“Marica, chi era costei?”

No, non sto facendo il verso a quel famoso romanzo storico italiano, è semplicemente la risposta che danno tutti, o quasi, quando mi riferisco alla mia migliore amica chiamandola per nome.
Già, perchè dovete sapere che nessuno, a parte i parenti (e nemmeno tutti), la chiamano per nome. Persino io, che comunque conosco il suo nome, la chiamo...Malavoglia.
Non so di preciso chi le abbia dato per primo questo soprannome: una leggenda racconta che sia stato Manuel, Bullo per i nemici, a chiamarla così dopo aver contato i suoi sospiri annoiati nelle ore di lezione. Tuttavia, considerando che dubito Bullo abbia sentito nominare i Malavoglia, è più probabile la leggenda secondo cui sia stato Balduini, il suo prof di Italiano delle medie, a darle quel nomignolo. Quel che è certo è che lei detesta profondamente essere chiamata così, anche perchè attribuisce a quell'odioso soprannome il suo profondo insuccesso con i ragazzi, dimenticandosi che non è certo la persona dal carattere più facile del mondo: svogliata (motivo per cui la chiamano così), pigra, indolente, criticona, facile all'ira, sarcastica e anche acida, insomma un vero disastro, tanto da mettere in ombra le sue qualità estetiche. La mia amica infatti, pur non essendo certo Charlize Theron, può essere considerata una ragazza piuttosto carina: ha dei lunghi capelli biondo cenere, che spesso lega in una coda perchè le danno fastidio (ma tagliarli non se ne parla, dice che si scoccia a farlo), due bellissimi occhi azzurro mare, un viso dolce e carino con due labbra carnose e invitanti, e un fisico comunque sufficientemente guardabile. Nonostante questo, ha avuto una sola storia decente, troncata all'improvviso dopo un anno perchè si era scocciata...tipico di Malavoglia, si romperebbe le scatole pure ad amare probabilmente.