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Autore: DanieldervUniverse    22/11/2014    1 recensioni
Squall e Cloud sono due rivali giurati dal primo giorno di scuola, e al terzo anno ancora non si quietano. Purtroppo il tempo non attenderà, e sotto la guida di Xemnas l'Organizzazione e i suoi alleati trameranno nell'ombra per loschi propositi. Gidan, Tidus, Lightning, Ashe, Yuna, Terra, Bartz, Aerith, Kain, Sephiroth, Jecht, Artemisia, Guerriero di Luce, Axel, Saix, i più grandi personaggi della saga incroceranno i propri destini in questa lotta, tra odio, morte, amore, intrighi e inarrestabili scherzi e gag. Ridete in allegria.
Coppie non canon: Rydia x Zexion; Artemisia x Sephiroth, Ashe x Lightning
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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A\N: Ehi buon giorno simpatici tipi\e dietro ad uno schermo, io sono sempre io e questo è il secondo capitolo di...vabbè taglio il titolo perché è lunghissimo. Per il momento mi mantengo sempre sulla parte comico-casinista della storia perché mi sono ispirato così, prima di iniziare una trama vera e propria. Godetevelo, ridete e soprattutto recensite, senza paura di dire qualcosa di banale o incorretto (io sto qui apposta tanto).


Quistis sedeva composta e con le gambe comodamente poggiate a terra, un po' impettita e con la metà superiore del corpo nascosta dal giornale.

La professoressa leggeva solo e sempre il “Daily Bread” (lett. “Pane Quotidiano”) perché era l'unico quotidiano a cui poteva abbonarsi.

Teneva il giornale a coprirle la faccia per timidezza, non volendosi mostrare nella sua routine giornaliera; posava il giornale, per iniziare la lezione, solo quando tutti gli studenti erano entrati, e dato che esso le copriva la vista, aveva sviluppato un sesto senso per percepire le persone.

Quel giorno tuttavia sembrava che i suoi sensi fossero sfasati in qualche modo, perché avvertiva tutte le presenze, ma alcune sembravano andare e venire.

In ogni caso, dato che aveva aspettato per ben dieci minuti (beata lei, le mie devono aspettarne venti minimo), si decise a ripiegare meticolosamente in giornale e porlo sulla cattedra alla sua destra, stando bene attenta a far combaciare gli angoli, per poi rivolgere il proprio sguardo alla classe attraverso i suoi enormi occhiali tondi.

Si trovò davanti una scena assai surreale: Seifer, alla sua sinistra, la fila attaccata al muro (terzo banco a partire da davanti) era sdraiato sul banco con le braccia che gli coprivano il volto, dormendo placidamente; nella colonna centrale, al secondo banco, Tifa era seduta con la testa ripiegata all'indietro, la bocca spalancato da cui usciva un russare mezzo strozzato, e dietro di lei Cloud, svenuto sul banco con le braccia distese; alla destra di quest'ultimo Squall dormiva con la testa appoggiata al proprio pugno, protendendosi verso destra per lasciare spazio a Rinoa, che gli dormiva in braccio con il mento appoggiato sulle braccia conserte, sorridente; nell'ultimo banco (quinta fila) nell'angolo di estrema destra (sotto la finestra) sedeva Lightning, conserta e con la testa ripiegata in avanti, e un sottile filo di bava che le scivolava dalla bocca.
“Che cavolo...?” pensò Quistis con la bocca ripiegata in una smorfia indecifrabile e malriuscita


Cosa successe la sera prima...

Cloud e Squall si rivolsero raramente la parola per il resto del pomeriggio, focalizzandosi sul disfare i propri bagagli e dividersi anche nei minimi dettagli la camera.

Ovviamente insorsero alcune rogne del tipo: -Abbiamo un solo bagno con una sola vasca, bidet, gabinetto, lavandino, porta e maniglia- Cloud spiegò controllando meticolosamente il bagno (appunto).

-Abbiamo anche un solo tavolo del thé, un solo telecomando, un solo teletrasmettitore (e vi pare che gente del genere possa avere un televisore?) a ologrammi in 3D e un solo interruttore per la luce- gli rispose Squall che controllava il resto.

I due si scambiarono uno sguardo indeciso e annuirono, accettando la condivisione degli spazi.

Un bidello-inserviente bussò alla porta, portando un pacco voluminoso e lungo per Cloud.

Benché sembrasse pesante il ragazzo lo sollevò senza problemi -Grazie Cid, è stato un piacere rivederti- il biondo protese la mano che Cid strinse calorosamente -Quando vuoi ragazzo. Solo evita di farti portare pacchi così pesanti! Dannazione ho una certa età!- rispose quello sputacchiando in giro, prima di riaccendersi un altra sigaretta e prendere congedo.

-Cosa hai li dentro?- Squall domandò, intento a estrarre la valigetta da violinista che conteneva il Gun Blade.

Cloud lo guardò con interesse ricambiato, prima di srotolare l'involto e liberare il gigantesco spadone che vi era contenuto.

-LA BUSTER SWORD!?- a Squall saltarono gli occhi dalle orbite -Come è possibile che ce l'abbia tu?!- perché si sa, Squall è un maniaco delle armi ed è abbastanza competitivo.

-Dicono che mi era stata destinata da qualcuno venuto prima di me e che ormai non la può più usare. Mi chiedo chi fosse- il biondo menò un paio di fendenti (che non tagliarono nulla per miracolo) per poi fissare l'arma alla sua schiena.

Squall rimase a guardarlo un po' imbambolato, dimenticandosi del Gun Blade adagiato sul letto, finché una strana luce negli occhi di Cloud glielo fece tornare in mente.

-Che ha?- Squall pensò che il collega avesse notato qualche difetto nella struttura, ma poi l'altro scosse la testa mormorando un “niente”.

Giunse infine la sera, e i due stavano stesi sul letto a girarsi i pollici già da un bel po'.

Tifa era passata per controllare che andasse tutto bene e Rinoa aveva fatto una capatina per dare a Squall alcuni biscotti (che si era mangiato Cloud, per altro).

Poi nessun altro; un po' di avanti e indietro, qualche movimento furtivo qua e là, il passo pesante di Jecht e quello inesistente di Auron, gli irritanti passetti della prof Shantotto, con cui i due avevano una lunga storia di guerra, e infine quelli di Lightning e Ashe che segnalavano il coprifuoco.

Squall si rigirò sul fianco sinistro (verso il resto della camera) e notò che il telecomando era a terra vicino al suo letto.

Non avendo niente di meglio da fare, lo prese e accese il teletrasmettitore, beccando al primo colpo il notiziario della sera.

Imperterrito il ragazzo cambiò canale, ancora e ancora, cercando qualcosa di decente per i suoi gusti.

E lo trovo alla trecentocinquantesima volta: un semplice documentario sui disastri del mondo.

Niflheim dominava tra tutti ovviamente.

Cloud continuò a non dare alcun segno di vita.

Squall discese dal letto e vi si appoggiò con la schiena, ottenendo una visuale comoda.

L'immagine era molto nitida, e non vi erano interferenze o problemi di montaggio, e anche i colori sorprendevano per la minuziosa texture.

Squall era così assorto nel determinare i dettagli dell'immagine che non notò Cloud scivolargli affianco con dei popcorn usciti da chissà dove.

Quando il biondo meccanicamente glieli offrì, il moretto li prese senza nemmeno realizzare di averlo fatto.

In qualche modo il tempo continuò a passare, e l'ora iniziò ad essere tarda.

La prima sera la mensa era chiusa per ragioni di sicurezza (e dai che cazzo!) quindi avrebbero saltato la cena in ogni caso.

Inconsciamente, Cloud portò la propria testa a reclinarsi verso la spalla del compagno più alto, vinto dalla stanchezza.

In qualche modo quel contatto gli fece tornare in mente un vecchio amico, quasi un fratello...ma non riusciva a ricordarsi chi.

Inutilmente il biondo lottò contro il sonno, infine chiuse gli occhi, abbandonandosi contro Squall.

Il suddetto, che era a sua volta preda di Morfeo, si riscosse quel tanto che era necessario per girare la testa e osservare il biondo rivale.

Avrebbe dovuto indignarsi alla grande per una tale confidenza, ma al contrario di ciò egli si sentì ancora più rilassato, in qualche modo confortato dal sentire qualcuno vicino.

Spense il teletrasmettitore e appoggiò la propria testa su quella del rivale, come faceva con sua sorella...eh si, lei era solita addormentarglisi sulla spalla, quando erano due orfani dispersi nel...

Non riuscì a ricordare, e infine il dio del sonno catturò anche lui.


Tifa sospirò soddisfatta mentre tornava in camera.

Il suo periodo di ronda era finalmente esaurito e nessuno avrebbe avuto da lamentarsi se ora lei si fosse fatta una bella doccia e quindi infilata al letto per una buona serata di sonno.

Si stiracchiò emettendo un portentoso sbaglio, prima di estrarre il suo pass ed entrare nella camera.

Vedendoci poco, andò diretta verso i propri bagagli(a tentoni) per prendere il necessario e cambiarsi.

Dovette interrompersi a metà, tuttavia, ricordandosi di un particolare: aveva chiesto a Cloud di portargli la borsa che conteneva l'occorrente per l'igiene, e questa mancava all'appello.

“Magari non me l'ha potuta restituire perché sono stata in giro a gestire gli altri studenti tutto il giorno. O forse l'ha lasciata fuori dalla camera e qualcuno l'ha presa. O forse ce l'ha ancora lui...” insomma solo Cloud poteva sapere dove fosse finita quella borsa.

Tifa guardò giù rimirando il proprio abbigliamento che contava ormai solo un paio di mutante, una camicia e un reggiseno.

Sbuffando, decise di andare anche vestita così, tanto non c'era nessuno in giro e comunque si sarebbe dovuta spogliare molto presto.

Uscì dalla camera a passo deciso e stava per bussare a quella di fronte, ma esitò, pensando alla reazione che avrebbero potuto avere Cloud e Squall a vederla vestita così, o che magari i due stessero dormendo; in effetti le dispiaceva un po', ma infine il buon senso prevalse e lei bussò lievemente.

La porta si aprì da sola.

La ragazza si sorprese, e stava già pensando al peggio quando un folgorante pensiero le attraversò la mente: “Vuoi vedere che quei due si sono scordati di inserire il codice di sicurezza?”.

Tifa scosse il capo, ed entrò pronta a dare una bella strigliata ai ragazzi, quando ovviamente lo sguardo le cadde sui due addormentati.

Reazione normale: spalanchi un po' gli occhi per la sorpresa ma poi sorridi e fai marcia indietro.

Reazione di Tifa: gli occhi diventano praticamente quelli classici delle scene pucciose, le mani si cingono vicino al volto, tenendo i gomiti ben adesi al corpo, la gamba sinistra si piega verso l'alto, un aura rosa e gialla e contornata di fiori l'avvolge e il naso perde sangue come un rubinetto rotto perché si sa, non è che si può esser sempre casti e puri\e davanti a una cosa del genere.

-Awwwwwww!!!- mezzo miagolio mezzo gemito, Tifa lo proferì prima di disperdersi in fantasie che non sto neanche a dirvi perché ho messo il rating giallo e non rosso e voglio evitare che gli admin rompano.

Il suono però tirò i due fuori dalla presa del sonno ristoratore a cui si erano (giustamente) abbandonati, e appena si resero conto della reciproca vicinanza...*puf* finita la magia.

Cioè, oddio, si allontanarono subito l'un dall'altro e si strinsero le ginocchia al petto per l'imbarazzo, rossi come peperoni.

Quando Tifa si rese conto che l'effetto magia era finito arrossì violentemente e cercò di coprirsi alla meglio (ovvero tirando i bordi della camicia verso il basso).

-Ah, Cloud?- lei chiese.

-Mmh? Tifa...? C'è...una ragione per questo?

Il rossore dalla faccia di Cloud scomparve di colpo quando vide l'amica.

-Avrei bisogno di qualcosa- Tifa rispose evitando il contatto visivo.

-Quella cosa?- Squall rispose tirandosi in piedi -Perché se è così credo mi prenderò i tappi per le orecchie.

-OVVIO CHE NON è PER QUELLA COSA! (MANNAGGIA A UBUNTU CHE NON FA GLI Alt+...!)- Tifa praticamente divenne pomodoro per intero (col rossore che arrivava fino ai piedi).

-Quale cosa?- chiese Cloud che non ci aveva capito niente; Tifa ignorò la domanda e Squall andò a ficcarsi a letto.

-Cloud, ti ricordi quella...

-COSA DIAVOLO CI FAI QUI!?- Squall urlò quando, scostate le coperte, trovo Rinoa nel suo letto, placidamente addormentata.

-Shhhh, fai silenzio, se la ronda ci sente siamo cibo per gli uccelli- Tifa sussurrò al moro.

-Si dice per vermi- le disse Cloud a voce normale, sempre perché non ci aveva capito niente.

-Allora! Cos'è tutto questo gridare? Che siamo in una fattoria?!- Seifer, non invitato, entrò nella camera a sua volta e ovviamente vide Tifa e dal naso gli piovve una cascata di sangue.

Cloud neanche si sforzò di capire perché, e quindi neanche di comprendere la ragione per cui Tifa gli diede improvvisamente un ampia visuale del suo deretano per scaraventare l'incomodo fuori dalla camera con un pugno ben piazzato.

Squall, che in circostanze normali starebbe già sbranando Seifer, era incapacitato a farlo a causa del fatto che Rinoa gli si era avvinghiata addosso non appena lui l'aveva sfiorata per spostarla.

Intanto Cloud riuscì ad inquadrare finalmente la situazione e quindi capì che Squall stava copiosamente chiedendo aiuto.

-Ehi Tifa- il biondo le chiese -Potresti staccare Rinoa da Squall per favore?

Detto fatto, la ragazza era a terra con un bernoccolo bello grosso mentre il bruno riprendeva fiato.

-Cloud, mi serve quella borsa che ti ho chiesto di portarmi oggi- Tifa riuscì infine a dirgli.

-Ah, giusto, dimenticavo- Cloud si alzò e si diresse con passo deciso verso la cassapanca, da cui tirò fuori la suddetta borsa, che offrì alla ragazza.

Lei accetto di buon grado, soddisfatta e decisamente meno imbarazzata.

Arrossì un poco quando la sua mano sfiorò quella di Cloud, ma solo per un attimo.

Sorrise all'amico in segno di apprezzamento e con un “grazie” uscì dalla camera.

-Credo che stia dimenticando qualcosa- disse Squall, da dentro la cassapanca (il che è umanamente impossibile).

Un gigantesco punto interrogativo di pietra atterrò sulla testa del biondo (frantumandosi non appena entrò in collisione con i capelli a punta di quest'ultimo), il quale ovviamente si stava chiedendo perché, tra tutte le persone che lui conosceva, Squall era dentro la cassapanca.

Poi notò una sonnambula Rinoa agitarsi per la stanza e capì che il rivale aveva cercato misure di sicurezza estreme per sfuggirle.

-Ah, Tifa- Cloud la richiamò -Ti dispiace riportarti Rinoa in camera? Credo che se la lasciamo qui Squall non sopravviverà alla notte.

La ragazza si diede un ceffone in fronte per essersene dimenticata, e fece dietrofront.

Ma ha metà del gesto Zim!Zam!Zak!Zik! qualcosa di piccolo veloce e armato di coltelli le ridusse camicia e reggiseno in brandelli.

-KYAAAAAAHHHHHH!!!!- l'urlo più perforante che mondo abbia concepito, probabilmente uno dei pochi in grado di risvegliare i morti, o almeno i sonnambuli perché Rinoa si riscosse di colpo e si infilò subito dentro il letto di Squall coprendosi con la coperta.

La cassapanca si rovesciò di lato lasciando che il suddetto rotolasse fuori in tutta la sua goffaggine

-Ma che cazz...?

Cloud, che era intanto corso alla porta, ebbe un rapido lampo di genio -Gidan!

Un alto livello di intento omicida si sollevo da Tifa, ripiegata sulle sue ginocchia nel tentativo di conservare un po' di privacy, quando sentì il nome.

Cloud, che fino a un momento prima era pronto a gettarsi in corridoio per inseguire il ragazzo-scimmia, ebbe un rapido ripensamento e, per evitare di restare involontariamente vittima della furia di Tifa, scivolò al sicuro, dietro il lato della porta, portando la Buster Sword di fronte al volto.

Squall gli si fece a fianco, Gun Blade alla mano, mentre Rinoa al solo sentire il nome “Gidan” si era rifugiata subito sotto il letto.

Tifa si erse in tutta la sua furia, con un aura viola di intento omicida che la avvolgeva, i seni in bella vista, gli occhi bianchi e dagli angoli pronunciati, e tutti i muscoli tesi (Super Sayan a un passo dalla trasformazione).

Con un sorriso il nostro mascalzone uscì dalle ombre del corridoio, facendosi scorgere dalla ragazza, per poi partire all'attacco, disarmato.

Tifa si preparò a tirargli un pugno ben piazzato come benvenuto, ma per pura fortuna il piccoletto se ne accorse e riuscì ad evitarlo e nel contempo, dato che la ragazza era sbilanciata in avanti, sfilarle le mutande.

Tifa, che era prossima a cadere faccia avanti fece una mezza piroetta e si lanciò dietro a Gidan con quanta furia le era possibile.

Cloud le fu subito dietro e Squall a sua volta si lanciò in corridoio.

Rinoa, che voleva tutto tranne che essere lasciata sola, saltò in un gesto disperato oltre la porta atterrando su Squall.

-Nononononono ti prego non mi lasciare! Squall!- dopo alcuni secondi di lotta finalmente il tipo si districò con forza leggermente fuori dalla norma -Rinoa accidenti non sono Squall, sono Tidus!- il biondo le rispose.

Era arrivato poco prima e aveva tentato di seguire gli altri per tirare Gidan fuori dai guai, ma Rinoa aveva rovinato tutto.

-Tidus? Tidus!- la ragazza fece un ampio salto indietro proteggendosi le vesti -Dov'è Squall?!

-Lui è già partito...

-Squall!- Rinoa partì a razzo scomparendo in pochi secondi dalla vista del biondo.

-...da quella parte- il dito del ragazzo indicava nella direzione opposta a quella in cui la ragazza si era allontanata.

Di colpo Seifer saltò in piedi urlando -SQUAAALLLL!!CLOUUUUDDDD!!!TIFAAAA!!! ASPETTATE CHE VI PRENDO!- e giù di corsa sempre nella stessa direzione di Rinoa.

“Son tutti matti qui?” Tidus rimase spaesato per alcuni secondi, finché con una scrollata di capo riprese a correre nel tentativo di raggiungere Gidan, ma appena svoltato il primo angolo si trovò davanti a cinque direzioni possibili.
-Oh mamma, qui ci vorrà tutta la notte.


Serah si rigirò nel letto un altra volta, ignorando la martellante sensazione di aver dimenticato qualcosa.

Un senso di irrequietezza e insoddisfazione continuava ad opprimerle il petto con insistenza.

Alla fine la ragazza si alzò con leggerezza e si diresse alla porta, sperando che una breve passeggiata l'aiutasse a calmarsi.

Sapeva del coprifuoco ma tanto non ci sarebbe stato nessuno in giro, e poi sua sorella era il leader della Squadra Disciplinare.

Ma appena lei fece per afferrare la maniglia senti un silenzioso passo avanzare dall'altro lato della porta.

Non volendo allarmare chiunque fosse dall'altro lato, lei la aprì aprì quel tanto che bastava a liberare un piccolo spiraglio per sbirciare fuori.

Il ragazzo di quel pomeriggio stava attraversando il corridoio, il più silenziosamente possibile.

Serah scivolò in silenzio fuori della camera, richiudendo la porta per non disturbare Daga all'interno, e iniziò a seguirlo, passo felpato.


Deciso a liberarsi degli inseguitori Gidan correva al massimo delle sue capacità, fino a che non vide la porta dello sgabuzzino alla fine del corridoio.

Come solo lui sapeva fare, rallentò all'ultimo, così che Tifa si lanciasse su di lui per abbrancarlo in modo avventato, e poi saltò fuori portata.

Tifa finì diritta dentro la piccola camera di servizio, ma al contrario di lei Cloud, che era assai più bilanciato, riuscì a deviare continuando a tallonare il tanto odiato combina guai.

Vedendo la mala parata Gidan si affrettò a filarsela.

Intanto la ragazza fece letteralmente esplodere lo sgabuzzino e ne uscì più infervorata che mai.

Ma purtroppo si ritrovò davanti Lightning, il che non era bello per la maggior parte delle persone nel Garden.

Infatti l'intento omicida del leader della Squadra Disciplinare soffocò in poco tempo quello della ragazza -Cosa stai facendo?- domando quella.

Tifa si ripiegò su se stessa, arrossendo fino alla punta dei capelli -Ecco, Gidan mi ha rubato i vestiti e...

-Dovresti preoccuparti più di trovarne degli altri. Noi della Squadra Disciplinare non andiamo in giro nudi! Fila in camera! ORA!

-Si signora!- in un attimo Tifa era sparita.

Lightning rimase a rimirare lo sfacelo causato dalla ragazza, scuotendo infine il capo dallo sconforto “Adesso io e il consiglio avremo altre rogne da risolvere” pensò.

Stava per tornare in camera quando notò un lieve movimento alla sua sinistra, una piccola figura che si allontanava di soppiatto.

Essendo abbastanza stanca di gente in giro a sera tarda, con un balzò fu sopra alla figura che tentava di filarsela, scoprendo che era una ragazza del primo anno.

-Cosa ci fai fuori a quest'ora?- Lightning minacciò con dito fermo.

-Io-io...- Garnet cercò in fretta una scusa plausibile ma tanto valeva dire una mezza verità -...mi sono spaventata perché c'erano un sacco di grida e gente che urlava, così sono uscita dalla camera per scappare...ma poi mi sono persa- si coprì il colto con le mani, giusto per calmarsi un poco.

Lightning, da brava sorella maggiore, invece interpretò il gesto come se la ragazza stesse cercando di non piangere.

Tenendo fede al suo ruolo, le chiese -Qual'è il tuo nome?

-D-Daga- Garnet rispose esitante.

-Bene Daga. Io sono Lightning, leader della Squadra Disciplinare (sono già tre volte che lo ripeto ma non importa). Non sono in servizio ma è comunque mio dovere aiutarti a ritrovare la via per il tuo letto, ok?

La ragazza finse un mezzo sorriso di gratitudine, mentre nella sua testa intanto pensava “Oh cazzo! E ora se questa mi riconosce?”.


“SquallSquallSquallSquall(ecc)” -SQUAAAALLLLLL!!!!!!!!- Rinoa correva come una matta per i corridoi, nel vano tentativo di distanziare il suo “inseguitore”.

-SQUAAAAALLLLLLL!!!!!!- gridava Seifer, scambiando la figura di Rinoa per quella dell'odiato moretto -FEERMATIIII CODARDO!


Girò un altro angolo e andò a sbattere contro qualcuno.

-Ehi- Serah disse a voce più bassa possibile.

-Cosa ci fai qui fuori da sola?- rispose un tizio sconosciuto con degli abiti alquanto esotici e una bandana colorata a coprire i capelli grigi.

-Non sono affari tuoi, sto seguendo qualcuno- Serah lo aggirò e guardò verso la direzione in cui il tipo del pomeriggio era appena scomparso.

-È un miracolo che tu sia riuscita a non farti scoprire fino adesso ragazza- lo sconosciuto insisté sopra la sua spalla -Cosa credi di fare?

-È tutto il giorno che quel tipo va in giro in modo sospetto. Ho intenzione di capire cosa ha in mente. E comunque non sono affari tuoi- Serah gli spiegò, prima di avviarsi dietro all'altro.

-Forse è meglio che venga con te- il tipo le andò dietro -La scuola non è un posto pacifico durante la sera. Pensa solo alle grida fino a poco prima.

-Non sono affari miei- Serah era disinteressata -Ma se preferisci, seguimi pure.

I due continuarono a procedere ancora un po'.

-A proposito, il mio nome è Locke.

-Serah, e comunque non sono affari tuoi.


“Quanto tempo ci mettono quei due? Non è giusto che loro rimangano fuori tutta la notte a spassarsela mentre io devo restare qui a coprirgli le spalle” Bartz faceva avanti e indietro nella camera, impaziente di avere notizie degli altri due.

“Non è possibile. È inaccettabile” infine si fermò di botto “Ora basta!” e uscì dalla camera -Tidus, Gidan- il ragazzo sgattaiolò rapido tra i corridoi, sperando di non svegliare Lightning o Ashe con i suoi bisbigli.


*BAM* l'urto spedì Yuna gambe all'aria, e qualcosa di pesante le finì addosso.

-Ahi!- esclamò lei, cercando di liberarsi.

-Scusa, andavo un po' di fretta e...- Tidus si fulminò sul posto -A-ah ciao Yuna. Che coincidenza incontrarti- il ragazzo porto una mano a grattarsi dietro la testa.

Yuna arrossì sul momento, prima di scaraventare il mal capitato parecchi metri più in là con una rabbia ceca in corpo -Eccoti dunque maledetto! Dov'eri al nostro appuntamento!? EH!? Rispondi!- la ragazza avanzava implacabile verso il biondo Don Giovanni, che, preso in contropiede, decise di squagliarsela prima di essere spalmato come burro sul pane dalla sua ex-ragazza.

-Torna qui dannato pezzo di cretino!- gli urlò lei dietro, partendo all'inseguimento.

-Grazie non ci tengo!- Tidus le rispose.


Guardò a destra, poi a sinistra, per riportare lo sguardo di fronte a sé.

Chiuse gli occhi per un istante, cercando di riorganizzare le idee.

Li riaprì, ma la situazione era tale e quale a prima.

“Mi sono perso” pensò Squall.


Un grido femminile di rabbia raggiunse Lightning da dietro, e subito la guerriera si volse con mosse fluenti atterrando colei che stava arrivando da dietro.

E Yuna campitombolò a terra, col fiato mozzo per il colpo improvviso.

-Yuna- Lightning proferì, sorpresa -Che significa tutto questo?

-Dov'è lui?- fu la risposta dell'altra, quando il fiato riempì nuovamente i polmoni.

-Lui chi?

-Tidus!

-Ah, io non l'ho visto. C'eri solo tu.

-Merda- la ragazza ringhiò di frustrazione.

-Senti non vorrei infastidirti ma avrei un problema. Vedi lei...- Lightning si volse verso Garnet\Daga solo per scoprire che era scomparsa.

-Lei...?- Yuna rispose scettica.

-C'era una ragazzina qui fino a poco fa. Dov'è andata a finire?

-Se la sarà filata mentre non guardavi, no?

-Devo trovarla- Lightning strinse il pugno.

-E va bene. Dato che lo stronzo è sparito tanto vale che ti aiuti- e anche Yuna si alzò -Io guardo di qua, tu di là.


-Evvai!!!! Ho vinto!!!- Rikku esclamò al limite della gioia.

-E questa fa una per ognuna- rispose Yuffie mentre riportava i dati sulla tabella.

-Agh! Ero così vicina...- Selphie si arrese lasciando la presa sulle carte.

La biondina con le treccine, non volendo più sopportare il continuo brontolio di Paine ne le lamentele di Yuna, se l'era filata in camera del dinamico duo di casiniste, e era andata a finire con alcol, giochi semplici come poker, monopoli e roba simile.

-A volte credo che anche le altre si divertirebbero così- mormorò Rikku, un po' nostalgica.

-Magari. Tifa è così ligia al dovere, e da Aeris non ho più saputo niente- Yuffie mugugno, delusa.

-Di Quistis non ne parliamo neanche. Neanche Rinoa che è fissata con “Squall qui, Squall lì”! E non è neanche ubriaca quando lo dice!

Il trio scoppiò a ridere senza apparente motivo, prima farsi un altro bicchierino di rum.


Non si accorse della rete, proprio no.

Per qualche ragione, il modo in cui Serah aveva parlato di quel tipo sconosciuto, aveva convinto Locke che qualcosa puzzava.

Per cui la sua mente da giustiziere si era fissata sul compito di pedinare il tipo piuttosto che stare attento all'ambiente.

E così fini dritto dritto in una rete piazzata in corridoio.

Serah non fu d'aiuto e anzi scappò via di corsa urlando di paura.

“Tante grazie” pensò Locke, cercando intanto un modo per uscire da lì.

Ma poco dopo che Serah era scomparsa, una porta si aprì e una voce femminile proferì -Bene bene bene. Vediamo un po' quale pesce è finito nella rete.

A Locke per qualche strana ragione la voce sembrò familiare, e quando la rete fu girata in modo che il suo volto potesse vedere le sue aguzzine capì perché.

-Locke?

-L-Locke-san!

-Locke!

-Faris, Terra, Celes. Qualcuna di voi mi spiega cosa ci fa una rete in corridoio?- il “cacciatore di tesori” si rivolse al trio di fanciulle davanti a lui -E soprattutto mi spiegate perché Terra è con voi due?

-Beh, perché è caduta nella rete prima di te- Faris rispose.

-Eh?

-Tesoro, senti, è complicato...

-Non è complicato Celes! Perché diavolo avete messo una rete in corridoio per catturare degli altri studenti?!

-Senti, fenomeno, modera le parole, eh?- una scarica di intento omicida si sollevò tanto dalla piratessa che dalla maga, zittendo Locke.

-Terra qui ha bisogno di un corso per l'autostima, altrimenti non andrà mai da nessuna parte- Celes rispose, un po' altezzosa.

-E io cosa c'entro?

-Beh, non speravamo di prendere te, ma sei comunque un bel pesciolino da pescare, vero?- la bionda si protese verso il fidanzato, leggermente fuori dal suo personaggio quando...

-Gidan! Tidus! Dove siete!?- Bartz svoltò l'angolo nella sua perenne ricerca -Ehi voi avete visto...?- e si interruppe nel riconoscere le fanciulle di fronte a lui -Oh cazzo!

-Fermo lì!

-Prendilo!

Le due ragazze si gettarono dietro al povero malcapitato, che era risultato essere il loro principale obbiettivo.

Locke colse l'occasione per estrarre uno dei numerosi coltelli che si portava sempre dietro e tagliare le funi per svignarsela, più che altro per principio.

Bartz intanto si diede alla fuga, disperato, cosciente del fatto che le sue gambe avrebbero irrimediabilmente perso a quelle delle altre due.

Ma per sua fortuna, giungendo ad un incrocio, lui tirò dritto, e giusto poco prima che le altre due passassero ecco che Gidan sfreccia in direzione perpendicolare con le lacrime agli occhi e Cloud dietro, interrompendo il contatto visivo tra le cacciatrici e la preda, cosicché Bartz si defilò.

-Accidenti!

*tump* la corda che reggeva Locke andò a terra e il ragazzo si districò dalla rete.

-Terra fermalo! Non farlo scappare! Almeno lui no!- le due gridarono mentre si volgevano.

Ma invece la ragazza con i capelli verdi si ripiegò su se stessa, spaventata, lasciando a Locke campo libero per la fuga.

-Perché non l'hai fermato? Era Locke, dei del cielo! Lo potevi fermare come se nulla fosse!- Celes si fermò davanti e lei.

-No invece! Io non posso! Non posso! Non voglio fare male alle persone! NO!- e Terra scappò via, in lacrime.

Faris sospirò -Grandioso, e adesso? Abbiamo due fuggitivi e una ragazza da consolare. Chi fa cosa?

-Deciderà il gioco- rispose Celes, con un sorriso furbo, protendendo il pugno.

-Mi hai letto del pensiero- la piratessa sorrise.

Le due presero posizione, portarono i pungi all'indietro e infine -Carta! Forbice!...

-Scusate- Squall che passava di lì le interruppe -Avete per caso visto un tipo biondo coi capelli a punta che seguiva una scimmia?

Le due, che non avevano scorto le figure di Cloud e Gidan nella corsa, risposero di no.

-Bene, allora vado. Continuate pure a fare quello che facevate.


“È mai possibile che in piena notte ci siano così tanti rumori e così tanti trasgressori alle regole che essi stessi hanno acconsentito a promulgare e mantenere? Perché diavolo la Squadra Disciplinare è così indisciplinata! Non è possibile, sia sul piano teorico che tecnico che organizzativo!”

Xemnas uscì dal letto a dir poco adirato, scostando con nervosismo le coperte e attraversando a passo e sicuro e deciso la camera, senza emettere un suono o destare uno dei compagni che dormivano nei sacchi a pelo sul pavimento.

Nella più totale efficienza il tipo in pigiama nero uscì dalla camera senza causare bisbigli di alcun tipo e nel volgersi attorno incrociò niente di meno che il Presidente del Consiglio Studentesco Guerriero Di Luce, nome di merda ereditato dalla zia Prishe, che non aveva niente di meglio da fare che chiamarlo così (poracci gli orfani).

-Cosa pensi di fare tu, signor Xemnas? Lo sa che il coprifuoco è un atto di regolamentare scritturazione approvato dal consiglio...- bla bla bla -...e come tale va rispettato entro i limiti imposti dalla costituzione, e pertanto si estende a ogni singolo studente e\o studentessa di questo edificio correttamente edificato secondo le norme...- e bla bla bla -...e pertanto non c'è modo di trasgredire a tale servizio di ordine pubblico senza ovviamente incorrere nella regolamentare disposizione degli ordini di disciplina interna gestito dalla squadra disciplinare per nome di...- e ari-bla bla bla -...e pertanto ve lo devo chiedere: siete consapevole delle eventuali punizioni in cui potrete incorrere perseguendo i vostri sconsiderati atti?

Chiunque altro (noi lettori\scrittori inclusi) sarebbe probabilmente già morto da un mezzo secolo o poco più, ma Xemnas è Xemnas, e rispose a tono.

-Signor Di Luce, ritengo che lei sia inequivocabilmente in equivoco: vede la nostra costituzione non prevede atti a se nell'ambito del rispetto delle regolamentari regolazioni disciplinari...- bla bla bla-...in quanto non transige che differenze interne o esterne possano verificarsi nelle sue istituzioni, ma questo edifico costruito a...- e bla bla bla -...e aperto è, territorialmente parlando, neutrale e politicamente inattaccabile per cui un istituzione di un codice privato appositamente per questo particolare costrutto devono essere dapprima discusse da tutti i singoli stati o nazioni...- e ari-bla bla bla -...per essere attualmente riconoscibili, no?

Se volete vi posso trascrivere l'intero discorso a parte ma dato che il capitolo è ormai lunghissimo e manca ancora prima della fine, preferisco proseguire.


Seymour passeggiava con scioltezza per i corridoi, intento a chiedersi perché mai uno come lui non poteva avere un dannatissimo tracciatore portatile ancorato al braccio in modo da poter ritrovare la sua dannata camera, quando un susseguirsi di passi lo fece voltare poco prima che Yuna gli rimbalzasse addosso.

-Chiedo scusa, signorina- disse con fare altezzoso -Ma si può sapere perché non guarda dove va?

Yuna, con la faccia in ombra, scosse un poco la testa per schiarirsi le idee prima di alzare lo sguardo e mormorare -Oh no, prima lo stronzo adesso anche lo spogliarellista.

Seymour divenne rosso come un peperone di rabbia -Chiedo scusa?

-Seymour fuori dai piedi!- la ragazza si alzò di scatto e scoccò un occhiataccia allo spasimante.

-Yuna! Oh mio dio quale divino incontro- ovviamente la rabbia svani per lasciare il posto al lato gentile del nostro...fesso con i capelli improbabili.

-Ah-ah, fuori dai piedi ora, ho da fare- lei con fare seccato passò oltre ma il nostro fenomeno vispo vispo le si riparò davanti usando i trucchetti alla mago Merlino -Vi chiedo solo di ascoltarmi. Non siamo andati molto bene l'anno scorso, sa con Tidus e tutta la sarabanda- lui volteggiava davanti a lei imperterrito, mentre la ragazza cercava di accelerare il passo e toglierselo di torno.

-Io credo che possiamo convivere, andiamo. Mi conosci, sono un eroe, un figo pazzesco- gonfiò ancora di più i muscoli del petto -E ho anche un grande carisma, mia cara Yuna. Ho cercato di rivelarle i miei veri sentimenti un migliaio di volte ma lei ha continuato a respingermi indifferente, convinta di aver trovato il suo sogno, che poi granché alla fine non fu, andiamo...- la ragazza afferrò il bellimbusto per i capelli e lo scaraventò a parecchi metri di distanza -Fuori. Dai. Piedi.

Seymour ne aveva prese di peggio ma questa fece male dove di solito le armi non arrivavano -Yuna la prego aspetti, aspetti! La prego!- avanzò barcollando verso di lei ma purtroppo eccolo là che Gidan gli passa tra le gambe, facendolo inciampare, e Cloud lo travolse poco dopo, mettendolo K.O. una buona volta.

-Santo cielo, Seymour, stai bene?- il biondo chiese, cercando un vano segno di vita da parte del collega, che ormai era svenuto.

-Accidenti- Cloud puntò lo sguardo verso dove Gidan era appena sparito -E va bene, vorrà dire che aspetterò un altra occasione. Nel frattempo, riportiamo il nostro amico in blu in camera. Dov'è il suo bastone?


-SQUUUUAAAALLLLLL!!!!!- Seifer riuscì a gridare un secondo prima che il guerriero moro lo stendesse con un colpo secco.

“E questo è per aver inseguito una povera ragazza per i corridoi fino a farle venire i capelli blu”.

Squall si volse verso Rinoa, ansante sul pavimento per il grande sforzo.

-Sei tutta d'un pezzo?- il ragazzo si chinò vicino a lei, posandole la mano sulla spalla.

Non è che non gli piacesse Rinoa, anzi tutt'altro, ma era diventata pesante negli ultimi anni, difficile da gestire, e comunque parecchio irritante.

Lei non rispose, ma continuo ad ansare disperatamente, la faccia rossa e i muscoli che piangevano letteralmente.

Impietosito fin nell'anima, Squall la trasse a se in un abbraccio, cercando di calmarla un po'.

Dopo alcuni minuti Tifa, che aveva recuperato degli abiti decenti (almeno un po'), raggiunse i due, senza preoccuparsi di controllare se fosse un brutto momento.

-Come sta?- chiese invece.

-Affannata. Credo sia meglio riportarla in camera.

-Dai qua, faccio io. TU pensa a tornare nella tua- Tifa rispose mentre sollevava Rinoa come si faceva con le spose.

-Non posso, devo prima trovare Cloud. Quel genio si sarà perso ormai.

-Ah già. Be trovalo in fretta! C'è Lightning in giro.

-Mai stato un problema- Squall rispose a mezza voce mentre Tifa si allontanava “Allora, per cominciare: dove sono adesso?”.


Quando dici la coincidenza, tanto la piccola Garnet, decisa a filarsela in camera e non uscire mai più, tanto la più matura Serah, con lo stesso identico pensiero, si scontrarono precisamente di fronte alla loro camera.

La paura fa novanta, ma qui ha fatto 69 e non serve nemmeno che vi spieghi cosa significhi.

Travolte da un ulteriore ondata di vergogna le due si gettarono a tutta forza contro la porta della camera, che aprirono frenetiche, e si avvoltolarono nelle coperte talmente tanto che sembravano due sfere.

-D-Daga?

-Si?

-Pensi che questa scuola faccia paura?

-Tu no?

Aleggiò un minaccioso silenzio.

-Non ne parleremo per nulla al mondo di stasera, vero?

-Pienamente d'accordo.


“Perché, perché?”.

Lei non voleva fare del male a nessuno, lei aveva paura, lei amava il mondo.

Se avesse commesso un errore come l'ultima volta tutti si sarebbero fatti male.

Eppure tutti attorno erano così esigenti, credevano fermamente nella violenza...*tong*.

Terra correva nei corridoi (come tutti quella sera) con gli occhi affogati dalle lacrime, ceca come il suo dolore, e così era andata dritta dritta contro qualcuno di massiccio, cadendo all'indietro per l'impatto.

-Va tutto bene? Ti sei fatta male?- le chiese il tipo, che era un ragazzo.

Lei cercò disperatamente di asciugare le lacrime, giusto per assumere un po' di contegno, mentre con alcuni fruscii lui le si fece più vicino.

Quando lei riaprì gli occhi, ancora rossi e appannati, scorse un volto attraente e gentile, sinceramente preoccupato, con dei capelli biondi a punta che più a punta non si può, che si trovava...beh troppo vicino.

Lei gli mollò un ceffone che lo spinse di lato, arrossendo per la paura.

Lui sembrò non avvertirlo, ma capì e si fece un po' indietro, sempre con il volto allo stesso livello.

-Cosa ti è successo?

Lei rimase un po' sorpresa che non gli avesse risposto qualcosa come “Perché l'hai fatto?”, ma non gli disse niente.

-Ti serve aiuto?

Lei si ritrasse un poco, senza distogliere lo sguardo.

-Perché vedi a me servirebbe: mi sono perso- lo disse con una serietà tale da farle sgranare gli occhi “Questo tipo è serio?”.

-Perché vorresti dell'aiuto da me? Mi hai incontrata dieci minuti fa, quando ti sono venuta addosso.

-Veramente ti ho vista due volte alla cerimonia d'inizio anno, ma sono dettagli.

-D-davvero?- lei ne rimase assai sorpresa -Beh, meglio.

-Mi aiuterai?

-Va bene.

Lui le offrì la mano che la risollevò in piedi -Allora, prima mi servirebbe di scoprire qual'è la stanza di questo tizio- Cloud indicò Seymour steso poco più in là


-Snow, scusa un secondo- Squall chiese rivolto al tipo con una bandana nera in testa, i capelli bianchi schiacciati sotto e un impermeabile grigio -Sai dirmi dove posso trovare Cloud?

Snow ci rifletté un secondo prima di dire un semplice -No.


-Gidan!

-Tidus!

-VOI DUE!

*Whack* Bartz diede una bella mazzata sulla testa di entrambi -CHE COSA STA SUCCEDENDO!?

-Bartz scusa è che...- Gidan cercò di giustificarsi.

-È che il nostro amico idiota qui ha troppa voglia di fare lo sbruffone!- finì per lui Tidus, lanciando un occhiataccia al ragazzo-scimmia.

-E vorrei ben vedere! Ho dovuto correre per un ora almeno, con Faris e Celes alle calcagna!

-Che hai fatto per farle arrabbiare stavolta? Hai copulato con Lenna nei corridoi?- Gidan chiese con lo sguardo furbetto

-Chiudi il becco nano!- Bartz gli ringhiò di rimando.

-Senti chi parla, stecchino- il biondo gli tenne testa.

-Ragazzi, credo che siamo nei guai fino al collo- Tidus indicò una donna bionda in armatura che avanzava nel corridoio alle loro spalle.

-Oh-oh- Bartz, che aveva riconosciuto Celes, cominciò a spostarsi verso la direzione opposta ma fu costretto a cambiare idea quando Faris gli venne incontro.

Voi cosa avreste fatto?

Ve lo dico io: avreste preso la terza direzione che vi sbucava di lato, e di corsa.

Quando il trio inforcò appunto il corridoio che portava nella terza direzione, il duo femminile rimase interdetto abbastanza da concedere ai tre un secondo di respiro, prima che esse si lanciassero alle calcagna.

-Te l'avevo detto che bisognava prima trovare Terra prima!

-Chiudi il becco Faris!

Poco più avanti...

-Una qualche idea prima che ci prendano?- Tidus, il più stupido dei tre, chiese.

-Nessuna!- Gidan si affrettò a rispondere

“Beh, non guardate me” pensò Bartz, ma si dovette ricredere subito quando intravide una certa testa rosa che gli veniva incontro.

-Lightning , aiuto!- il ragazzo le saltò ai piedi, chinandosi finché non toccò il pavimento con la testa -La prego non faccia spargere il mio sangue inutilmente!

-Eccolo!

-Prendilo...!

-Come preferisci Bartz- rispose Lightning dando un sonoro pugno al volto di Celes -Oggi ti salverò.

Il brunetto non se lo fece ripetere due volte e filò via, con il sorriso da marrano stampato sul volto.

Intanto il duello tra le due cacciatrici e Lightning assumeva già note pesanti.

Dopo il primo colpo, che aveva raggiunto Celes al volto, il leader della Squadra Disciplinare infierì ancora sulla ragazza piazzandole un gomito nel petto, e quindi spedendola gambe all'aria con un calcio, per poi volgersi verso l'altra.

Colta di sorpresa Faris venne colpita al volto e poi bloccata alla parete, ma la piratessa era ben lungi dall'essere in difficoltà e con un deciso calcio costrinse Lightning ad indietreggiare, per poi tentare di colpirla al volto con un destro, ma la soldatessa era più esperta è paro la mossa senza scomporsi, per poi afferrare con fermezza il polso dell'avversaria e lanciarla contro la parete con una rotazione del corpo.

Faris rimase stordita per un paio di secondi e cadde a terra, ma ebbe la rapidità necessaria per schivare il successivo calcio e indietreggiare fuori dalla portata dell'avversaria.

Poi le due mossero di nuovo l'una contro l'altra: Faris tentò di colpire la soldatessa al volto con un destro, ma Lightning le bloccò la mano con la propria e usò l'altra per colpire la piratessa sull'ascella.

Il dolore al nervo fu devastante ma comunque Faris riuscì a reagire, tentando ci colpire il fianco destro dell'avversaria con un calcio, ma Lightning glielo paro e la spedì parecchi metri più in la.

Stordita per il dolore e i colpi, Faris non riuscì ad alzarsi in tempo e il leader della Squadra Disciplinare l'aveva ormai battuta quando Celes le afferrò i fianchi e la sbatté a terra con una Suplex.

La bionda quindi tentò di colpire l'avversaria ancora una volta ma quella rotolò via, assumendo una posizione di combattimento tenendosi a distanza.

-Tutta intera?- Celes chiese all'amica.

Faris si rialzò un po' stentata ma annui, raggiungendo il fianco della compagna.

-Lightning fuori dai piedi: non c'è bisogno di combattere- la bionda si rivolse poi all'altra.

-Combattere è il mio lavoro, Celes- rispose però quella imperterrita.

-Senti- la maga tentò di rispondere ma Faris la interruppe -Lasciala fare. Voglio proprio suonargliele stasera.

Celes fece spallucce, e poi le due amiche si mossero insieme, puntando entrambe ai lati del volto dell'avversaria, lasciando compiere ai pugni un largo arco prima che fossero intercettati da quelli di Lightning, che successivamente si abbassò per scivolare tra esse, schivando i calci che le furono lanciati.

Faris si gettò d'impulso contro la guerriera, mirando alla schiena, ma l'avversaria l'anticipò e le piroetto sulle spalle, dove però dovette scansarsi da un colpo di Celes e atterrare più indietro.

La maga le fu addosso, tentando una serie di attacchi che Lightning scostò indietreggiando.

Infine Celes diede un calcio diretto al volto dell'avversaria che però lo intercetto e si torse col busto per lanciarla via, ma quella la sorprese e le piantò un ginocchio nella schiena, spedendole entrambe a terra.

Per evitare di essere stretta nella morsa della gambe dell'avversaria Lightning assesto una sonora gomitata ad uno dei due ginocchi e scivolò fuori presa appena la pressione si alleviò, ma Faris le saltò sulla schiena, tentando di bloccarla a terra, venendo rapidamente disarcionata.

Quindi Lightning fece una piroetta all'indietro, ma appena riprese equilibrio Celes la colpì all'addome con un calcio, stordendola, per poi spingerla al muro con un pugno, che l'avversaria fu comunque in grado di parare.

A quel punto la soldatessa iniziò a lanciare pugni a raffica, che Lightning parò a fatica, per poi rispondere a tono con un gomito, ma Faris le arrivò da destra e la colpì al volto di nuovo, quindi Celes l'afferrò per il colletto, sbattendola al muro due volte per poi lanciarla contro la parete opposta, per poi prepararsi a darle un altro calcio all'addome.

Ma per fortuna Tifa arrivò al soccorso e piantò il suo piede in quello di Celes, bloccandola e quindi spedendola contro il muro con un perfetto gancio sinistro.

Faris le diede rapidamente un calcio al volto e stava per fare anche il ritorno ma Tifa le afferrò la gamba con entrambe le mani e la mandò a ruotare in aria, facendola cadere a terra parecchio più in là.

La ragazza si chinò quindi presso Lightning, che stava rantolando per rialzarsi in piedi.

Ma ebbe pochi istanti per farlo perché Celes l'afferrò per i capelli e le sbatté il volto contro la parete, ma quella si liberò in pochi istanti e rispedì l'avversaria a terra con una gomitata nel petto.

Faris ne approfittò per colpire Tifa al volto con un calcio volante, per poi compiere una giravolta sulle proprie mani e dargliene uno rotante, e quindi saltare indietro per evitare che l'altra potesse risponderle.

Tifa scosse il capo un secondo, prima appuntare il proprio sguardo su Faris.

E fu un grosso errore perché Celes le affibbiò un bel colpo alla nuca e stava per dargliene un altro quando Lightning le fermò la mano -Non ho ancora finito con te.

Tutte e quattro si concessero un secondo di pausa, prima di riprendere.

Lightning allontanò il pungo Celes dalla nuca di Tifa prima di riceverne uno lei stessa, ma l'altra ragazza si volse e con una rapida mossa spedì la maga bionda parecchi metri più in là.

Quindi si volse verso Faris che la anticipò e la colpi al volto con un ginocchio per poi atterrarla, schiacciandole le braccia con le proprie gambe, ma Lightning si riprese dal pugno e colpì la piratessa al volto con un calcio, e Tifa completò la mossa scrollandosi l'avversaria di dosso e tornando in piedi, mentre Celes le arrivava alle spalle gettandola di nuovo a terra.

Faris tentò di attaccare Lightning ma venne gettata subito contro il muro, seguita da Tifa dopo pochi istanti.

Le due rimaste in piedi vennero una contro l'altra, colpendosi il volto a vicenda con un pugno.

Intanto Faris si riprese e iniziò a piroettare attorno a Tifa, approfittando che la ragazza fosse più forte ma meno agile, ed effettivamente l'altra non riusciva al colpirla.

Faris e fece lo sgambetto per poi colpirla alla schiena mentre cadeva, ma Tifa resse il colpo e finì la piroetta tornando in piedi.

La piratessa la colpì con un calcio volante al volto nuovamente, ma stavolta la ragazza riuscì ad afferrarla e la stava già sventolando per aria pronta per sbatterla al suolo, quando Ashe spuntò dal nulla e le piantò un pugno nell'addome, facendola piegare in avanti per il dolore, e quindi la spedi all'indietro con un secondo colpo al volto.

Faris cadde ma la principessa fu lesta ad afferrarla e a stritolarla per bene con una stretta di braccia per poi lasciarla andare e finirla con un colpo delle mani raccolte a coppa.

Intanto Lightning e Celes non si accorsero di nulla perché impegnate in un testa a testa, ognuna bloccando il pugno dell'avversaria e nel frattempo cercando di liberare il proprio.

Ashe abbassò il proprio braccio tra le due, facendo collidere le loro teste, per poi riportare di scatto il braccio in alto e separarle di colpo.

Mentre erano ancora confuse Ashe fu lesta a piantare un bel calcio nel plesso solare di Celes, bloccandole il respiro e quindi spedirla con un pugno contro la parete, per poi protendersi all'indietro e afferrare Lightning sui fianchi con entrambe le braccia e lanciarla direttamente contro la stessa parete da sopra la testa.

Tifa riuscì a rialzarsi e tentare un colpo alle spalle, ma il vice leader della Squadra Disciplinare la stese con una gomitata.

Poi la calma tornò e Ashe scosse il capo, prima di dire ad alta voce -Perché voi altre siete sempre così attaccabrighe?

Il quel momento giunsero sulla scena Terra e Cloud da una parte e Squall e Locke dall'altra -Che è successo?

-Niente- rispose Ashe ai quattro -Queste qui stavano facendo una gran confusione, niente di grave.

Terra distolse lo sguardo, rigettando la violenza, ma Cloud le strinse le spalle, per farle coraggio.

-Oddio, credo che domani Celes mi richiederà un bel po' di pazienza- Locke rimuginò ad alta voce, chinandosi comunque a prendere la fidanzata in braccio con una tenerezza incredibile.

“Come tutte le altre” Squall pensò.

-Come tutti noi se non torniamo al letto subito- gli fece eco Ashe caricandosi Lightning sulla spalla.

-I-io e Locke possiamo pensare loro, voi andate- Terra si caricò Faris sulla schiena come se nulla fosse.

-Va bene- Cloud prese Tifa in braccio -Ashe fai strada. Io mi sono perso.

-Anch'io- Squall gli fece eco.

La principessa scoccò un occhiata sorpresa ad entrambi, prima di sbuffare ed avanzare con Lightning sulla schiena.


-Ora avresti intenzione di scapparmi, bello?- Yuna chiese all'ex, che teneva saldamente per un orecchio.

-Yuna ti prego posso giustificare il mio comportamento ehi! No ahi ahiahiahi! Molla! Mollalo!- del tutto disinteressata Yuna si trascinò Tidus dietro fino alla sua camera -Piantala di lamentarti!- e lo lanciò sul letto -E parla!

A Tidus gli si rizzarono tutti i peli sul corpo.

“EorachefaccioEorachefaccio...” Yuna era già letteralmente caduta dalle nubi quando si era innamorata di lui e per qualche ragione Tidus sapeva che fare il seduttore provetto non sarebbe servito a niente.

-Oy- Paine con gli occhi rossi e una canna in mano si sollevò dalla destra dei due -Ne volete un po'?

“Credo di dovere a Paine più di qualcosa” Tidus pensò, afferrando l'involto illegale di Marijuana e dando una bella aspirata, prima di rilasciare.

La tensione cominciò a distendersi e le parole uscirono più facili -Allora, durante l'anno scorso ho fatto una scommessa...


Messa Tifa a nanna i due rivali si ritirarono nei propria giacigli, ma come al solito...

-Cosa ci fai tu qui?- Squall non poté trattenersi dal chiedere a Rinoa, che si era rinfilata nel suo letto di nuovo.

Lei sollevò gli occhi rossi di pianto, che la facevano assomigliare ad un cane bastonato.

Suo malgrado, Squall arrossì per la tenerezza che quella ragazza gli faceva.

-Ho paura- lei rispose.

-Davvero?- Squall si sorprese -E di cosa?

-Di tutto.

Cloud li ignorò e sprofondò subito nel mondo dei sogni.

Il moretto rimase un secondo indeciso, poi scivolò nel letto anche lui e strinse Rinoa in un tenero abbraccio, che lei ricambiò.

E si cullarono a vicenda finché, mezz'ora dopo, la sveglia non suonò.


Un po' prima...

-Dannazione Gidan, che ti costava fare le cose semplici!? Perché sei stato fuori tutta la notte?- Bartz gli ringhiò con un sussurro stentato per evitare che Ashe tirasse giù la parete per strappargli la lingua.

Gidan fece una faccia strana, poi gli mostrò il suo cellulare, aprendo la galleria -Per queste.

FOTO COMPROMETTENTI OVUNQUE!

Mentre Gidan le scorreva una ad una il piccolo rivolo di sangue delle narici di Bartz divenne un fiume in piena.

-P-Paradise...


A\N: La chiudo qui perché seriamente basta, l'ho fatto anche troppo lungo. Hai miei amici gli augurò che gli sia piaciuto e intanto mi preparo a scrivere il prossimo...più breve si spera. Ed ora sotto con le recensioni raga, Hop-Hop-Hop.

 
  
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