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Autore: _Bree    18/11/2014    0 recensioni
Alcuni mi dicono che sono cambiata da quando ero più piccola, fatto sta che non posso per sempre rimanere una bambina sono cambiata sia perché sono cresciuta ma anche perché ora posso percepire le mancanze... sento che mi manca qualcosa all' Interno di me... AMORE... una persona che mi ami sia dentro che fuori... che mi capisca,che mi consoli, che ci sia sempre per me, che mi ami... quella persona che mi dica TI AMO ma con il significato di questa piccola frase, di queste due piccole parole, che me lo dica quando meno me lo aspetto, quel mio LUI che si addormenti insieme a me e avvolga le sue braccia al mio bacino per farmi sentire protetta e al sicuro insieme a lui... che mi baci... il mio LUI che mi salvi da questo buco oscuro, da questo incubo, da questa vita che lui mi renderebbe migliore, che mi aiuti a distruggere questo muro che mi sono creata da sola...
Lei: Alice Ris
Lui: Harry Styles
Genere: Fluff, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un piccolo sogno che si realizza

 
Sono le ore 5.37 e l'aereo parte verso le 7.00 ed io sono ancora dormiente sul letto avvolta alle lenzuola quando vengo svegliata con un buongiorno davvero caloroso da parte di mia mamma
"Aliceeeee! Svegliatiiiii! Devi ancora fare colazione, lavarti, vestirti e controllare se alle valige non manca nulla!" Come al solito mi urla dalla cucina
"Mamma lo sai che non faccio colazione non la faccio dall' età di 8 anni! Specialmente in giorni come questi! Perciò altri cinque minuti!" Rispondo con la voce assonnata, ma quando penso che mi abbia dato tregua mi sento mi raggiunge in camera, io con gli occhi chiusi, facendo finta che lei non sia in camera mi giro verso l'altro lato del letto ma ad un tratto mi viene buttata dell' acqua in faccia... Cavoloooo
"Mammaaaaaaa! Ma sei scema o cosa?! Hai bagnato tutto il letto e la mia faccia!" Mi siedo sul letto con gli occhi spalancati a guardare mia madre
"Alice ti avevo detto di alzarti ma se non mi ascolti mai... In un modo o nel altro devo farmi ascoltare perciò ora ti alzi da questo letto e vai a lavarti e non starci mezz'ora come al solito perché perderai l'aereo, ora vado a vestirmi perché alle 7.30 devo essere a lavoro, tu sbrigati" cavolo l'aereo ho passato tutta la notte a pensare a questo viaggio ecco perché non mi sono svegliata prima, mi sono addormentata tardissimo,
Sognando la mia vita a Londra un sogno che mi accompagna sin da piccola. Mi alzo dal letto e mi dirigo al bagno chiudo la porta a chiave mi tolgo la camicia da notte e tutto ed entro nella vasca doccia con l'acqua calda che mi aiuta a rilassare i nervi, sto 15 minuti in vasca a rilassarmi quando realizzo che tra meno di 24 ore sarò nella mia nuova casa tutta per me, in un università, con un lavoro, finalmente indipendente e con la mia migliore amica, già, con la mia migliore amica, diciamo mia sorella, il suo nome è Lucy ha diciannove anni come me, la carnagione leggermente più scura di me, occhi color cioccolato, capelli mossi, castani, lunghi fino a metà schiena ed ha una corporatura normale, lei dice di essere grassa ma non è assolutamente vero, le sta bene qualsiasi cosa, cosa che non si poteva dire di me quando avevo 13 anni circa, la mia carnagione è bianco latte, ho gli occhi castani che tendono a diventare verde bosco, i miei capelli sono sia lisci che mossi non l'ho ancora ben capito perciò dirò che sono bi-polari, il loro colore è un castano molto chiaro d'estate, come in questo periodo, tendono a diventarmi castani chiarissimi quasi un biondo scuro anzi, biondo scuro, la mia corporatura è di quella media, non sono n'è grassa ma nemmeno magra da fare la modella, normale, comunque, io conosco Lucy dal asilo, solo che in quegli anni... Come dire... Non ci potevamo vedere perché ci facevamo entrambe molta antipatia, da premettere che ancora adesso non si sa il motivo. Siamo diventate migliori amiche verso la quarta elementare, i primi due anni di elementare non li abbiamo fatti insieme perché io ero in un'altra classe, ma dato che non mi trovavo per niente bene mia mamma decise di farmi cambiare classe e così in terza elementare mi trovai in una nuova classe quella di Lucy, in terza non c'era antipatia ma non ci consideravamo, insomma eravamo compagne di classe.Punto. Alla fine della quarta elementare iniziammo a comunicare di più, ci scambiammo i numeri telefonici e ogni giorno che passava legavano sempre di più fino a che diventammo migliori amiche. Nonostante alle medie eravamo in scuole totalmente diverse ci chiamavamo ogni giorno e parlavamo, uguale al liceo, questa cosa di trasferirci a Londra è stata una mia iniziativa di cui abbiamo parlato quando eravamo alle scuole medie, io sognavo di vivere li sin da bambina, un giorno le dissi che io volevo frequentare l'università di Londra e lei mi disse che pure lei avrebbe voluto vivere li così insomma ci inventavamo storia su come sarebbe stata la nostra vita li e ci inventavamo storie del tipo che li avremmo incontrato i nostri futuri mariti e bla bla. Queste cose, e finalmente quel giorno tanto atteso e sognato da entrambe era arrivato. I miei pensieri vennero interrotti da una pallone che ha centrato in pieno la mia faccia. Mio fratello.
"Santo cielo. Ahi che male. Che bel buon giorno! Grazie Leandro! Appena uscita dalla vasca, neanche vestita, con solo l'accappatoio e tu mi tiri il pallone in faccia!" Per fortuna non mi sta sanguinando il naso, a dire il vero non mi è mai uscito sangue dal naso in tutta la mia vita, però cavolo le pallonate in faccia di mio fratello sono potenti. Boh!
"Scusa Aly non l'ho fatto apposta"
"Ci mancherebbe solo che me lo fai apposta" dico passandomi una mano sul naso. 
"Scusa... Comunque non ti dovresti preparare? Sono le 5.55 e i genitori di Lucy tra dieci minuti non dovrebbero essere qui?"
"Si Leo infatti se tu non mi avessi tirato il pallone in faccia mi ero già vestita" lo guardo con uno sguardo accusatorio.
"Okay ti lascio. Ciao"
E chiude la porta alle sue spalle, quando sono sola in camera mia rifaccio il letto e mi vesto, metto degli shorts e un top verde acqua come scarpe metto le converse, anche perché tutte le altre scarpe sono in valigia. I miei capelli li spazzolo e mi faccio una treccia laterale a lisca di pesce, sul viso mi cadono due ciuffi di capelli che metto dietro le orecchie. Quando ho finito di prepararmi controllo se nelle valige ho tutto e si anche perché l'armadio, i cassetti e la scarpiera sono tutti vuoti. Nell' attesa che Lucy e i suoi mi vangano a prendere vado in camera dei miei non c'è nessuno, vado in cucina e li trovo mio papà, sta facendo colazione, conoscendolo non è venuto in camera perché sa che avrei avuto una crisi isterica e gli avrei detto di andare.
"Aly" mi guarda con qui suoi occhi azzurri e grigi stupendi che gli invidio tantissimo 
"Papi" rispondo con un sorriso caloroso, si alza dalla sedia mi viene incontro e mi abbraccia forte
"Mi mancherai tantissimo, chi l'avrebbe detto che quello che dicevi sin dall'età di 4 anni un giorno si sarebbe avverato?..."
"Già, e io ti dovrei ridere in faccia perché mi ricordo benissimo che dicevi "Ma cosa dici Alice, sei troppo piccola per capire cosa vuol dire prendersi cura di se stessa da sola e poi sono sicuro che quando crescerai ti dimenticherai di Londra...credimi, mi darai ragione" e altre cavolate che mi dicevi, ma vedi? Ora sono con tre valige pesantissime e con un biglietto aereo per andare a Londra" gli dico con un sorriso fiero, fiero di me stessa per aver realizzato questo sogno.
"Hai ragione, hai ragione... Ma stai attenta e se c'è qualche inglese che ti rompe all' università digli che tuo papà lo prende a calci sul sedere se non si allontana" mi dice sempre abbracciato a me, io ridacchio alla sua affermazione, dopo questo lungo abbraccio ci stacchiamo e lui va verso il corridoio dandomi le spalle
"Allora... Ti porto la valigia sotto,  così è già pronta"
"LE valigiE" dico alzando un po' il tono di voce alla prima parola e l'ultima lettera, si gira di scatto
"Quante valige sono scusa?!"
"Beh tre valige" mi mordo la lingua per evitare di ridere, cosa credeva, ci devo vivere a Londra non è una vacanza di cinque giorni. Mi guarda con gli occhi spalancati 
"Più ci sono i due borsoni" aggiungo sempre evitando di ridere, lui ha uno sguardo perplesso
"Papà ci devo vivere a Londra non è una mini vacanza!" Questa volta rido
"Ma Luna e Daniel hanno un sub per fare entrare le valigie di Lucy e le tue?"
"No, intanto vengono tutti e due con le proprie macchine, perciò in una macchina ci sono i bagagli di Lucy e nell'altra macchina ci sono i miei" rispondo guardando l'ora sono le 6.08 tra poco dovrebbero arrivare
"Okay allora inizio a portarli giù" okay quando mio papà va a prendere i miei bagagli io vado nel salotto a guardare un po' di TV appena mi siedo sul divano mi arriva un messaggio 
 
Da: Lucy BFF
"Stiamo per arrivare... Help! Non ci posso credere!!! Avrò una casa tutta mia!" Leggendo il messaggio mi metto a ridere e rispondo
 
A: Lucy BFF
"Ehy guarda che la casa è anche mia perciò shhh! XD non pure io non vedo l'ora! E comunque sono già pronta, mio papà sta portando le mie cose nel androne"
 
Spengo il telefono nello stesso istante che qualcuno citofona, mi metto a correre e apro il portone, sono arrivati!!!!! Mi metto a saltare come una scema, mi raggiunge mia mamma e mi guarda con una faccia abbastanza strana però si mette a ridere... Che strano... E mi abbraccia 
"Ti voglio bene Aly, mi mancherai"
Mi dice con una voce affannata, sta piangendo? Sta piangendo! Quando mia mamma piange mi si stringe il cuore e ora non posso fare a meno che abbracciarla forte, io la voglio bene tantissimo, da morire, nonostante le urla, mi dice ogni volta cosa fare cosa non fare, ogni volta che sbaglio qualcosa mi alza la voce e mi fa costantemente la ramanzina, ma comunque so che lo fa per il mio bene, lei fa tutto per il mio bene, quando ero piccola cercava di accontentarmi per quello che poteva il 40% su 100% venivo accontentata per il 60% no, ma perché so benissimo che lei non mi voleva viziare e anche perché in famiglia siamo quattro siamo benestanti ma non potevo sempre avere tutto non è giusto, ma a parte questo lei mi ama più di quanto l'abbia amata sua mamma, anzi sua mamma la amava ma non pensava a lei come pensa a se stessa, mia mamma per me vuole essere migliore e nonostante le molte discussioni che abbiamo avuto dalla mia adolescenza fino ad ora lei mi ama come dovrebbero fare le madri a tutte le figlie e io amo lei...
"Anche io mamma, e mi mancherai anche tu, penso che mi mancheranno un po' anche le tue urla" lei si mette a ridere si asciuga le lacrime di prima e mi da una pacca sul sedere 
"Vai a salutare tuo fratello" mi giro me lo trovo davanti e si butta addosso a me, stavo per cadere ma lui mi stringe forte e non lo permette 
"Ti voglio bene Aly sarà bello essere figlio unico però non ci sarà gusto passare i giorni senza romperti le scatole e averti come maestrina anche se hai la mia stessa età..." Già siamo gemelli, si mette a ridere ma sento delle gocce scivolare lungo la mia schiena lo sposto e mi metto faccia a faccia con lui, piange anche lui...
"Ma dai! Tutti che piangono?" Rido
"Non devo andare in guerra!" E ride anche lui, si sente un clacson
"Devo andare mi stanno aspettando... Vi adoro" mi accompagnano alla porta e mi seguono fino al androne?
Mio papà sta parlando con Daniel, Luna e dentro la seconda macchina e... Si vedono le valige di Lucy e i miei due borsoni, mia mamma saluta Luna e mio fratello mi abbraccia per la seconda volta e mi dice ti voglio bene cosa di cui sono sicurissima anche se litighiamo abbastanza spesso... Vado da Daniel lo saluto e sento un urlo dai sedili posteriori c'è Lucy e suo fratello Davide che stanno litigando, sempre la solita, rido e lei mi apre lo sportello quando la stavo per abbracciare lei si mette a urlare
"Okay gente c'è un aereo che aspetta me e Aly e una casa che sta aspettando le padrone di casa..." 
"Ma cosa è un cane che sta aspettando le padrone?" Si mettono tutti a ridere non capisco il motivo, ma comunque mia mamma mi saluta con un' altro bellissimo abbraccio mio fratello con un bacio in guancia mio papà mi batte il cinque ed anche esso mi bacia li saluto con un gesto di mano ed entrò in macchina con Davide, Lucy e Daniel 
"Noi dobbiamo andare con mia mamma" mi dice Lucy
"Ah okay" le faccio un gesto con la mano con il pollice in su 
"Donne con donne, uomini con uomini o in questo caso bambini"
"Non sono un bambino!" Risponde Davide portandosi le braccia conserte al petto
"Un bambino di 11 anni è un bambino" gli sorride dispettosa
"Va bene ora basta stop!"
Li interrompo
"Spostiamo quei tuoi due borsoni in questa macchina"
Mi dice dando colpetti alla copertura superiore dell'auto
"Perfect!" Le dico e ci diamo il cinque... Dopo aver spostato i borsoni ci mettiamo in macchina di Luna, il percorso da casa mia all'aereo porto è di mezz'ora quindi dato che ne io ne lei presuppongo dalle sue occhiaie in viso abbiamo dormito ci rilassiamo e poggiamo entrambe le teste sui finestrini, io talmente sono stanca che sento solo Luna cambiare stazione radio, oramai sento tutto di sottofondo fino a quando non cedo e mi addormento...
 
   
 
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