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Autore: Cory_1D_MyLife    16/11/2014    5 recensioni
- Ehi, sorellina! Stasera vengono i ragazzi!- sento mio fratello dire dalla cucina, ridendo.
-1°. Non mi chiamare sorellina e 2°....perchè devono sempre venire a rompere tutte le sere?- dico restando seria e scendendole scale. [...] Quando sta per parlare, suonano alla porta. Sono ancora nei vestiti della mattina e mi devo andare a mettere il pigiama perchè è tardi.Vado ad aprire, lasciando Louis a cucinare per tutti. Sì, sono Corinne Tomlinson, unica sorella minore di Louis Tomlinson, amico di quei 3 sfigati a cui sto andando ad aprire la porta. Solo 3 perchè ce n'è uno che non mi sta antipatico ed è il mio unico e migliore amico, Liam Payne.
tratto dal 1° capitolo
Genere: Erotico, Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rimaniamo qualche minuto così, a guardarci negli occhi, finchè lui si avvicina e dolcemente mi bacia. Ricambio subito il bacio che aspettavo inconsciamente da un po’. Vero, senza bugie intorno, con sentimenti veri che vengono riversati all’interno.
Dapprima mi bacia con dolcezza e con una lentezza straziante. Quindi mi avvicini di più e allaccio le braccia dietro la sua testa e lui avvinghia le sue intorno al mio bacino. Il corridoio e la gente intorno a noi scompare e rimaniamo solo noi due e i nostri sentimenti incasinati.
Harry chiede l’accesso alla mia bocca mordendomi dolcemente il labbro inferiore e io mugugno in approvazione facendolo sorridere. La sua lingua esplora la mia bocca, danzando con la mia mentre all’interno del mio stomaco sembra ci sia la Terza Guerra Mondiale tra rinoceronti ed elefanti.
Ci stacchiamo stanchi e affannati, anche se controvoglia, e ci guardiamo negli occhi. Sembra che io riesca a vedere solo adesso dettagli che prima ignoravo.
Le sue fossette mentre mi sorride mostrando i denti perfettamente allineati. I suoi occhi di un verde brillante di una luce che prima non penso ci fosse.

Harry’s pov
-…evidentemente non mi sei indifferente- le parole escono dalle mie corde vocali senza un comando.
Rimango ancora più stupefatto quando lei ripete la stessa frase con la sua bocca perfettamente lucidata e morbida.
Non riesco a capire come siamo passati dall’odiarci a.. una cosa del genere. Non so se si possa ancora definire amore ma è quello che più ci si avvicina che io conosca.
Rimaniamo qualche minuto fermi sul da farsi mentre la gente e i prof ci passano accanto, felici di tornare a casa e ignari di quello che sta succedendo fra questi due comuni ragazzi adolescenti.
Prendo io l’iniziativa e mi avvicino per baciarla. Dapprima con una calma snervante poiché ho paura che, dopo tutto, ci possa ripensare e allontanarsi definitivamente da me.
Ma poi allaccia le sue esili braccia attorno al mio collo e io faccio lo stesso attorno al suo bacino.
Sentendomi incoraggiato le mordo il labbro per farle aprire la bocca e lei mugugna facendomi impazzire. La sua bocca sa di fragola e vaniglia come il lucidalabbra. Le esploro la bocca fino a quando ci stacchiamo esausti.
Senza dire una parola ci guardiamo. La sua bellezza la conoscevo già ma adesco è come rafforzata alla mia vista.
Quando decidiamo di parlare, lo facciamo in contemporanea e ridiamo per la sorpresa.
Mi guarda mordendosi il labbro e impazzisco perché vorrei essere io a farlo.
-Prima tu..- mi decido a dire.
-Ok, beh, volevo di che dovremmo tornare a casa perché, beh.. è già suonata la campanella e .. dovremmo andare- dice imbarazzata confondendosi mentre parla e facendomi sorridere.
-Beh si , ok- dico solo alla fine.
Mi sorride e io gli sorrido. Ci incamminiamo verso l’uscita e successivamente verso il cancello.
Si ferma a cercare Louis e lo vediamo in lontananza che ci fa cenno con la mano.
Bene, adesso è arrivato il momento del saluto. Che faccio?
La saluto con il bacio sulla guancia o in bocca?
Se glielo do in bocca, Louis potrebbe essere contrario ma se glielo do sulla guancia lei si offenderà e non voglio che succeda.
Ok, mi sto facendo troppi problemi.
Segui il tuo cuore, Harry.
Si gira e dico:- Beh allora ciao..
Lei si avvicina e gli lascio un leggero bacio a fior di labbra. Lei sembra in imbarazzo. Spero non si arrabbi, ma poi mi sorride rassicurante notando la confusione e la preoccupazione nei miei occhi.
Fa un respiro profondo e si volta, andando verso Louis. Gli faccio un cenno di saluto e lui ricambia divertito. Così mi avvio alla mia moto.
Cerco di trattenere la mia felicità fino a quando non vedo la macchina di Louis scomparire dalla mia visuale. Facci un salto e lancio un gridolino. Mi sento una femminuccia in questo momento ma non mi importa. Il cortile della scuola è quasi vuoto e le poche persone rimaste sono indaffarate a fare tutt’altro, quindi non notano il mio attimo di pazzia.
Salgo sulla moto, la accendo e il motore ronza fino a quando non tolgo il cavalletto e accelero, uscendo dal cancello.
Mentre svolto l’angolo della via, diretto verso casa, il vento mi scompone i capelli senza protezione del casco che dovevo ovviamente mettere ma per la troppa distrazione l’ho dimenticato.
Rallento, accostando vicino il marciapiedi di una via che mi sembra abbastanza familiare.
Scendo dal veicolo e prendo il casco nero da dentro la sella. Passo in rassegna con lo sguardo tutte le case molto simili tra loro,ma una l’ho vista.
All’improvviso mi assale un ricordo.
Pugno in faccia.
Paul, ma certo. Paul. Come ho fatto a non ricordare.
Quel giorno gli chiesi, prima con le buone maniere ovviamente, di lasciare in pace Corinne poiché sapevo della scommessa. Ma siccome non funzionò,passai alle cattive maniere, dandogli quel pugno che tanto vorrei ridargli. Soprattutto adesso che lei ha scoperto tutto e ci sta male.
Come se lo avessi chiamato, spunta dall’angolo opposto con la sua moto grigia e parcheggia davanti la casa che ho notato precedentemente.
Mi nota quando si toglie il casco e, anche se siamo a 10 metri di distanza, noto come sbianca appena mi riconosce.
Sembra come se lo stessi aspettando apposta.
Poso il casco sulla sella e mi avvicino a lui lentamente come dandogli il tempo di scappare. Non lo fa e mi irrita ancora di più.
Si ricompone assumendo uno sguardo controllato e non facendo trapelare la paura che so prova in questo momento.
-Oi..- dico con un sorriso beffardo.
-Non c’è bisogno di fare l’amichevole… lei non c’è. Che vuoi?- dice brusco.
-Non mi piace la tua schiettezza, è un po’ irritante. E questo significa che tu mi irriti e non è un punto a tuo favore..- parlo lentamente cercando di essere il più irritante possibile mentre la mia mano freme nell’attesa di essere sul suo volto per fargli capire una volta per tutte che quello che fa è sbagliato.
Da che pulpito viene la predica, penserete vero?
Beh, si, ma io l’ho finalmente capito e ho smesso. Tutto il contrario suo e avrebbe quindi bisogno di un aiutino.
Non perla perciò inizio a dire:- Sono venuto a chiudere la faccenda di Corinne. Ti ha lasciato, me ne ha parlato. Ti ha scoperto, ti sei imbrogliato con i tuoi stessi fili. Adesso basta però.
Lui mi osserva impassibile- Senti, parliamo da puttaniere a puttaniere. La fama uno se la costruisce con le proprie mani, passo dopo passo e non voglio che sia tutto rovinato per colpa di una ragazzina i cui genitori l’hanno abbandonata e che frigna più di un neonato e…
-Non parlare di lei così, okay? Okay
.- dico a denti stretti.- e poi io non sono più un puttaniere. Ho capito che è sbagliato.
-E il lupo si innamora dell’agnello
- dice sottovoce ma lo sento comunque. Decido però di ignorarlo.
-Voglio farti capire che non è giusto prendere in giro gli altri in questo modo, farle soffrire così. Davvero, non immagini come si possa soffrire per qualcuno che si ama davvero per poi essere deluso, o aspettarsi dei esserlo costantemente- parlo con tono quasi fraterno. Basta litigi, basta risse. Basta con questa vita che mi sono creato io stesso, ergendo attorno a me muri che solo una persona è riuscita ad abbattere senza farmi del male.
Paul mi guarda pensieroso. Non riesco credere di essermi esposto così tanto con colui che credevo nemico.
-Beh, non dico di voler diventare come te, convertirmi così, ma almeno, visto che sai tutto, potresti dirmi come fare con la scommessa, no?- dice sincero.
Ci penso su e poi dico:- non penso che una sola scommessa possa rovinarti la tua “carriera”, o come preferisci definirla. Ma ti raccomando di non dire che ti sei scopato Corinne, quando non è vero. Se lo fai, sai  cosa potrebbe succedere- termino colpendo con il pugno destro chiuso il palmo della mano sinistra.
Lui fa un mezzo sorriso e poi dice rassicurante- Tranquillo, frate, tranquillo. Adesso però vorrei andare a mangiare. Ho una fame della madonna.
Come risvegliato dai miei pensieri, annuisco e lo saluto con un cenno del capo, senza tante cerimonie. Anche se abbiamo chiarito, non significa che lo debba abbracciare e salutare con un bacio come le ragazze.
Sono pur sempre un duro io!
Salgo sulla sella, metto il casco e parto proprio quando lui chiude la porta di casa.




Salve gente. Come promesso, ecco il capitolo. 
è un po corto pero spero che vi sia piaciuto.
Il prossimo è già pronto ed è più lungo di questo, sta a voi decidere quando io debba pubblicarlo.
Vorrei raggiungere le 6 recensioni. Devo rimettermi in carreggiata. perfavore aiutatemi a recuperare le reensioni perse. Vi prego.
Detto questo
Vi amo tutti, dai grandi ai piccini,dai belli ai brutti.
Un bacio 
By Cory


















 
   
 
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