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Autore: SonounaCattivaStella    15/11/2014    4 recensioni
Raccolta di cinquanta drabble tutte per voi :3
Non ha niente a che vedere con la trilogia di "Cinquanta sfumature", sappiatelo.
Buona lettura!
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Padella (89 parole)

Ryuuji si trovava solo a casa e aveva deciso di preparare la cena con la musica sparata a tutto volume nelle orecchie. Aveva voglia di cotolette quindi prese la carne, le uova e il pan grattato e le sistemò. Quando si sporse per prendere la padella dallo sportello sentì una mano posarsi sulla sua spalla. Afferrò la padella e dallo spaventò si girò brandendola, dando un colpo in testa alla persona dietro di lui. Si accorse solo dopo di aver dato una padellata in faccia al suo adorato Hiroto.

Katana (70 parole)

Quando Ryouma si allenava con la sua katana voleva il più assoluto dei silenzi, cosi che potesse concentrarsi meglio. Caso volle che quel giorno andò a fargli visita un’alterata Midori che entrò nella sala sbattendo la porta contro il muro. Quell’unico e semplice gesto bastò a distrarre il super concentrato Ryouma che per la sorpresa sbagliò mossa tagliandosi di netto la lunga coda. Avrebbe voluto uccidere la ragazza seduta stante.

Scimmia (96 parole)

Saru passeggiava svogliatamente per le vie della città quando ad un tratto scorse Fey in lontananza. Decise di andare a salutarlo, almeno avrebbe fatto qualcosa, quando sentì il ragazzo esclamare ad alta voce “Oggi non sono andato a salutare il mio amico Saru!”. Il ragazzo rimase perplesso, non vedeva Fey da giorni e poi il verde era di spalle, non avrebbe potuto vederlo avvicinarsi. Lo seguì di soppiatto e quando il ragazzo entrò allo Zoo diretto alla gabbia delle scimmie capì tutto: lo Zoo ospitava una scimmia albina a cui Fey aveva dato il suo nome.

Bolle (62 parole)

Alla giovane manager dai capelli blu, Aoi, erano sempre piaciute le bolle di sapone. Erano belle, leggere, dai mille colori dell’arcobaleno, libere di farsi trasportare dal vento. E lei si rispecchiava un po’ in quelle bolle, era vivace, aveva un carattere mite e leggero, ma soprattutto anche lei si faceva trasportare dal vento, il suo vento, che portava il nome di Tenma.

Sciarpe (89 parole)

Atsuya amava le sciarpe, ne aveva praticamente di tutti i tipi nel suo armadio. Ma la sua preferita si trovava tra le mani di suo fratello che l’aveva comprata per se prima che lui potesse anche solo toccarla. Aveva provato in tutti i modi a farsela cedere, ma niente, Shirou non la mollava un secondo. Un giorno se la ritrovò che gli pendeva davanti al naso, appesa all’attaccapanni, l’afferrò fulmineo e se la mise al collo uscendo prima che suo fratello potesse accorgersene. Per quel giorno sarebbe stata sua.

E-mail (63 parole)

Con l’invenzione della nuova tecnologia Aki aveva deciso di aprire un account per poter parlare con Kazuya via e-mail, un metodo molto più veloce delle semplici lettere. Inutile dire che lei non ce ne capiva niente di Cc, Ccn, oggetti e allegati, e prima di poter riuscire a mandare una e-mail dovettero passare mesi e tante tante spiegazioni da parte di suo nipote.

Vestito (47 parole)

Lalaya sfoggiava il suo nuovissimo vestito come solo una ragazza contenta e soddisfatta sa fare dopo ore ed ore di folle shopping. Peccato che scelse il giorno sbagliato per farsene vanto, perché un maldestro Tenma vi rovesciò sopra la sua insalata macchiandolo irrimediabilmente di olio e aceto.

Mele (60 parole)

All’alieno Ryugel piacevano davvero tanto le mele, di ogni specie e colore. Tuttavia quando scoprì che gli umani in molti dei loro film, o come si chiamano, le avvelenavano in lui nacque il terrore che anche le sue adoratissime mele potessero essere avvelenate. Così prima di mangiarle le faceva assaggiare a suo fratello, lui era troppo figo per poter morire.

Onda (67 parole)

Josuke si era sempre vantato delle sue fantastiche abilità nel fare surf superando anche onde alte una decina di metri. Nessuno sapeva però che una volta, nella foga di riuscire a prendere l’onda più alta, aveva messo male i piedi sulla tavola da surf finendo sbalzato sulla riva a faccia in giù. Quel giorno tornò a casa rosso di vergogna sputacchiando sabbia di qua e di la.

Disegno (69 parole)

Gandales si era ritrovato tra le mani un libro in cui veniva spiegato come creare delle caricature. Lui non era mai stato un asso nel disegno ma tutto eccitato prese carta e matita mettendosi all’opera. Il soggetto? Suo fratello. Dopo due ore di prove, cancellature e quasi rinunce ci era riuscito, aveva creato la caricatura di suo fratello. Anche se somigliava di più ad un maiale con le ali.





Angolino piccino picciò autrice:
Ed eccoci qua, alla fine di questa raccolta di drabble nosense scritte così, di getto C:
Spero siano state di vostro gradimento e di aver strappato almeno un sorriso. Alla prossima ;D
Fanny ♥
   
 
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