la mia quindi è lei a doversene andare. Per quanto riguarda i miei genitori ho parlato con loro e gli ho rivelato i miei veri sentimenti e la mia vera natura, e per fortuna mi hanno subito capito, quindi siamo liberi di stare insieme. Ora però vorrei farti una domanda...- s'inginocchiò e dalla tasca prese un piccolo cofanetto rivestito di velluto blu. Kazemaru era agitatissimo aveva la testa affollata di pensieri e non riusciva a capire quello che realmente stava succedendo tra loro.

-Kaze ne abbiamo passate tante insieme, ricordo quel giorno alle medie quando per la prima volta c'incontrammo, che stupido che ero, andavo gironzolando per la scuola con quel cartello solo per cercare qualcuno che si unisse alla squadra di calcio, rendendomi ridicolo davanti a tutti. Poi al club di atletica t'incontrai e il mio cuore fece una capriola, mi sentivo confuso, tu mi sorridesti e te ne andasti. Poi il pomeriggio mi venisti a trovare, io mi stavo allenando e quella stupida ruota mi aveva fatto cadere a terra come uno stupido, tu però mi tendesti una mano e mi aiutasti. Da quel momento in poi quella mano me la tendesti sempre, ogni volta che cadevo tu eri lì pronto ad aiutarmi. Io però non feci lo stesso e quando te ne andasti dalla squadra, lì sotto la pioggia, quel pomeriggio, capii quanto tu fossi importante per me e soprattutto capii quanto ti amavo. Ne sono successe così tante da quel giorno, che quasi ne perdo il conto di tutte le volte che facevi il broncio quando pensavo più al calcio che a te, oppure quando mi dimenticavo di studiare e il primo a cui chiedevo eri tu, che dall'altra parte del telefono mi rispondevi con la voce intrisa dal sonno, perché ti chiamavo nel bel mezzo della notte. Tu però c'eri comunque andassero le cose, sia se fossero belle o brutte, tu eri sempre lì a sorridermi, per questo ora ti domando: Kazemaru Ichirouta, vuoi rendermi l'uomo più felice della terra e sposarmi?- il moro aprì il cofanetto e ne rivelò uno splendido anello. Kazemaru stava per piangere, non ci capiva più niente, era certo solo di una cosa, era la persona più fortunata del mondo per essere amato da Endou.

-Si si si, lo voglio.- gli saltò addosso e lo baciò. Come era bello quel bacio, pieno di passione e ricolmo di tutto l'amore che provavano l'uno per l'altro. Le sensazioni che Kazemaru provava in quel momento, erano indescrivibili. Incominciò a piangere, provava tanta di quella gioia che sarebbe bastata a far felice il mondo intero.

D'altra parte tutti quelli che erano intorno si congratularono. Shuuya e Kidou sapevano già tutto, d'altronde erano i suoi migliori amici e siccome era sempre insicuro su certe cose, Endou si confidava molto spesso con loro.

Midorikawa e Shirou invece corsero subito da Kazemaru e lo abbracciarono, e anche loro si commossero.

-Kaze che bello, ora dobbiamo scegliere il vestito, la location, i fiori come saranno? E il colore dominante sarà il bianco o quale? E il giorno? Caspita che giorno sarà?- e come al solito Midorikawa era sempre un passo avanti gli altri. Nella sua mente stava già pianificando tutto, dagli invitati ai fiori, e Hiroto non si stupì più di tanto, dopotutto il suo ragazzo era fatto così.

-Mido una cosa alla volta, prima fai rialzare Kaze, poi ne parleremo- e Shirou aveva davvero ragione, si perché il povero Ichirouta era schiacciato contro il prato del giardino da Midorikawa che si congratulava con lui e lo tempestava di domande.

-Uh?...scusa Kaze.- fece Mido, capendo che forse aveva un po' esagerato.







...:Angolino cioccolatoso:...
Salve gente! Finalmente aggiorno! Dopo più di un mese...
Comunque ho aggiornato e lo so che fa schifo, probabilmente è il capitolo più brutto della fic, ma abbiate pietà di me TT.TT ho l'autostima a zero, sto studiando come una matta e non ho mai tempo per scrivere qualcosa :c
In ogni caso spero che abbiate gradito, anche solo una piccolissima frase; vi prego di farmi sapere cosa ne pensate, se c'è qualche errore oppure se qualche frase non ha senso...

Akio: Tutto quello che scrivi tu non ha senso -.-''
Tu zitto altrimenti niente momento intimo con il tuo regista u.u *se ne va dal regista, con un aria viola che gli gira intorno*
Quindi stavo dicendo, se c'è qualche errore vi prego di avvertirmi ho letto cinque volte ma qualcosa mi sarà sfuggita, svampita come sono ^^''

Beh grazie a tutti quelli che hanno letto/ recensito/ odiato a morte questa fic :)
Un saluto cioccolatoso <3 *fa ciao ciao con la manina*



Anto2000 xx
 
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Anto2000