La voce della
Vita
Chi
io sono
Il Sole sta
tramontando e il rosso scarlatto illumina la città.
Si sentono
le ultime grida dei bambini che tornano a casa, delle loro famiglie che
si
incamminano per poter avere un buon pasto caldo.
Il rumore
delle auto che sfrecciano, delle moto che rombano e qualche bicicletta
che
passa pigra nei viali.
Non
c’è mai
silenzio in questa città, e un po’ mi rilassa
sapere che la vita è ancora così
forte, anche nella sua semplicità.
Sopra la
terrazza in cui sono salita posso vedere la sua forza mutare e scorrere.
Sorrido.
Poi porto lo
sguardo su un punto specifico e posso scorgere una persona aspettare
impaziente, con una moto rossa dietro di sé.
Sono passati
otto anni dalla battaglia contro coloro che erano arrivati dal Futuro,
dove
hanno cambiato il Destino.
Ho visto la
felicità della vittoria, ma anche le lacrime per la
separazione imminente.
E ho pianto
con loro.
Mi ero
affezionata a quei ragazzi così giovani, ma così
forti, come mi ero affezionata
ai loro protettori molti secoli fa.
Ma sapevo
che, anche se la distanza era tanta, il loro legame era saldo ed
indissolubile.
Saluto con
una mano il drago bianco sopra al veicolo, che mi si avvicina.
“Come
se la
passa?” Gli chiedo, anche se conosco già la
risposta.
Il drago
ridacchia “E’ ansioso, e molto”
Scuoto la
testa “Come te del resto”
Lui
annuisce, un po’ imbarazzato “Mi mancano. Tutti
quanti… ma ho anche paura, che
si siano dimenticati di ciò che abbiamo fatto e che la
nostra amicizia non sia
così forte come sembra”
Lo guardo
intenerita, puntando lo sguardo anche sul suo protetto, che si era
appoggiato
al muro dell’edificio in cui mi trovavo io.
“Siete
giovani e questa paura è normale. Ma non ti devi angustiare
per una cosa del
genere. Io li vedo, i vostri legami, e non possono essere
più forti di così” E
gli indico il cuore, dove posso scorgere cinque fili colorati che
brillano
intensamente.
“E’
la
vostra forza, quella che vi ha dato la possibilità di
battere ogni ostacolo.
Siete legati da qualcosa di più profondo del segno del
Drago”
Mi viene
voglia di coccolarlo come un bambino, per quanta tenerezza mi fa, ma mi
trattengo.
Anche se la
voglia non mi passa.
Lo vedo
sospirare, per poi scendere, ringraziandomi con lo sguardo.
Quando sono
sicura che non mi possa sentire, mi giro, dove una grossa figura si
materializza in un lampo rosso.
“Sei
sicura di quello che vuoi fare?”
Mi appoggio
alla ringhiera, lanciando uno sguardo di sotto, scorgendo una luce di
un
veicolo nero avvicinarsi e un drago dalle ali color pece investire
quello bianco,
gracchiando felice un saluto.
“Sì,
assolutamente! Sono le uniche persone che possono ancora credere in
qualcosa di
più alto. Sono nati così, e vivranno con questo
potere. E’ la loro forza, il
legame che li unisce”
Il drago
avanti a me sospira, sorridendo.
“Forse
hai
ragione”
Annuisco,
tornando a guardare.
Vedo un
ragazzo dai capelli arancioni salutare il protetto del drago bianco.
Un ruggito e
un rombo fanno girare di scatto i due, sorridenti, e i due draghi,
pronti a
ricevere il loro fratello come meritava: una stritolata con i fiocchi.
“Hanno
fatto
veramente un ottimo lavoro, e la Terra può incominciare a
risanare le proprie
ferite” Mi dice il Padre, mentre osserviamo come angeli
protettori quelle
piccole vite ritrovarsi dopo tanto tempo.
Annuisco
“Non potevi scegliere di meglio”
Un urlo e un
rimprovero ci anticipano l’arrivo di altre persone, seguiti
dai due sospiri
sconsolati dei due draghi al loro seguito.
Sono
cresciuti, e molto. Vedo i due ragazzi abbracciare con slancio i tre
amici, e i
loro draghi quasi piangere rivedendo i loro fratelli, ricevendo lo
stesso
trattamento del drago rosso.
“Hanno
la
forza necessaria per combattere ancora per la Vita. Poi, credo che
sarebbe loro
mancato combattere tutti insieme, come un tempo” Mi rivolgo
al Drago vicino a
me.
“Probabile.
Sarebbe come toglierti le tue spade e metterti una gonna,
allontanandoti dalla
battaglia”
Mi prende in
giro!
Ma io dico!
Lo guardo
truce “Prova solo a toccare una delle mie katane o a farmi
vedere una
gonna, e uso la
spada nera e ti
infilzo!” Lo minaccio “Sono una guerriera, non una
danzatrice del ventre!”
E lui ride!
Mi sento
offesa!
Lo ignoro,
per ripicca, così impara.
Avrò
pure
millenni e millenni di età, ma alle volte sembro una bambina.
“Sai...
La
prima volta che ti vidi, mi sembravi una cucciola umana, per quanto
fossi
piccola e dall’aura bianca. Invece scopro che tu sei uno
spirito.. e per di più
una delle incarnazioni della Terra
stessa, che, non si sa il perché, mi ha salvato
la vita”
Mi guarda.
Già,
io non
ero una sua creatura, perché ero nata ancora prima di lui,
ma lo ritengo mio
Padre lo stesso, perché mi ha insegnato l’affetto
e la forza dei sentimenti,
salvandomi dalla solitudine.
Gli devo
molto, e lo salvai perché lo stimavo, perché
sapevo che avrebbe fatto qualcosa
di grande.
E avevo
ragione.
Guardo
l’orizzonte, dove il Sole è solo un piccolissimo
spicchio splendente.
“E io
non avrei mai pensato di trovare una famiglia”
Sì,
considero quei sette draghi la mia famiglia, i miei fratelli, i miei
figli,
i miei
stessi genitori.
Una famiglia
strana e un po’ pazza, ma è la mia.
Anzi.. molto
pazza.
Un’ombra
risalta avanti al Sole morente e ruggisce al cielo la propria venuta,
seguita
poi da un vento delicato, che va a scuotere pigramente le fronde degli
alberi
qui vicino, portando il profumo dei fiori, di una Primavera che
porterà ad un
nuovo capitolo di un’era nuova.
E finalmente
vedo l’ultima moto che mancava all’appello, seguita
dalla dragonessa che le fa
da spirito guida.
I gemelli si
sbracciano in trepidazione, mentre gli altri aspettano più
tranquilli, senza
però nascondere la felicità di essere insieme.
Vedo la
dragonessa venire sommersa da un intrico di ali, squame e code,
cercando di
soffocarla in un abbraccio di saluto, per poi ridere per il trattamento
che
questa adotta per loro: li blocca tutti con le sue code, scagliandoli
qualche
metro di distanza, guardandoli tutti in cagnesco.
“Ma vi
sembra il modo di salutare!?” Li sgrida, per poi sorridere,
felice di vedere
che nulla era cambiato dopo anni.
“Sono
giovani, hanno molto da imparare, ma è per questo che sono
loro a combattere,
hanno la determinazione per scoprire. Sono forti, forse più
di noi” Dico, quasi
a me stessa.
La vedo la
loro forza, invisibile a tutti tranne che a me. Quel filo rosso, quel
finissimo
filo che li lega ognuno a qualcun altro, da loro la forza per lottare.
I
sentimenti, l’affetto, l’attaccamento,
l’Amore.
Li vedo quei
due ragazzi, come vedo quegli sguardi tra quei due draghi. E’
un sentimento di
immane potenza, ma non tutti riescono a coglierlo nella sua grandezza.
“Sono
forti,
ma hanno paura. Una paura primordiale e stupida, ma umana, troppo.
Quella di
essere felici, e lasciarsi andare” Mi dice mio Padre.
Lo
guardo, scuotendo la testa “Li comprendo, molto
più di quanto mi piaccia ammettere, lo sai. Sono forte, ma
ho un cuore umano,
come te, come loro. E
rimarrò così
finché la Terra non scomparirà
dall’Universo”
E quando li
vedo abbracciati tutti insieme, come la squadra che erano e che sono
tornati ad
essere, comprendo che sia ora di andare.
Mi stacco
dalla ringhiera, mentre il Padre si innalza nel cielo. Annuisce, per
poi
portare lo sguardo per l’ultima volta verso quelle piccole
scintille di vita.
I segni
tornano a brillare, folgoranti, ritornando dai loro predestinati.
Saranno loro
la nostra speranza per il futuro, non verranno mai lasciati a loro
stessi.
Il Padre poi
scompare.
Mi volto
un’ultima volta, ricevendo i saluti silenziosi dei miei
fratelli, dei miei
draghi, dei miei guerrieri.
Sorrido loro
un’ultima volta, per poi arretrare e dispiegare le mie ali,
bianche, spiccando
il volo.
Gli esseri
umani mi hanno chiamato in molti modi: dea della Vita, Madre Natura,
Diana,
Michelangelo o semplicemente angelo.
Chi sono in
realtà?
Il mio nome
è Antarr e sono lo
spirito della Terra,
sono solo
una messaggera di Vita.
Una piuma
cadde a terra e venne raccolta da una ragazza dai capelli rossi, su cui
torreggiava, silente, lo spirito di una dragonessa dalle ali di petali.
“Aki,
andiamo!”
E mentre la
giovane corse incontro ai suoi amici, la piuma nelle sue mani
brillò
dolcemente.
“Avete
conosciuto la forza, il sacrificio, il perdono e la speranza, il
coraggio, la
fiducia, l’umiltà e la determinazione della vita
stessa.
Siete gli
eletti della Terra e io vi proteggerò dall’alto,
come vostro angelo custode,
perché io sono il vostro protettore.
Sarò
con
voi, per sempre”
E’ una
promessa.
The
end
Angolo
dell’autrice felicemente piangente!!
Ma guardate un
po’ chi ci sta questa volta?
Alcuni non
capiranno, altri capiranno fin troppo, ma quello
che si è capito.. è che in qualche modo questa
ragazza uscirà ancora in qualche
posto, che sia umana o non (Citazioni e riferimenti PURAMENTE casuali!!)
Questo
è l’ultimo capitolo e l’ultimo spirito
che prendo in
considerazione, che nella storia non c’è..
perché è mio mio solamente mio!!!!
E..
l’ultima parte può essere la fine.. o il prologo
di un’altra
storia, o raccolta.. o quel che volete (Non diciamo, infatti, che ho
iniziato
un’altra storiella che è più o meno il
continuo di questa.. no, meglio non dirlo,
che è anche autoconclusiva.. più o meno..)
E
vabbe…
NON.CI.POSSO.CREDERE!!!
SONO RIUSCITA A
FINIRE UNA STORIA A PIU` CAPITOLI!!!!!!!
SIIII!!!
Piangoooo
piangooooo!!!
E
vabbe’…
Ringrazio tanto
tanto tanto tutti quelli che mi hanno
recensito i capitoli:
F.Ashes,
Aki_chan_97, Cromo, infinity_oo e Black Rose Of
Blood. Grazie grazie grazie, mi ha fatto veramente piacere sentire le
vostre
opinioni, sia i vostri consigli, spero di risentirvi!!!
Ringrazio quelli
che hanno messo questa raccolta nelle
preferite:
Aki_chan_97 e
infinity_oo
E infine
ringrazio chi ha messo questa storia nelle seguite:
Cromo e
lady_eclisse
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!
Bene.. ora..
TANTI AUGURI A TE
TANTI AUGURI A TE
TANTIA AUGURI A ASHES
TANTI AUGURI A TE!!!!
Auguri F.Ashes
per il tuo compleanno!! Eh si… te lo faccio
anche qua muahaha
La vecchiaia
avanza cara mia!!!
E con questo vi
saluto.. e piango perch[ in qualche modo mi
ero affezionata a questa storia sig…
E piangente fa
ciao ciao
Ir_S