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Autore: Inquisitor95    20/11/2014    1 recensioni
"Il Quinto Flagello era iniziato. L'orda dei prole oscura avanzava correndo dal sud del Ferelden, la battaglia decisiva si sarebbe dovuta tenere a Ostagar, ma Re Cailan era stato sconfitto con il suo esercito e i Custodi Grigi erano stati terminati. L'orda avanzava velocemente verso Lothering, poche settimane prima qualcuno, una bella ragazza, si aggirava per la città come una profeta: parlava dell'avanzare dell'orda, incitava la folla a fuggire via dalla città che sarebbe stata rasa al suolo dalla prole oscura. Ma in pochi avevano accolto il suo invito, tra di loro non faceva parte Enyalis Hawke, la sua famiglia era rimasta ancorata alla propria terra nel Ferelden. Questo perché il padre era morto, la madre era rimasta sola ad accudire i due gemelli, Enyalis e sua sorella Bethany e il fratello minore di un anno, Carver, che aveva già visto l'orrore della prole oscura a Ostagar." tratto dal Capitolo Primo.
Questa è la storia di Enyalis Hawke, raccontata da uno dei personaggi più carismatici di Dragon Age a mio parere, la sua storia viene richiesta dalla Cercatrice, ella cerca il Campione e la verità. Ma cosa riuscirà a scoprire?
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Anders, Hawke, Un po' tutti, Varric Tethras
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Leggende del Thedas'
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CAPITOLO SEDICESIMO
L'ULTIMA GOCCIA


« Perquisirò da cima a fondo l'intera torre del Circolo se sarà necessario a scovare i maghi del sangue per estirpare la corruzione da questa città! » queste furono le accuse di Meredith quando Enyalis arrivò davanti ai due litiganti, da un lato c'era Orsino con dei maghi, dall'altro c'era Meredith con i templari. Attorno a sé Enyalis aveva radunato i suoi amici, con grande stupore vide che Anders aveva portato Carver che diceva di essere pronto per combattere al fianco del fratello.
« Magia del sangue... voi vedere maghi del sangue ovunque Meredith! Siete ostinata a vedere un pericolo che non esiste per i vostri risentimenti nei miei confronti e nei confronti della magia stessa! » rispose a tono Orsino difendendo il proprio ideale.
« Che sta succedendo qui? Non starete ancora litigando spero? » chiese Enyalis intromettendosi automaticamente nell'incontro, mancava solo che anche Elthina entrasse in gioco e si mettesse contro di loro e sarebbe finita per quella sera.
« Che cosa ci fate voi qui? » chiese Meredith infastidita dalla presenza del mago. « Questi non sono affari che vi riguardano! » continuò arrabbiata.
Fu Orsino stesso a rispondere. « Ho convocato io il Campione qui per mostrargli quanto voi siate ottusa e chiusa mentalmente. Per mostrare alla città quanto voi siate paranoica! » con quelle offese Meredith scoppiò a urlare.
« Quello che ho fatto è stato proteggere la città dalla potenza di voi maghi e proteggere voi stessi dall'autodistruzione data da un potere che non sapere controllare e non smetterò di farlo. Non abbasserò la guardia! Neanche per un istante! »
Enyalis stava per parlare cercando di calmare le acque tra i due ma Orsino lo bloccò. « Siete pazza, ammettetelo! » l'elfo rischiava parecchio offendendola ma ormai era arrivato a un punto di non ritorno. « Condannate noi tutti per le azioni di alcuni... »
« Meredith forse c'è un'alternativa... » provò a farla ragionare Enyalis, era il suo compito evitare al più possibile la guerra tra le due fazioni. A quel punto l'espressione di Meredith mutò, forse perché apprezzava il tentativo di Enyalis di mettere pace.
« Che alternative abbiamo? Ditemi che non avete visto quanto siano pericolosi i maghi del sangue di questa città e quando male abbiano arrecato! » aveva quasi l'aria da indifesa, la sua voce aveva preso una venatura come per farsi innocente e vittima.
« Così non si va da nessuna parte... » disse sottovoce Orsino, si voltò poi verso le scale che portavano alla città superiore. « La somma sacerdotessa Elthina penserà a mettere un punto in questa discussione una volta per tutte! » voleva farla scegliere? Enyalis per primo cercò di non coinvolgere Elthina ma Meredith agì.
Prese con forza le vesti del Primo Incantatore in un pugno e lo tirò per il braccio sibilando quasi come fosse un serpente per quant'era arrabbiata. « Voi non disturberete in alcun modo sua grazia con i vostri piagnistei! » forse Elthina poteva realmente essere d'aiuto in quella situazione così difficile.
Qualcuno alle spalle di Enyalis si mosse in avanti, il ragazzo riconobbe subito la falcata di Anders che si faceva avanti accanto a lui col bastone stretto tra le mani e l'aria arricciata per la rabbia nei confronti della situazione. « La somma sacerdotessa non potrà esserci d'aiuto. Non starò fermo con le mani in mano mentre Meredith tratta i maghi con tale disprezzo e coloro che dovrebbero guidarci stanno sotto di lei come fossero dei cani sottomessi! » si stava riferendo in quel modo a Orsino.
« Anders che cosa stai dicendo? » Enyalis non riusciva a capire dove il mago volesse andare a parare. Agire per fare cosa e in che modo soprattutto? Anders piantò il bastone sul pavimento che si illuminò di una luce rossa fievole.
« Ho escluso la possibilità di un compromesso. Non può essercene uno. Soprattutto la Chiesa non riuscirà a risolvere questa situazione, né oggi né mai! » rispose il ragazzo, tuttavia Enyalis non riusciva ancora a capire dove volesse arrivare.
L'attimo prima che il ragazzo aprisse bocca poté avere una spiegazione. Improvvisamente una luce forte e accecante provenne dalla città superiore, le alte mura della cattedrale si vedevano appena oltre i palazzi alti della città ma erano ben visibili grazie al nuovo colore acquisito, lo stesso del sangue. Poi ci fu l'esplosione e un raggio di luce partì sparato verso il cielo e convogliò le nuvole attorno a esso, un'altra esplosione e la Chiesa fu rasa al suolo dalla forza di quel raggio magico, l'istante dopo c'era il silenzio più totale subito seguito dai detriti che cadevano in giro per la città e le urla dei cittadini che assistevano allo spettacolo della distruzione.
Enyalis collegò subito gli eventi accaduto: il misterioso rituale di Anders nella chiesa, la cosa peggiore era che lui l'aveva aiutato! « Anders che cosa diavolo hai fatto!? » il ragazzo parve impazzire e prese Anders per le spalle scuotendolo. Ma aveva già la sua risposta; non poteva esserci un compromesso.
« La somma sacerdotessa è stata uccisa dalla magia e la Chiesa distrutta... » queste furono le prime parole di Meredith. Assunse un'espressione irata. « In qualità di comandante dell'ordine dei cavalieri templari di Kirkwall, io invoco il Diritto d'Annullamento, ogni mago del Circolo verrà terminato, immediatamente! »
Enyalis dovette intervenire subito portandosi in avanti e dimenticandosi momentaneamente di Anders e di ciò che aveva fatto. « Aspettate Meredith non siate così avventata! Non è stata colpa di Orsino e... »
« Silenzio! » urlò Meredith totalmente presa dalla sua collera. Anders li aveva condannati tutti, tutti i maghi del Circolo. Si era trasformato in un assassino e innocenti erano morti a causa sua. « Vi chiedo di scegliere Campione, sappiate che alleandovi con loro andrete in contro allo stesso fato! »
Enyalis si trovava finalmente tra l'incudine e il martello, un momento che aveva temuto troppo a lungo, alla fine era stato proprio Anders a scatenare quell'inferno. Doveva scegliere e in quel preciso istante sentì il respiro pesante, i suoi occhi giravano a vuoto da Anders a Meredith, da Orsino fino alla chiesa ormai scomparsa alla loro vista, doveva essere pronto. Il Diritto di Annullamento era ormai stato convocato e i templari di Meredith si stavano già muovendo per seminare la notizia e per condannare ogni mago in giro per la città, la morte seduta stante. Infine guardò negli occhi Meredith. « Mi dispiace Meredith ma non vi permetterò di uccidere i maghi del Circolo! » a quel punto invocò un potente muro di fuoco che separò la comandante da lui e da Orsino, aveva appena scelto il suo fato.
Meredith andò subito via lasciando alcuni templari là per combattere, Orsino la seguì direttamente urlando al Campione di raggiungerli alla Forca, là si sarebbe consumata la battaglia finale avviata da Anders e dall'ultima goccia, la distruzione della chiesa. Lo scontro fu parecchio difficile e faticoso, Enyalis non si aspettava di certo il supporto di Fenris visto l'odio per i maghi, e anche Aveline era in una posizione difficile vista la carica di capitano della guardia cittadina. Nonostante queste controversie lottarono contro i templari stessi che furono abbattuti in poco tempo dalla potente magia non solo dei tre maghi presenti ma anche da quelli che Orsino aveva lasciato indietro per aiutare il Campione. A quel punto corpi privi di vita erano situati da entrambe le parti e giù tra le vie fino al porto e alla Forca la situazione doveva essere ancora più difficile. Enyalis era stato gettato a terra da un templare ma Carver aveva fatto in tempo ad agire per salvarlo, gli diede una mano per farlo alzare e si reso conto che la battaglia in quel punto era conclusa con una vittoria. I suoi compagni di squadra stavano bene, Varric e Isabela erano diversi, la stessa espressione del nano era durante la battaglia contro l'Arishok.
Un punto però era ancora da risolvere. Anders si mise seduto dando le spalle a Enyalis, prendendosi il viso tra le mani in modo disperato. « Non c'è nulla che possa discolparmi lo so... ma non potevo parlartene, non potevo permettere che tu fossi coinvolto! Accetterò qualunque tuo giudizio... »
In un primo momento Enyalis si era detto di urlare, però Anders era pur sempre il ragazzo che amava nonostante fosse diventato un assassino in pochi secondi. « Di certo ti avrei fermato. Ti avrei fatto ragionare... non ti ucciderò se è questo a cui pensavi! » Anders si voltò a guardare l'amato da sopra la spalla. « Aiutami a fermare questa pazzia. E niente più assassinii per i maghi! » non era una battuta, era serio.
Anders si alzò appena guardando il fidanzato, non si aspettava un trattamento così gentile, non pensava che l'amore potesse salvarlo. Eppure quello non disse una parola, dovevano subito raggiungere Orsino alla Forca.
L'intero gruppo si spostò per la città inferiore correndo quanto più possibile visto che non potevano permettere che Orsino o altri maghi subissero danni dai templari. Durante il loro cammino verso il porto più volte si trovarono davanti a una battaglia nella quale i templari avevano messo alle strette due o più maghi, solo che alcuni degli incantatori agivano in modo inaspettato ricorrendo alla magia del sangue stessa. I loro corpi venivano scossi da una magia rossa e pericolosa per poi generare esplosioni magiche innaturali. A quel punto diventavano abomini, si trasformavano loro stessi in demoni pronti a uccidere non solo i templari. Enyalis doveva però agire nel giusto: i maghi erano ormai incontrollabili se avevano ceduto alla possessione e dovevano essere eliminati; si trovò in una situazione ben peggiore di quella che sembrava: combatté al fianco dei due maghi del gruppo nelle retrovie mentre Carver e Aveline si fiancheggiavano, lottavano insieme e in maniera coordinata, essendo stati insieme nell'esercito forse avevano trovato una sorta di coordinazione. Vaccic restò al fianco di Enyalis durante lo scontro e scoccava le sue letali frecce e i dardi esplosivi che disorientavano o distruggevano i nemici, Fenris era altrettanto letale e distruttivo e andava alla carica con forza disorientando i suoi nemici, forse per la prima volta Enyalis notò l'utilizzo dei potenti tatuaggi del suo corpo che gli conferivano abilità innaturali e quasi spiritiche; infine Isabela si muoveva col suo fare da ladra, veloce e scaltra e invisibile quasi come un'ombra. I templari erano senza dubbio forti, il loro debole era però il combattimento ravvicinato ed Enyalis aveva dalla propria una squadra forte e valorosa che non si faceva mettere in difficoltà da nessuno.
Quando arrivarono alla Forca l'aria era tesa e le porte del Circolo erano aperte, i maghi vi stavano correndo dentro scappando, l'area era colma di cadaveri, sia dei maghi che dei templari stessi, gli unici a resistere ancora alla battaglia erano Orsino e due anziani (dovevano esserle viste le loro vesti). « Campione finalmente siete arrivato! Temevo che Meredith vi avesse preso! » allora la comandante non era ancora arrivata.
« Sono pronta per combattere Orsino! » l'aveva invocata. La donna giunse dietro di Enyalis e il gruppo indietreggiò fino a unirsi ai maghi. Avanzava come una furia con la spada sguainata e pronta per mietere vittime, il sangue brillava sotto la luce lunare, chissà quante vittime aveva già mietuto la comandante.
« Basta così Meredith! Smettiamola di combattere... vi permetterò di setacciare la torre del Circolo, vi aiuterò io stesso a farlo, a controllare ogni angolo. Ma smettiamola di combattere... » Orsino continuava a pregare la comandante, ma Meredith aveva da molto sognato quello scontro e non vi avrebbe rinunciato. Nulla sarebbe cambiato, Enyalis fu compiaciuto che Anders avesse mantenuto il silenzio di fronte alla manifestazione di resa di Orsino.
La comandante Meredith continuava a guardare il ragazzo con odio, lui aveva distrutto la Chiesa eppure dentro di sé sapeva che gli era riconoscente. « Preparatevi alla battaglia Orsino... presto l'intero ordine arriverà qui alla Forca... e voi perirete! » quelle parole segnarono la fine della discussione. Dovevano prepararsi!


I maghi intorno a Enyalis erano terrorizzati, poteva leggere la paura nei loro volti, molti erano piccoli, tra i diciassette anni e i venti. Poi c'erano anche alcuni ragazzini, probabilmente non avevano neanche dieci anni eppure erano armati e pronti per combattere. Sarebbero morti sicuramente se Meredith fosse entrata nel Circolo. Erano stipati in una grande salone ed erano circa una cinquantina di persona in tutti, i maghi erano veramente stati decimati, stavano perdendo. Orsino era parecchio preoccupato per come la situazione si era evoluta, sentiva le urla della battaglia fuori, i maghi stavano continuando a lottare, c'erano i più esperti, quelli dai trenta in su a combattere e proteggere coloro che erano dentro, Enyalis sentiva che era là che doveva essere. Fuori a combattere e non dentro.
Tuttavia Orsino lo aveva pregato di restare come ultima scogliera prima del fallimento e della caduta del Circolo. Gli aveva infine detto di salutare i suoi amici perché non poteva essere certo che qualcuno di loro fosse sopravvissuto. Come prima persona andò a salutare Varric, il nano era in disparte e stava preparando l'amata balestra per l'ultimo scontro. La battaglia finale. Alzò appena lo sguardo e sospirò. « Non mi piacciono le battaglie e le guerre, non mi piacciono le guerre civili anzi. Però so che stiamo facendo la cosa giusta... » disse proseguendo.
« Grazie Varric. Sei davvero il miglior amico che tutti possano desiderare! Finiamo questo viaggio insieme. Il dopo di vedrà! » disse scherzando, il nano sorrise debolmente e a quel punto Enyalis si spostò verso Merrill.
L'elfa stava in mezzo ad alcuni maghi, insieme a lei c'era persino Fenris che la stava aiutando nella preparazione dei più piccoli. Lui incitava a colpire forte e a non lasciarsi scoraggiare dalla forza templare. « Incredibile... adesso sostengo i maghi, la tua vicinanza mi ha fatto parecchio male! » disse lui, in realtà era felice.
« Ho paura... » fu invece la frase detta da Merrill. Le tremava la voce e le mani mentre parlava con gli altri maghi. « Vorrei solo svegliarmi e vedere che siamo in pace e voglio sentirmi stupida perché l'ho immaginato! »
« Purtroppo è vero. Tutto questo è reale... e prima che non ne abbia occasione vorrei solo ringraziarvi del vostro aiuto. In questi anni mi siete stati vicini e... grazie di tutto! » disse Enyalis cercando di respirare, non gli piacevano gli addii da Lothering.
In un altro angolo trovò invece Isabela insieme ad Aveline, per la prima volta le vedeva ridere e scherzare. Enyalis si avvicinò alle due per capire cosa avessero da ridere. Sentì Aveline rivolgersi alla piratessa. « Sta' zitta zoccola! » ed entrambe risero subito dopo. Enyalis quasi le seguì.
« Capitano... non mi aspettavo di sentirvi parlare in questo modo così scurrile! »
« Capitano non per molto se questa storia va a finire male! » disse Aveline scoppiando a ridere in maniera nervosa e incredibile. « Scusami, sono felice di essere qui e sono con te fino alla fine! » disse cercando di riprendersi. Anche Isabela fu della stessa opinione e ancora una volta il ragazzo si spostò.
Era giunto davanti ad Anders, quello teneva lo sguardo chino. « Sai mi chiedo cosa faremo dopo questo... cosa ci accadrà? Staremo ancora insieme? Io ti amo e capisco il mio errore, avrei dovuto fidarmi di te... » disse con un nodo alla gola.
« Anch'io ti amo Anders. E dopo che fermeremo Meredith fuggiremo insieme via da Kirkwall! Solo io e te... e tutti i nostri amici se ci vorranno seguire! » disse il ragazzo, si avvicinò al fidanzato prendendogli il viso tra i guanti e baciandolo leggermente, un bacio che fu ricambiato con passione dalle labbra calde di Anders.
Infine Enyalis andò da suo fratello Carver, lo guardò meglio notando quanto fosse cambiato nell'arco di altri tre anni, era un ragazzo di quasi ventiquattro anni ormai, era diventato un uomo e non era più il ragazzino che era fuggito da Lothering a diciassette anni. « Sei davvero cresciuto Carver, i nostri genitori sarebbero fieri di ciò che siamo diventati... » quello lo guardò con un sorriso, caldo e profondo.
« Sono fiero di averti come fratello, Enyalis. E non so cosa vorrai fare dopo questa situazione ma sappi ce ti seguirò dovunque! » si voltò appena verso Anders. « E non mi importa se vorrai stare solo con lui, ti starò sempre tra i piedi per ricordarti quanto io sia diventato più bello e forte di te! » Enyalis guardò il fratello come se fosse impazzito e quasi scoppiando a ridere per l'incredulità.
« Va bene la bellezza forse. Ma sono io il più forte dei fratelli Hawke! » disse sicuro di sé. « Ce la giochiamo qui? Facciamo chi sconfigge più templari? » quello annuì, a quel punto aveva parlato con tutti. Era venuta l'ora della battaglia.
Orsino era però confuso, sembrava parecchio pensieroso, pensava a qualcosa di pericoloso ed Enyalis poteva vederlo chiaramente titubante. Si avvicinò al Primo Incantatore, le urla dei maghi erano perfettamente udibili, i passi dei templari sempre più vicini quando infine fecero irruzione dal portone, Orsino si pose però davanti a loro con il bastone magico puntato contro di loro. « E così Meredith credo che tutti noi facciamo uso della magia del sangue? Ebbene le darò una dimostrazione reale della sua più grande ossessione! » Enyalis non ebbe però il tempo di fermarlo.
Il corpo di Orsino fu invaso da una luce grigia e giallastra allo stesso tempo, fu scosso da violenti tremolii e poi tirò fuori un pugnale che si conficcò direttamente nello stomaco, a quei colori morti si aggiunse il rosso del sangue e il suo corpo cominciò a trasformarsi in qualcosa di orrendo: diventò enorme e flaccido, un demonio dalle gambe piccole e con un volto deforme e mostruoso che pareva respirare a fatica, delle braccia scheletriche che si agitavano velocemente per la sofferenza, il bastone magico cadde e terra e il Primo Incantatore, ormai divenuto un demone, cominciò a fare strage dei templari sventrandoli e staccando loro gli arti per farli soffrire di più. Quando però si voltò verso i restanti maghi e Enyalis, qualcosa negli occhi del demonio era minaccioso, non era più Orsino, quella creatura era un abominio.
Enyalis si fece avanti, non poteva permettere che quella creatura facesse del male agli altri maghi. « Orsino... avete ceduto alla magia del sangue. Non mi lasciate altra scelta che la vostra esecuzione... » ma ovviamente la creatura comprese e reagì.
Il gigantesco demone saltò addosso a Enyalis che evitò per un pelo di essere schiacciato dal mostro, si gettò di lato mentre i suoi amici guerrieri combatterono contro la creatura, Aveline e Fenris presero le loro armi e furono fiancheggiati da Carver mentre attaccavano e ferivano il demone allo stomaco. Isabela gettò delle cortine fumogene per confondere il demone e si gettò nella mischia restando invisibile, Varric ebbe delle difficoltà a colpire visto che non vedeva i bersagli, tuttavia il demone si issò in aria e poté colpire la testa. Enyalis e gli altri due maghi sfruttarono quel punto debole della creatura: utilizzarono i loro attacchi concentrandoli nella testa del mostro; la creatura gettò un urlo abominevole e con un colpo sbalzò via qualcuno, Enyalis vide chiaramente che si trattava di Carver.
Abbandonò momentaneamente la battaglia per accertarsi che il fratello stava bene, aveva una ferita alla testa proprio dove il mostro lo aveva colpito, si rialzò a fatica senza l'aiuto di Enyalis che non ci vide dalla rabbia: per un breve attimo si era trovato accanto il pugnale che Orsino aveva usato per ferirsi, perché non doveva ricorrere anche lui alla magia del sangue? Poi si ricordò nella lucidità quanto lui combattesse quella magia e quanto essa fosse la causa di quello scontro. Evocò una tempesta di ghiaccio concentrata interamente nell'area attorno al demone Orsino; i suoi amici indietreggiarono e infine Merrill e Anders poterono andare con i loro attacchi, la prima con magie del tuono mentre il secondo lanciò una pioggia di fuoco che bruciò la creatura facendola cadere a terra; Enyalis corse direttamente in mezzoo al caos degli incanti e prese una delle lame di Isabela al volo, la piantò in pieno volto della creatura abominevole che spirò definitivamente perdendo litri di sangue che si riversarono sul ragazzo, estrasse la daga e poi la consegnò in mano a Isabela mentre la creatura continuava a bruciare a causa dell'incanto di Anders. Tutti parvero tirare un sospiro di sollievo ma la situazione era grave, Orsino era morto!
« Usciamo fuori... non ha senso aspettare qui la comandante. Affrontiamola fuori almeno cercheremo di proteggere ciò che resta delle mura del Circolo! » disse Enyalis, tutti gli altri non poterono fare a meno di concordare con lui.


Uscirono di corsa dalla stanza opprimente del Circolo dove Orsino aveva ceduto alla magia, era un fallimento per tutto ciò per cui Enyalis si era schierato. Allora tanto valeva combattere con Meredith no? Aveva fatto una scelta sbagliata ma ormai non poteva pentirsi, a ogni modo Meredith aveva ucciso molti innocenti già. I templari erano infine arrivati, si trovavano dietro di lei pronti per combattere, l'intero ordine radunato alla Forca per arrestarlo? Avrebbe combattuto prima. Accanto a lei vi era Cullen con espressione di profonda disapprovazione. Meredith sorrise quando vide il Campione avanzare contro di lei insieme ai suoi sette alleati.
« Infine eccovi, templari: uccidete il Campione e i suoi amici. Sono accusati di aver collaborato con Orsino, di aver usato la magia del sangue e di aver diviso Kirkwall! » l'ultima era davvero ridicola a parer di Enyalis.
« Pensavo dovessimo semplicemente arrestare il Campione! » disse Cullen spostandosi dal suo posto e allontanandosi da Meredith. Enyalis fu sorpreso da come il capitano stava reagendo contro la comandante. « Meredith sono convinto che vi siate spinta troppo oltre! »
« Volevate voi questa battaglia. Orsino è morto pochi minuti fa, il Circolo distrutto dalla vostra follia. Voi avete distrutto e rovinato questa città! » Enyalis disse puntando il dito contro la comandante. Cullen era sempre più in disapprovazione.
« Siete sollevata dall'incarico! » il ragazzo stava per avvicinarsi alla comandante quando lei estrasse la sua bellissima spada, mutata nel tempo visto come brillava di rosso, tuttavia Enyalis notò subito l'idolo di lyrium sul manico. Era lei la donna che aveva acquistato l'idolo da Bartrand.
« Immagino l'abbiate riconosciuto no? Il nano bastardo ha voluto una fortuna... » disse senza guardare Enyalis negli occhi, era impazzita ormai. « Ora ho capito! Il mio capitano è stato corrotto dalla magia del sangue! »
Meredith stava realmente dando di matta. Arrivare a definire Cullen, un templare e amico nonché capitano, come traditore era follia. Enyalis estrasse il bastone per colpirla con i suoi incantesimi ma lei si difese istantaneamente con la potente spada che si trovava. Il lyrium probabilmente la rendeva forte contro gli incantesimi; i templari si dissolsero come per lasciare spazio alla battaglia contro Enyalis, doveva toccare solo a lui trovarsi contro la comandante, non aveva bisogno di alcun aiuto. Doveva essere lui a finire quella storia. « Meredith, non mi lasciate altra scelta che uccidervi! » lanciò un potentissimo fulmine ma la donna si difese con uno scudo che pareva generato dal lyrium stesso per proteggerla dalle potenti magie.
Dopo essersi ripresa dal colpo magico, la comandante s'inginocchiò come per pregare. « Siano benedetti coloro che si elevano contro le malvagità e la corruzione e non vacillano, siano benedetti i campioni dei giusti! » era tratto dal Canto della Luce.
Pensava di agire per volontà del Creatore ma Enyalis sapeva di avere la fede dalla sua parte visto che era lui a essere nel giusto. La comandante si spinse in avanti per attaccare il mago quasi come fosse una tempesta, lui iniziò invece difendendosi con la magia dai potenti colpi della spada; a ogni colpo Enyalis riusciva a sentire la potente forza dell'idolo scontrarsi contro. Eppure riuscì a resistere perché erano anni che si preparava, che cercava di essere superiore in quanto a forza, erano anni che credeva di dover arrivare a quel giorno in cui avrebbe combattuto per Kirkwall. Con un rapido colpo di fuoco fece indietreggiare la comandante di alcuni metri e poi ci gettò su di lei sferrandole colpi letali e veloci che le ferirono il viso da cui cominciò a grondare sangue. Era dolorante eppure l'idolo le dava la forza di continuare mentre gli altri guardavano, sia i templari che i suoi amici stavano in disparte come volevano entrambi i combattenti. Continuavano a resistere con tutte le loro forze.
« Creatore, i tuoi umili servitori ti chiedono di dar loro forza per sconfiggere questo male! » urlò Meredith rivolgendosi invano al cielo, era totalmente impazzita, l'idolo l'aveva consumata e presto l'avrebbe uccisa, Enyalis poteva solo cercare di darle la pace prima che quel momento accadesse visto che avrebbe sofferto.
Enyalis si mosse più rapidamente possibile mentre Meredith riusciva col potere dell'idolo a controllare le statue attorno alla Forca, lei si era chiamata degli alleati e senza volerlo Enyalis si trovò protetto dai suoi amici e da Cullen stesso nella battaglia contro quelle creature di metallo animate dal lyrium; tutti quanti uniti nella battaglia contro Meredith il quale ormai aveva consumato tutto il potete dell'oggetto, quando si avvicinò nuovamente a Enyalis lui diede un colpo secco col bastone, credeva di aver colpito l'armatura ma si accorse dall'esplosione che aveva colpito l'idolo di lyrium. Con la forza del colpo, la spada era finita in frantumi.
Meredith si trovò accerchiata da una specie di nube rossastra, probabilmente polvere di lyrium che sembrava scottarle il viso, bruciarla e farla urlare di dolore, la pelle poi si scurì diventando come pietra così come il resto dei suoi vestiti e dell'armatura, i capelli bruciarono e cadde in ginocchio continuando a urlare disperatamente un sollievo o che il Creatore la salvasse, di lei restò solo una statua tetra e morta.
Il silenzio più totale regnava adesso nella Forca, non solo Orsino era stato ucciso per via della magia del sangue, Meredith era infine stata consumata dall'idolo. Kirkwall poteva forse tornare in pace, a un prezzo elevato. Enyalis sentiva gli sguardi dei templari addosso a lui ma nessuno osava avvicinarsi. Accanto a sé aveva i suoi compagni e suo fratello. « Andiamocene via. Non c'è più nulla per cui restare... » le parole di Enyalis non potevano essere più vere, si diressero quindi verso l'uscita della Forca, prendendo una nave per tornare in città, dovevano fuggire!
E con il crollo del Circolo dei Maghi di Kirkwall e il fallimento dei templari, in tutto il Thedas numerosi Circoli si ribellarono, la guerra tra maghi e templari aveva visto il sorgere della sua epoca, un'epoca che avrebbe portato a un disastro.

 
* * *

Cassandra Penthagast guardava Varric incuriosita, sapeva che la storia era finita, che adesso sapeva tutto ciò che poteva sapere sul Campione e su tutto ciò che era successo da quando lui era arrivato a Kirkwall. « Quindi fu Meredith a provocare il Circolo... » era così ovvio, si sentiva quasi sciocca. « Fu solo lei la responsabile! »
« O di Anders, o dell'idolo. A voi la scelta... » disse riferendosi con rispetto alla Cercatrice. « Dopo gli eventi della Forca dovemmo lasciare tutti insieme Kirkwall per rintanarci tra le colline... gli eventi successivi però ci costrinsero ad abbandonare Enyalis, solo Carver e Anders rimasero al suo fianco e capirete perché... »
Cassandra capiva benissimo di conseguenza annuì. « Ditemi solo una cosa... il Campione è morto? Lui potrebbe risolvere benissimo la situazione che si è creata... a lui darebbero ascolto sia i maghi che i templari. Era lì fin dall'inizio... »
« Certo che è vivo! Solo il Creatore sa in che guaio si sia cacciato ora! » rispose Varric con una risata. A quel punto Cassandra poté tirare un sospiro di sollievo, la sua ricerca non era comunque finita, ma il compito a Kirkwall era terminato.
« Molto bene Varric. Potete andare... che il Creatore vegli su di voi in questi tempi oscuri che ci attendono! » disse infine Cassandra uscendo dalla residenza Hawke, la casa era impolverata e chiaramente era abbandonata. Quando si trovò nella piazza di Kirkwall si immaginò il Campione girare per quelle strade. Qualcuno però distolse la sua attenzione dai suoi pensieri parlando e camminando con passo felpato.
« Quindi... » era una ragazza dall'accento di Orlais, Cassandra si voltò trovandosi davanti una ragazza con la veste dei Cercatori, capelli rossi intensi che le arrivavano fino alle spalle e occhi verdi e penetranti.
« Il Campione è sparito, Leliana. Proprio come la vostra amica Custode... Myalee! » disse lei. Chiaramente non poteva essere una coincidenza che entrambi fossero misteriosamente svaniti nel nulla, stavano collaborando! « E adesso? »
Leliana guardò attentamente il cielo nuvoloso. « È tutto nelle mani del Creatore! »


 
Fine?





Angolo Autore:
Signore e signori... finalmente siamo arrivati alla fine di questo lungo viaggio e racconto di “Enyalis Hawke”. Insieme a questa storia abbiamo passato il tempo che restava e che ci separava da Inquisition, so che molti lo hanno già tra le mani ma io lo andrò a prendere subito dopo aver pubblicato questo capitolo ^^. Commentiamo per l'ultima volta questa storia.

Un capitolo bello e difficile, parlo solo della guerra in effetti e della dura scelta di schierarsi con i maghi, una cosa che faccio spesso perché il più delle volte Meredith è un po'... pazza ^^! Ma ha ragione riguardo la magia del sangue, sono rimasto veramente sconvolto quando vidi Orsino ricorrere alla magia del sangue, così stava facendo il gioco della comandante ed era assurdo! Stupido :@ Non ho voluto fare un epilogo... in effetti non sappiamo come la storia finisce visto che sarebbe Varric a raccontarla, ma possiamo sperare che sapremo la fine dei compagni. Ho voluto aggiungere un “Fine?” perché chissà... magari tra qualche giocata riuscirò a scrivere una ff su Inquisition... chi lo sa XD

Voglio ringraziare Alithea perché anche in questa piccola impresa mi è stata vicina, mia ha sempre dato ispirazione per continuare grazie alle sue bellissime recensioni. Da oggi non ci resta che giocare al tanto atteso terzo capitolo. Grazie anche a tutti coloro che hanno letto la mia fanfiction e che in futuro mi seguiranno. Ora vado a prendere il gioco così da potermi isolare dal mondo... xD

 
Grazie ancora a tutti :)
  
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