Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ryta Holmes    28/01/2005    11 recensioni
"Colui che è sopravvissuto alla maledizione che uccide, sarà portato alla rovina da una donna. Se vuole evitarlo dovrà allontanarsi da quella più vicina e cara a lui, o presto o tardi rimpiangerà la sua scelta. Ma se lei sarà la sua fine, per lui sarà il suo inizio."
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico, Mistero, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
05

I CAN'T LIVE

(If living is without you)

CAPITOLO 5

Ginny osservò un'ultima volta il suo Harry, svanire in una delle sale che si snodavano dalla famosa Stanza Circolare del Ministero della Magia.

Era in pena per lui, ma sapeva che sarebbe riuscito a sconfiggere Lord Voldemort una volta per tutte.

Fece come le era stato chiesto, si intrufolò nella camera in cui venivano custodite le profezie, in attesa del ritorno del ragazzo. Già immaginava che avrebbe aspettato in silenzio, rincantucciata in un angolino, pregando perché tutto andasse per il meglio, ma qualcosa o meglio uno strano rumore catturò i suoi sensi acuiti dal silenzio e dal buio di quel posto.

Capì di non essere sola e si mise sulla difensiva. Bacchetta alla mano, cercò di individuare la presenza che si aggirava tra i pochi scaffali rimasti in piedi. Non sarebbe stato difficile, dato che la visuale era abbastanza sgombra da ostacoli, ma la poca luce e soprattutto la stanchezza per essere arrivata assieme ad Harry fin lì, le avrebbero complicato il compito.

Si guardò le spalle un paio di volte, sperando di non ricevere un attacco da quella parte e iniziò a percorrere il corridoio principale, da cui la visuale sembrava più libera, e di tanto in tanto accendeva a colpi di bacchetta le fiaccole spente appese ai muri di pietra scura.

Si mise in ascolto cercando di captare un altro rumore, ma dapprima le parve quasi di essersi sbagliata. Forse non c'era davvero nessuno lì dentro, forse era soltanto caduto qualche oggetto...

Un altro rumore. Questa volta dietro di lei, vicino alla porta di entrata. Vide il portone muoversi e sbattere leggermente e capì che chiunque fosse stato, era andato via o, cosa più probabile, era scappato.

Tirò un sospiro di sollievo, sentendosi finalmente fuori pericolo. Fece anche un piccolo incantesimo che le aveva insegnato Harry, per mostrare la presenza di un qualsiasi pericolo nella vicinanze e scoprì di essere al sicuro.

Ma chi era la persona che era scappata davanti ad una ragazzina inesperta come lei?

Aveva ancora in testa quella domanda, quando, aggirando uno scaffale, se ne trovò davanti un altro completamente vuoto, tranne che per una sfera contenente una profezia particolarmente luminosa.

Non seppe bene cosa la convinse ad avvicinarsi, fatto sta che un attimo dopo l'aveva presa in mano con espressione preoccupata. La sfera portava il suo nome... e quello di Harry.

Inghiottì il vuoto, lottando contro se stessa. Da un lato voleva sapere cosa potesse rivelare quella profezia, ma dall'altro aveva il timore che non fosse una buona cosa. Aveva paura che fosse un cattivo presagio.

La osservò ancora per pochi istanti, prima che la porta si aprisse violentemente, mostrando la figura sfinita di Harry.

Nascose la sfera nella tasca del suo mantello stracciato e sorrise all'indirizzo del ragazzo. Aveva vinto.

Quando gli corse incontro per abbracciarlo e condividere con lui la vittoria, dimenticò all'istante la sua scoperta, ma di certo non poté impedire che diventasse l'oggetto più frequente dei suoi pensieri nei giorni che seguirono.

Pochi mesi dopo, Harry le aveva chiesto di sposarla e lei ovviamente aveva accettato.

La profezia nella sfera non era mai stata toccata e anzi Ginny aveva deciso di riporla nell'armadio della sua stanza, convinta che da quel momento in poi niente avrebbe potuto turbare il loro roseo futuro.

Accadde tutto per caso. Mancavano ormai solo dieci giorni al suo matrimonio e lei aveva deciso di recuperare tutti i suoi abiti dalla sua camera. Dopotutto presto sarebbe partita assieme ad Harry, perciò aveva intenzione di fare una lista di tutto quello che le sarebbe servito e cosa sarebbe stato meglio lasciare a casa.

Aveva appena tirato fuori un vecchio maglione di lana dallo stesso armadio in cui aveva riposto la profezia, che questa ne uscì fuori rotolando e infrangendosi in mille pezzi.

Con orrore ascoltò le parole che ne uscirono e si sentì mancare il fiato quando capì il loro significato. Poi un terribile spettro dall'aria minacciosa comparve davanti ai suoi occhi.

"Sei tu." le disse soltanto, prima di colpirla con un incantesimo, che la costrinse per terra ai piedi del suo letto.

"C-chi sei? Cosa vuoi da me?!" esclamò la ragazza, avvertendo una terribile sensazione di angoscia nel cuore. Possibile che quello che aveva sentito fosse vero? Davvero lei sarebbe stata la causa della rovina della persona che più amava?

"Hai ascoltato la profezia..." spiegò lo spirito con freddezza. "Dunque per evitare di avvicinarti ancora al prescelto, sono stato creato per ucciderti."

Iniziò a piangere con rabbia, sentendosi impotente davanti alla realtà. Doveva morire per evitare che Harry soffrisse. Forse era la scelta giusta, ma in quel momento voleva ancora vivere, solo adesso aveva finito la scuola e l'incubo di Voldemort era stato cancellato. Possibile che non ci fosse un'altra possibilità?

Sembrò quasi che lo spirito le ebbe letto nel pensiero. "Ma hai diritto ad una scelta. Puoi morire oppure decidere di allontanarti da lui di tua spontanea volontà. Ma fai attenzione, basterà anche solo un gesto di amore nei suoi confronti e sarà la tua fine. Ti controllerò giorno e notte, perché sono immortale. Svanirò solo quando tu non nuocerai più ad Harry Potter."

Così scelse di lasciarlo. La vita era ancora troppo importante per lei, nonostante amasse Harry alla follia. Decise di affrontare il dolore e l'odio dei suoi amici e della famiglia, pur di vivere.

Ma col tempo capì che non fu la scelta giusta...

§ § §

"Su di voi grava una profezia, Harry Potter. E io esisto per evitare che venga portata a termine."

Le parole dello spettro risuonarono nell'aria come una condanna a morte.

Mi aspettai che Harry finalmente capisse, che rinunciasse all'idea di salvarmi la vita e lasciasse che lo spirito mi uccidesse. Quanto ero sciocca all'epoca, ancora non avevo capito che l'amore che ci legava era così forte da entrambe le parti.

"Sai che ti dico? Sono stufo delle profezie, non fanno altro che farmi soffrire! Sarò portato alla rovina da Ginny? E allora ben venga! Preferisco morire felice assieme a lei, piuttosto che vivere da solo come un cane rimpiangendo di non averla avuta al mio fianco!"

Quelle parole ebbero per me lo stesso effetto di una dichiarazione d'amore in piena regola. Mai come allora desiderai di passare tutta la mia vita assieme a lui.

Lo vidi scagliare un incantesimo contro lo spirito, ma come ben sapevo, il fascio di luce gli passò attraverso, senza scalfirlo. Capì che era impossibile liberarsi di lui senza che a me succedesse qualcosa.

Piangevo sentendomi impotente e meditai seriamente di morire. Di certo non mi aspettai la reazione di quell'anima malvagia non appena Harry lo attaccò.

La sua furia parve non avere eguali, gli occhi scuri brillarono di malvagità, mentre con la sua mano pallida e rugosa mirò al petto di Harry. "Allora, morirai tu."

In quegli istanti, il mio unico pensiero fu che non avrei permesso per niente al mondo che il mio Harry potesse morire. Fu così che mi alzai recuperando le forze da chissà quale parte remota del mio corpo, corsi verso la persona che amavo, scossa da quell'attacco inaspettato e mi frapposi tra lui e l'incantesimo dello spettro.

Sentì un dolore acuto al petto che poi si propagò su tutto il mio corpo. Quando mi afflosciai quasi senza vita al suolo, avvertì appena il contatto caldo delle braccia di Harry.

Vidi davanti a me il volto soddisfatto del mio incubo, sorridere di perfidia e lo sentì esclamare tronfio. "Bene. Il mio compito è concluso. Per te ormai non c'è più niente da fare, perciò posso smettere di esistere."

Scomparve così come era apparso la prima volta, lasciando me con pochi attimi di vita.

"Ginny! Ginny, ti prego guardami!" sentì esclamare Harry da lontano. Alzai gli occhi al cielo e capì che mi stava trattenendo tra le sue braccia. Ormai non sentivo più il mio corpo, sapevo che la mia fine era vicina.

Intravidi con gli occhi appesantiti, sopraggiungere i volti preoccupati e spaventati prima di mio fratello e poi di Hermione. Ron mi accarezzò la guancia e mi mormorò frasi di scuse sconnesse e rotte dai singhiozzi. Sua moglie invece strinse con forza la mia mano ormai pallida e fredda, guardandomi con i suoi occhi color nocciola, in quel momento ansiosi e spaventati.

"Ginny, ascoltami! Non ti azzardare a morire, è chiaro?! Quella profezia non era vera, era soltanto una trappola per allontanarti da Harry!"

Non ebbi la forza per mostrarle un'espressione sorpresa. "Ma cosa dici... non vedi che tutto si sta avverando? Ma se lei sarà la sua fine, per lui sarà il suo inizio... è così, adesso Harry potrà rifarsi una vita..." mormorai debolmente.

"Non dire sciocchezze!" esclamò lui furioso. Lo vidi piangere e mi sentì il cuore gonfio di tristezza. "Adesso guarirai e vivremo assieme e potremo essere finalmente felici! Non puoi morire proprio ora!!"

"Ginny, Harry ha ragione! Conosco bene quel genere di trucchi, è magia della più nera e viene usata per indebolire o uccidere il proprio nemico! E dato che la profezia non è veritiera, viene creato un qualcosa che possa farla avverare, mi hai capito?! Ma ora quello spirito non c'è più, perciò non hai alcun legame e puoi vincere la profezia..."

"Hermione..." la interruppi con un fil di voce, che fortunatamente si sentì. "Non mi importa più adesso... sono felice... ora so che Harry mi ama ancora e che il nostro amore non è mai morto... so che voi volete il mio perdono e che in realtà mi volete ancora un gran bene se vi preoccupate così..." vidi Hermione piangere silenziosamente, mordendosi il labbro inferiore. Continuava a guardarmi angosciata.

"Ma puoi combattere e vincere la profezia... ti prego Ginny..." provò anche Harry, anch'egli vinto dalla mia testardaggine.

Gli rivolsi uno sguardo dolce con le ultime forze che mi rimanevano. "Harry, io non ho più la forza di lottare... non ce la faccio... sono molto stanca, ma prima voglio che mi prometti che in futuro ti impegnerai a ritrovare la felicità e che tutti voi ricordiate solo i momenti felici vissuti assieme... vi supplico, non voglio che proviate rimorso per voi stessi, né sensi di colpa..." aggiunsi fissando decisa negli occhi l'uomo che amavo. "Io non vi serbo rancore, anzi adesso posso morire felice..."

Ron sbuffò tra le lacrime. "Non dire stupidaggini, Ginny, adesso... Ginny? Ginny?!"

La voce di mio fratello si fece sempre più lontana. Gli occhi mi si fecero così pensati da non poterli lasciare aperti ancora. Mi sentì leggera e sollevata e mi resi conto di non sentire più nemmeno il dolore.

Il mio sguardo si spense e con lui anche la mia coscienza.

FINE

^*^*^*^*^*^*^*^*^*

[Posizione da lavoro di Ryta Holmes. Davanti al pc acceso non c'è nessuno e aleggia un silenzio irreale. Tutto intorno la camera della scrittrice versa nel caos. Sembra che qualcuno sia scappato molto di fretta per un'altro continente. Un post-it attaccato al pc reca un messaggio: 'Io scappo prima che i lettori mi trovino. Lascio il compito di vedersela con loro al mio unico neurone Atalarico.' Sotto vi è attaccato un altro post-it con su scritto: 'sti cazzi che mi faccio linciare. Vado via anch'io.' D'un tratto compare Luna Malfoy, che legge i post-it e scuote la testa. Si siede davanti al computer e mette mano alla tastiera.]

Ok, se non ci fossi io... questo capitolo non vedrebbe la luce. Questo perché Ryta-cuordileone-Holmes... va beh, l'avete visto da sole. Ed eccomi qui, ok posate le armi io non c'entro nulla, non l'ho scritta io questa storia, né ho deciso come deve finire. Sì, ehm... tranquille, respirate *Luna fissa preoccupata le accette canadesi* c'è l'EPILOGO! No, non mi avete sentita *Luna osserva le armi ancora in mano alle lettrici* ripeto: L'EPILOGO... quel capitoletto che riempie il cuore di speranze, avete presente?... C'E'! Ora... non chiedetemi cosa succede (anche se lo so ^_^ e nessuno vi assicura che tutto ciò che è scritto sopra, non sia una messinscena costruita dalla sottoscritta, per deviare i sospetti... potrei aver ucciso Ryta, no? ^^), però... magari vi conviene leggerlo... o magari no. Io dico di sì... *Luna sente spiffero gelido dietro la schiena*

E passiamo a ringraziare queste dooolci lettrici (spero non ci siano maschi tra di voi o verrò linciata -.-):

Marcycas - The Lady of Darkness: *cough* ma povera Ryta *cough* (povera una cippa -.-) ovvio che scappa se mi sguinzagli Lady -.- Ah no, eri tu Marcycas, scusa... (peggio, molto peggio ndLady lo so, lo so ndVoceDiRytaInMooooltaLontananza) Di sicuro dopo questo capitolo ti sarà passata l'antipatia (no era odio, cocca ndMarcycas sì, dunque... quello ndLuna) per Hermione e Ron, giusto? Vero? No? Dico bene? (cosa credi che me ne freghi di quei due quando Ginny è appena morta? ndMarcycas ma...cioè... *cough* ok taccio ndLuna)

Sissichi: direi che la risposta è SI. Ora, non so quanto sia convenuto alla piccola Weasley, ma ripeto: la storia non l'ho scritta io. (*Luna abbassa la voce* prenditela con Ryta quando torna... *evil smile*)

AvaNa Kedavra: se stai leggendo e sei ancora viva... respira... quella cosa che fluttua intorno a te, di colore nero, non è l'ombra della morte, ma la tua aura violenta che sta aumentando. (e facciamola sfogare dico io! ndLady sì, ma non su di me, aspettiamo che torni Ryta ndLuna sì, ecco... sì... ndLady)

__marty__: qualcosa mi dice che questa scena finale non t'è piaciuta. Vero? -.- eh lo so, però c'è l'epilogo! E tu non te lo perderai l'epilogo, vero? *Marty guarda sconvolta la faccia piagnucolosa di Luna* altrimenti Ryta poi se la prende con me! (...ma se quella sarà finita chissà dove... -.- ndSid anche questo è vero! ndLuna dì la verità, non l'hai uccisa tu, vero? O_O ndSidPreoccupato ahem *cough* firulì firulà... chissà ndLuna)

^ERIN^: ...ehm... tu che dici? Però dai... la speranza è l'ultima a morire (e Ginny è la prima ndSid e zitto tu! ndLuna)

Lax: io Harry non lo amo (altrimenti non mi chiamerei Malfoy) però... però... effettivamente è la dolcezza fatta persona, quell'uomo ^_^ Sul fatto del non poter ucciderla... come vedi Ryta non era molto d'accordo -.- però pazientiamo... è Ryta, cioè... *cough* ok, basta... abbiamo comprensione. -.-

Sole: ...non è ancora finita! Calma, posa l'ascia!! Non sono Ryta... quindi non prendertela con me!! ^_^ *mega sorrisone preoccupato*

Eilan: Harry... uhm bel Harry al momento direi che non l'ha presa proprio bene eh ^^' però è forte, dai... ne ha sopportate tante, sopporterà anche questa. *Luna lancia sguardo apprensivo ad Harry* forse...

Opalix: indiscrezioni (e questa te la tieni, Ryta, visto che ci fai soffrire) mi assicurano che Sei Il Mio Nemico vedrà a breve la luce. (ma non devi spoilerare! ndSid e che ho detto? ho solo tranquillizzato le lettrici, altrimenti ci stroncano! ndLuna ahem, vero! Hai fatto benissimo! ndSid) Ryta ti ringrazia sentitamente per i complimenti e spera che non la ucciderai ^^

Luna Malfoy: e ora? no, non posso mica ringraziarmi da sola... lasciamo perdere -.-

Grazie a tutte ^_^

Spero mi mandiate qualche altro commento, cmq, io vi aspetto per lunedì (se tutto va bene ^^'')

Un bacio a tutti

Ryta Holmes

   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ryta Holmes