Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Cai_97    17/11/2014    0 recensioni
Perdere significa sopravvivere, vincere gli Hunger Games, avere sensi di colpa... Desiderare di essere morto nell'Arena, al suo posto.
Vincere significa morire. Per lui, per tutto ciò che gli devi.
Ma per morire bisogna lottare, scegliere.
"L'affetto o la vita? Quale è la tua priorità?" Quanto sei disposta a dare?
Che gli Hunger Games abbiano inizio.
------------------------------------------------------------------------------------------------------
Allora questa è una versione rivista e modificata diùegli Hunger Games della Collins, ma segue comunque il suo filo conduttore.
I personaggi sono in parte inventati.
So che l'amore potrebbe sembrare l'argomento principale della fan fiction, ma non è affatto così, e lo potrete appurare solo leggendo... Questo vale anche per il titolo, lo capirete andando avanti nella lettura!
Beh... Che dire, spero vi piaccia! :)
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Allora intanto mi scuso per essere sparita per due mesi… Ma la scuola e lo sport mi hanno tenuto impegnata molto più di quanto pensassi.
 
Ecco il capitolo, ce n’è voluto di tempo per scriverlo, e spero vi piaccia. :)
Come vedrete rispetto al libro sono stati fatti alcuni cambiamenti, come l’ordine della sfilata dei tributi, dell’allenamento, dei test con cui verranno assegnati i punteggi, delle interviste. Volevo solo avvisarvi. Buona lettura! :D
 
 
 
 
Capitolo 6- “Ecco chi ama Finnick,”- penso
 
 
 
Image and video hosting by TinyPic
 
 
 
*Ore 8:30am*
Stiamo facendo colazione.
Questo pomeriggio alle ore 15:00 inizieranno i test. Verremo valutati dagli strateghi, e al 65% i punteggi saranno responsabili delle nostre morti nell’arena.
La paura mi paralizza, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno che passa tutto diventa più reale.
 
Nella mattinata abbiamo l’ultima sezione di allenamento prima dei test. La passerò con Hunter, come da nuove regole. Rivedrò Nate solo nell’arena, a meno che uno dei due non muoia prima che ci venga data questa possibilità.
 
Finita la sessione di allenamento avremo la sfilata dei tributi, l’evento ufficiale con cui i partecipanti vengono presentati alla Capitale.
 La tradizione vuole che sia fatta il primo giorno dopo l’arrivo di tutti i tributi a Capitol City… Ma quest’anno per motivi tecnici è stata posticipata ad oggi.
 
 
 
Finnick è seduto davanti a me… Sta mangiando. Mentre lo osservo cerco di capire che  ragionamento stia usando, come crede che mi dovrei comportare e come mi comporterò; Hunter, accanto a me non sembra interessato al cibo che ha davanti… Neanche io lo sono, non lo guardo nemmeno, pur di non vomitare.
 
 
 
 
Nella sala entrano una donna e un uomo. Lei, magra e snella, alta più dell’altro solo grazie ai tacchi che indossa… Un vestito formato da tubi di luci al neon la ricopre; Le scarpe, di un giallo acceso brillano, e fa quasi male guardarle.
Lui magro, nasconde un bellissimo viso sotto a chili di trucco che lo fanno somigliare ad un bambino che si è appena sporcato con del fango, ed ovviamente sembra solamente ridicolo.
 
Cadie lei, e Loyd lui, i nostri stilisti. Gli stilisti, ovviamente sono coloro che progetteranno e realizzeranno tutti gli abiti che noi tributi utilizzeremo in occasioni come la sfilata. Vengono verso il tavolo, e si siedono.
 
Finnick alza lo sguardo, li osserva per qualche secondo e stanco afferma: “Oggi sarà una giornata impegnativa. La più impegnativa in assoluto prima dei giochi.
 Dopo la sezione di addestramento sarete affidati  a loro per qualche ora...”- fa una pausa, sospira e poi ri-nizia: “Per quanto riguarda il test, sarete in ordine, la settima e l’ottavo ad entrare nella sala con gli strateghi e avrete 10 minuti per fare qualcosa che li colpisca.
 I risultati, e quindi i punteggi, verranno comunicati domattina.
Entrando a fare il test tra i primi, gli strateghi saranno attenti alle vostre prestazioni…”-
 
“Saranno attenti?”- chiedo.
 
“Si, saranno attenti, quando arrivano agli ultimi distretti, già dal ottavo a dir la verità, smettono di seguire i tributi, si distraggono, parlano, mangiano, bevono… E alla fine danno loro il solito punteggio, quello che più o meno gli assegnano ogni volta. Finirete per le 17:40.
Dopo ogni sessione si deve ripulire il tutto, non si può lasciare traccia della prova del tributo precedente.-“
 
Hunter: “Hai imparato tante cose in nove anni.”-
Finnick. “Si, abbastanza direi… Raggiungerete livelli d’ansia, tensione e stress, mai raggiunti prima. La sfilata dei tributi ci sarà questa mattina alle ore 12:00.
 Il programma quest’anno come sapete è stato completamente cambiato.”-
 
 
 
 
 
 
*Ore 10.36- Sezione di addestramento*
 
Io e Hunter siamo nella zona della mimetizzazione.
 
Mi sta facendo vedere quanto è bravo con il colorante, come se non lo sapessi già.
 
Tra circa dieci minuti andremo a prepararci per la sfilata, e lo rivedrò solo lì.
Lui, da parte sua, non ha di certo aiutato la propria stilista. Ora come ora, è pieno di colorante in ogni parte del corpo che non sia già non coperta dai vestiti… E per toglierlo non so quanto ci impiegheranno.
 
 
Normalmente ci vestono come… Dei pescatori, o per meglio dire, ci mettono addosso solo delle reti.
Ecco, più che pescatori, siamo delle prede, umane… Ma se vogliamo hanno anche ragione. Siamo le prede e i predatori stessi dei loro stupidi giochi.
 Insomma, c’è una visibile simbologia in tutto ciò. Siamo già destinati a morire perciò perche non umiliarci, facendoci vedere coperti solo da un paio di mutandine, un top e una rete?!
 
 
“Non è così che girate nel vostro distretto?”- Questo è ciò che ci viene risposto con fare acido ogni qual volta che proviamo a “ribellarci”, a chiedere spiegazioni. E… No, non è così che vestiamo nel nostro distretto, così possono girare i bambini, così si può girare in estate… Ma insomma, non davanti a tutta la popolazione di Panem; Privati di ogni dignità, trattati come degli animali, come tributi a cui viene data la morte per un grande bene comune, che sarebbe la pace. In poche parole è così che ogni anno ci presentano al pubblico.
 
 
 
 
*Ore 11:30- Preparazione per la sfilata dei tributi”
 
Dire che mi stanno torturando, sarebbe riduttivo. Da quasi un’ora sono stesa su un lettino, contornata da esperti di  bellezza e da stilisti di Capitol City che si limitano a guardarmi schifati e a dare ordini agli altri.
La prima cosa che mi è stata detta, è:”Come d’abitudine ci sarà parecchio da lavorare.”- Non che le altre affermazioni siano state anche lontanamente migliori.
Ogni minuto passa più lentamente ed io inizio a perdere la pazienza.
 
Non scorre molto tempo prima che entri Loyd.
“Questa ragazza ha del potenziale” afferma, aiutandomi ad alzare.
“Gira su te stessa”- aggiunge. “Bene. Non so se te lo hanno riferito, ma quest’anno faremo una cosa un po’ diversa. Il tuo vestito sarà… Beh, meno esplicito e più… Ricco di contenuto.”-
 
Il mio vestito era composto da… Acqua, e nonostante questo copriva di più di quelli che si usano di solito. E’ come se fossero onde, non so se ciò sia possibile, ma a quanto pare lo è.
 
Hunter ha mantenuto il solito completo,  solo un paio di pantaloncini e la rete.
 
 
Loyd:“A loro piace giocare a suon di simboli, beh lo faremo anche noi.”
“Vedi, stiamo cercando di spiegare che per rappresentare un distretto non bisogna  ridursi a questo. Cerchiamo di far accendere nelle persone una scintilla. Perciò… Tu incarni la ribellione, se così la possiamo chiamare, incarni la richiesta di un cambiamento; E lui incarna la normalità, l’omologarsi alle regole, come ormai tutta Panem fa da troppo tempo.-“
 
Credo che abbia notato il mio sguardo interrogativo e perplesso, perché qualche secondo dopo aggiunge: “So a cosa stai pensando e credimi quando ti dico che qui nella capitale il modo in cui ti vesti definisce la persona che sei, le tue idee e la tua personalità.”-
 
 
Io:” Senza offesa, ma non faccio molta fatica a crederlo…”- rispondo.
 
In risposta lui mi lancia un sorriso soddisfatto.
 
 
 
 
 
 
*Ore 12:00-Sfilata*
 
Seguiamo Finnick, il quale ci accompagna al carro su cui sfileremo.
 
Finnick: “Allora sarete i quarti ad entrare. Sappiate che ogni minuto sembrerà più lungo del precedente, e probabilmente l’ansia vi divorerà... Ma nonostante questo cercate di stare il più calmi che è potete. L’agitazione è un ovvio segno di debolezza.”-
 
Nessuno dei due(fortunatamente) lo sta ascoltando davvero.
 
“Ci pensi”- sussurro “Quest’anno su quei carri, a rappresentare il nostro distretto ci saremo noi”.
Dico ad Hunter senza guardarlo.
 
Sicuramente non riuscirete a capire, ma in qualche modo queste sensazioni  ti rendono fiero. Ti hanno cresciuto con il “mito” degli Hunger Games, con la leggenda che il vincerli ti faccia diventare un eroe. Inoltre il nostro è uno dei distretti favoriti, dopo l’uno e il due, perciò sono consapevole che il modo in cui vediamo gli Hunger Games noi del quattro, sia diverso da quello in cui li vedono negli ultimi distretti.
 Ovviamente non li vediamo come una benedizione, ne siamo terrorizzati; Ma è così che dovremmo pensarla... Per Capitol, dovremmo avere paura dei giochi, molta paura , la quale dovrebbe trasformarsi in rabbia che poi diventerebbe lo strumento per distruggere, torturare e mutilare i corpi degli avversari(questo dovrebbe essere anche l’unico modo per sfogare la rabbia)… Ed arrivare così ad avere la gloria, il successo, l’ammirazione e la fama.
 
 
 
Saliamo sul carro e qualche secondo dopo iniziamo a muoverci.
 
Finnick aveva ragione, l’ansia mi sta divorando… Tra pochi metri saremo davanti agli esigenti occhi di Capitol City.
 
Appena usciti dallo stanzone coperto in cui ci trovavamo ci si estende davanti una grande folla. La Capitale.
 
Mi sforzo di sorridere, ma il panico mi blocca. “Vuoi sembrare debole?!” Mi ripeto…
“Forse”- mi risopondo.
 
Hunter, al mio fianco,  mi prende la mano (regalandomi infinita sicurezza), e la alza verso il cielo, in modo vittorioso. La gente urla, e noi non abbiamo la minima idea su cosa stiano dicendo di noi Ceaser e Claudius.
 
Dopo un tempo che sembra infinito, raggiungiamo finalmente il centro d’addestramento.
 
 
 
 
 
 
 
*Ore 13:30- Pranzo*
 
Io: “Hai già deciso cosa farai oggi, al test?”-
 
Hunter: “No. Tu sai cosa ha fatto Finnick, ai “suoi” Hunger Games?”-
 
Io: “ No, era una domanda vero?”-
 
Hunter: Si, lo era. Ricordi che cosa ha patito dopo gli Hunger Games?! …Hai presente Annie?-
 
Io: Beh si, credo che tutti sappiano cosa ha dovuto sopportare.
Annie è quella pazza, la figlia di Benjamin.”-
 
Hunter: “E’ la fidanzata di Finnick.”-
 
Io: “Sono solo voci, tu stesso lo hai detto, quel giorno alla diga…”-
 
Hunter: “No non lo sono, è la verità.”-
 
Io: “Finnick e Annie. Non credo di aver mai pensato veramente a loro come una coppia…”- lascio
la frase in sospeso, mi sembra assurdo, impossibile.
 
 
 
“Finnick, lo stesso ragazzo amato e idolatrato da Capitol City, e da ogni donna dotata di un paio d’occhi in tutta Panem, con… Annie, la ragazza diventata matta durante i propri Hunger Games… Nei quali, molti dicono, sarebbe stato meglio se fosse morta…?”- sussurro più per rendermene conto che per fare una vera domanda.
 
Hunter: “E’ stato il suo mentore, non ricordi?”-
 
Si certo che lo ricordo, ora tutti i pezzi del puzzle tornano al loro posto.
 
 
 
Finnick era un ragazzo gentile e disponibile, incredibilmente bello, e amato da tutti nel nostro distretto.
 
Venne estratto agli Hunger Games quando io ho solo sette anni, ma questo non significa che io non abbia visto i suoi giochi. Non importa che età tu abbia, sarai comunque obbligato a vedere ragazzi uccidersi a vicenda.
 
Nessuno si offre come tributo per salvarlo. Finnick partecipa e vince; Grazie alla sua abilità con il tridente. Ancora oggi tutti dicono che sembra nato con quello strumento in mano.
Arrivano la fama, la gloria, le feste, la ricchezza. Diventa  il pupillo di Capitol City, la sua bellezza e il suo carattere hanno conquistato la Capitale e gli hanno dato un notevole aiuto nell’arena.
 
Inizia ad essere usato dalla Capitale, diventa una sorta di prostituta.
 Va a letto con le donne per soldi, disperazione, e sfogo.
 
 Capitol City sembrerà impazzire per lui anche con il passare degli anni.
 
Poco dopo i giochi quando torna casa, non è più lo stesso, è schivo, sfuggente e non più loquace come lo era in passato. Soffrirà di depressione e ansia, non si farà vedere in giro per molto tempo. I giochi hanno cambiato anche lui.
 
 
Passano gli anni e la popolazione si convince che gli Hunger Games siano capaci di distruggere irreversibilmente chiunque, persino un ragazzo d’oro come lui.
 
 
 
 
 
Settantesima edizione dei giochi, viene estratta una ragazza, Annie.
Occhi verde mare e capelli scuri.
 Finnick sarà il suo mentore e se ne innamorerà.
 
 
 
“Ecco chi ama Finnick,”- penso. “Non la sua corte di
ricche amanti di Capitol City. Ma una povera ragazza pazza del suo distretto.”-
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Cai_97