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Autore: lullabi2000    20/11/2014    0 recensioni
Dal I Capitolo:
La mano di Lily stava per colpire la guancia del giovane quando egli emise un gemito di dolore.
Dietro di lui c’era niente di meno che Scorpius Malfoy che strattonava il braccio del ragazzo.
-Nott, se fossi in te girerei alla larga da Lily. Lei picchia forte. - disse Scorpius, dopodiché lasciò il braccio del ragazzo e prese la mano della ragazza.
-E poi lei è già impegnata con me! - aggiunse, e a quell'affermazione Lily sgranò gli occhi e Nott per poco non sveniva dal ridere.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Perché il dolore sovrasta sempre la felicità?           
                  “Che poi infondo non è colpa sua.
                  È solo colpa mia che, come al solito, mi illudo.”
 
 
Vuota.
Ecco come si sentiva adesso Lily.
Se ne stava lì, sdraiata sul letto, il viso nero a causa del trucco ormai sbavato dalle lacrime. Gli occhi spenti.
Gli aveva creduto. Ma poi perché? Già… nemmeno lei sapeva perché.
La sveglia suonò. Le sette. Non aveva dormito affatto. Non aveva voglia di andare a lezione.
Si trascinò in bagno e appena si specchiò pensò di aver difronte un mostro. Poi capì che era solo la sua immagine riflessa.
Cavolo, non si era mai ridotta così in quindici anni di vita.
Rimase a guardarsi allo specchio per almeno dieci minuti.
Poi si riscosse e prese un batuffolino di cotone e lo bagnò con dello struccante, dimenticatasi di essere un strega e quindi di poter usare la magi.
Cominciò a togliere tutto il mascara colato sulle guance e poi passò bene sugli occhi ed infine si sciacquò il viso, che adesso poteva respirare un po’.
Si diresse in camera per vestirsi. In quel momento entrarono Dominique e Alice. Aveva dei sorrisi stupendi.
Sorrisi che si spensero nell’esatto momento in cui i loro occhi si incrociarono con quelli di Lily, che era rimasta immobile nel vederle entrare.
-Lily ma cos’è successo? – l’abbracciò Alice.
-Niente Ali. Non vi preoccupate. - disse senza alcuna traccia di emozione.
-Non vi preoccupate?! Ma ti sei vista? Sembri ridotta ad uno straccio. – sbraitò Dominique.
In effetti… pensò Lily
-Voglio sapere cos’è successo e subito anche! – continuò.
-Ho.Detto.Niente. – urlò Lily.
Alice e Dominique rimasero scioccate. Lily non aveva mai urlato contro di loro.
Lei, d’altro canto, prese la sua divisa e si nascose in bagno.
Chiusa la porta alle spalle, si lasciò scivolare con le spalle fino a sedersi per terra.
Alice e Dominique continuavano a chiamarla e a chiederle di aprire la porta.
Perché non la lasciavano stare da sola? Perché non capivano?
Si alzò, si asciugò le lacrime e si vestì in tutta fretta.
Mentre si spogliava un luccichio attirò la sua attenzione: un ciondolo a forma di serpente.
Di scatto se lo tolse, come se la sua pelle a contatto con il ciondolo potrebbe prendere fuoco.
Decise di non truccarsi, il suo viso aveva bisogno d’aria.
Uscì dal bagno, prese la borsa e, senza degnare di uno sguardo le amiche, uscì sbattendo la porta.
Scese le scale del dormitorio più in fretta che poté, oltrepassò il buco del ritratto e si trovò nel dormitorio vuoto.
Non aveva voglia di andare a lezione e quindi incominciò a girovagare per il castello, attenta che nessuno la vedesse.
Pensava. Cercava un posto dove poter essere se stessa.
Si ritrovò a passare davanti un muro spoglio pensando a questo. Lo sorpasso, ma senti dei strani rumori e allora tornò indietro.
Una porta apparve sul muro e un sorriso le attraversò il viso. Si avvicinò e l’aprì poi entro e si richiuse la porta alle spalle.
Rimase a bocca aperta.
Il suo sogno l’aveva seguita fino ad Hogwarts. Si guardò intorno. Era tutto stupendo.
Le pareti erano rosa e la luce che filtrava dalle finestra rendeva l’atmosfera ancora più bella.
A destra c’era una sbarra e sullo sfondo di essa degli specchi. C’era anche un pianoforte. A sinistra invece c’erano delle poltroncine rosa ai cui lati erano posizionati vari scatoli, un armadio, uno spogliatoio e una porta che probabilmente conduceva al bagno.
Lily si avvicinò alle poltroncine, si sedette e aprì uno dei tanti scatoli situati a terra. Quello conteneva un paio di scarpe da danza classica: un paio di punte per l’esattezza.
Le osservò, se le rigirò tra le mani e con occhi lucidi se le strinse al petto.
Dio… quanto le era mancato danzare su quelle punte.
Quanto le era mancato sentirsi libera e priva di ogni preoccupazione. È come se indossando quelle scarpette, il mondo intorno scomparisse e lei si ritrovasse a danzare nel cielo, a volare.
Grazie alla danza aveva trovato un modo per sentirsi più sicura di se, più se stessa.
Le accarezzò come se stesse toccando un petalo di rosa e, cauta si alzò dirigendosi vicino all’armadio.
Voleva danzare, voleva sentirsi libera da ogni dolore, voleva che per un attimo Lui scomparisse dai suoi pensieri.
Ci trovò tutto nell’armadio. C’erano perfino le medicazioni per le punte.
Agguantò un tutù nero, uno scaldacuore rosa, un paio di scaldamuscoli del medesimo colore e le medicazioni per le punte.
Corse nello spogliatoio e si spogliò.
Infilò il tutù… cavolo quanto le era mancato quell’indumento.
Indossò scaldamuscoli e scaldacuore e infine cominciò a medicarsi la punta dei piedi.
Dopo aver finito raccolse le punte che precedentemente aveva poggiato sulla panchina e le rigirò tra le mani.
Sarò in grado di usarle ancora? Cadrò? ... questi pensieri le ronzavano in testa.
Li scacciò e incomincio ad infilarle e poi cominciò a legare i nastri attorno alle sue caviglie.
Si alzò e si ammirò allo specchio.
Cavolo! L’ultima volta che si era vista così era a tredici anni. L’ultima volta che aveva danzato…
Uscì dallo spogliatoio e si avvicinò alla sbarra.
Accarezzò delicata la liscia superficie di legno dell’asta e chiuse gli occhi vagando per i ricordi.
“Una dolce ragazzina di tredici anni che stava alla sbarra a fare pliè….
Si apprestava a fare diagonali di piroette mentre l’istruttrice la seguiva attentamente.”
 Si risvegliò dallo stato di trans e si avvicinò alla sua borsa per estrarre la bacchetta.
Incantò il pianoforte per far sì che suonasse una dolce musica classica.
Ritornò alla sbarra e prendendo un respiro profondo si alzò sulle punte.
Incominciò a molleggiare le punte per farse diventare un po’ più morbide da utilizzare.
Dopo aver fatto ciò stese la gamba sulla sbarra e si protese col busto in avanti.
Riscaldatasi cominciò a fare piroette per tutta la stanza, la musica suonava ancora e lei rideva perché si sentiva libera, senza dolori.
Cadde, ma non pianse anzi rise.
Rise perché non si sentiva così da molto tempo ormai.
Finito l’attacco di risa si alzò e continuò a volteggiare.
Ogni tanto faceva qualche arabesque e qualche jetè.
Dopo essersi stancata abbastanza decise di fermarsi, guardo l’orologio e …
Cazzo! Erano l’una. Si doveva sbrigare.
Tornò nello spogliatoio e si svestì in tutta fretta rinfilandosi la divisa.
Uscì e posò tutto al loro posto: il tutù, lo scaldacuori, gli scaldamuscoli e le medicazioni nell’armadio e le punte nello scatolo dove le aveva prese prima.
Raccolse la borsa e si guardò ancora un po’ intorno. Sospirò e poi uscì. Stava correndo ma poi si fermò di colpo.
Non aveva pensato al fatto che se si sarebbe recata in Sala Grande per pranzare avrebbe incontrato Dom e Ali, oltre che James che sicuramente avrebbe voluto delle spiegazioni riguardante il fatto di aver saltato le lezioni.
E, se per questo, lei non aveva voglia di dare spiegazioni.
In realtà lei non voleva parlare con nessuno, perché sapeva che se ne avrebbe parlato con Dom e Alice loro sarebbero andate in escandescenza e se lo avrebbe detto a qualcun altro sicuramente le avrebbe dato della sciocca per averci creduto, sapeva che avrebbero provato compassione. E lei non voleva la compassione di nessuno.
Decise allora di tornarsene in camera. Dubitava che Dom e Ali, pur non avendo lezioni, fossero in stanza. Sicuramente Dom era con James, mentre Alice sicuramente stava passando del tempo con Albus.
Ed infatti fu così. La stanza era vuota.
Meglio così… si disse.
Posò la cartella con malavoglia sul letto e agguantato della biancheria intima pulita e dei vestiti puliti, si rifugiò in bagno per farsi un bagno veloce.
Che poi di veloce non ebbe niente poiché la piccola di casa Potter ci stette per almeno un’ora e mezza.
Guardò la sua pelle, ormai tutta ringrinzita, e decise di uscire.
Si avvolse nel caldo accappatoio bianco e, successivamente, avvolse anche i capelli in un asciugamano del medesimo colore.
Si guardò allo specchio e notò come gli occhi, solitamente di un blu luminoso, risultavano spenti e vuoti.
Notò come la felicità di aver danzato fosse sparita lasciando nuovamente posto alla tristezza.
Scoppiò a piangere non sapendo neanche lei il motivo.
Lo sfogo durò poco ma lei rimase accasciata contro la dura superficie della porta per un bel po’.
Si risvegliò solo quando una voce la chiamò.
Albus…
-A-Al aspetta s-sono appena uscita dalla vasca- disse.
Indossò i vestiti molto velocemente, si guardò ancora un attimo allo specchio e poi aprì la porta ritrovandosi davanti Al con i capelli stranamente scompigliati.
-Hey Lil! Poiché domani c’è la prima uscita ad Hogsmeade, volevo invitarti a venire con me, Alice, Dom e James!-
Ci pensò su un po’, si disse che magari poteva essere bello andare con loro.
-Massì dai, ci vengo- disse sorridendo.
Sorridendo poi….
-Perfetto- disse Al avvicinandosi alla porta e aprendola – ah con noi viene anche Scorpius- aggiunse uscendo e chiudendo la porta alle spalle.
Lily rimase immobile scioccata.
E adesso come avrebbe fatto a fingere con lui?
 
 
 
Salveeee!!!
Lo so che vorreste uccidermi. Mi dispiace, ogni volta prometto che aggiornerò più presto e invece aggiorno sempre più tardi.
Cause? La mia migliore amica in ospedale, i miei “compagni” (se così si possono chiamare) di classe ed il mio ex ragazzo.
L’unica causa buona è forse l’inizio (diciamo riinizio) di un corso di danza: la mia passione.
Mi prende davvero tantoooo tempo, ma sono contenta.
E diciamo che in parte il capitolo parla di questo.
Sto cercando di modellare Lily a mio piacimento, facendola somigliare a me, descrivendo le mie emozioni e facendole diventare sue, perché in fondo, tutto quello che scrivo, mi succede per davvero.
Ho sempre letto storie in cui Lily non mostrava le sue passioni e allora mi son chiesta –Perché non unire le mie due passioni, cioè la danza e la scrittura? –
Eh allora ho fatto diventar Lily una ballerina.
Le emozioni che lei descrive durante la danza, in realtà sono quelle che ho provato io tornando a danzare.
Vabbè non ci dilunghiamo troppo.
Passiamo ai ringraziamenti.
Per le preferite:
AbeautifulPANDA, Cippy_98, ehiluke, everlark4e, fiorenzailfiore,
malfoyLady, mikymusic, Noemi 99, We_Are_Love.
Grazie.
 
Per le seguite:
Anny_1D, beno89, BlackandLupin, dani__96, dracomalfoy94, ElectraElthanin_Slytherin,
FeniceAla19160, lilyescorpiusforever,
Lily_Ginny, LittleGypsyPrincess, Lydiix, MartynaChan,
Mary Evans, Noemi 99, paperottamartina, prettyvitto,
roselibonscarpotley, Roxy_HP, tribute_potterhead,
ValeSerpe29, _Silviuz.
Grazie
 
Per le ricordate:
yuukilalla , _Luchi24_ .
Grazie.
 
Ciao a tutti e fatemi sapere se il capitolo vi piace.
Kiss Kiss Lullabi2000   
 
 
 
 
  
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