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Autore: Giulia_Dragon    16/11/2014    1 recensioni
Eclipse non ha più niente. Non è più un angelo ma non è nemmeno un demone. È un angelo caduto dalle ali nere screziate di quel poco di bianco che gli resta. Il suo destino si lega a quello di Alice. Un'assassina. Per lei Eclipse è disposto a tutto anche a rinunciare a sé stesso
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Capitolo 41: Piani per una rivolta

Quella sera le strade sembravano
deserte come al solito, in realtà
non era esattamente così. Gli
angeli caduti, ammantati di
nero o avvolti nelle antiche
uniformi delle guardie di palazzo
scivolavano veloci nelle vie
più buie della città sfidando
i presidi delle guardie e il
rischio di essere imprigionati
nelle segrete del palazzo.
Con le ali tagliate o torturati.
Ma questo agli angeli non
importava, rivolevano la loro
città ed erano disposti a tutto.
In meno di due ore la casa di
Cecilia e Lucilla era piena di
angeli che si salutavano come
se fossero anni che non si
vedevano. Molti conoscevano
già Kiba e sciamarono intorno
ai nuovi arrivati curiosi.
Quello che stupì molti fu la
somiglianza di Eclipse con
Kiba. Quando anche gli ultimi
furono arrivati Lucilla diede
inizio alla riunione.
-Molti già mi conoscono- esordì
Kiba
-Certo- rispose una ragazza
-Ebbene so cosa è successo in questi
anni sono tornato per darvi una mano-
riprese il ragazzo.
-Per prima cosa dobbiamo capire come
entrare- affermò un giovane con l'uniforme
delle guardie. Eclipse era seduto in un angolo
della stanza e fissava Kiba con sguardo concentrato.
-Molti di noi hanno provato ad entrare nel
castello, ma molti non sono mai tornati- affermò
Cecilia.
-Ogni nemico ha un punto debole anche i demoni-
intervenne a quel punto Diego.
-Appunto ragazzo peccato che nessuno sia
in grado di trovarlo- affermò un'altro ragazzo,
tale Paride. -Quindi siamo al punto di partenza?-
chiese a quel punto uno delle guardie più
anziane.
Kiba fissò i quattordici membri dell'assemblea
uno per uno e il suo sguardo pareva leggere
nell'anima di tutti i presenti.
-No, la speranza c'è sempre. Ma siete disposti
a mettere in campo tutto quello che avete,
e a rischiare la vita per questa causa?- domandò
a quel punto Kiba
-Si, lord Gabriel!- affermarono tutti come un
sol uomo.
-Bene. Dobbiamo trovare un modo per entrare-
affermò a quel punto Paride con un ghigno
che non piaque per niente a Diego.
-Se mi posso permettere- intervenne a quel
punto Eclipse -Ragazzo parla!- affermò una
voce dalla folla.
-Quando siamo arrivati ho notato una falla
nella muraglia di rose nere che proteggono
l'esterno del castello- dichiarò Eclipse con
gli occhi cobalto che brillavano di determinazione.
-Quindi?
-Alcuni di noi attireranno le guardie in città, dovranno
attirarli lontano dal castello in modo che se per un
caso dovessero capire il piano non potrebbero
chiamare rinforzi. A quel punto un altro gruppo
entrerà nel castello usando il passaggio nel roseto
mentre un'altro gruppo entrerà dai passaggi
che dalla città portano dentro il cortile interno
del castello, dovremmo muoverci velocemente
e senza destare troppo rumore. Dobbiamo arrivare
alla sala del trono e imprigionare la regina
Elisa, solo così potremmo avere la certezza
che il nemico sia sconfitto- concluse Eclipse.
Un'applauso scrosciante accolse le parole del
giovane caduto, mentre Kiba lo guardava
con orgoglio. Il piano era pronto bisognava
solo metterlo in atto.

 
  
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