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Autore: JKEdogawa    18/11/2014    2 recensioni
"- Ah! E' il solito ritardatario!- sbuffò Jade a braccia conserte- E vuoi scommettere che ha capito karate per davvero?- un rumore catturò la sua attenzione- Vuoi vedere che si è nascosto? Ehi, Ryoma! Ti ho sentito, puoi anche venire fuo...- qualcosa la colpì sulla spalla facendole perdere i sensi all'istante."
Veloce come il vento, solido come la montagna, elegante come l'albero, spietato come il fuoco. Questi sono i requisiti che ha il giocatore perfetto, colui che Ray Dark ha cresciuto per anni e che Gyan Cinquedea ha allenato nel Giardino Imperiale. Un giocatore in grado di usare qualsiasi tecnica in qualsiasi momento, un giocatore in grado di analizzare la situazione all'istante.
Un giocatore che ha perso l'umanità, o che forse non l'ha mai avuta.
[Prequel di Incontri Prima della Fine di GiulizTheBat, ad ogni capitolo sarà associato un brano musicale]
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutta un'altra Inazuma'
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5-Una famiglia allargata chiamata Royal Academy
[musica]


Era un mese che Luce frequentava le lezioni e si allenava con la squadra di calcio. Victor aveva smesso di essere guardingo nei suo confronti e Rosie era sempre più presa dalla sua missione. Adé sembrava essersene dimenticato, ma non la Red. Il suo conteggio ora era sul due a uno per Kébé, ma sentiva che ci sarebbe stata una possibilità di rivincita. Lucian aveva parlato del loro strano incontro con Alex Zabel a tutti e dell'Imperatore Pinguino che voleva portare via Luce. Mark aveva preso molto sul serio la cosa, tanto che aveva chiesto alla Resistenza di fare delle ricerche più approfondite ritenendo che fosse un nome in codice per qualcosa di losco. La ricerca non aveva riscosso risultati, ma Evans non demordeva. Luce aveva avuto a che fare con degli Imperiali ed il connubio tra Ray Dark ed il Quinto Settore non poteva essere che la risposta ai problemi comportamentali della ragazzina, almeno così sosteneva lui.

Skie sosteneva di averla vista con un cacciavite in mano che si avvitava qualcosa sulla spalla, ma Rosie le aveva risposto con un “Sei gelosa perché Victor le presta attenzioni.” e così anche quel fatto insolito era scivolato via come una visione dovuta all'amore. Amore che vedevano solo Rosie e tutto il resto della squadra eccetto Adé. L'incontro tra Victor e Luce aveva lasciato perplessi molti e Mark non passava giorno senza provare a capire quella ragazzina così strana. A Luce non davano fastidio le attenzioni dell'allenatore, anzi, le faceva piacere che tanta gente si preoccupasse per lei. Però quel preoccuparsi la metteva anche in ansia e se poteva diceva di non ricordare o sviava l'argomento dicendo che aveva da fare. Smettere di parlare da robot l'aveva resa quasi più chiusa ed introversa. Un enigma nell'enigma.
Come rendimento scolastico era impeccabile, inoltre sembrava diventare un'altra ragazzina quando vedeva il padre. Ray Dark dal canto suo cercava di essere il più affettuoso e sorridente possibile, cosa che gli veniva straordinariamente bene con Luce. Anche Lucian aveva ripreso a parlare con lo zio e si divertivano tutti assieme, Kristoff compreso, a parlare del più e del meno. Spuntavano aneddoti ironici sull'infanzia dei fratelli Dark, oppure si parlava di ciò che era avvenuto a scuola. Per la prima volta Lucian non si vergognava a dire che Ray era suo zio e tutto grazie a Luce. Però tutto stava per essere oscurato da un'ombra lunga a forma di V che non avrebbe risparmiato nessuno.
<< Sei stata grande, Luce.>> sorrise Arion dandole una pacca sulla spalla<< Non solo sei fortissima, ma stai anche migliorando alla velocità della luce!>>.
<< Grazie.>> rispose inespressiva<< Faccio solo quello per cui sono stata programmata.>>.
<< Non sei un robot.>> puntualizzò Adé prima che Eugene lo trascinasse via.
<< Non dire così, potresti ferire i suoi sentimenti.>> lo ammonì.
<< Prego? Non credo proprio.>>.
<< Smettetela!>> esclamò Jade dietro di loro scrocchiando le dita<< Oppure vi faccio smettere io.>>.
<< Capito, Jade.>> tremarono i due allontanandosi rapidamente.
<< Ehi, Luce, hai da fare oggi?>> domandò mettendo una mano sulla spalla della ragazzina.
<< Em... sì... io e Lucian dobbiamo andare a casa mia per... una cosa...>> rispose stranamente intimorita dalla domanda.
<< Davvero?>> domandò Victor che aveva sentito tutto.
<< Già, e poi c'è papà che ci aspetta... vero, Lucian?>>.
<< Scusa, ma non me lo ricordo.>> ammise il ragazzino.
<< Sì, gli avevamo promesso che lo andavamo a trovare, ricordi?>>.
<< Vero! Che sbadato, Zio Ray ci aspetta.>>.
<< Posso venire con voi?>> domandò qualcuno dietro di loro e la ragazzina fece un largo sorriso vedendo quell'uomo.
<< Jude!>> sorrise<< Che bello rivederti!>>.
<< Luce?>> domandò perplesso Sharp<< Sei davvero tu?>>.
<< Certo, chi mai potrebbe essere?>> mise il broncio<< Non ti sei fatto vivo per giorni, sai che mi è dispiaciuto molto? Almeno una lettera potevi mandarmela.>> sorrise nuovamente<< E David? Come sta? Caleb l'ho sentito un po' di tempo fa, ha detto che un giorno o l'altro verrà a trovare papà, forse c'è andato quando non ci sono andata io.>>.
<< Non sei cambiata per niente.>> notò Jude<< No, forse hai cambiato taglio di capelli.>> sorrise<< Se per voi non è un problema verrei a trovare... Ray Dark... >> fece fatica a dire quel nome<< Devo fare quattro chiacchiere con lui.>>.
<< Ne sarà felice! Chiede spesso di te, vero Lucian?>>.
<< Già.>> annuì il cugino prima di tossire appena e prendere una voce più grave<< “Jude si allena ancora? Jude è il solito vendicativo? Ah, Jude non cambia mai. Jude non è con il Quinto Settore, vero?”. Quando ha saputo che lei allena la Royal credo abbia fatto i salti di gioia.>>.
<< Posso immaginare.>> disse Sharp fingendosi neutrale. In realtà non aveva alcuna intenzione di andare da Ray Dark, ma Mark gli aveva chiesto di torchiarlo su Luce e lui non poteva certo rifiutare, soprattutto dopo aver visto quella ragazzina di tredici anni.
Luce non era chi diceva di essere, perché Luce andava a scuola con loro dieci anni prima.

<< Chi non muore si rivede.>> disse Ray vedendo entrare Sharp<< Se sono usciti tutti devi dirmi qualcosa d'importante, Jude. Spara, qual buon vento ti porta?>>.
<< Nessun buon vento quando si tratta di te.>> rispose freddo. Fortunatamente conosceva già Kristoff Dark e non era stato difficile mettersi d'accordo in modo che Luce e Lucian non sentissero il discorso tra Ray e Jude.
<< Non mi hai comunque detto cosa ti ha spinto a venire.>> lo guardò dritto negli occhialini da aviatore<< C'entra Evans, vero?>>.
<< Può essere.>>.
<< Mai a farsi gli affari suoi. Ah, non cambia mai.>> rise poi aggiunse piano<< Fa bene ad essere così rompi scatole.>>.
<< Sai com'è, Luce è nella squadra che allena.>>.
<< Ah, quindi vuoi sapere di Luce. Tu? Andiamo, siete andati a scuola assieme per due anni!>>.
<< Appunto.>> incrociò le braccia<< Nel frattempo ne sono passati dieci.>>.
<< Ti preoccupa che sia ancora così in salute? Guarda che si sa gestire, è una brava bambina.>>.
<< Il fatto che non sia cresciuta!>> Ray ebbe un attimo di esitazione<< Io sono cresciuto, Mark è cresciuto, anche Caleb(non mentalmente) è cresciuto. Lei no.>>.
<< Cavolo.>> si sistemò gli occhiali da sole sul naso<< Possibile che non te lo avessi detto?>>.
<< Detto cosa?>>.
<< Sono sicuro di averlo detto a Caleb e Giulio. Un po' meno a Paolo, ma non ho passato molto tempo con la Nazionale Italiana.>>.
<< Vuoi dirmelo sì o no? Se è no posso anche andarmene!>>.
<< Va bene, va bene...>> lo intimò di avvicinarsi in modo da bisbigliargli nell'orecchio<< Luce è...>>.

Luce stava facendo dei passaggi con Lucian mentre Kristoff li guardava giocare. Lui e Ray da piccoli erano come loro. Non c'era situazione che tenesse, ogni momento era buono per giocare a calcio. Ad esempio erano riusciti ad indire un torneo anche durante il matrimonio della cugina di vent'anni.
<< E voi come mai siete da queste parti?>> domandò qualcuno vicino a loro prima di sedersi.
<< Caleb? Cos'è, vi state riunendo?>> sorrise Kristoff<< Cavolo, prima Jude ora tu, devo pensare che Rayray voglia combinare qualcosa di losco.>>.
<< Jude? Qui?>> rise<< Non è il tipo da venire a trovare il Capitano.>>
<< Eppure è dentro che parla con lui e anche da un bel po'.>> gli dette una pacca sulla spalla<< Non ci si vede da quanto? Otto anni? Insomma, da quando mi avevi fatto quella strana richiesta.>>.
<< Non era strana! Tu sei avvocato, tuo fratello era sotto processo e ho pensato che fosse una buona cosa proporti di difenderlo in tribunale. Chi lo sapeva che il Capitano non avrebbe mai voluto il tuo aiuto.>>.
<< Dai, è acqua passata. Adesso dobbiamo pensare a quando uscirà e a sua figlia.>>.
<< Già, Luce.>> sorrise<< Dov'è quella piccola peste? Mi ha fatto prendere un colpo qualche anno fa, poi ho visto Axel e ho detto “Poteva andarle peggio.”.>>.
<< Axel?>>.
<< Axel Blaze, la vecchia guardia, insomma.>> Kristoff non capì<< Mister Capelli Ossigenati.>>.
<< Ah, il Bomber di Fuoco.>> rise<< Lo sa che lo chiami così?>>.
<< No e non lo deve sapere.>> Luce gli saltò addosso<< Ecco la piccola peste!>>.
<< Ehi, ho tredici anni!>> lo riprese la ragazzina<< Non sono piccola.>>.
<< Bé, per me lo sei.>> le spinse la fronte con un dito<< Sei cresciuta.>>.
<< Scemo!>> guardò in basso<< Lo sai che quelli come me non possono crescere.>>.
<< Perché si cresce solo fisicamente?>>.
<< Infatti tu sei l'esempio che qualcuno non matura mai.>> disse una voce dietro Caleb, così il ragazzo piegò la testa all'indietro e si ritrovò Jude che lo guardava<< Potevi dirmelo.>>.
<< Cosa? Che non mi piacciono gli uomini? Credevo di essere stato chiaro con l'invito al matrimonio.>> rispose con un ghigno.
<< Idiota, sai bene cosa.>> notò solo in quel momento che c'erano Luce e Kristoff<< Ma possiamo parlarne un'altra volta.>>.
<< Ehi, Luce!>> la chiamò Lucian<< Muoviti, mi sto annoiando da solo!>> la ragazzina schizzò via a giocare con il cugino.
<< Come mai da queste parti, Juditte?>> chiese Caleb<< Ah, vero, sei stato dal Capitano.>>.
<< Infatti, Calendula.>> fece un lieve sorriso poi tornò serio<< Dovevo chiedergli alcune cose. E tu perché sei qui?>>.
<< Sono venuto a trovarlo e riportavo alla mente vecchi ricordi con Kris.>>.
<< Ricordi felici?>>.
<< Tipo quando mi ha chiamato come avvocato difensore.>> rise Kristoff prima di dare una pacca sulla testa di Caleb<< Quest'imbecille.>>.
<< Io mi ricordo quando il Capitano aveva convinto Jean a giocare con noi.>> disse Jude<< La sua faccia fu impagabile... oltre alla sfuriata che gli ha fatto.>>.
<< Aveva nove anni e voleva allenarlo con dei quattordicenni.>> spiegò Kris<< Quella volta sì che mi ha fatto arrabbiare.>>.
<< Jean? Oh, il topino che ogni tanto veniva da noi!>> esclamò Caleb<< Cavolo, vedeva il Capitano come un dio. Lucian non è come lui, però.>>.
<< Già, è l'esatto opposto.>> sorrise Kristoff<< Non so se è un bene o un male, però sono felice che giochi a calcio. Lo vedo meglio, meno sbadato.>>.
<< Giocare nella Raimon migliora tutti, vero Juditte?>>.
<< Calendula ha ragione.>> ammise Jude guardando i due cugini giocare assieme<< La Raimon migliora tutti.>>.

<< Pronta?>> domandò Lucian con lo spolverino in mano come una mazza.
<< Pronta.>> rispose Luce ruotando la scopa<< Io inizio dal corridoio e mi occupo del piano di sotto.>>.
<< Allora io il piano di sopra.>> si mise in posizione di combattimento<< Polvere, sto arrivando!>>.
Già, il loro nemico era la polvere che in quegli anni si era sedimentata sul pavimento e sugli oggetti. Erano entrati già due volte, ma quel sabato Luce aveva proposto di ripulire però chiedendo che potesse venire solo Lucian.
<< Quando vivevo lì pulivo sempre.>> aveva detto<< Non so perché per cinque anni non l'abbia fatto, ma adesso bisognerà riprendere le vecchie abitudini. Quando papà tornerà dovrà essere tutto in ordine!>>.
Così si trovavano armati di spolverino, aspirapolvere, scopa e stracci per riportare a nuovo quel posto. Lucian aveva proposto di dividersi in piano superiore e piano inferiore e che lui si occupasse del primo in modo che Luce non avesse nuovamente una delle sue crisi. Lei aveva condiviso in pieno l'idea del cugino.
La mattinata passò con una prima spazzata ovunque e con l'apertura delle finestre, quel posto non vedeva il sole da secoli, forse addirittura da prima che Ray fosse arrestato. L'odore di marcio sembrò quasi felice di trovare un'uscita da quel posto che piano piano riacquistava una parvenza normale. L'umidità fortunatamente non aveva intaccato gli apparecchi sensibili o la struttura dell'abitazione, ma dovettero imparare a fare il bucato con la lavatrice che si trovava in bagno. Modello con un ampia apertura sopra così da poter lavare trapunte e cuscini direttamente in casa. Il detersivo in polvere, però era diventato un blocco colloso inutilizzabile. Una scatola marmorea con scritto Deox perfetta da dare in testa agli intrusi ma pessima per lavare la biancheria. L'unica soluzione fu tornare a casa di Lucian a prendere del detersivo liquido e sperare che bastasse un lavaggio di quattro ore. Il frigo era straordinariamente vuoto e pulito per essere stato abbandonato all'improvviso, mentre piatti e bicchieri dovettero essere rilavati tutti a causa della polvere.
A metà pomeriggio metà casa splendeva e l'altra metà era in fase di sistemazione. Lucian si era dovuto fermare molte volte, mentre Luce non sembrava sentire la stanchezza, ma alla fine il risultato sembrava promettente.
Fu proprio in quel momento che suonarono alla porta. Fu Lucian che andò ad aprire.
<< Allenatore Sharp?>> domandò perplesso, l'uomo lo guardò allo stesso modo.
<< Ah, ti confondi con Jude.>> rispose con un sorriso rassicurante<< Io sono...>>.
<< Giulio!>> esclamò Luce raggiungendoli<< Che bello rivederti! Sei diventato grande.>>.
<< E tu sei la piccola peste di dieci anni fa.>> le toccò appena il naso<< Non sei cambiata per niente.>> guardò Lucian<< E lui chi è? Il tuo ragazzo?>>.
<< No! Lui è mio cugino Lucian!>> sorrise<< Però potevi avvisare prima, siamo in piena fase di pulizie.>>.
<< In realtà eravamo venuti a salutare il Capitano.>> sorrise un altro uomo spuntando dietro di lui<< Abbiamo visto le finestre aperte ed abbiamo pensato fosse tornato.>>.
<< Paolo!>> esclamò Luce<< Anche tu sei cresciuto.>>.
<< Dici?>> la ragazzina annuì<< Non vedi Angelo da molto, vero? È diventato più grande di me. C'è tuo padre?>>.
<< No, è ancora in carcere.>>.
<< Em... Luce...>> la richiamò Lucian<< Potresti...>>.
<< Ah! Vero! Loro sono Giulio Acuto e Paolo Bianchi della Nazionale Italiana.>> rispose<< Papà li ha allenati prima di essere arrestato. Come mai siete qui?>>.
<< Abbiamo un'amichevole contro la Nazionale Giapponese.>> spiegò Giulio<< Io faccio solo da supporto, il lavoro grosso lo fa questo tipetto qui.>> dette una pacca sulla spalla a Paolo<< Potreste venirci a vedere domani.>>.
<< Sarebbe bello, ma probabilmente abbiamo da fare.>> alzò le spalle Luce<< Inoltre ci vorranno i biglietti.>>.
<< Che noi abbiamo.>> sorrise Lucian<< Non ti ricordi? Ce li ha dati l'allenatore dicendo “Dovete esserci, saremo un buono spunto”.>>.
<< Saremo?>> domandò Paolo.
<< Sono allenati da Jude.>> alzò le spalle Giulio.
<< No, da Mark Evans.>> spiegò Lucian.
<< Ah, il buon vecchio Mark.>> sorrise Paolo<< Allora ci rivederemo domani. Adesso vi lasciamo altrimenti non riusciamo ad arrivare per tempo al carcere.>> li salutò ed aspettò che chiudessero la porta, poi prese il telefono.
<< Sicuro che sia la cosa giusta da fare?>> domandò Giulio mettendo una mano sullo schermo, da gioviale era diventato serio.
<< No, ma ritengo sia la più saggia.>> rispose Paolo dubbioso. Nel frattempo nell'ombra qualcuno li osservava serio.

<< Uff! È stata un faticata, ma ce l'abbiamo fatta!>> sospirò Lucian lasciandosi cadere su un cuscino appena lavato ed asciugato<< Come ti senti?>>.
<< Ho tutti i circuiti a pezzi.>> brontolò Luce scivolando su un altro cuscino<< Le giunture mi fanno malissimo.>> Lucian rise<< Che c'è?>>.
<< Continui ad usare termini da robot quando tu sei una persona normalissima.>> sbadigliò<< Però sei migliorata. Sei più umana di prima, insomma.>>.
<< Più umana?>> era troppo stanca per guardarlo dubbiosa.
<< Sì, arrossisci più facilmente, sorridi e ridi quasi sempre, ti diverti e non guardi più con quell'aria quasi assente.>> sbadigliò nuovamente<< Stai proprio diventando una bambina vera.>>.
Luce sorrise nel vederlo che si addormentava:<< Fosse così semplice, Lucian. Fosse così semplice.>> e si addormentò anche lei.
Kristoff li trovò così, assopiti su quei due cuscini con i colori della Royal Academy e non ebbe il cuore di svegliarli.
<< Avevi ragione Ray.>> bisbigliò<< In fondo una famiglia ce l'hai. Si chiama Royal Academy.>>.

Angolo Autrice: Ciao a tutti. Vi sono mancata? Spero di sì.
Perché ho aspettato così tanto per aggiornare? Semplice: da quando vado all'università non ho più tempo! >.<
Ma tranquilli, non mi sono dimenticata di voi... solo perché pubblico più spesso in altri fandom non significa che non vi pensi. Anzi, penso ad Inazuma Eleven fin troppo! esempio banale: Lucca Comix. Poi vederete cosa abbiamo combinato mia sorella Giuliz ed io! XD
Grazie infinite a Marina Swift e Grandius98 per le recensioni e ovviamente a tutti voi che avete messo la storia tra seguite/ricordate/preferite o che avete anche solo letto le castronerie che scrivo! ^w^
Ci leggiamo presto! Ciao ciao!^^
JKEdogawa
   
 
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